Negli anime shoujo c’è sempre il solito motore che muove tutta la vicenda: lei-ama-lui-che-pare-non-considerarla, o lui-ama-lei-che-non-lo-considera.
Anche Mermaid Melody parrebbe non discostarsi dal cliché, tuttavia, guardando dietro le apparenze, emerge qualcosa di interessante.
Prima di tutto Kaito è uno dei protagonisti maschili più simpatici e verosimili dei cartoni visti su Mediaset, e soprattutto nella prima serie è dominatore incontrastato della scena, visto che Taro, il professore musicista per cui Hanon ha una cotta, rimane piuttosto sullo sfondo. Nella seconda serie, le cose cambiano. Ma andiamo con ordine.
Nella prima serie, le situazioni di Kaito con Lucia sono abbastanza realistiche, e sono certa che ai nostri lettori avranno ricordato momenti in cui lei parla seriamente, lui sdrammatizza con una battuta, lei se la prende e corre via - magari piangendo o furibonda perché lui è insensibile (e forse urlandoglielo contro), mentre lui rimane basito perché stava scherzando, ma chissà perché, ora ha il sospetto di aver detto qualcosa di sbagliato.
Ma cambiamo principessa e situazione: Hanon ha una cotta per Taro, ed anche una cotta potente, come risulterà evidente dal finale della prima serie e dal confronto fra il modo di amare di Hanon e Sara.
Tuttavia questo non le impedisce, prima di questo grande momento di crescita, di illuminarsi tutta quando vede un bel ragazzo. Ma aspettate. Questo non vuol dire che Hanon sia frivola. Semplicemente Hanon è “innamorata dell’amore”, e visto che non ha ancora la più pallida idea di “cosa” significhi avere un ragazzo, sta cercando di comprenderlo a modo suo, da sola, in quanto Taro non la corrisponde.
Per quanto riguarda Rina, dice e professa che lei dell’amore non sente il bisogno… e forse ci crede pure. Pur con tutta la simpatia prima, e affetto poi, che prova per Hanon e Lucia, non può evitare di trovare un pochino ridicolo l’agitarsi di Hanon per i ragazzi, ed un pochino succube Lucia, alla quale sembra che manchi la terra sotto i piedi ogni volta che Kaito sta sulle sue o ha la faccia cupa…
Ma giustamente osserva che Kaito dovrebbe prestare più attenzione a quello che dice, visto che conosce i sentimenti di Lucia…
Fermo restando che gli uomini scherzano spesso quando noi donne vorremmo fossero seri, ed a noi donne capita sicuramente troppo spesso che una loro battuta a sproposito ci faccia tremare la terra sotto i piedi, visto che l’anime apre l’argomento, concentriamoci un attimo su questo punto.
Penso che gli uomini, care lettrici, con una battuta di spirito cerchino di alleggerire atmosfere troppo pesanti o melense per loro (tutte cupidi e stelline, per capirci), nelle quali spesso a noi, donne o ragazze, piace svolazzare. Ma noi sbagliamo, quando ci sentiamo messe in discussione da un motto di spirito e, per conseguenza, abbiamo l’impressione di non esser capite o considerate.
Un motto di spirito, uno scherzo, non significa che siamo svanite dai loro pensieri, ma che l’immagine del Principe Azzurro, decisamente, va loro troppo stretta.
E Kaito, a partire da quando comprende che Lucia è la sirena della sua infanzia, è la dimostrazione di quanto vi stavo dicendo. Ama scherzare, ma per la sua Lucia non esita, nella seconda serie, a sopprimere la propria memoria nel confronto con Mikeru, pur di non metterla in pericolo.
