In futuro far rivivere forme di vita animali preistoriche potrebbe non esser più fantascienza
La casualità vuole che nel giorno della morte dell’autore di Jurassic Park, Michael Crichton, un team di scienziati giapponesi sia riuscito a clonare una serie di topi morti congelati da sedici anni.
L’esperimento, senza precedenti, ha aperto gli orizzonti dello sviluppo di tecniche di conservazione per molte specie animali a rischio estinzione, rivalutando la possibilità di resuscitare specie già estinte.
Gli scienziati del Centro di Biologia dello Sviluppo dell'istituto Riken di Kobe, nei pressi di Yokohama, non si sono sbilanciati riguardo alle implicazioni che questa scoperta può avere. In passato far rivivere specie animali congelate come il mammut, era solo un’ipotesi della fantascienza, senza cellule viventi disponibili e con il solo poco materiale genetico deteriorato.
Ora i ricercatori hanno ammesso di aver aggirato il problema del tessuto morto adattando le nuove tecniche di fertilizzazione, usate per gli spermatozoi danneggiati, alle tecniche di clonazione dei tessuti congelati deteriorati.
L’eventuale materia prima ci sarebbe: nel 2007 un gruppo di scienziati russi ha rinvenuto la carcassa di un piccolo di mammut imprigionata da 40.000 anni nei ghiacci della regione artica di Yamalo-Nenetsk.

Di certo non accadrà presto, o magari non accadrà mai, ma forse un giorno riusciremo ad accorciare la distanza tra sogno e realtà, e visitare veramente un piccolo parco giurassico.
La casualità vuole che nel giorno della morte dell’autore di Jurassic Park, Michael Crichton, un team di scienziati giapponesi sia riuscito a clonare una serie di topi morti congelati da sedici anni.
L’esperimento, senza precedenti, ha aperto gli orizzonti dello sviluppo di tecniche di conservazione per molte specie animali a rischio estinzione, rivalutando la possibilità di resuscitare specie già estinte.
Gli scienziati del Centro di Biologia dello Sviluppo dell'istituto Riken di Kobe, nei pressi di Yokohama, non si sono sbilanciati riguardo alle implicazioni che questa scoperta può avere. In passato far rivivere specie animali congelate come il mammut, era solo un’ipotesi della fantascienza, senza cellule viventi disponibili e con il solo poco materiale genetico deteriorato.
Ora i ricercatori hanno ammesso di aver aggirato il problema del tessuto morto adattando le nuove tecniche di fertilizzazione, usate per gli spermatozoi danneggiati, alle tecniche di clonazione dei tessuti congelati deteriorati.
L’eventuale materia prima ci sarebbe: nel 2007 un gruppo di scienziati russi ha rinvenuto la carcassa di un piccolo di mammut imprigionata da 40.000 anni nei ghiacci della regione artica di Yamalo-Nenetsk.

Di certo non accadrà presto, o magari non accadrà mai, ma forse un giorno riusciremo ad accorciare la distanza tra sogno e realtà, e visitare veramente un piccolo parco giurassico.
O.T.:Mi è dispiaciuto davvero sapere della morte di Crichton, che riposi in pace.
capire come erano fatti gli animali di quei tempi per studiare le caratteristiche della terra?
-Tornano i dinosauri
-Gli esseri umani diventano cibo per i dinosauri e spariscono dalla faccia della Terra.
-La Terra si ripopola di boschi eliminando le scorie dell'inquinamento causata dagli esseri umani.
Beh ammettiamolo, almeno qualcuno ci guadagna ^__^
Difficilmente si arriverà a poter clonare un dinosauro, o almeno non con la tecnica di clonazione conosciuta oggi. Al contrario invece penso che almeno in teoria sia possibile farlo con i mammut utilizzando gli elefanti.
Anche il raptor è del Cretaceo, e quello che cmq si vede nel film è stato un modificato dall'aspetto vero. Di fatto il raprot era grande quanto un gallinaccio, ma feroce tanto che sarebbe letale anche per un uomo. L'aspetto che gli hanno dato nel film ricorda più un suo "parente", il Dionidico.... come avete capito, durante la pausa prando ho un bel po' di tempo libero da passare su Wikipedia, specie quando piove
Comunque interessanti queste nuove scoperte sulla clonazione, chissà se ritroveranno un risvolto positivo anche nella ricerca sulle malattie umane...
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