Pubblichiamo uno stralcio dell’intervista realizzata da Sacro Leo di CdZ Millennium a Stefano Cerioni, dialoghista dei 114 episodi della serie televisiva e dei quattro film originali de I Cavalieri dello Zodiaco “doppiaggio storico”.
Stefano è laureato con lode in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo e ha esercitato la professione di adattatore nel doppiaggio dal 1988 al 1995. Tra gli anime da lui dialogati anche Milly, un giorno dopo l'altro e Tanto tempo fa... Gigì.

• Stefano Cerioni, raffinato e abile dialoghista della mitica serie de I Cavalieri dello Zodiaco. A distanza di ormai vent'anni, cosa ti è rimasto di quell'intensa esperienza?
Ricordi, un album intero. Ogni tanto qualche episodio della mia vita lo costringe a riaprirsi, faccio fare di nuovo capolino a vecchi volti e li rivedo ancora cari, ancora giovani. Quando lavoravo ai Cavalieri bivaccavo spesso in sala doppiaggio, quelle che per voi sono voci per me sono volti, non tutti riabbracciabili, alcuni perduti per sempre. E’ molto triste. Per me resteranno sempre gli stessi. Tesi per una battuta, un'intenzione, un labiale. Di quell'esperienza professionalmente ricordo anche l'avidità con cui imparai e il piacere di sapere che qualcuno mi leggeva o ascoltava volentieri quello che scrivevo.
• La scelta che perseguiste, insieme al direttore del doppiaggio (il compianto Enrico Carabelli), rappresenta qualcosa che al giorno d'oggi sarebbe irripetibile: libertà artistica e, se vogliamo, “licenza poetica”. Cosa significava adattare nella nostra lingua un episodio dei Cavalieri?
La libertà la dettava il testo, che spesso era lacunoso e giocava a rimpiattino coi dialoghisti. Fu un modus operandi che decidemmo all'inizio, ma che raggiunse piena consapevolezza di sé solo dopo un po’ di tempo. Caso volle che una semplice scelta operativa si trasformasse in epos e teatro, in tutto ciò che furono, nel bene e nel male, I Cavalieri dello Zodiaco. Scriverli significava scoprire qualcosa di nuovo ogni puntata. Enrico Carabelli mi spronava, senza la sua fiducia non avrei combinato nulla di buono. Senza la sua grande abilità registica e la disponibilità degli attori a lasciarsi guidare da lui fino allo sfinimento.
• Come nacque l'idea di inserire quel “Per il Sacro...” alla maggior parte delle tecniche dei cavalieri d'oro?
L'idea di un colpo magistrale della costellazione prese un po’ tutti, all'epoca. Qualcosa di unico e riconducibile unicamente all'identità del personaggio. Le tecniche rappresentavano i momenti diversi dell'apprendimento. Ma un colpo solo... uno solo li rendeva peculiari e diversi l'uno dall'altro.
• Tu che hai vissuto l'edizione italiana della serie direttamente in sala di doppiaggio, cosa ricordi di quella “teatralità” nella recitazione di cui abbiamo potuto godere anche noi telespettatori?
Forse la parte più bella. La scoperta che Carabelli faceva ogni volta delle potenzialità espressive delle battute. Spesso si fermava, costringeva attore e fonico a ‘pensare’ la battuta. Io sapevo che aveva questa abitudine, e cercavo ‘biecamente’ di caricare la frase. Spesso il risultato era soddisfacente. A volte meno, a volte più. A volte la compenetrazione tra testo, disegno e colonna sonora era addirittura ideale. Questo però è un merito dei giapponesi. Noi cercammo di sfruttare al massimo le qualità dell'originale.
• Le citazioni letterarie (Dante, Foscolo, per dirne alcuni) furono tutte idee tue, o qualcuna ti venne proposta direttamente in sala, magari dallo stesso Carabelli?

Le citazioni tratte da classici della letteratura italiana sono tutte opera di Enrico Carabelli. Forse alcune furono suggerite in sala da attori. Ritengo, però, che la maggior parte siano dovute all'amore di Enrico per la poesia. Per quanto molti siano restii a crederlo, io ero per la fedeltà all'originale. Solo qua e là qualche altisonante ed epico dettato con apostrofi e toni da dramma psicologico... ove possibile. Ovunque ci fosse spazio e tempo per l'intervento creativo.
• Un quesito che attanaglia molti fan dei Cavalieri: cosa ti ha impedito di accettare l'invito di Ivo De Palma, ossia ricoprire il tuo vecchio ruolo di dialoghista nella saga di Hades?
E’ stato difficile scegliere di non tornare. Credetemi. Avrei voluto, se non altro per dimostrare a me stesso di avere ancora il piglio eroico dei bei tempi andati. Solo rispettare le consegna sarebbe stato difficile, faccio un altro lavoro, non avrei potuto garantire efficienza e professionalità. Ivo ha capito. La mia decisione gli è dispiaciuta. Io di certo a malincuore ho lasciato le ‘mie’ creature a un altro. Ma, piuttosto che tradirle...
