La Japan Video Software Association ha reso pubblici i risultati delle vendite dei prodotti audiovisivi sul mercato giapponese nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2009.

Complessivamente, il fatturato, comprensivo degli introiti derivanti dalla vendita di DVD, Blu-ray Disc (BD), UMD e videocassette, è stato pari a 273.963 miliardi di yen (3.033,9 milioni di dollari), con un calo del 4,2% rispetto al dato registrato nel 2008. Per il quinto anno consecutivo le vendite hanno subito una calo, seppur con un tasso inferiore rispetto a quello degli anni precedenti ma, in ogni caso, sono ben lontani i 375.393 miliardi di yen (4.157,1 milioni di dollari) incassati nel 2004.

All’interno del mercato di prodotti audiovisivi, gli anime per adulti e ragazzi costituiscono il segmento più importante, con una percentuale del 28,5%, che, tuttavia, è in calo dell’1,4% rispetto al 2008; nel settore, le vendite di DVD sono scese del 8,1%, mentre quelle dei dischi Blu-ray sono aumentate del 272,3%.

Attualmente il mercato dell’animazione giapponese è suddiviso tra tre principali formati multimediali: 76,0% DVD, 23,3% Blu-ray, e 0,7% UMD.



Mercato Blu-ray:

Nel complesso, gli incassi derivanti dalla vendita e dall'affitto di Blu-ray sono aumentati del 246,9%, per un totale di 24.115 miliardi di yen (267,1 milioni di dollari). Nel settore delle vendite, il 52,5% degli introiti provengono da prodotti dell'animazione giapponese per adulti e ragazzi. Al contrario, dei 1.449 miliardi di yen (16,1 milioni di dollari) derivanti dal noleggio di Blu-ray, solo l’16,5% è riconducibile agli anime.

Mercato DVD:

Gli incassi complessivi del settore DVD sono calati del 9,6% e sono pari a 249,280 miliardi di yen (2.760,5 milioni di dollari). Le maggiori ripercussioni di questo calo le ha subite proprio il mercato DVD di anime, che da solo vale il 24,8% dell’intero fatturato. Calano anche gli introiti derivanti dall’affitto di DVD, con un totale di 92.632 miliardi di yen (1.026 milioni di dollari), pari a una diminuzione del 6,4%. Anche in questo caso, il mercato degli anime ha subito un duro colpo, con una riduzione del segmento di mercato occupato del 9,8%.