Sempre nella seconda serie, probabilmente l’autrice ha deciso di ascoltare le proteste di alcuni suoi personaggi:
- di Hanon e Rina, che pur essendo felici di preoccuparsi di come andavano le cose fra Lucia e Kaito, avrebbero preferito preoccuparsi di una loro storia sentimentale;
- di Kaito, che pur essendo affezionato a Hanon e Rina, cominciava a sentire un po’ pesante il fatto di essere l’unico ad uscire con una principessa sirena, visto che suo fratello Gaito e l’ex principessa Sara hanno preferito scomparire in un “abissale” (è proprio il caso di dirlo) isolamento…
Detto, fatto: Taro cambia continente recandosi in Germania, e lo spartito che ha regalato ad Hanon come dono d’addio, volando sulle ali di un vento provvidenziale, introduce nella storia Shirai. L’indugiare di Rina sulla riva di un fiume introduce Masahiro, che passando con la sua moto lo interpreta come indizio di un gesto disperato che la ragazza sta per compiere.
Hanon si trova di fronte ad una situazione che mai avrebbe immaginato: un ragazzo più giovane di lei, anche se credo che si tratti di un anno solo… ma tuttavia lei, che aveva sempre solo avuto occhi per i ragazzi più grandi, si trova totalmente spiazzata. Ma l’amore “spiazza” di suo, sempre e comunque, e non è raro finire per innamorarsi dell’ultima persona che pensavi.
Rina, invece, di tutte le principesse sirene, è quella più posata, che ha in mente solo la missione da compiere, e poi, a dovere compiuto, tornare nel proprio regno.
Masahiro è un incidente di percorso, che crede di poter gestire con la razionalità, ma l’amore è la cosa che, con la razionalità, non ha proprio niente a che fare! E più la ragione cerca di cacciarlo dalla porta, più, prepotentemente, rientra dalla finestra.
E le altre? Karen, Noel e Coco, incominciano a pensare che forse non sarebbe male trovarsi in una situazione analoga a quella delle loro amiche. Visto che, nonostante tutto, Kaito, Shirai e Masahiro non sono dei farfalloni…
Prima di concludere, c’è un’ultima coppia di cui parlare, anche se si tratta di personaggi secondari: Hippo e Yuki. Coppia affiatata e ben assortita, nonostante le circostanze avverse, visto che nella prima serie erano su fronti opposti, ma si sono innamorati lo stesso. Qui ci troviamo di fronte ad una perfetta dimostrazione che l’amore non riconosce né schieramenti, né diversità, o barriere di alcun genere. Quando c’è, c’è… e credo che al mondo non esista nulla di più universale o che richieda più coraggio a viverlo.
Ma ora tiriamo le fila, e per giustizia, visto che finora mi sono sempre rivolta alle lettrici, ora voglio rivolgermi ai nostri lettori, che spesso hanno l‘impressione, prendendo a prestito un modo di dire, di “non capire cosa vogliono le donne”. Cosa vogliamo? Molto poco, in verità.
Come Lucia, quando siamo molto prese da qualcuno che ci corrisponde, ci sembra un sogno. Ma il proverbio dice che “i sogni svaniscono all’alba”… quindi siamo terrorizzate al pensiero di questo pericolo incombente. Diventiamo ansiose e insicure, e forse possiamo sembrarvi esagerate, con le nostre paure, ma quando si ama qualcuno si è terrorizzati all’idea di perderlo, se invece non si ha questa paura… forse non si ama abbastanza.
Come Hanon, da single, forse sembriamo frivole con il nostro agitarci per farci notare. Ma ci agitiamo perché temiamo, se stiamo ferme e composte, che nessuno si accorga di noi… Se però qualcuno ci considera, quel qualcuno ci vedrà cambiare come per incanto. D’altra parte voi uomini sembrate sempre così distratti che dobbiamo adottare misure drastiche!
Come Rina, se abbiamo un obbiettivo da raggiungere in campo professionale, abbiamo paura che avere un legame sentimentale possa distoglierci dalla nostra meta. Qualcuno che, nostro malgrado, è troppo presente nei nostri pensieri, può sconvolgere un percorso che credevamo immutabile. E per quanto vi possa sembrare strano, è proprio questo il momento in cui maggiormente abbiamo bisogno di voi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, della vostra comprensione, del vostro sostegno, del vostro credere in noi, avremo sempre bisogno.
Concludo con una frase di Charles Dickens. Nel “Canto di Natale“, il nipote di Ebenezer Scrooge, Fred, racconta ridendo alla moglie che lo zio aveva definito “bubbole” il Natale; la moglie considera questo atteggiamento deplorevole, ed è sorpresa che il marito ne rida, mentre Fred è sorpreso che lei non ne rida.
