Eccoci al secondo appuntamento con le recensioni dei Myth Cloth dedicati da Bandai ai mitici cavalieri dello zodiaco e distribuiti in Italia dalla Giochi Preziosi.
In questo nuovo spazio nato in collaborazione con Myth Cloth Passion, dopo la presentazione del modello di Aioria del Leone, Sion ci porta l’analisi dettagliata di un altro amato cavaliere d’oro, uno dei meglio riusciti: Mur dell’Ariete.
All’uscita i fan ne rimasero sconvolti, un Myth completo, bello dal punto di vista estetico, come somiglianza, come armatura pregevolmente studiata in ogni singolo particolare, un’opera d’arte rara fra i gold, forse superata solamente dalla magnificenza del modello di Gemini, che comunque presenta difetti importanti che affronteremo prossimamente.
Corpo G1 anche per questo cavaliere: non dimentichiamo che ogni serie di personaggi ha un corpo rappresentativo, un’ottima mossa da parte di Bandai per non creare disparità fra elementi della stessa casta.
Possiamo affermare con assoluta certezza che il punto forte di questo cavaliere sono i dettagli, i fregi che ne adornano la corazza; possiamo notare subito che non c’è parte che non presenti intricati disegni. Partiamo dall’analisi degli arti inferiori: piedi decorati con gambali stupendi che mantengono un’ottima linea fino al copri coscia, apparentemente un pezzo unico se ben posizionato. Le caviglie questa volta risultano ben coperte grazie a delle linguette laterali studiate ad hoc e ben proporzionate, che creano un buon compromesso fra aspetto estetico e mobilità del pezzo.
Gonnellino semplice ma efficace, con quattro frange disposte a croce che si incastrano alla perfezione: notare come le due parti laterali vanno a nascondersi perfettamente al di sotto della parte frontale e posteriore...
tutte e quattro le componenti sono in ferro con il nesso girovita in plastica che si va a unire al busto. Quest’ultimo è composto da un corpetto in metallo che si chiude sul davanti e sul quale vanno agganciate due parti in plastica che ne completano la forma, un sistema che ha permesso la fedele riproduzione di un’armatura comunque complessa a causa della zona a scaglie della pettorina frontale.
I coprispalle base sono collegati al corpo principale, in plastica, e limitano i movimenti orizzontali; una piccola restrizione alla mobilità, che viene superata con l’Appendix.
Al di sopra delle spalline poggiano poi le corna (presenti in due tipologie) dell’Ariete, agganciate sulla schiena con un sistema a pressione a cuscinetto in gomma ricoperto dal volto dell’animale che ne rappresenta la costellazione celeste.
Bracciali ben fatti ma corti, e il risultato estetico è peggiorato dalla presenza di mani molto sproporzionate ma perlomeno presenti in varie forme, che prevedono anche la possibilità impugnare persino gli strumenti di riparazione delle armature, martello e scalpello.
Da notare una piccola caratteristica dal punto di vista della verniciatura: il cavaliere di Ariete, a differenza del Leone e di altri gold, presenta una colorazione completamente uniforme, non ha sfumature arancioni o in altre tonalità, colore oro in tutta la sua totalità, ma non è un errore, sono le stesse fonti anime che lo caratterizzano in questo modo.
Il volto è sicuramente di ottima fattura, siamo già a un livello ben superiore a quello di personaggi come Leone e Vergine (preciso che si parla delle prime uscite, non degli Appendix). Sguardo sufficientemente espressivo adornato da un’ottima chioma, composta da capelli ondulati e legati sulla nuca, che però impediscono i movimenti di base del collo.
L’elmo è ben realizzato, ma forse leggermente grande, non abbastanza da definirlo un errore, ma ne dobbiamo tenere giustamente conto. Totem della costellazione ben pensato, si può persino fare in versione manga o anime cambiando la parte con cui realizzare il volto dell’animale rappresentativo, l’Ariete.
L’Appendix del Leone è uscito in contemporanea con l’appendix di Mur, ma ora in tanti si chiederanno “A cosa serve modificare un cavaliere già realizzato egregiamente ?”... discorso giusto, sono altri soldi da spendere, ma per un collezionista non c’è limite al meglio in questi casi!
Come sempre, il tutto è montato su un piccolo busto da cui si possono trarre diverse parti. All’interno è contenuta una migliorata corazza pettorale, nuove corna con agganci a sfera per consentire maggiore mobilità, e nuovi bracciali più lunghi con piccole giunture per allungare le braccia stesse del personaggio. Tutte le parti, come già detto, sono in plastica, ma non si tratta necessariamente di un aspetto negativo: il risultato, infatti, è fenomenale, pensando anche che il gonnellino ora acquista nuova mobilità grazie a ganci speciali che permettono la posizione orizzontale delle frange, così da poter avere un “Athena Esclamation” migliore e più fedele nella riproduzione della famosa posa inginocchiata vista nella serie Hades Sanctuary.