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Stefano è laureato con lode in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo e ha esercitato la professione di adattatore nel doppiaggio dal 1988 al 1995. Tra gli anime da lui dialogati anche Milly, un giorno dopo l'altro e Tanto tempo fa... Gigì.

• Stefano Cerioni, raffinato e abile dialoghista della mitica serie de I Cavalieri dello Zodiaco. A distanza di ormai vent'anni, cosa ti è rimasto di quell'intensa esperienza?
Ricordi, un album intero. Ogni tanto qualche episodio della mia vita lo costringe a riaprirsi, faccio fare di nuovo capolino a vecchi volti e li rivedo ancora cari, ancora giovani. Quando lavoravo ai Cavalieri bivaccavo spesso in sala doppiaggio, quelle che per voi sono voci per me sono volti, non tutti riabbracciabili, alcuni perduti per sempre. E’ molto triste. Per me resteranno sempre gli stessi. Tesi per una battuta, un'intenzione, un labiale. Di quell'esperienza professionalmente ricordo anche l'avidità con cui imparai e il piacere di sapere che qualcuno mi leggeva o ascoltava volentieri quello che scrivevo.
• La scelta che perseguiste, insieme al direttore del doppiaggio (il compianto Enrico Carabelli), rappresenta qualcosa che al giorno d'oggi sarebbe irripetibile: libertà artistica e, se vogliamo, “licenza poetica”. Cosa significava adattare nella nostra lingua un episodio dei Cavalieri?
La libertà la dettava il testo, che spesso era lacunoso e giocava a rimpiattino coi dialoghisti. Fu un modus operandi che decidemmo all'inizio, ma che raggiunse piena consapevolezza di sé solo dopo un po’ di tempo. Caso volle che una semplice scelta operativa si trasformasse in epos e teatro, in tutto ciò che furono, nel bene e nel male, I Cavalieri dello Zodiaco. Scriverli significava scoprire qualcosa di nuovo ogni puntata. Enrico Carabelli mi spronava, senza la sua fiducia non avrei combinato nulla di buono. Senza la sua grande abilità registica e la disponibilità degli attori a lasciarsi guidare da lui fino allo sfinimento.
• Come nacque l'idea di inserire quel “Per il Sacro...” alla maggior parte delle tecniche dei cavalieri d'oro?
L'idea di un colpo magistrale della costellazione prese un po’ tutti, all'epoca. Qualcosa di unico e riconducibile unicamente all'identità del personaggio. Le tecniche rappresentavano i momenti diversi dell'apprendimento. Ma un colpo solo... uno solo li rendeva peculiari e diversi l'uno dall'altro.
• Tu che hai vissuto l'edizione italiana della serie direttamente in sala di doppiaggio, cosa ricordi di quella “teatralità” nella recitazione di cui abbiamo potuto godere anche noi telespettatori?
Forse la parte più bella. La scoperta che Carabelli faceva ogni volta delle potenzialità espressive delle battute. Spesso si fermava, costringeva attore e fonico a ‘pensare’ la battuta. Io sapevo che aveva questa abitudine, e cercavo ‘biecamente’ di caricare la frase. Spesso il risultato era soddisfacente. A volte meno, a volte più. A volte la compenetrazione tra testo, disegno e colonna sonora era addirittura ideale. Questo però è un merito dei giapponesi. Noi cercammo di sfruttare al massimo le qualità dell'originale.
• Le citazioni letterarie (Dante, Foscolo, per dirne alcuni) furono tutte idee tue, o qualcuna ti venne proposta direttamente in sala, magari dallo stesso Carabelli?

Le citazioni tratte da classici della letteratura italiana sono tutte opera di Enrico Carabelli. Forse alcune furono suggerite in sala da attori. Ritengo, però, che la maggior parte siano dovute all'amore di Enrico per la poesia. Per quanto molti siano restii a crederlo, io ero per la fedeltà all'originale. Solo qua e là qualche altisonante ed epico dettato con apostrofi e toni da dramma psicologico... ove possibile. Ovunque ci fosse spazio e tempo per l'intervento creativo.
• Un quesito che attanaglia molti fan dei Cavalieri: cosa ti ha impedito di accettare l'invito di Ivo De Palma, ossia ricoprire il tuo vecchio ruolo di dialoghista nella saga di Hades?
E’ stato difficile scegliere di non tornare. Credetemi. Avrei voluto, se non altro per dimostrare a me stesso di avere ancora il piglio eroico dei bei tempi andati. Solo rispettare le consegna sarebbe stato difficile, faccio un altro lavoro, non avrei potuto garantire efficienza e professionalità. Ivo ha capito. La mia decisione gli è dispiaciuta. Io di certo a malincuore ho lasciato le ‘mie’ creature a un altro. Ma, piuttosto che tradirle...
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Versione fedele all'originale:I colpi che ho ricevuto di solito mi avrebbero danneggiato, ma grazie alla Veste ne sono uscito illeso. Questa Veste ha una forza incredibile. Grazie Shiryu! Hai fatto rivivere la veste di Pegasus al prezzo della tua vita e probabilmente il tuo spirito e la tua forza ora sono in essa.
