Ricordate la polemica nata sulle nostre pagine in seguito alla pubblicazione di un articolo della signora Lucrezia L. sulle pagine della rivista Acqua & Sapone, che avevamo reintitolato Non mi fido di Lady Oscar: «Il Moige sono io!»?

Le lunghe osservazioni, più o meno roventi, rivolte all’autrice del pezzo l’avevano persino spinta a intervenire tra i commenti per motivare il suo articolo, lo scorso luglio.
La signora Lucrezia ora scrive un nuovo capitolo sempre sulla stessa rivista per chiarire maggiormente il suo pensiero e fa anche una buona pubblicità ad AnimeClick.it, cosa di cui ovviamente la ringraziamo:

«Un consiglio per gli appassionati di anime e manga: consultate AnimeClick.it, un quotidiano di informazione sul Web imprescindibile per gli amanti del genere, sicuramente tanti tra i lettori di Acqua & Sapone. AnimeClick.it, più che un sito, è un portale verticale dove sono recensiti centinaia di cartoni (anime) giapponesi, le news vengono aggiornate più volte al giorno e la community è molto forte: l'ho sperimentata di persona.

Sono stata infatti crocefissa di persona sull'altare di Lady Oscar (Versailles No Bara, a seguito di un mio articolo di qualche mese fa.

In pochi giorni sono stati infatti postati oltre 125 messaggi.

L'articolo è stato poi ripreso da altri blog e siti. A tutti ho risposto con gentilezza.

Sono stata sarcastica solo con chi invocava il mio internamento a causa di una presenza del maligno nella mia persona.

Per il resto sono stati piuttosto pacati e dovuti, credo, a qualche equivoco.

Il principale malinteso è l'età del mio bambino. Chi legge questa rubrica, che tengo da cinque anni, da quando ero in dolce attesa del mio primogenito, sa che mio figlio ha 4 anni.

Il mio commento non farò vedere Lady Oscar a mio figlio ha provocato risposte molto piccate, perché molti mi hanno creduto una madre iperprotettiva, immaginando un figlio oppresso. Un figlio adolescente che "non sarebbe stato in grado di distinguere il bene dal male" a causa delle mie scelte… un'altra risposta: "signora" - mi hanno scritto - è ora che suo figlio si svegli (a me sembra ben sveglio per la sua età) "Il mondo non è tutto rose e fiori", "diventerà un signorino rinchiuso in una gabbia dorata"; un ragazzo che non saprà che il fuoco scotta prima dei 25 anni".

A quattro anni il mondo non è rose e fiori perché i bambini sono costretti dentro regole che non hanno sottoscritto, dentro strutture rigide come gli asili, dove non c'è la mamma pronta a perdonarti se fai un capriccio ma la maestra che giustamente ti rimprovera.

Ma è anche l'età in cui si crede ancora (per poco lo so) a Babbo Natale.
Gli anime sono per bambini e adolescenti di 8-9 anni in su e credo che su questo punto tutti gli utenti di AnimeClick.it (e non solo) concordino.

Per i piccoli come mio figlio ci sono i cartoni animati come La Casa di Topolino e Little Einstein e molti altri.

Semmai la vera critica imputabile al mio articolo è che io ho scoperto l'acqua calda.

Altri commentatori sono andati invece più in la, a causa di una lettura forse superficiale, e probabilmente maliziosa, dell'articolo o per amor di polemica.

E' stato scritto che io non volevo far vedere lady oscar a mio figlio a causa della sua componente omosessuale.

Qualcuno ha titolato: "mamma contro Lady Oscar, è un cartone Gay, non lo farò vedere mai a mio figlio". Un altro ancora: "Mamma tenta di far passare la propria omofobia per istinto materno".

Nei loro articoli citano frasi che non ho mai detto e giudizi che non mi sarei mai sognata di esprimere. Sorrido all'idea di dovermi difendere da accuse così lontane dalla mia posizione.

Innanzitutto perché io non amo Lady Oscar.

La adoro.

Mi piace così tanto che vorrei essere come quella donna bella, forte, onesta e coraggiosa. In secondo luogo, Lady Oscar non è sicuramente un cartone gay, ci sono alcune ambiguità sessuali che in Italia sono arrivate molto sfumate e che una bambina di dieci anni non coglie sicuramente.

Non ci sono baci saffici ma l'imposizione di un nome e di un ruolo maschile da parte di un padre tiranno che alla fine si pente delle sue scelte.

Lady Oscar è pieno di buoni sentimenti, di quei saldi valori portati avanti dalla rivoluzione francese, è la storia di un'amicizia che diventa amore.

Ma ci sono anche tanti momenti tragici: un bambino che viene colpito alle spalle da un colpo di pistola, per gioco, una mamma che viene investita e uccisa da una carrozza, tanti poveri uccisi dall'esercito e dalla prepotenza del Potere e nel finale della storia i protagonisti positivi vengono tutti uccisi.

Troppo per un bambino di 4 anni.

Quindi chiarisco, per onor della cronaca, ma non mi difendo. Non c'è bisogno. Basta rileggere, l'articolo senza pregiudizi.
Per chiudere vorrei citare un brano di una bella lettera speditami in redazione da Antonella L.

"Oscar è l'ultima eroina che parla del valore e del dolore di fare una scelta di vita,tant'è che accodandosi ai rivoluzionari,anzi guidando ella stessa un drappello di soldati rivoltosi,diserta non solo al suo Re ed alla sua Regina ed alla sua divisa, ma a tutto il suo stile di vita, rinunciando al titolo, ai privilegi nobiliari, e così via.

Oscar incarna la libertà dell'amore autentico, tant'è che, concedendosi liberamente ad Andrè nonostante la differenza di rango e censo, ci insegna che, quando si ama veramente e profondamente le differenze non esistono più."

Sono d'accordo. Per questo consiglierò Lady Oscar a mio figlio, adolescente.

Vorrei che capisse che l'amore vince tutto, sempre e comunque. E, in ogni caso spero che, più che un cartone, varrà il mio esempio. ».

Ringraziamo nuovamente Ibra Gear Second per la segnalazione e invitiamo la signora Lucrezia ad intervenire nuovamente nella discussione qualora lo ritenesse necessario.

Fonte: Acqua & Sapone.