A questo punto, Dickens commenta: “era una donna, e come tutte le donne aveva la tendenza a prender la cosa troppo sul serio”.
Ricordatevene ogni tanto, cari lettori, quando siete tentati di sdrammatizzare a cuor leggero…
Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra Grande Blu.
Anche Mermaid Melody parrebbe non discostarsi dal cliché, tuttavia, guardando dietro le apparenze, emerge qualcosa di interessante.
Prima di tutto Kaito è uno dei protagonisti maschili più simpatici e verosimili dei cartoni visti su Mediaset, e soprattutto nella prima serie è dominatore incontrastato della scena, visto che Taro, il professore musicista per cui Hanon ha una cotta, rimane piuttosto sullo sfondo. Nella seconda serie, le cose cambiano. Ma andiamo con ordine.
Nella prima serie, le situazioni di Kaito con Lucia sono abbastanza realistiche, e sono certa che ai nostri lettori avranno ricordato momenti in cui lei parla seriamente, lui sdrammatizza con una battuta, lei se la prende e corre via - magari piangendo o furibonda perché lui è insensibile (e forse urlandoglielo contro), mentre lui rimane basito perché stava scherzando, ma chissà perché, ora ha il sospetto di aver detto qualcosa di sbagliato.
Ma cambiamo principessa e situazione: Hanon ha una cotta per Taro, ed anche una cotta potente, come risulterà evidente dal finale della prima serie e dal confronto fra il modo di amare di Hanon e Sara.
Tuttavia questo non le impedisce, prima di questo grande momento di crescita, di illuminarsi tutta quando vede un bel ragazzo. Ma aspettate. Questo non vuol dire che Hanon sia frivola. Semplicemente Hanon è “innamorata dell’amore”, e visto che non ha ancora la più pallida idea di “cosa” significhi avere un ragazzo, sta cercando di comprenderlo a modo suo, da sola, in quanto Taro non la corrisponde.
Per quanto riguarda Rina, dice e professa che lei dell’amore non sente il bisogno… e forse ci crede pure. Pur con tutta la simpatia prima, e affetto poi, che prova per Hanon e Lucia, non può evitare di trovare un pochino ridicolo l’agitarsi di Hanon per i ragazzi, ed un pochino succube Lucia, alla quale sembra che manchi la terra sotto i piedi ogni volta che Kaito sta sulle sue o ha la faccia cupa…
Ma giustamente osserva che Kaito dovrebbe prestare più attenzione a quello che dice, visto che conosce i sentimenti di Lucia…
Fermo restando che gli uomini scherzano spesso quando noi donne vorremmo fossero seri, ed a noi donne capita sicuramente troppo spesso che una loro battuta a sproposito ci faccia tremare la terra sotto i piedi, visto che l’anime apre l’argomento, concentriamoci un attimo su questo punto.
Penso che gli uomini, care lettrici, con una battuta di spirito cerchino di alleggerire atmosfere troppo pesanti o melense per loro (tutte cupidi e stelline, per capirci), nelle quali spesso a noi, donne o ragazze, piace svolazzare. Ma noi sbagliamo, quando ci sentiamo messe in discussione da un motto di spirito e, per conseguenza, abbiamo l’impressione di non esser capite o considerate.
Un motto di spirito, uno scherzo, non significa che siamo svanite dai loro pensieri, ma che l’immagine del Principe Azzurro, decisamente, va loro troppo stretta.
E Kaito, a partire da quando comprende che Lucia è la sirena della sua infanzia, è la dimostrazione di quanto vi stavo dicendo. Ama scherzare, ma per la sua Lucia non esita, nella seconda serie, a sopprimere la propria memoria nel confronto con Mikeru, pur di non metterla in pericolo.