Adattamento italiano:E' possibile eccome è tutto merito dell'armatura se non l'avessi indossata con uno solo dei tuoi colpi saresti riuscito ad uccedermi, ma con l'armatura sono praticamente invulnerabile. Dragone tu hai rischiato la vita per dare a me l'armatura restaurata e ora è come nuova e sento addirittura che indossandola il tuo spirito guerriero entro mi rugge.
Da notare la dote di preveggenza di Seiya nell'adattamento italiano! E il tutto senza parlare dei nomi difatti Seiya di Pegasus è diventato Pegasus di Pegasus e via dicendo cioè se proprio dovevano cambiarlo metteteli un nome! Anche se per me lasciare tutto com'è in originale è la soluzione migliore!... hanno persino eliminato il fatto che il Colesseo Grado si trovasse a Tokyo.....scusate lo sfogo ma non ho mai sopportato lo scempio fatto a Saint Seiya!
Sembra una gran brava persona, cortese e simpatico. E' un vero peccato che i suoi impegni non gli abbiano consentito di partecipare ad Hades, ma il fatto stesso che la volontà ci fosse, non può che farmi un immenso piacere!
Grazie ancora per tutto Ste!
Dai non fare il pignolo! Di sicuro aveva le sue pecche ma nel complesso è stato un lavoro sublime ed irripetibile
Che dire, fantastica la citazione di "Alla sera" di Ugo Foscolo:
Forse perché della fatal quiete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensieri su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirito guerrier ch'entro mi rugge.
Ognuno si guardi la versione che più ama (o entrambe) e non faccia più queste polemiche. E' vero, Pagasus di Pegasus non si può sentire ma tutto il resto fu un capolavoro tutto italiano, per lo stile che si volle usare e per la ricercatezza e la cura che si adottò.
E se ai ragazzini di oggi questo modo di parlare in testa non entra a me non importa. Quello che conta è che quando ragazzino lo ero io quei dialoghi mi rapirono letteralmente. E ancora oggi, quei dialoghi, quelle citazioni, quei botta e risposta esercitano in me un fascino non indifferente.
Poi, come ho detto, esistono anche le altre versioni, quindi non vedo perché la gente debba fare sempre polemica.
A dicembre anche se in quel caso il DS non potrà fare miracoli purtroppo. Un anime di merda (Hades) resta pur sempre un anime di merda
Io l'ho seguito poco perciò non sò giudicare ma fà così tanto schifo? Io per quel poco che ho visto mi sembrava ben fatto...
A dicembre hai detto allora. Vedremo come la Mediaset finirà di uccidere questo anime...
@Angel Vegetto
Gli errori di adattamento di sicuro ci sono stati, ma non posso che amare il lavoro svolto da Carabelli e Cerioni, pur con tutti gli errori, che ho imparato ad amare...se guardo l'anime in giapponese non mi affascinerà mai così tanto come in italiano...la perfezione non è mai sintomo di capacità di suscitare emozioni!
Per fare un esempio: Il capitolo di Hades in originale non mi ha per niente emozionato se proprio lo vuoi sapere, a questo punto meglio leggere il manga...ma rivedere Hades doppiato con i doppiatori a cui ero affezionata mi ha fatto riscoprire un'opera che in originale faceva perfettamente percepire la frettolosità con cui era stata prodotta...
Ovviamente son pareri personali, lo sottolineo, non voglio mica dire che è così e basta...posso dire da parte mia che Carabelli, Cerioni, De Palma e molti altri sono legati ai Cavalieri dello Zodiaco o Saint Seiya che sia quanto lo sono Kurumada e Araki, almeno per me
Alla fine se ho amato i Cavalieri dello Zodiaco fin da quando ero bambina è stato per lo splendido doppiaggio e per le voci che, nella stragrande maggioranza dei casi, calzavano perfettamente con i personaggi....
Se i dialoghi fossero stati meno solenni e più essenziali probabilmente questo cartone non avrebbe avuto il successo straordinario che ha avuto e, forse, non staremmo qui a parlarne, a quasi vent'anni dalla prima messa in onda...
Per me il doppiaggio ha fatto un miracolo anche con il Meikai: visto in originali non mi ha detto nulla (ho notato solo i gravi limiti dell'animazione...). Vedendolo in italiano, con un doppiaggio più aulico e le voci storiche su quasi tutti i personaggi (e quelle nuove spesso ben calzanti), beh le emozioni provate non sno state dissimili da quelle di vent'anni fa....
non avrei mai pensato a dei retroscena così... sono cresciuto con quei dialoghi da "sballo" (fatemelo dire per una volta alla cafona)... credo che il doppiaggio dei cavalieri dello zodiaco sia stato il migliore in assoluto nella storia del doppiaggio italiano, veramente inarrivabile, e duraturo. Leggere questi retroscena mi emoziona davvero, e rivela quanto buono avevano fatto dietro le quinte per raggiungere un risultato così lodevole.
ma allora posso consigliarti assolutamente di rivedere l'anime? se riscoprendo i vecchi miti i cdz non possono mancare!!
@Kuro Ookami
sull'adattamento dei nomi d'ccordo, certo effettivamente non è la stata la scelta migliore, ma sulla trama dell'anime decisamente un pò illogica la cosa di 100 fratelli!!!!!!!!
