Birdy the Mighty non si può certamente definire un'opera originale, visto che gli spunti e le tematiche che offre sono tra i più utilizzati. Ciononostante è un manga per diversi sensi atipico e inusuale, come non ne leggevo da un po'. Una contraddizione? Non necessariamente.
Per il lettori di vecchia data è impossibile non intravedervi cliché e temi ampiamente sfruttati negli anni 80 e 90, senza contare un tipo di narrazione ben diverso da quello che siamo abituati a trovare in opere piuttosto recenti, come appunto Birdy the Mighty, iniziato in Giappone nel 2003 e conclusosi solo lo scorso anno al 20° volumetto.
Eppure proprio questo elemento, insieme alla fiducia che nutro in Masami Yuuki, mangaka già popolare per aver scritto e disegnato Patlabor, mi ha spinto a proseguire nella lettura dopo un primo volumetto piuttosto mediocre. Scelta azzeccata, visto che dal secondo gli eventi si fanno più interessanti, la trama più solida e giunto al terzo devo ammettere che mi sta proprio piacendo, anche per il fatto che è diverso dagli altri prodotti che ho letto di recente: pur non offrendo alcun elemento originale, la lettura ha un sapore che non sentivo da un po'. Era da molto che non avevo tra le mani una storia di fantascienza della vecchia scuola, e Birdy the Mighty sembra pensato davvero bene e potrebbe riservare parecchie sorprese.
A questo si aggiunge il fatto che si tratta di un seinen, genere che vista la mia età prediligo sempre di più, e pertanto presenta un taglio leggermente più adulto e maturo, con intrighi complessi, ben strutturati e situazioni che non appaiono affatto banali. Pensare che lo spunto iniziale, ultra inflazionato, mi aveva fatto ipotizzare esattamente il contrario.
Come mai Birdy the Mighty dimostra più anni di quelli che ha?
L'opera è in realtà una rivisitazione di un'idea che Masami Yuuki aveva già cercato di proporre nel lontano 1985, creando un manga che ebbe una vita molto breve, concludendosi solo in un volumetto, ma che diete vita a una serie di 4 OAV prodotta da Madhouse e affidata a Yoshiaki Kawajiri (Vampire Hunter D, Ninja Scroll).
Tsutomu Senkawa ama andare, con i compagni, a esplorare luoghi abbandonati e misteriosi. Durante una di queste spedizioni viene sorpreso da un tizio piuttosto losco, che li invita, se non vogliono grane, ad andarsene. Detto fatto, se non fosse che Tsutomu si accorge di aver perso il cellulare e rientra a cercarlo. Sfortuna vuole che vede qualcosa che non avrebbe dovuto e viene coinvolto in uno scontro tra il tizio che lo aveva minacciato, in realtà un alieno, e un agente della Federazione Interplanetaria di nome Birdy Cephon Altera. Viene per errore colpito e ridotto in fin di vita: sarebbe spacciato se non fosse che i superiori di Birdy le impongono di dividere il suo corpo con lui fintanto che non trovano una soluzione per guarire quello di Tsutomu spedendolo in una struttura interplanetaria adeguata.
Inizia così una convivenza obbligatoria, due diverse persone, di sesso opposto, nello stesso corpo. Tsutomu cerca di continuare la sua normale vita, ma con la voce di Birdy nella sua testa e con la facoltà dell'agente di riprendere il suo aspetto originale in caso di necessità non è certamente facile. Senza contare che il ragazzo ha visto qualcosa di estremamente importante e soprattutto è uno dei pochi sulla Terra a sapere che tra la gente si nascondono degli alieni, tra l'altro tutt’altro che ben intenzionati.
Ben presto i due protagonisti inizieranno a intuire i complotti dell'organizzazione criminale, che probabilmente stava usando il pianeta Terra come luogo per produrre e provare qualcosa di estremamente pericoloso...
Si tratta di una trama che parte in modo lento, con un primo volume che introduce i due protagonisti e il loro stato, ma che poi ci presenta i vari comprimari e antagonisti, che nascondono segreti e hanno obiettivi che riescono a dare profondità alle vicende narrate. Il ritmo di narrazione rimane sempre su buoni livelli e alterna momenti di azione ad altri più leggeri e comici, senza mai esagerare, e vengono inoltre dedicate diverse tavole per farci conoscere la vita del protagonista, cosa che dona un po' di umanità e realismo a una storia che presenta situazioni altrimenti non sempre sostenibili a livello di sceneggiatura. Alla fine Masami Yuuki riesce a presentarci un quadro ben bilanciato e appassionante, che presenta alcune ingenuità in genere perdonate alle opere degli anni 80 e 90, ma che ora difficilmente possono passare inosservate. Invece, paradossalmente, hanno il merito di rendere Birdy the Mighty particolare e pertanto degno di nota.