Due volti e due capigliature: capelli lunghi, non più legati come nel Myth Cloth standard, così lunghi da arrivare quasi al di sotto del giro vita, forse un po’ troppo ampi e voluminosi ma, consiglio personale, leggermente nascosti dal mantello fanno un’ottima figura; capelli più corti ma aperti di lato, come smossi dal vento, ottimo effetto, ma solo in posa action, pensati appositamente per una posizione inginocchiata.
I volti dell'Appendix presentano due caratteristiche diverse di questo importantissimo personaggio: in quiete, occhi ampi, sguardo quasi sorridente, un po’ a ricordarci l’indole buona che lo caratterizza, e in attacco, con bocca dischiusa come ad urlare con forza, che conferma la sua immensa forza di cavaliere d’oro.
Naturalmente il set comprende delle nuove mani, studiate per annullare il difetto di gigantismo che contraddistingue quelle del modello base. Bandai, come sempre, si è dimostrata attenta ai pareri del pubblico di appassionati, correggendoli in questo modo.

L’uscita della Giochi Preziosi non si differenzia da quella giapponese o cinese, il Myth non presenta difetti di sorta, si può dire che sia la fedele riproduzione senza differenze sostanziali, e sicuramente il prodotto è sempre e comunque derivante dalla fabbriche di Hong Kong come per tutti i Myth Cloth presenti sul globo.
In questo nuovo spazio nato in collaborazione con Myth Cloth Passion, dopo la presentazione del modello di Aioria del Leone, Sion ci porta l’analisi dettagliata di un altro amato cavaliere d’oro, uno dei meglio riusciti: Mur dell’Ariete.
All’uscita i fan ne rimasero sconvolti, un Myth completo, bello dal punto di vista estetico, come somiglianza, come armatura pregevolmente studiata in ogni singolo particolare, un’opera d’arte rara fra i gold, forse superata solamente dalla magnificenza del modello di Gemini, che comunque presenta difetti importanti che affronteremo prossimamente.
Corpo G1 anche per questo cavaliere: non dimentichiamo che ogni serie di personaggi ha un corpo rappresentativo, un’ottima mossa da parte di Bandai per non creare disparità fra elementi della stessa casta.
Possiamo affermare con assoluta certezza che il punto forte di questo cavaliere sono i dettagli, i fregi che ne adornano la corazza; possiamo notare subito che non c’è parte che non presenti intricati disegni. Partiamo dall’analisi degli arti inferiori: piedi decorati con gambali stupendi che mantengono un’ottima linea fino al copri coscia, apparentemente un pezzo unico se ben posizionato. Le caviglie questa volta risultano ben coperte grazie a delle linguette laterali studiate ad hoc e ben proporzionate, che creano un buon compromesso fra aspetto estetico e mobilità del pezzo.
Gonnellino semplice ma efficace, con quattro frange disposte a croce che si incastrano alla perfezione: notare come le due parti laterali vanno a nascondersi perfettamente al di sotto della parte frontale e posteriore...

I coprispalle base sono collegati al corpo principale, in plastica, e limitano i movimenti orizzontali; una piccola restrizione alla mobilità, che viene superata con l’Appendix.
Al di sopra delle spalline poggiano poi le corna (presenti in due tipologie) dell’Ariete, agganciate sulla schiena con un sistema a pressione a cuscinetto in gomma ricoperto dal volto dell’animale che ne rappresenta la costellazione celeste.
Bracciali ben fatti ma corti, e il risultato estetico è peggiorato dalla presenza di mani molto sproporzionate ma perlomeno presenti in varie forme, che prevedono anche la possibilità impugnare persino gli strumenti di riparazione delle armature, martello e scalpello.
Da notare una piccola caratteristica dal punto di vista della verniciatura: il cavaliere di Ariete, a differenza del Leone e di altri gold, presenta una colorazione completamente uniforme, non ha sfumature arancioni o in altre tonalità, colore oro in tutta la sua totalità, ma non è un errore, sono le stesse fonti anime che lo caratterizzano in questo modo.
Il volto è sicuramente di ottima fattura, siamo già a un livello ben superiore a quello di personaggi come Leone e Vergine (preciso che si parla delle prime uscite, non degli Appendix). Sguardo sufficientemente espressivo adornato da un’ottima chioma, composta da capelli ondulati e legati sulla nuca, che però impediscono i movimenti di base del collo.