Alman non lo vedo proprio come uno stallone
Per quanto mi riguarda, difenderò sempre il lavoro svolto da queste due persone e da De Palma in seguito con la realizzazione di Hades, dato che, se forse sono un così gran appassionato dei cdz, gran parte del merito va a loro e alle loro scelte di doppiaggio, che ai tempi mi incuriosirono e con il passare degli anni seguendolo più e più volte mi ha fatto amare quest'anime sempre di più.
E come si dice in questi casi "Nel bene o nel male, benchè se ne parli" e dei cdz ebbene si, ci troviamo ancor oggi nel 2009 a parlarne come se fosse la prima volta
la storia dei 100 fratelli appare solo nel manga! nell'anime originale non viene mai detto, infatti è uno dei cambiamenti apportati nel passaggio da manga a anime! L'unica parte dell'anime in cui appare il fatto che sono fratelli è la sigla italiana storica di Dorati!
Un'altra cosa leggetevi la nonciclopedia su Saint Seiya:
noterete che dove parlano dell'adattamento italiano dicono la verità 4 volte su 5!
Mi è dispiaciuto molto quando ho appreso che Stefano Cerioni, non avrebbe preso parte al doppiaggio di Hades, ed è stato il principale motivo per il quale mi sono rifiutato di vedere l'anime, tanto vale leggersi solo il manga!
Peccato che quello scempio sia considerato un capolavoro...
Saint Seiya per la stragrande maggioranza di noi fan italiani è entrato nei nostri cuori proprio grazie a tale adattamento.
E per quento mi riguarda Seiya e soci hanno sempre avuto dai 17 anni in su.
Pegasus/Seiya: A questo punto non mi rimane che accettare la sfida, vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole.
Lol, quella scena me la ricorderò sempre.
I più dei fan non ha nemmeno provato a vedere la versione originale e in più se fosse stato adattato seguendo la versione originale avrebbe avuto anche più successo visto che molti (la maggioranza...) non l'hanno + seguito per colpa appunto dell'adattamento visto che i protagonisti hanno 13 anni (non puoi cambiare una delle poche cose rimaste immutate!) e parlano come adulti con laurea in lettere e in alcuni casi si contraddicono e prevedono il futuro.
Ma non ne avevano 15 di anni nella versione animata? Comunque 15, 13 anni, che importa? Sono o non sono ragazzi prodigio!
Comunque ribadisco, il miglior adattamento che abbia mai visto... e sicuramente superiore anche alla stessa versione giapponese (anche se diciamolo... il merito non è solo di Carabelli e Cerioni ma soprattutto della Lingua Italiana = insuperabile)
grazie, lo farò senz'altro anche se non adesso, visto che guardo sette/otto serie contemporaneamente. Ci sarebbe il rischio che mi si confondano un po' le idee
senza contare ovviamente le serie che seguo in televisione.
"Concordo con Vegetto, negli adattamenti non esiste il bello e brutto, ma il giusto. Reinterpretare il lessico o il significato significa stravolgere un intento, ed e' sempre sbagliato"
ma quanto sono d'accordo con quest'uomo? XD personalmente la penso esattamente come assenzio. Mi hai tolto le lettere dalle mani
Nonostante il risultato non fosse disprezzabile.
Tutta questa libertà artistica in fase di traduzione e adattamento non dovrebbe essere mai permessa.
Ma quando parli di tagli e censure ti riferisce all'audio o al video? Non mi pare che il DS abbia censurato determinati contenuti, li ha cambiati il che non è proprio la stessa cosa
@Devil
Fidati che è proprio così, so quello che dico
so bene che la storia dei fratelli appare solo nel manga! E meno male aggiungo, il mio commento era riferito a questo fatto! Dico, meno male, perchè l'idea di un Alman stallone non mi garba più di tanto, pur ammettendo senza dubbio che Kurumada sia davvero in gamba...
e poi....ma ti pare normale che ragazzi di 13 anni salvino il mondo che grava sulle loro spalle arrivando persino a combattere contro gli dei? E' un'opera di fantasia e ci può anche stare che parlino come persone con laurea in lettere ( dato che oggi si da anche il caso di laureati in lettere che parlano come i ragazzini di 13 anni!
@Catulla : tiri in causa un discorso delicato, anzi un vecchio vizio, cioe' quello di sottostimare le età in tantissimi prodotti Orientali, problema tenuto sotto controllo da una buona fetta di pubblico in età adolescenziale . Opera di fantasia non significa minestrone incoerente; si crea un mondo con delle regole, in questo caso un mondo classico con personaggi dotati di poteri, ma comunque antropomorfizzati.
Attribuire questo lessico forbito ( ma anche sentimenti, passioni, doveri) a ragazzini di 13 anni e' un errore Enorme narrativamente, anzi imperdonabile. Io fingo che abbiano almeno 10 anni in piu'
Ripeto, le opere non vanno toccate, in questo caso si e' sottolineata una manovra di marketing che probabilmente andava gettata sotto il tappeto
rispetto la tuo opinione, gradirei che tu rispettassi la mia senza tirare in ballo il <i>vecchio vizio</i>
Ma vecchio vizio per chi? Minestrone incoerente per chi?
