L'AIPAG, Associazione Italiana per la Promozione dell'Animazione Giapponese, offre sul proprio sito ufficiale una serie di interviste raccolte in occasione del 62° Locarno International Film Festival, manifestazione svizzera svoltasi questa estate, ricchissima di eventi ed esclusive.
Intervista a Isao Takahata, cofondatore dello Studio Ghibli con il collega Hayao Miyazaki, e autore di molti capolavori d’animazione come Una tomba per le lucciole, Omohide poro poro e Pom Poko:
– Pom Poko racconta la strenua resistenza di un allegro gruppo di tassi (tanuki per la precisione, n.d.r.) all'espansione urbana di Tokyo. Quali motivi l'hanno portata a scegliere questo soggetto per un film?
Ritengo che, con la modernizzazione, l'uomo abbia reciso quel legame che lo ha sempre tenuto stretto alla natura. Facendo questo, sono convinto che abbia dimenticato qualcosa di importante. Credo che gli esseri umani e gli animali stiano sul medesimo livello e che i primi non debbano soverchiare i secondi, ma rispettarli. Mi sono messo al lavoro su Pom Poko con ben saldi nella mente questi semplici principi.
– La tematica ecologica, è presente in molti anime. Sembra che la natura stia molto a cuore ai cineasti d'animazione giapponesi, perché?
Ritengo che la scelta di una messaggio o di un atteggiamento sia una questione fortemente intima e personale. Il mio rapporto con la natura è molto profondo ed è condiviso da altri ma, evidentemente, non può esserlo da tutti. Alcuni registi preferiscono raccontare storie nelle quali la tecnologia sia protagonista, altri invece preferiscono la natura e le cose semplici. Per quanto mi riguarda, certamente appartengo ai secondi.
– Parlando, appunto, di tecnologia: come mai, secondo lei, il Giappone si dimostra tanto resistente all'utilizzo della computer grafica che in America va per la maggiore?
Noi giapponesi amiamo le cose piatte. Forse perché anche noi, somaticamente, siamo più piatti di voi occidentali. Per quanto riguarda il mio lavoro trovo la computer grafica poco utile. Non mi piace il suo iperrealismo, mi piace poter immaginare la profondità dei disegni e quello che si cela in essi. Inoltre, sono convinto che con essa non sia possibile raccontare storie semplici che coinvolgano gente semplice e, ai giapponesi, piacciono moltissimo le storie semplici.
– Continua...
Intervista a Hiroyuki Imaishi (regista di Tengen Toppa Gurren Lagann e animatore in altri lavori Gainax) e Kazuki Nakashima (sceneggiatore di Tengen Toppa Gurren Lagann):
– Parlando di Gurren Lagann, è possibile rilevare diverse tematiche. Avete detto che Simon vive un'esperienza che lo farà diventare un uomo. Oltre a questo, ho colto l'allusione all'evoluzione degli esseri umani, e il tributo estetico alle serie mecha che hanno fatto la storia degli anime. Quanto è presente invece la tematica del tiranno e del ribelle, seppur non inteso come bene contro male?
Beh, in realtà in Gurren Lagann bisogna tenere presente che i ruoli possono sempre rovesciarsi, e non sono mai ben definiti. Non c'è dunque sempre un vero cattivo e un vero eroe, per l'appunto. Più si va avanti più è necessario capire i punti di vista.
– Qualche anime precedente che vi ha ispirato particolarmente nella realizzazione di Tengen Toppa Gurren Lagann?
Top wo Nerae! (Gunbuster)
– Di chi è l'anima presente nell'EVA 00?
(ridono) E' troppo difficile, giuro, dovresti chiedere ad Anno!
– Continua...
L'AIPAG traduce anche la conferenza stampa di Mamoru Hosoda, regista che recentemente si è fatto notare per Summer Wars e che in Italia abbiamo già apprezzato grazie a La ragazza che saltava nel tempo. Al suo fianco era presente il character designer del film, Yoshiyuki Sadamoto, autore anche del manga originale di Neon Genesis Evangelion.