Visivamente il manga si limita a fare bene il proprio dovere: il disegno di Masami Yuuki non è appariscente, ma risulta molto efficace. L'edizione Star Comics non brilla per la sua qualità, ma permette comunque di godersi l'opera a un prezzo accessibile.
Se vi piace la fantascienza old style, non lasciatevelo scappare.
Per il lettori di vecchia data è impossibile non intravedervi cliché e temi ampiamente sfruttati negli anni 80 e 90, senza contare un tipo di narrazione ben diverso da quello che siamo abituati a trovare in opere piuttosto recenti, come appunto Birdy the Mighty, iniziato in Giappone nel 2003 e conclusosi solo lo scorso anno al 20° volumetto.
Eppure proprio questo elemento, insieme alla fiducia che nutro in Masami Yuuki, mangaka già popolare per aver scritto e disegnato Patlabor, mi ha spinto a proseguire nella lettura dopo un primo volumetto piuttosto mediocre. Scelta azzeccata, visto che dal secondo gli eventi si fanno più interessanti, la trama più solida e giunto al terzo devo ammettere che mi sta proprio piacendo, anche per il fatto che è diverso dagli altri prodotti che ho letto di recente: pur non offrendo alcun elemento originale, la lettura ha un sapore che non sentivo da un po'. Era da molto che non avevo tra le mani una storia di fantascienza della vecchia scuola, e Birdy the Mighty sembra pensato davvero bene e potrebbe riservare parecchie sorprese.
A questo si aggiunge il fatto che si tratta di un seinen, genere che vista la mia età prediligo sempre di più, e pertanto presenta un taglio leggermente più adulto e maturo, con intrighi complessi, ben strutturati e situazioni che non appaiono affatto banali. Pensare che lo spunto iniziale, ultra inflazionato, mi aveva fatto ipotizzare esattamente il contrario.
Come mai Birdy the Mighty dimostra più anni di quelli che ha?
L'opera è in realtà una rivisitazione di un'idea che Masami Yuuki aveva già cercato di proporre nel lontano 1985, creando un manga che ebbe una vita molto breve, concludendosi solo in un volumetto, ma che diete vita a una serie di 4 OAV prodotta da Madhouse e affidata a Yoshiaki Kawajiri (Vampire Hunter D, Ninja Scroll).
Tsutomu Senkawa ama andare, con i compagni, a esplorare luoghi abbandonati e misteriosi. Durante una di queste spedizioni viene sorpreso da un tizio piuttosto losco, che li invita, se non vogliono grane, ad andarsene. Detto fatto, se non fosse che Tsutomu si accorge di aver perso il cellulare e rientra a cercarlo. Sfortuna vuole che vede qualcosa che non avrebbe dovuto e viene coinvolto in uno scontro tra il tizio che lo aveva minacciato, in realtà un alieno, e un agente della Federazione Interplanetaria di nome Birdy Cephon Altera. Viene per errore colpito e ridotto in fin di vita: sarebbe spacciato se non fosse che i superiori di Birdy le impongono di dividere il suo corpo con lui fintanto che non trovano una soluzione per guarire quello di Tsutomu spedendolo in una struttura interplanetaria adeguata.
Inizia così una convivenza obbligatoria, due diverse persone, di sesso opposto, nello stesso corpo. Tsutomu cerca di continuare la sua normale vita, ma con la voce di Birdy nella sua testa e con la facoltà dell'agente di riprendere il suo aspetto originale in caso di necessità non è certamente facile. Senza contare che il ragazzo ha visto qualcosa di estremamente importante e soprattutto è uno dei pochi sulla Terra a sapere che tra la gente si nascondono degli alieni, tra l'altro tutt’altro che ben intenzionati.
Ben presto i due protagonisti inizieranno a intuire i complotti dell'organizzazione criminale, che probabilmente stava usando il pianeta Terra come luogo per produrre e provare qualcosa di estremamente pericoloso...
Si tratta di una trama che parte in modo lento, con un primo volume che introduce i due protagonisti e il loro stato, ma che poi ci presenta i vari comprimari e antagonisti, che nascondono segreti e hanno obiettivi che riescono a dare profondità alle vicende narrate. Il ritmo di narrazione rimane sempre su buoni livelli e alterna momenti di azione ad altri più leggeri e comici, senza mai esagerare, e vengono inoltre dedicate diverse tavole per farci conoscere la vita del protagonista, cosa che dona un po' di umanità e realismo a una storia che presenta situazioni altrimenti non sempre sostenibili a livello di sceneggiatura. Alla fine Masami Yuuki riesce a presentarci un quadro ben bilanciato e appassionante, che presenta alcune ingenuità in genere perdonate alle opere degli anni 80 e 90, ma che ora difficilmente possono passare inosservate. Invece, paradossalmente, hanno il merito di rendere Birdy the Mighty particolare e pertanto degno di nota.