Io rispetto la tua opinione, senza tirare in ballo certi discorsi
qui si parla di ciò che è stato ed è immutabile,di ciò che è stato fatto da cerioni 20 anni fa e passa,non cerchiamo di rigirare la frittata dalla fazione di fan più comoda,diciamo le cose come stanno e cerchiamo di rispettare reciprocamente le divergenze in merito,è possibile che tutte le volte devo assistere a queste campagne denigratorie e senza senso?
qualche volta si potrebbe pur dire "non mi piace questa versione italiana dell'anime perchè preferisco l'originale ma comunque rispetto la tua opinione?"non mi sembra difficile far passare questo concetto!
Ripeto, le opere non vanno toccate</i>"
Hahaha, allora vallo a dire a Kurumada - a parte il lessico "forbito", la storia è quella
Inoltre, neppure nelle rappresentazioni animate quelli dimostrano 13 anni, anzi voci da bambini avrebbero reso le vicende ancora più "incredibili".
W il doppiaggio storico!
Sostenevo che, a mio avviso, moltissime opere ricadono nel'incongruenza dell'età, per la quale una realtà soggetta alle nostre leggi "fisiologiche" per libera scelta dell'autore, diviene improvvisamente palcoscenico di situazioni poco ortodosse per logica, tutto qui. Non credo di appartenere a nessuna fazione, ma di aver fatto un'affermazione quasi estranea al contesto del singolo manga-anime.
@Antonio: infatti in parte concordo, la mia non era un'osservazione sul doppiaggio in se', che stilisticamente trovo gradevolissimo. Contestavo la possibilità che un tono cosi' aulico potesse evidenziare questa falla "narrativa", falla ovviamente per me e che non appartiene necessariamente ad altri; per me l'errore e a monte.
in generale, ribadisco, sono per doppiaggi quasi letterali perche' evitano di denaturare intenti originali, che non possono trascendere dai dialoghi e da registri linguistici. Non mi sembra di aver valutato il "D. storico" peggiore...
"( dato che oggi si da anche il caso di laureati in lettere che parlano come i ragazzini di 13 anni! )"
nn rafforza la tua tesi anzi la demolisce in quanto se manco i laureati di lettere parlano in quel modo per quale motivo devono farlo dei tredicenni che non hanno mai visto una scuola?
Infine l'idea dei 100 figli non sarà geniale vista così ma vista nel suo contesto cambia e questo dimostra che i più di quelli che hanno risposto a questo 3nd non hanno letto il manga o visto la versione originale...e io non sto qui a spiegarvi cose che non avete capito!
Il lavoro fatto da questo signore è stato molto buono anzi encomiabile...da bambino a scuola se citavamo parole che avevamo sentito durante il cartone animato a scuola, ricevevamo i complimenti della maestra...anzi, ricordo che le chiesi che cavolo voleva dire VIGORIA... in fondo, ci lamentiamo che i nostri giovani sono senza cultura, i bambini sanno solo recitare i monosillabi di Dragon Ball...lo trovo deprimente.
Queste persone hanno lavorato divertendosi e il prodotto è ottimo! Ora i puristi se voglio la purezza, si vanno a vedere le FanSub e BASTA...dato che anche il giapponese non può essere tradotto totalmente bene in italiano e perde comunque.
E poi....non mi fate la lagna!!!!
Stiamo parlando di un anime dove ragazzini di 13 anni (e nella versione animata anche se implicitamente ne dimostravano di più ...cavolo guidano!!!) fracassano montagne con un pugno! Saltano metri e metri!!!
Fanno le lucine con i pugni!!!!!!
E ci si lamenta perchè gli hanno dato un linguaggio forbito???
Secondo me, va bene essere nerd, ma non fino a sto punto!
E poi diciamo la verità...Kurumada dopo vent'anni di carriera ancora non si è imparato a disegnare...
e invece lo hai già fatto contraddicendoti vistosamente!!!
Mi hai spiegato il tuo pensiero, per carità, accetto che tu la pensi così...ma non denigrare quello che dicono coloro che la pensano diversamente da te!
<i>i più di quelli che hanno risposto a questo 3nd non hanno letto il manga o visto la versione originale</i>ti assicuro che la maggior parte di coloro che hanno scritto su questo topic hanno letto il manga o LO STANNO LEGGENDO per cui può anche darsi il caso che si preferisca l'anime al manga...no?????
<i>per quale motivo devono farlo dei tredicenni che non hanno mai visto una scuola</i>
semplice!!! vuoi che te lo dica? Allora ti rispondo dicendo che i cavalieri di Atena hanno un grave compito sulle loro spalle, è normale che ragionino e parlino come persone più grandi della loro età per le dure esperienze che hanno dovuto affrontare nella loro vita...
@Assenzio
Catullo no! sono femminuccia!
<i>Sostenevo che, a mio avviso, moltissime opere ricadono nel'incongruenza dell'età</i>
E' il uo pensiero, per carità! Accetta anche altre posizioni! Il mondo è bello perchè è vario!
"Allora ti rispondo dicendo che i cavalieri di Atena hanno un grave compito sulle loro spalle, è normale che ragionino e parlino come persone più grandi della loro età per le dure esperienze che hanno dovuto affrontare nella loro vita..."
