Grey Shinigami, Grey Morte, vive in un mondo del futuro lontano almeno 500 anni, suddiviso in town e City animate da androidi, cyborg, intelligenze artificiali. Il progresso tecnologico ha avuto un prezzo molto alto: il pianeta è completamente inquinato, i pesci sono estinti e i vecchi raccontano storie più vecchie di loro di quando il mare era blu e le foreste ricoprivano la terra. Solo favole, per i giovani. L'umanità d'altronde si è già affacciata più volte sull'orlo dell’annientamento. Ora gli uomini vivono un inferno governato dai robot e possono solo inseguire l’utopia di una vita agiata nella City, accumulando crediti in battaglia per ottenere la cittadinanza, su per le varie caste sociali.
Dopo la morte in missione dell’amata Lips, arruolatasi nell’esercito in cerca di speranze, Grey segue le sue orme diventando immediatamente un “dio della Morte”: per abilità o per una fortuna sfacciata, si ritrova sempre l'unico superstite della sua squadra.

Grey volume 2La militanza nelle forze armate lo porterà a scoprire la terribile verità dietro il nuovo sistema sociale planetario, persuadendolo a schierarsi con la resistenza. Alla fine Grey si troverà al cospetto di Toy, il supercomputer che ha preso il controllo dell'umanità: quale sarà il destino degli uomini, e Grey troverà la morte nel tentativo di distruggere Toy o ne uscirà ancora vivo e vegeto come vorrebbe la fama che lo perseguita? La risposta nei tre volumi pubblicati da Free Books con etichetta Free Seishin.

L'autore del manga, Yoshihisa Tagami, non è del tutto sconosciuto in Italia grazie a Granata Press, che nei primi tempi pubblicò le sue due opere più importanti, Grey e Horobi. Nonostante uno stile grafico molto personale, i lettori trovarono subito affascinanti i due titoli, soprattutto il demoniaco Horobi divenne un piccolo cult.
Lo stile di disegno di Tagami tratteggia anatomie filiformi e visi dai nasi pinocchieschi. Il segno è pulito, sottile e preciso, con dettagli realizzati secondo vocazione certosina. Le scene d'azione sono velocissime e ricche di effetti cinetici. A volte, purtroppo, un po’ confuse. Come il character design, anche il mecha è molto originale: non è raro che a congegni meccanici dalle forme più classiche, come i più banali che si possono incontrare in ogni manga sci-fi che si rispetti, Tagami affianchi mezzi, armature e architetture che richiamano forme artistiche indù, Maya, cinesi e, ovviamente, giapponesi.

Grey volume 3L'edizione italiana di Free Seishin presenta Grey nel formato originale, con verso di lettura alla giapponese, in tre volumi complessivi sovraccopertinati al prezzo di 5,90 euro l'uno. Se l’adattamento dei testi è certamente ponderato (onomatopee però non tradotte), la stampa è purtroppo molto sporca, a tratti troppo scura, con i retini completamente impastati, sfuocati e un nero a volte slavato.
Dopo una e-mail da me inviata a Free Seishin per lamentare la pessima qualità della resa stampata, la risposta, gentilissima peraltro, ottenuta dall’ex-direttore editoriale Andrea Materia, è stata la seguente: «Riguardo le scansioni di Grey, sono tratte da volumetti originali giapponesi e la qualità è quella che è (d'altronde i giapponesi NON disponevano di files in digitale; quindi non v'era alternativa. Confrontando la nostra edizione con quella di Tokuma Shoten, noterà che la nostra è addirittura superiore)».
La carta usata però, pur essendo di buona grammatura e adatta a trattenere adeguatamente l'inchiostro, si presenta alquanto rozza al tatto. Un titolo comunque di una certa intensità, di cui vale la pena considerare l’acquisto.

Dal manga, serializzato tra il 1985 e il 1987 su Monthly Shonen Captain di Tokuma Shoten, è stato anche tratto nel 1986 un film d'animazione di circa 70 minuti prodotto da Magic Bus e diretto da Satoshi Dezaki, fratello maggiore del più famoso Osamu Dezaki: Grey Digital Target (in Italia by Yamato Video), del quale potete vedere l'intro di seguito.

Grey Digital Target (1986) Intro