L’Appendix del Leone è uscito in contemporanea con l’appendix di Mur, ma ora in tanti si chiederanno “A cosa serve modificare un cavaliere già realizzato egregiamente ?”... discorso giusto, sono altri soldi da spendere, ma per un collezionista non c’è limite al meglio in questi casi!
Come sempre, il tutto è montato su un piccolo busto da cui si possono trarre diverse parti. All’interno è contenuta una migliorata corazza pettorale, nuove corna con agganci a sfera per consentire maggiore mobilità, e nuovi bracciali più lunghi con piccole giunture per allungare le braccia stesse del personaggio. Tutte le parti, come già detto, sono in plastica, ma non si tratta necessariamente di un aspetto negativo: il risultato, infatti, è fenomenale, pensando anche che il gonnellino ora acquista nuova mobilità grazie a ganci speciali che permettono la posizione orizzontale delle frange, così da poter avere un “Athena Esclamation” migliore e più fedele nella riproduzione della famosa posa inginocchiata vista nella serie Hades Sanctuary.

Due volti e due capigliature: capelli lunghi, non più legati come nel Myth Cloth standard, così lunghi da arrivare quasi al di sotto del giro vita, forse un po’ troppo ampi e voluminosi ma, consiglio personale, leggermente nascosti dal mantello fanno un’ottima figura; capelli più corti ma aperti di lato, come smossi dal vento, ottimo effetto, ma solo in posa action, pensati appositamente per una posizione inginocchiata.
I volti dell'Appendix presentano due caratteristiche diverse di questo importantissimo personaggio: in quiete, occhi ampi, sguardo quasi sorridente, un po’ a ricordarci l’indole buona che lo caratterizza, e in attacco, con bocca dischiusa come ad urlare con forza, che conferma la sua immensa forza di cavaliere d’oro.
Naturalmente il set comprende delle nuove mani, studiate per annullare il difetto di gigantismo che contraddistingue quelle del modello base. Bandai, come sempre, si è dimostrata attenta ai pareri del pubblico di appassionati, correggendoli in questo modo.

L’uscita della Giochi Preziosi non si differenzia da quella giapponese o cinese, il Myth non presenta difetti di sorta, si può dire che sia la fedele riproduzione senza differenze sostanziali, e sicuramente il prodotto è sempre e comunque derivante dalla fabbriche di Hong Kong come per tutti i Myth Cloth presenti sul globo.
Autore: Andrea 'Sion' Tempesta
@Sion bella rece
Armatura disegnata e colorata perfettamente molto bella da vedere e viso molto fedele all'anime.
Le mani di mur non le ho trovate particolarmente sproporzionate (per me vanno bene).
A mio parere se si vogliono risparmiare soldi l'appendix non è necessaria perchè già ottimo senza.
Personalmente con quei soldi ho preferito prendere un myth GP in più invece di comprare l'appendix di mur perchè è già bellissimo così.
L'appendix di mur per me può aspettare.
Non vedo l'ora di prendere shura e aiolos.
Le modifiche, soprattutto in questo caso, mi sembrano veramente minime: le mani, per esempio...non avrebbero potuto farle subito proporzionate??
In ogni caso, rimangono veramente bellisimi prodotti.
Pure io attendo con ansia i prossimi Myth GP e il restock, in teoria dovevano già essere usciti
Spero escano.
ariete è uscito a giugno 2006 e l'appendix febbraio 2008
gemelli è uscito a dicembre 2005, appendix a marzo 2007
leone è uscito ad aprile 2004, appendix a febbraio 2008
vergine è uscito ad agosto 2004, appendix a marzo 2007
scorpione ad agosto 2005, appendix gennaio 2009
acquario a giugno 2004, appendix a febbraio 2009
gli appendix sono usciti dopo almeno 3 anni dal prodotto vecchio. poi, con l'esperienza e col salire di livello degli artisti scultori, hanno capito che si poteva creare qualcosa per abbellire i vecchi myth che paragonati ai nuovi perdevano un milione di punti al secondo.
questi bustini sono nati soprattutto per cambiare la testa visto che le vecchie sono oscene. poi siccome è inutile, per me vendere la sola testa, hanno fatto un appendix che è una sorta di statuina/gashapon... chi nn ha il myth può prendersi il bustino...
la cosa che mi fa incacchiare è che da noi, ci ladrano parecchio sopra con il prezzo... soprattutto alcuni.
ero giusto indeciso se prendere Virgo,Mur,Ikki o crystal ma dopo questa recensione credo che darò la precedenza a Mur,poi eventualmente a Ikki... ok 29 euri al Toys qui dietro,ma mica li cag...ehm,sudo!
XDXDXD
e con l'appedix che ha la testa di kanon è incredibilmente bello. nn vedo l'ora di fare kanon no gemini!
Saga è stupendo, uno dei migliori tra i cavalieri d'oro, se non il migliore, con l'appendix poi è come migliorare un capolavoro.
Mi chiedo solo quali siano gli importanti difetti in Gemini, io non ho notato difetti giganteschi.
sarò di parte forse, perchè sono dell'ariete...ma sia il g1 che l'appendix sono perfetti...appunti perche realizzare un appendix dopo un g1 così bello???? ( a me addirittura piace di più il g1 che l'appendix!!!)
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