Ragionare forse sì, ma le citazioni a Dante, Foscolo e cose varie non ti vengon fuori per scienza infusa!
A me il doppiaggio italiano è sempre piaciuto molto, è particolare e fatto bene, con delle frasi molto liriche è affascinanti (unico neo: il continuo balletto delle voci di molti personaggi), ma di certo non vado a incensare Saint Seiya dicendo che è bello solo per quello come molti fanno, perchè la storia originale di base il linguaggio forbito non ce l'ha, eppure, ohibò, è lei che bisogna prendere a modello di riferimento, poichè l'autore è Kurumada, non sono Carabelli e Cerioni che hanno solo dovuto adattare e far doppiare ciò che lui aveva fatto.
I problemi della versione animata, per me, non stanno nel nostro adattamento, ma nella trasposizione in sè, che rovina alcuni personaggi dandogli un aspetto e un carattere non proprio lusinghieri e coerenti con il pensiero originale dell'autore (v. Shun/Andromeda), cambiando le armature nella prima serie e rendendole a mio avviso in alcuni casi molto brutte (v. Shun e Ikki) e infarcendo la storia di filler e di aggiunte che cadono in contraddizione con quanto narrato nel manga e aggiungono personaggi scialbi e anacronistici (v. Cavalieri d'acciaio, Morgana, Cavaliere della fiamma, Maestro dei ghiacci, tutte quelle scene iniziali che mostrano i personaggi a contatto con la realtà del mondo).
Per il resto, in quanto a disegni, animazioni e colonna sonora, la serie in sè è superba, e anche il nostro adattamento/doppiaggio "folcloristico" non mi dispiace, poichè è fatto molto bene, in sè.
Io sono già a buon punto nella lettura del manga e ho potuto constatare l'assenza di parecchi personaggi-filler di cui parli...ma Kotaro, è possibile che se a te non piacciano queste "invenzioni rocambolesche" a qualcun altro possano piacere?
Ci sta che l'intento di Kurumada non è stato rispettato appieno, ma un anime non può essere copia fedele al manga ( e il caso di Sailor Moon è lampante)
<i>Ragionare forse sì, ma le citazioni a Dante, Foscolo e cose varie non ti vengon fuori per scienza infusa!</i>
si, magari è vero quello che dici, ma siamo in Italia, queste citazioni rendono l'anime un pò anche nostro....
Questo tipo di doppiaggio credo sia stato davvero un caso molto singolare, e forse anche per questo può scatenare opinioni parecchio discordanti tra gli appassionati...della serie "ma se lo avessero fatto oggi, quanti avrebbero gridato quasi allo scandalo"
@ Ibra
Quel sonetto di Foscolo, che bello
Anche io mi ricordavo a malapena l'ultima parte dove peraltro è "spirto" e non "spirito" come ho riportato (colpa del sito dal quale l'ho copiata). Si l'allitterazione finale è molto bella e rafforza l'idea dello spirito inquieto del poeta.
@quelli che denigrano il doppiaggio storico: quando chiedo a qualcuno di ricordare un anime della propria infanzia la risposta è quasi sempre la stessa: i Cavalieri dello Zodiaco. E la motivazione è sempre la stessa: il linguaggio usato dai protagonisti. Lasciate perdere il discorso che molti fan hanno abbandonato la sua visione per quel motivo. Il grosso della gente, la massa, l'ha visto ed apprezzato in quel modo. I fan sono una piccola fetta, credetemi. Io conosco gente che prova indifferenza nei confronti dell'animazione ma che quando gli parli dei Cavalieri si illumina.
Sul linguaggio scelto per i Cavalieri io la vedo così: quando si diventa cavalieri oltre ad obbedire alla dea e ad aderire ad un codice di comportamento, si aderisce ad un codice linguistico che caratterizza e differenzia la categoria. E' un esempio che feci anche tempo fa, Don Chisciotte crede di essere un cavaliere e di conseguenza utilizza un codice linguisto aderente alla propria "professione". Coloro che gli sono attorno, i popolani, parlano usando un altro tipo di linguaggio mentre i nobili utilizzano un linguaggio simile al suo solo per puro divertimento.
questa è una storia vecchia come il mondo, e dubito che si risolva tra le righe di questo topic.
a mio avviso è incredibilmente assurdo polemizzare all'infinito, cercando oltretutto di dare un senso logico a un'opera pienamente di fantasia. La cosa importante resta sempre e cmq rispettare l'opinione altrui senza denigrare chi la pensa diversamente dall'altro, perchè se uno si ritiene intelligente a pensarla in un modo, questo non vuol dire che l'altro sia stupido.
chi ha orecchie, ascolti...
cmq la mia idea è che i tempi erano estremamente diversi rispetto a oggi! all'epoca la gente pensava che un manga fosse un frutto esotico al femminile, oggi invece un pò di cultura in più bazzica e internet ha aiutato tantissimo! a mio avviso, i cdz si sono solamente trovati al posto giusto al momento giusto, proponendo qualcosa di innovativo nel linguaggio che mai si era visto prima e che ha garantito un grande successo all'opera. avrà cambiato senza dubbio qualcosa nel senso originale di come era intesa l'opera, ci saranno errori di adattamento e doppiaggio senza dubbio, ma c'è da ricordare che all'epoca i doppiaggi si facevano nelle sale di cinema, e il lavoro che ne è venuto fuori è solamente da apprezzare. io non sarò un fanatico dei cdz, ma è l'unico anime "vecchio" di cui non disprezzo affatto l'adattamento ita.