Sempre nella seconda serie, probabilmente l’autrice ha deciso di ascoltare le proteste di alcuni suoi personaggi:
- di Hanon e Rina, che pur essendo felici di preoccuparsi di come andavano le cose fra Lucia e Kaito, avrebbero preferito preoccuparsi di una loro storia sentimentale;
- di Kaito, che pur essendo affezionato a Hanon e Rina, cominciava a sentire un po’ pesante il fatto di essere l’unico ad uscire con una principessa sirena, visto che suo fratello Gaito e l’ex principessa Sara hanno preferito scomparire in un “abissale” (è proprio il caso di dirlo) isolamento…
Detto, fatto: Taro cambia continente recandosi in Germania, e lo spartito che ha regalato ad Hanon come dono d’addio, volando sulle ali di un vento provvidenziale, introduce nella storia Shirai. L’indugiare di Rina sulla riva di un fiume introduce Masahiro, che passando con la sua moto lo interpreta come indizio di un gesto disperato che la ragazza sta per compiere.
Hanon si trova di fronte ad una situazione che mai avrebbe immaginato: un ragazzo più giovane di lei, anche se credo che si tratti di un anno solo… ma tuttavia lei, che aveva sempre solo avuto occhi per i ragazzi più grandi, si trova totalmente spiazzata. Ma l’amore “spiazza” di suo, sempre e comunque, e non è raro finire per innamorarsi dell’ultima persona che pensavi.
Rina, invece, di tutte le principesse sirene, è quella più posata, che ha in mente solo la missione da compiere, e poi, a dovere compiuto, tornare nel proprio regno.
Masahiro è un incidente di percorso, che crede di poter gestire con la razionalità, ma l’amore è la cosa che, con la razionalità, non ha proprio niente a che fare! E più la ragione cerca di cacciarlo dalla porta, più, prepotentemente, rientra dalla finestra.
E le altre? Karen, Noel e Coco, incominciano a pensare che forse non sarebbe male trovarsi in una situazione analoga a quella delle loro amiche. Visto che, nonostante tutto, Kaito, Shirai e Masahiro non sono dei farfalloni…
Prima di concludere, c’è un’ultima coppia di cui parlare, anche se si tratta di personaggi secondari: Hippo e Yuki. Coppia affiatata e ben assortita, nonostante le circostanze avverse, visto che nella prima serie erano su fronti opposti, ma si sono innamorati lo stesso. Qui ci troviamo di fronte ad una perfetta dimostrazione che l’amore non riconosce né schieramenti, né diversità, o barriere di alcun genere. Quando c’è, c’è… e credo che al mondo non esista nulla di più universale o che richieda più coraggio a viverlo.
Ma ora tiriamo le fila, e per giustizia, visto che finora mi sono sempre rivolta alle lettrici, ora voglio rivolgermi ai nostri lettori, che spesso hanno l‘impressione, prendendo a prestito un modo di dire, di “non capire cosa vogliono le donne”. Cosa vogliamo? Molto poco, in verità.
Come Lucia, quando siamo molto prese da qualcuno che ci corrisponde, ci sembra un sogno. Ma il proverbio dice che “i sogni svaniscono all’alba”… quindi siamo terrorizzate al pensiero di questo pericolo incombente. Diventiamo ansiose e insicure, e forse possiamo sembrarvi esagerate, con le nostre paure, ma quando si ama qualcuno si è terrorizzati all’idea di perderlo, se invece non si ha questa paura… forse non si ama abbastanza.
Come Hanon, da single, forse sembriamo frivole con il nostro agitarci per farci notare. Ma ci agitiamo perché temiamo, se stiamo ferme e composte, che nessuno si accorga di noi… Se però qualcuno ci considera, quel qualcuno ci vedrà cambiare come per incanto. D’altra parte voi uomini sembrate sempre così distratti che dobbiamo adottare misure drastiche!
Come Rina, se abbiamo un obbiettivo da raggiungere in campo professionale, abbiamo paura che avere un legame sentimentale possa distoglierci dalla nostra meta. Qualcuno che, nostro malgrado, è troppo presente nei nostri pensieri, può sconvolgere un percorso che credevamo immutabile. E per quanto vi possa sembrare strano, è proprio questo il momento in cui maggiormente abbiamo bisogno di voi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, della vostra comprensione, del vostro sostegno, del vostro credere in noi, avremo sempre bisogno.
