Riportiamo la curiosità dalle pagine del Corriere della Sera:

«Non ho mai avuto tempo per cercare la ragazza ideale, potevo solo farmela da me usando la tecnologia»

MILANO - Pulisce casa, non apre bocca se non richiesto, legge ad alta voce il giornale, riconosce il tuo drink e il tuo piatto preferito, ha 20 anni ed è carina. Per Le Trung è la donna ideale. Il giovane nerd giapponese non l'ha tuttavia conosciuta in palestra, in discoteca o in qualche chat. No, Le Trung ha deciso di crearla da sé. Già, perchè Aiko - questo il nome dell'anima gemella - in realtà è un robot-femmina.

GIUSTE MISURE - Il suo inventore - uno scienziato 33enne di origini giapponesi ma cresciuto a Brampton, in Ontario (Canada) - lavora al progetto praticamente giorno e notte da circa due anni. Per creare la partner perfetta l'ex programmatore informatico ha speso quasi 16 mila euro - ha dovuto persino vendere l'auto e chiedere prestiti in banca. Misure della ragazza 81, 58 e 84, «età di circa 20 anni», capace di riconoscere i colori, alcuni visi, leggere in giapponese e in inglese (pronuncia 13 mila frasi in entrambe le lingue) e risolvere le equazioni di matematica o indicare direzioni. «Non ho mai avuto tempo per cercare la ragazza ideale, l'unica opzione a questo punto era quella di farmela da me usando la tecnologia», ha spiegato il giovane ricercatore ai tabloid inglesi.

«NON SI LAMENTA MAI» - «Come una donna vera (ma in silicone e piena di microchip), reagisce se viene toccata in alcuni posti», ha detto, «se la si abbraccia o la stringe troppo forte, lei reagirà di conseguenza con uno schiaffo. Ha tutti i sensi tranne l'olfatto». Il robot-donna per ora non è stato programmato per fare da partner sessuale: «Il suo software può però essere riprogrammato in modo da farle simulare un orgasmo». Le, che vive con il fratello, ha avuto un leggero infarto a novembre dell'anno scorso e ha detto che, se dovesse ammalarsi in futuro, forse Aiko potrebbe occuparsi di lui. «È molto paziente e non si lamenta mai». Ora il ricercatore è alla ricerca di una società che possa sponsorizzare, completare e magari anche commercializzare su larga scala la sua Aiko. «Non ha bisogno di vacanze, lavora praticamente 24 ore al giorno». Insomma, la moglie perfetta - dice lui.


Aiko in azione