– Il tema della famiglia è trattato in modo interessante e complesso, perché tutte le persone sono riunite nello stesso posto, ma allo stesso tempo sono separate per via della grandezza del luogo, e c'è un solo momento in cui si riuniscono, cioè per mangiare. Credo che sia una cosa importante nella cultura giapponese, vorrei che ce ne parlasse.
E' vero, è per l'occasione del compleanno della nonna che tutti si riuniscono, ed è molto importante che lo facciano per mangiare. Nella società giapponese non accade spesso che la gente si riunisca a mangiare, perché magari una persona lavora, un altro va a scuola e quindi non si ha più il tempo di mangiare assieme. Come ha detto la vecchia signora è un momento importante.
Hosoda chiede poi se In Italia, in Francia e in Europa si riesce a mangiare assieme.
– Chiedo al sig. Sadamoto, il character designer, quando pensa ai suoi personaggi, se ha già in testa come potranno essere animati, il loro movimento insomma.
Sì, un'immagine generale del modo in cui la persona si muove ce l'ho, e tento di metterla nel mio disegno. Siccome è qualcun altro però che realizza l'animazione, io tento solo di dargli un'idea.
– Mi viene in mente che anche in Toki wo Kakeru Shoujo (La ragazza che salvata nel tempo), c'è una scena con un lungo movimento di macchina...
Mi piace molto lavorare con questo genere di lunghe carrellate perché credo che aumenti la suspense anche per lo spettatore. Nell'animazione è molto difficile fare lunghe carrellate, bisogna sempre riflettere molto su come farle. Avrei potuto anche fare un montaggio con diverse immagini, ma non volevo questo per ottenere il sentimento di suspense.
Sadamoto scherza poi sul fatto che il film è comunque indirizzato agli otaku, e che in questo film c'è poca componente “erotica”.
Continua...
Intervista a Isao Takahata, cofondatore dello Studio Ghibli con il collega Hayao Miyazaki, e autore di molti capolavori d’animazione come Una tomba per le lucciole, Omohide poro poro e Pom Poko:
– Pom Poko racconta la strenua resistenza di un allegro gruppo di tassi (tanuki per la precisione, n.d.r.) all'espansione urbana di Tokyo. Quali motivi l'hanno portata a scegliere questo soggetto per un film?
Ritengo che, con la modernizzazione, l'uomo abbia reciso quel legame che lo ha sempre tenuto stretto alla natura. Facendo questo, sono convinto che abbia dimenticato qualcosa di importante. Credo che gli esseri umani e gli animali stiano sul medesimo livello e che i primi non debbano soverchiare i secondi, ma rispettarli. Mi sono messo al lavoro su Pom Poko con ben saldi nella mente questi semplici principi.
– La tematica ecologica, è presente in molti anime. Sembra che la natura stia molto a cuore ai cineasti d'animazione giapponesi, perché?
Ritengo che la scelta di una messaggio o di un atteggiamento sia una questione fortemente intima e personale. Il mio rapporto con la natura è molto profondo ed è condiviso da altri ma, evidentemente, non può esserlo da tutti. Alcuni registi preferiscono raccontare storie nelle quali la tecnologia sia protagonista, altri invece preferiscono la natura e le cose semplici. Per quanto mi riguarda, certamente appartengo ai secondi.
– Parlando, appunto, di tecnologia: come mai, secondo lei, il Giappone si dimostra tanto resistente all'utilizzo della computer grafica che in America va per la maggiore?
Noi giapponesi amiamo le cose piatte. Forse perché anche noi, somaticamente, siamo più piatti di voi occidentali. Per quanto riguarda il mio lavoro trovo la computer grafica poco utile. Non mi piace il suo iperrealismo, mi piace poter immaginare la profondità dei disegni e quello che si cela in essi. Inoltre, sono convinto che con essa non sia possibile raccontare storie semplici che coinvolgano gente semplice e, ai giapponesi, piacciono moltissimo le storie semplici.
