aioria-myth-gpInauguriamo, viste le richieste, una sezione in collaborazione con il sito tematico Myth Cloth Passion che, per mano di Sion, ci porterà alcune recensioni di Myth dedicati da Bandai ai mitici Cavalieri dello Zodiaco e distribuiti ufficialmente in Italia dalla Giochi Preziosi. Questa rubrica prevede l’esame nel dettaglio di tutti i modellini arrivati in Italia, ma vorrebbe essere anche un topic aperto a tutti gli appassionati che potranno liberamente discutere del fenomeno e scambiarsi opinioni.

Ma prima un po’ di storia: I Myth Cloth sono una serie di action-figures basate sui Cavalieri dello Zodiaco. Sono stati creati nel 2003 dalla Bandai per commemorare il lancio della nuova serie animata Saint Seiya Hades: Chapter Sanctuary. Inizialmente la linea era composta unicamente dai cinque cavalieri di bronzo, ma in seguito al grande successo di vendite, le fila dei personaggi si sono moltiplicate includendo anche protagonisti secondari, ma tenendo un posto d'onore per i dodici cavalieri d'oro. Periodicamente Bandai lancia una campagna per un nuovo personaggio. Nel 2005, per esempio, per festeggiare le 500.000 unità vendute, fu realizzato il Myth del Grande Patriarca Sion, nel 2006, in occasione del raggiungimento di 1.200.000 unità vendute in tutto il mondo, fu lanciata la riproduzione di Pandora. La principale caratteristica dei Myth Cloth è quella di essere completamente snodati e di avere un grado di dettaglio nella riproduzione di corpi e armature molto elevato, davvero non comparabile a quello dei vecchi modellini prodotti negli anni 80. Per questo motivo sono molto ricercati dagli appassionati, che ne hanno decretato l’immediato successo.

Il primo cavaliere creato per la casta dei cavalieri d’oro, Aioria del Leone, è una delle prime proposte aioria-mythnella nostra patria, uno dei sei gold messi in commercio da Giochi Preziosi nel periodo pre-festivo natalizio.

Ogni appassionato di Myth sa che ormai questo modello è ben poca cosa in confronto a quello che abbiamo oggi seguendo le uscite mensili di mamma Bandai, ma è logico esaminare l’oggetto per quel che è, con le sue peculiarità che lo hanno reso unico al tempo della sua prima comparsa nel lontano 2004, ben cinque anni fa.

Il corpo è importante come lo sono le fondamenta per una casa e da esso, un G1 per il modello preso in esame, dipende tutta la sua mobilità. Cosa si intende per G1? E’ la denominazione usata dagli esperti per indicare il corpo di prima generazione, che presenta tutti gli snodi di base ma con mobilità limitata all’anca e alla spalla a causa di incastri poco complessi; da questo si capisce che la serie in questione cresce, si modifica e migliora con il tempo, uscita dopo uscita.

Analizzando l’armatura vera e propria incominciamo ad ammirarla dal basso verso l’alto, come si fa con una statua. I piedi, naturalmente in metallo pesante, sono ben proporzionati, ma presentano una totale assenza di decori che li fa apparire banali in confronto al gambale poco sopra che, partendo dalla caviglia, mostra fregi di un’arancione chiaro che, posato sopra il color oro scintillante, ne risalta le forme rendendolo semplicemente sublime. In ciò si riconosce l’attenzione ai dettagli: il gambale e il copri coscia sono perfettamente fedeli alle fonti anime, ripresentando stesse forme e decori.

Il gonnellino presenta quattro frange, tutte in metallo e ben rifinite, agganciate al busto principale che, tradizione vi insegnerà, è sempre in plastica. Il corpo principale non è dei migliori, tende già a dare una forma squadrata all’altezza del bacino, e il busto superiore in metallo certamente non aiuta, rendendo ancora più evidente questo difetto. I chiavistelli di aggancio tendono a schizzare ai lati e di certo non è bella cosa da vedere, ma la pettorina centrale e il pezzo addominale che va a fungere da sostegno alla frangia frontale sono ben realizzati, come il colletto d’altronde, caratteristica secondo me peculiare di questo personaggio.

Le spalline sono in metallo, di bell’aspetto ma troppo sporgenti se confrontate con quelle corte viste nella serie animata. Il sistema di nesso è semplice e lascia una buona mobilità della spalla verso l’alto. Si tratta di una giuntura in plastica, che facilmente può deformarsi o rompersi, insomma, ricordate non sono veri giocattoli, ma modellini da collezione, quindi anche nel montaggio siate cauti.

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Bracciali curati allo stesso modo dei gambali, i fregi forse leggermente più scuri ma con un sicuro difetto: avambraccio e copri bicipiti assolutamente corti, tendono a lasciare scoperte le braccia rosee del personaggio soprattutto all’altezza del gomito. Il set di mani è elementare, mani chiuse e aperte. Volto non molto somigliante, siamo ancora in quella fase in cui i personaggi Myth sembrano più delle caricature che altro, anche l’elmo è totalmente sbagliato per forma e dimensione, non ha nulla a che vedere con il diadema di Aioria, corto sulla fronte e snello e longilineo sulle tempie. Naturalmente tutte le parti dell’armatura possono essere utilizzate anche per costruire la figura a stand della costellazione del Leone, trasposizione che possiede anch'essa un fascino tutto suo.

Difetto da dichiarare assolutamente: Giochi Preziosi ha riportato nel retro della scatola un’indicazione che faceva pensare che all’interno fosse compresa la testa di Ikki di Phoenix… no, non pensate che sia un errore, non c’è mai stata! Nell’edizione giapponese quella foto indicava solamente che la testa del cavaliere di bronzo era compatibile anche sul corpo del gold saint in questione. Se può rassicurarvi, nella terra del Sol Levante, è già uscita la trasposizione Appendix. Di cosa si tratta? Semplicemente parliamo di un busto, con parti in plastica, da utilizzare sul vecchio personaggio in modo da migliorare armatura e volto, compreso di diadema.

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La confezione stessa contiene diverse parti che potremo utilizzare sul nostro personaggio: aggancio della cintura, pettorina, spalline, volto con la possibilità di un’espressione in quiete e una in attacco, diadema, mani e bracciali, a una cifra abbastanza contenuta d’altronde. La nuova cintura risulta un po’ più bassa di quella vecchia, riutilizza comunque le frange originali ma viene sostituito completamente il busto, ora molto più aderente e bello da vedere, con colori e fregi di gran risalto, spalline nuove più corte, tondeggianti, che lasciano grande mobilità al personaggio. Le braccia hanno delle piccole prolunghe, pernetti da infilare fra il braccio e la mano, che insieme ai nuovi bracciali più lunghi creano un vero e proprio capolavoro.

Il volto è sicuramente la cosa più gradita, espressivo, perfettamente somigliante; in particolar modo con questo personaggio sono stati inseriti ben 3 volti: espressione serena, in attacco, e con sguardo posseduto dal colpo di Saga, che soddisferanno ogni fan. Con il nuovo diadema possiamo finalmente vedere il cavaliere del Leone in tutto il suo splendore.

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Unico difetto che possiamo trovare in tutto questo è la mancanza di metallo. Tutte le parti sostitutive, seppur perfette, sono in plastica, ma è piacevole notare che, anche se di materiale diverso, il colore del Cloth originale è stato fedelmente ritrovato, anzi il risultato finale di questa trasposizione ha quasi del miracoloso.

Le Appendix sono ormai diventate fondamentali, indispensabili per colmare il dislivello estetico creato fra i primi modelli prodotti e quelli di più attuale sviluppo.