Rispetto moltissimo le vostre opinioni, cosa evidenziata dalla presenza di risposte altrimenti assenti. La sottostima delle età in tante opere nipponiche, scusami se ti sembro presuntuoso, non e' un opinione quanto un dato statistico e di mercato. I produttori, consci del loro pubblico referente, facilitano l'immedesimazione ( colonna di marketing ) attraverso l'adeguamento dell'età .
prendi 100 anime o manga a caso, paragona fisionomie-ego-linguaggio all'eta assegnata, e in maniera critica rifletti su questa peculiarità. Ripeto peculiarirtà, caratteristica, che io trovo fastidiosa, ma qualcuno potrebbe indicarla ininfluente o addirittura gradevole
@ibra gear: Se l'autore non ha adoperato un determinato tipo di registro, probabilmente la tua interpretazione va oltre lo spirito dell'opera. Immagina un Azzeccagarbugli che si esprime in termini chiari e concisi, un Winston Smith che adopera un lessico aulico, o addirittuta i dialoghi di "Ragazzi di vita" in italiano forbito. Il Contenuto non e' estrapolabile dalla Forma, i CDZ sono un prodotto con uno stile grafico e dialettico definito, cambialo e inevitabilmente ti ritrovi qualcosa di diverso
@Oni: io non sono un purista di questa saga, che trovo solo discreta ( opinione personale ) per la sua pedanteria morale e per l'ennesima rappresentazione manichea; io sono un purista di qualsiasi forma di traduzione-conversione. Il compito del doppiatore o di una qualsiasi figura professionale simile, e' rendere fruibili l'oggetto altrimenti invalicabile per limiti linguistici.
Pensa alla critica contro alcuni ordini cistercensi che in generazione in generazione cambiavano qualcosina, toglievano aggiungevano, a me sembra criminale. E' dopotutto chiaro che l'italiano, per quanto decerebrato, senta il fascino del richiamo epico-latino; ripeto, non si tratta di bellezza, si tratta di etica
Basta, credo che ci siamo confrontati abbastanza. Purtroppo io non cambierò le mie posizioni, credo che quello che tu abbia scritto sia stato esauriente, ma volevo solo ricordarti che sono tue posizioni, e che non è possibile che tutti la pensino come te.
A proposito di bellezza o di presunta eticità o meno, io credo che certi contenuti nell'adattamento siano stati trascurati ( non travisati), forse anche REINTERPRETATI, ma la fedeltà all'originale, che tengo a precisare, ho visto, è evidente. Poi c'è da vedere cosa tu intenda per FEDELTA' all'originale, perchè anche questo concetto ha un'infinità di sfumature.
E poi credo che il paragone con i cistercensi non regga, poichè qui entra più che altro in gioco la filologia...se poi tu ritieni che le operazioni di traduzione dall'originale siano operazioni di filologia allora dovresti anche considerare Saint Seiya o Cavalieri dello Zodiaco che sia un classico, ma a quanto pare non è così...per cui!
Comunque apprezzo la tua chiarezza, peccato non possa proprio essere d'accordo con te
Tu sostieni la possibilità di reinterpretare un opera che non sia un classico, io sostengo la scelta di una traduzione quanto piu' letterale possibile in qualsiasi contesto artistico. L'importante e' discutere, ma se cio' implica una perdita di serenità da parte tua, non vedo perche' insistere, da buon cavaliere che son io ( non dello Zodiaco, mi dispiace )
Ma perchè la devi mettere sul piano personale? Lo vedi dove sbagli?????
guarda che a me non importa un bel niente, ho pur sempre una vita al di fuori di qui!!!!
Di sicuro personalmente io non scrivo frasi del genere nelle diatribe o nelle discussioni...affari tuoi se pensi che una discussione con te mi possa turbare!!!!
magari i cavalieri avranno i loro compiti gravosi sulle spalle, magari saranno troppo giovani per citazioni di Dante e Foscolo, magari si tratta di persone uniche e predestinate e in quanto tali più alte di spirito e animo rispetto a comuni mortali, insomma ci sta quel che vi pare, son giustamente punti di vista
Magari non ci sarà nulla di logico se rapportato ai modi d'essere di tuttii nostri giorni, magari non ha proprio senso che ragazzi per quanto consapevoli del loro compito e della loro "raison d'etre" si esprimano in determinate maniere. anzi, magari in quel mondo sognato da Kurumada chi sa se Foscolo e Dante esistono. Possono essere semplici riferimenti, così come tutte le cose che sostenete possono essere relativamente e soggettivamente appetibili, maa me basta essere calato in quella meravigliosa avventura per godere di tali citazioni. In questo caso, io credo che il realismo viene sostituito dal sogno, dal romanticismo eterno per l'epica astratta, eciò che non potrebbe essere reale lo diventa come per magia.