Concludo con una frase di Charles Dickens. Nel “Canto di Natale“, il nipote di Ebenezer Scrooge, Fred, racconta ridendo alla moglie che lo zio aveva definito “bubbole” il Natale; la moglie considera questo atteggiamento deplorevole, ed è sorpresa che il marito ne rida, mentre Fred è sorpreso che lei non ne rida.
A questo punto, Dickens commenta: “era una donna, e come tutte le donne aveva la tendenza a prender la cosa troppo sul serio”.
Ricordatevene ogni tanto, cari lettori, quando siete tentati di sdrammatizzare a cuor leggero…
Nella speranza di avervi divertito, interessato, ma soprattutto fatto pensare, rimango la vostra Grande Blu.
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Autore: Grande Blu
E' come dire che in dragonball è presente una grossa introspezione psicologica... ma andiamo...
E poi più che un'analisi mi sembra molto una sviolinata a favore di MM.
Concordo perfettamente con Kiseiju, partire da anime meno "caratterizzati" sarebbe meglio.
leggi furuba, poi il discorso tra rapporti interpersonali, lo farai di 120 pagine.
ah, e seconda cosa... kaito uno dei più simpatici? °_° hai mai guardato one piece, lupin, è quasi magia jhonny, occhi di gatto (il detective).... °______°
Per essere gentile, dirò solo che mi sembra una forzatura.
Sono d'accordo anche che rispetto ad altri manga e serie sarà un po' "frivolo", ma c'è cmq da dire che i personaggi erano ben caratterizzati e "centrati" nel proprio ruolo. E poi che vuol dire che era un manga per bambine? Che non posso esistere manga per bambine fatti bene?? devono essere per forza tutti delle schifezze e siccome sono manga per bambini i personaggi non devono essere nè ben caratterizzati nè ben riusciti??!!
Anche le bambine hanno diritto di leggere dei bei prodotti e i giapponesi hanno dimostrato più di una volta di saperli fare!
Nessuno ha detto che essendo per bambine è brutto e scemo. Quello l'hai detto tu O_O Semplicemente essendo pensato per un target basso difficilmente tratterà certi temi con la profondità che invece potremo trovare in anime/manga destinati ad un pubblico più adulto. Io amo i prodotti per i bambini in molti casi, ma non pretendo di ritrovare in essi qualcosa di profondissimo.
La questione non è tanto:"è sbagliato fare discorsi simili su MM", quanto "c'è di meglio da interpretare che MM".
perche' ne voglio anch'io. e Tanto.
MMPPP e' tante cose... nessuna delle quali e' tra quelle elecante.
cioe', le protagoniste sono 7 ninfomani la cui utilita' come paladine della giustizia e' prossima allo 0 assoluto(se non negativa) e al protagonista maschile praticamente il 90% delle femmine non-protagoniste gliela butta in faccia.
la parte piu' profonda dell'anime e' la love story del Pinguino...
Mi sembra più che altro un tentativo di presentare MM più maturo di quello che sia.
Quindi con questo piccolo "handicap" nella trama non potranno mai far vedere love story serie.
Comunque per me non necessariamente un anime per bambini non può contenere tematiche importanti, ci possono benissimo essere doppie letture delle opere.
Comunque per quanto riguarda MM alla fine è un'opera un pò scialbetta, tipo Sailor Moon, Doremi e la new entry Sugar Sugar.
Oltra a NANA e a KAREKANO (le situazioni di lui e lei) consiglierei ORANGE ROAD (è quasi magia Johnny), naturalmente non la versione MEDIASET.
W MELMAID & MELODY
Cmq in linea generale i rapporti amorosi in Mermaid Melody sono davvero ben trattati... quello che hanno sbagliato è l'episodio conclusivo di tutto l'anime.. hanno fatto uno scmpio... non in Italia, ma in Giappone! Tutto si conclude con una recita... bah... un finale col botto dovevano mettere... mah...
Per il resto le coppie sono molto ben delineate!
cmq io sn rina e nel cartone con me c'è masahiro ciao
VALE
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