– Continua...
Intervista a Hiroyuki Imaishi (regista di Tengen Toppa Gurren Lagann e animatore in altri lavori Gainax) e Kazuki Nakashima (sceneggiatore di Tengen Toppa Gurren Lagann):
– Parlando di Gurren Lagann, è possibile rilevare diverse tematiche. Avete detto che Simon vive un'esperienza che lo farà diventare un uomo. Oltre a questo, ho colto l'allusione all'evoluzione degli esseri umani, e il tributo estetico alle serie mecha che hanno fatto la storia degli anime. Quanto è presente invece la tematica del tiranno e del ribelle, seppur non inteso come bene contro male?
Beh, in realtà in Gurren Lagann bisogna tenere presente che i ruoli possono sempre rovesciarsi, e non sono mai ben definiti. Non c'è dunque sempre un vero cattivo e un vero eroe, per l'appunto. Più si va avanti più è necessario capire i punti di vista.
– Qualche anime precedente che vi ha ispirato particolarmente nella realizzazione di Tengen Toppa Gurren Lagann?
Top wo Nerae! (Gunbuster)
– Di chi è l'anima presente nell'EVA 00?
(ridono) E' troppo difficile, giuro, dovresti chiedere ad Anno!
– Continua...
L'AIPAG traduce anche la conferenza stampa di Mamoru Hosoda, regista che recentemente si è fatto notare per Summer Wars e che in Italia abbiamo già apprezzato grazie a La ragazza che saltava nel tempo. Al suo fianco era presente il character designer del film, Yoshiyuki Sadamoto, autore anche del manga originale di Neon Genesis Evangelion.
– Il tema della famiglia è trattato in modo interessante e complesso, perché tutte le persone sono riunite nello stesso posto, ma allo stesso tempo sono separate per via della grandezza del luogo, e c'è un solo momento in cui si riuniscono, cioè per mangiare. Credo che sia una cosa importante nella cultura giapponese, vorrei che ce ne parlasse.
E' vero, è per l'occasione del compleanno della nonna che tutti si riuniscono, ed è molto importante che lo facciano per mangiare. Nella società giapponese non accade spesso che la gente si riunisca a mangiare, perché magari una persona lavora, un altro va a scuola e quindi non si ha più il tempo di mangiare assieme. Come ha detto la vecchia signora è un momento importante.
Hosoda chiede poi se In Italia, in Francia e in Europa si riesce a mangiare assieme.
– Chiedo al sig. Sadamoto, il character designer, quando pensa ai suoi personaggi, se ha già in testa come potranno essere animati, il loro movimento insomma.
Sì, un'immagine generale del modo in cui la persona si muove ce l'ho, e tento di metterla nel mio disegno. Siccome è qualcun altro però che realizza l'animazione, io tento solo di dargli un'idea.
– Mi viene in mente che anche in Toki wo Kakeru Shoujo (La ragazza che salvata nel tempo), c'è una scena con un lungo movimento di macchina...
Mi piace molto lavorare con questo genere di lunghe carrellate perché credo che aumenti la suspense anche per lo spettatore. Nell'animazione è molto difficile fare lunghe carrellate, bisogna sempre riflettere molto su come farle. Avrei potuto anche fare un montaggio con diverse immagini, ma non volevo questo per ottenere il sentimento di suspense.
Sadamoto scherza poi sul fatto che il film è comunque indirizzato agli otaku, e che in questo film c'è poca componente “erotica”.
Continua...
Devo assolutamente vedermi Pompoko!!
Per "Gurren laggan" in effetti nel vedere i primi trailer pensavo avesse a che fare con "Punta al top!", ma poi avevo scoperto di sbagliarmi, mi aveva tratto in inganno sopratutto il bellissimo chara! Thx Sadamoto!