Si lo so, sono un imperdonabile sognatore
:)
Per me guardare i Cavalieri dello Zodiaco era un po come leggere l'Orlando furioso.
I dialoghi si sposavano benissimo con l'azione e l'epicità degli scontri.
Mi sono appassionato subito ai CDZ e non so se con un doppiaggio più fedele all'originale(leggi piatto) sarebbe andata cosi.
Grazie per aver elevato i Saints a Cavallieri dello Zodiaco
:D
Cmq alla fine di "frasi auliche" ce ne saranno in tutto 2 o 3 in ben 114 episodi, quindi adesso non esageriamo! L'adattamento dei dialoghi dei CdZ è strepitoso ed è proprio quello ke ci ha fatto innamorare della serie, altrimenti sono sicuro che non l'avremmo apprezzata + di tanto (l'avremmo messo sullo stesso piano dei 5 samurai). Abbasso i nerd e viva e w i nostalgici!!! E' impossibile tradurre letteralmente dal giappo!!! Se volete l'opera fedelissima allora imparatevi il giapponese e godetevi i cartoni così come sono stati concepiti nella madrepatria!
@ Alucard: bellissimo spunto, infatti la mia tesi e' molto vicina. Constatavo che il mondo trasognante di Kurumada, rappresentato attraverso i soli due linguaggi lui disponibili (disegno e narrazione) potesse subire una modifica, senza espormi sulla bontà di quest'ultima. Che ne pensi?
@hero: il bacchettone non c'entra, quando ti approcci ad un romanzo e ad un film hai lo stesso spirito analitico, e' un vezzo umano. Verissimo il gran numero d'esempi, e difatti sta allo spettatore stabilire se si tratta di difetti, caratteristiche o addirittura pregi. A me piacerebbe vedere il ragazzino di 13 anni che prende legnate dal guerriero esperto, saro' sadico? Dubbio atroce..
Se vogliamo l'unico vero errore di adattamento è stato il fatto che Pegasus, Andromeda e Phoenix si chiamavano già così prima di vincere le rispettive armature! Se volete gustarvi le opere d'arte nella loro integrità andate ar museo!!!
Sarà anche vero che con un doppiaggio attinente all'originale Saint Seiya avrebbe avuto (probabilmente) un riscontro maggiore di pubblico, ma non sarebbe la serie che oggi tutti noi conosciamo e avrebbe semplicemente finito per essere un fenomeno come DragonBall. Tanto bello le prime volte, insopportabile dalla terza volta in poi.
Inoltre un bambino guarda un cartone animato per piacere di ciò che vede, non ciò che sente. A lui interessano i fatti concreti non il filo conduttore della storia. E' un modo innocente di osservare ed ammirare, e se non segue un determinato cartone è semplicemente perchè non gli piace.
Eppoi non ci vuole una laure per poter citare qualche volta il sommo Dante Alighieri
Certo, se I Cavalieri fossero stati sfornati adesso li avrebbero sicuramente doppiati in modo + fedele. Ma I Cavalieri sono sempre i Cavalieri e Pegasus non sarebbe Pegasus senza il suo "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" XD
Se un bambino non fa attenzione a ciò che sente, perchè loro si sono smazzati a fare il linguaggio aulico? E perchè chi ha visto i Cavalieri da bambino se ne ricorda?
Non comprendo poi il diversificare Saint Seiya e Dragon Ball, dato che hanno esattamente lo stesso tipo di target (1986 entrambi, Shonen Jump entrambi) e la stessa importanza storica, ovviamente ognuno per motivi propri.
ti sei dato la zappa sui piedi perchè ancora non hai capito che è proprio il vostro tanto amato doppiaggio storico che Saint Seiya ha solo fan "vecchietti" diciamo e ad ogni replica viene tolto prima poichè nn fa audience. I bambini non ci capiscono niente e quindi lo mollano, conseguenza? Dragon Ball è un mito e sempre lo sarà per tutti, Saint Seiya un anime classico che con il tempo passerà quasi al dimenticatoio poichè i suoi fan non ringiovaniscono come accade per Dragon Ball anzi invecchiano.
vabbò.......................
Per quanto riguarda i bambini di oggi, questi sono molto + svegli dei bambini di 30 anni fa e pure mio nipote di 7 anni è un fan sfegatato dei Cdz (quindi non sono certo 2 o 3 frasi auliche a impedirgli di capirci qualcosa)... e anch'io quando ero un ragazzino ero un fan della serie (non occorre essere un genio per comprendere l'"essenza" della serie).
torno a riupetere che a me db è un cartone che piace,ma uscirsene fuori nuovamente con queste assurde differenze dopo che è stato replicato a momenti anche in orari di film porno,lo capite da soli!!!
sono contento di sapere che su hiro non utilizzano più censure e filtri color puffo,era ora,ma tanto,per quello che costa...!
appoggio il discorso quando fu trasmesso alla grande su k2 qualche anno fa,spettacolare il modo in cui fu publicizzato,come fu inserito nel palinsesto e per la bella figura che ha fatto senza alcuna censura.
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