Visivamente il manga si limita a fare bene il proprio dovere: il disegno di Masami Yuuki non è appariscente, ma risulta molto efficace. L'edizione Star Comics non brilla per la sua qualità, ma permette comunque di godersi l'opera a un prezzo accessibile.
Se vi piace la fantascienza old style, non lasciatevelo scappare.
Chi l'avrebbe detto? io sinceramente non l'ho degnato proprio di attenzione questo manga, sarà anche per la ridicola copertina...
Il tema dei "due in uno" è inflazionatissimo, che di più non si può... e forse anche il fatto di essere qualcosa di "collaudato" che lo fa funzionare.
Non nascondo che un po di curiosità mi è venuta, ma ora come ora proprio non mi posso permettere altri acquisti, soprattutto visto il periodo infuocato in arrivo.
Poco male tanto trattandosi di un titolo della Star si fa sempre in tempo a recuperarlo.
Una piccola considerazione: Certo che ormai sembra giunta l'era dei titoli "non originali ma comunque piacevoli" ... a me stà cosa un po inquieta
Lo stile ha però un qualcosa che ti attrae...ho delle bele sensazioni riguardo questo manga.
Premiate la gente che merita davvero.
Il manga è partito bene secondo me,il primo e il secondo volume mi sono piaciuti parecchio,il terzo è sceso un pò di tono,ma sono fiducioso probabilmente la storia deve ancora prendere bene il ritmo e sicuramente,per ora lo continuerò^^
Quello che leggiamo è il manga remake di quell'unico volumetto, ed ha iniziato le sue pubblicazioni del 2003. Considerando che Ranma 1/2 è del 1997 (due anni dopo Birdy the Mighty), chi ha ispirato chi?
E' logico dire in questo caso che è un manga del mega perchè assomiglia a tante altre cose venute prima, quando la sua vera origine è più antica delle cose che voi portare come esempio di cui si è ispirato?
Io non lo consiglierei, se non a chi legge tutto senza problemi giusto per svagarsi un po'.
Il disegno non mi è sembrato un granchè è molto classico e per questo non mi sembra ne carismatico e ne molto interessante. Anche questa volta posso girare al largo, anche perchè manca la materia dei base: i soldi. I miei acquisti purtroppo sono regolati da quest'ultimi e non dalla mia volontà...
Comunque nonostante tutto continua a non dirmi molto, a giudicare dalle immagini come disegno non sembra male, gli darò un' occhiata ma continuo a rimanere scettico.
Ho letto il primo numero e (stranamente) non sono riuscito a portarlo a termine: la storia non mi andava a genio e i disegni erano insipidi (tranne per quanto riguarda Birdy). Aggiungiamo il fatto che poi questo periodo è piuttosto ricco di serie che mi interessano di più e si arriva all'interruzione della serie. Altro primo numero in collezione Invece l'edizione l'ho trovata soddisfacente (almeno quì la Star non è peggiorata).
Il volumetto autoconclusivo contiene sì e no 1/100 delle tematiche sviluppate nella serie del 2003 e come è stato detto ai tempi non riscosse nessun successo... non vedo perchè riesumarlo... Bastava semplicemente pensare a qualcosa di nuovo... So che in questi ultimi tempi è sempre più difficile....
il manga che abbiamo tra le mani non mi e' dispiaciuto affatto se ricondotto al periodo in cui e' stato concepito il plot.
purtroppo adesso tutte le tematiche che affronta inizialmente sono state gia' piu' volte sviluppate da altri e con ottimi risultati quindi e' difficile pensare di elargire ancora per un qualcosa di gia' letto.
Devo ammettere pero' che proseguendo coi volumi la storia assume un tratto piu' adulto, diversamente da come in passato il tema era sempre stato trattato, e questo e' l'unico particolare che mi sta davvero spingendo a prenderlo.
Non sarebbe stato male leggerlo una decina di anni fa',da un manga del 2003 mi aspetterei qualcosa di piu' onestamente, almeno qualcosa di nuovo, ma tutto sommato si lascia leggere tranquillamente, la storia si delinea in modo adulto e quindi imho accattivante e poi all'autore di patlabor devo un favore ;D
ulteriore nota positiva: 20 numeri, e' finito e leggeremo la conclusione prima di diventare vecchi.
Imho si puo' tranquillamente predere....non abbaia xD
Spero in bene!
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