Wooooow "Summer wars" mi piace sempre più! non ce la faccio + ad aspettarlo!!!!!
Poi Mamoru Hosoda mi è piacuto molto ne "la ragazza che saltava nel tempo", secondo me è un regista molto bravo, e poi se uniamo le sue doti con le storie figose e i bellissimi tratti di Sadamoto.....
Bè il risultato si sà no?
Ovviamente per chi non la ancora capito adoro il maestro Sadamoto-san!
(ridono) E' troppo difficile, giuro, dovresti chiedere ad Anno!"
Nuuuuuuuuoooooooooo... lo scarica barile nuuuuuuuuoooooooo. Sono dieci anni che mi arrovello, dieci anni! Almeno nel rebuild, ditelo! L'avevo capito che era difficile, i neuroni che mi restano chiedono pietà!
Comunque, gente unica, è sempre un piacere sentire chi sta dietro dei capolavori di questa portata.
L'avevo notato anch'io che Sadamoto immagina già all'inizio come i personaggi si muoveranno e le pose che assumeranno nelle sequenze dell'anime. Ho visto i suoi concept nell'artbook di Eva e sono assolutamente dei frame di Evangelion, uguali a come sono stati poi inquadrati negli episodi.
Interviste splendide: una manna.
Dei suoi film non ne ho ancora visto nessuno, ma conto di rimediare quanto prima, tanto più che lui mi conferma avere proprio l'impronta che più gradisco, ovvero:
"alcuni registi preferiscono raccontare storie nelle quali la tecnologia sia protagonista, altri invece preferiscono la natura e le cose semplici. Per quanto mi riguarda, certamente appartengo ai secondi"
nonché
"mi piace poter immaginare la profondità dei disegni e quello che si cela in essi. Inoltre, sono convinto che con essa non sia possibile raccontare storie semplici che coinvolgano gente semplice e, ai giapponesi, piacciono moltissimo le storie semplici."
Ragazzi...lacrime agli occhi, tantissime lacrime agli occhi Tahakata è indubbiamente quel degno compare di sempre di Miyazaki, e lo confermano anche le sue parole
R: (ridono) E' troppo difficile, giuro, dovresti chiedere ad Anno!
AhAhaAHahahahahahaha! Questa mi è piaciuta come risposta, dimostra quanto sia cervellotico Evangelion XDXD Secondo me, anche chiedendolo a Anno non ti saprebbe rispondere lo stesso XDXD
Molto interessanti le interviste^^
Me la sono dimenticata!! XD
Evviva la memoria corta!!!
Secondo per invece per l'anima dello 00 fanno gli gnorri per un semplice motivo.....
Ne parleranno nei prossimi film.....
Spero!!
Diciamo che sono all'alba dell'uso artistico di questo strumento ancora non hanno capito bene come impiegarlo...voglio vedere fra un pò di tempo...Production I.G secondo me ha fatto un'ottimo lavoro con il suo film ...e alla base c'è il 2D..
Ed quella la via coesistenza pacifica.
Piacerebbe che un giorno o l'altro qualcuno chiedesse a qualche autore nipponico cosa pensano di opere come Coraline.
<i>Alcuni registi preferiscono raccontare storie nelle quali la tecnologia sia protagonista, altri invece preferiscono la natura e le cose semplici. Per quanto mi riguarda, certamente appartengo ai secondi.</i>
Questo è il motivo principale per cui apprezzo le opere di Takahata; la tecnologia mi piace, ma le storie semplici legate alla natura, ai ricordi e alle tradizioni mi emozionano in modo particolare.
Quella di Takahata mi ha colpito particolarmente, devo ammettere che quell'uomo è un grande, ha sempre avuto il mio rispetto per tutte le opere meravigliose che insieme a Miyazaki ha creato, ma dopo quest' intervista la mia stima nei suoi confronti è cresciuta molto!
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