I due film di animazione giapponese presentati al 65° Festival di Venezia, da noi recensiti nelle scorse settimane, hanno grazie alla vetrina in cui sono stati proposti attratto l'attenzione di media e pubblico.
Tra i due Ponyo On The Cliff By the Sea (Gake No Ue No Ponyo) ha ricevuto i giudizi migliori, fatto questo comunque prevedibile essendo Miyazaki un nome noto e diverse volte premiato ed il film più vicino al modo di concepire l'animazione in Italia.

Cinematografo.it elogia Ponyo e sottolinea come siano stati momenti in cui l'intera mostra sia stata attraversata dal tema musicale ascoltato nel film di Miyazaki.

"Infanzia, ecologia, tolleranza, diversità, anzianità, femminismo, sono tutti temi che affiorano sul mare - letteralmente - animato di Miyazaki depurati di qualsiasi scoria: pesantezza stilistica, saccenza poetica e intenzioni pedagogiche rimangono fortunatamente nel fuoricampo, scacciate via dalla tenerezza, la tenerezza dell'apertura al mondo e alla vita di due creature di 5 anni. Ponyo che corre sui cavalloni, adora il prosciutto e porta sulla terra la luce del mare, Sosuke che regala l'infanzia alle vecchiette, comunica al padre con la luce e piange per la madre che non trova: sono loro due i protagonisti di un romanzo di formazione "al contrario", ovvero letto dai bambini ai genitori, per augurare il buongiorno: aperto all'altro, aperto all'amore.
Se difficilmente arriverà il Leone d'Oro per il Leone alla carriera Miyazaki, Ponyo on the cliff by the sea ha comunque già vinto, riportando il Cinema in un concorso finora modestissimo. Grazie!
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Ponyo - 2

Cinemaplus si associa al commento entusiasta:

"Miyazaki recupera un archetipo della favola come La sirenetta di Andersen e uno dei punti di riferimento dell’animazione odierna, Alla ricerca di Nemo della Pixar. Ne fa un punto di partenza per un’opera personalissima e carica di sensibilità, citando anche Wagner. Meno frenetico e tendente all’effetto sorpresa dei suoi film precedenti, più riflessivo e pacato, Ponyo On The Cliff By The Sea è un gioiello per tutti, grandi e bambini, e potrebbe anche vincere il Leone d’Oro a Venezia, nell’anno in cui un altro capolavoro di animazione, Wall-E, rischia di portare a casa molti Oscar, e non solo nella categoria di appartenenza. Miyazaki ha la maturità di parlare di un evento tragico, come un’inondazione, e renderla qualcosa di incantato. Nella tradizione giapponese, l’acqua vuol dire vita ma anche morte (lo dimostrano molti horror nipponici): per chi vive su un’isola l’acqua è un pericolo costante. Miyazaki ce lo ricorda di continuo, personificando le onde con sguardi torvi e minacciosi.
Il film di Miyazaki incanta lo sguardo e scalda il cuore. Se non sarà Leone d’Oro, sarà il Leone del cuore di molti di noi. O almeno di chi riesce a mantenere un po’ del cuore di un bambino.
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Ponyo - 3

Movie Player cerca invece di cogliore nel migliore dei modi gli aspetti tecnici, psicologici e culturali che contraddistinguono il film. Riportiamo la chiusura della recensione:

"Miyazaki ha una capacità sbalorditiva nel creare universi fantastici eppure plausibili, riuscendo sempre a proporre personaggi indimenticabili, come la piccola Ponyo, naturalmente adorabile. Rende ancor più grande questo piccolo film l'immancabile umorismo di marca nipponica, che si illumina delle geniali intuizioni della regia di Miyazaki e di un'infinita tenerezza che non diventa mai stucchevole per eccesso di zucchero.
A chiudere il film una divertente canzoncina che è già cult.
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Ponyo - 4

Positiva anche la recensione di Coming Soon, che esordisce in questo modo:

"Ci voleva un gigante del cinema come Hayao Miyazaki per risollevare le sorti del concorso della 65esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ed il morale dei suoi cronisti.
Ponyo on the Cliff by the Sea è l’ennesimo splendido lavoro di un genio dell’animazione, che continua con caparbietà a creare mondi e fiabe affascinanti e coinvolgenti, in grado di meravigliare e di “risvegliare il fanciullo addormentato che è in noi,” per dirla con il direttore della Mostra Marco Müller.
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Ponyo - 5

Anche FilmUp non risparmia complimenti al film di Miyazaki:

"Il film d’animazione, presentato alla 65ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, è una autentica favola contemporanea, con riferimenti ad una delle più classiche novelle di tutti i tempi: "La sirenetta", di H.C.Andersen, vista in chiave ecosensibile.
Protagonista è un bambino di cinque anni, Sosuke, che trova uno strano pesciolino rosso con la faccia umana, Ponyo, e decide di occuparsene senza sapere che la creatura viene dalle profondità del mare, dove uno stregone la tiene rinchiusa, e che lei stessa è dotata di poteri magici.
La prima cosa che colpisce gli occhi dello spettatore è l’utilizzo dei colori, che rispetto ai due film precedenti di Miyazaki, "La Città Incantata" e "Il Castello Errante di Howl", sono molto più soffici, dai toni più delicati e dalle tinte pastello, quasi a voler attirare l’attenzione di un pubblico diverso e più giovane rispetto al folto gruppo di appassionati di animazione giapponese. Anche la tecnica, e la storia più lineare e diretta, incentrata soprattutto sull’amicizia tra Sosuke e Ponyo, sembrano rivolti più a dei bambini, ma non possono, comunque, non affascinare lo spettatore adulto che inevitabilmente si sente più leggero dei problemi quotidiani e pieno di speranza al termine del film.
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Ponyo - 1

Chiudiamo questa rassegna con My Movies, che valuta il film 3,5/5:

"L'età di Ponyo permette a Miyazaki di mantenere tratti spensierati e radiosi accanto al senso di minaccia causato dallo tsunami che ha annegato lo scintillare quieto del mare. Meno addolorato e oppresso di Porco Rosso, Ponyo on the Cliff by the Sea è una favola sulla potenza della parola data e della promessa mantenuta, sull'amore, sul rapporto tra giovani e anziani, sul confronto e il rispetto degli altri. Combinando la propria identità culturale con le culture altrui, Miyazaki confeziona un film deliziosamente infantile che ha il dono di essere comprensibile senza smettere di parlare la propria lingua. Un film disegnato a matita per entrare in contatto con i personaggi e le loro emozioni, una fiaba incantevole capace di finire bene senza essere ammaestrata. Al di là delle riflessioni e del principio ecologico sotteso, di Ponyo on the Cliff by the Sea resta sopra ogni cosa il piacere che produce guardarlo."

Vi invitiamo, in caso troviate altre autorevoli segnalazioni degne di nota, di indicarle nei commenti.
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