Quali sono i passatempi più fighi in cui cimentarsi?

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I risultati di un sondaggio sembrano indicare che i giapponesi hanno gusti molto sofisticati, o almeno i 1140 ragazzi e ragazze del campione intervistato. Non vi è traccia né di anime né di manga e tanto meno di collaterali hobby di collezionismo di vario tipo. Insomma, otaku fa sfigato?

Ecco la classifica:

1. conversazione in lingua inglese
2. equitazione
3. suonare il pianoforte
4. fare immersioni
5. tennis
6. suonare il violino
7. cucinare
8. giocare in borsa
9. decorazione e arredamento di interni
10. la cerimonia del tè giapponese
11. danza classica
12. graphic-design
13. golf
14. ikebana (l’arte di creare composizioni floreali)
15. interesse in architettura e archeologia
16. pianificazione di matrimoni
17. contabilità
18. superare il test da segretario (questa mi risulta oscura)
19. giardinaggio
20. IT programmazione
21. street dance
22. basket
23. karate
24. aerobica
25. ballo liscio o da sala
26. occuparsi di animali domestici
27. baseball
28. essere esperti di meteorologia
29. dare buoni consigli agli amici
30. babysitting

Le donne spingono molto sulla seconda posizione: equitazione, la figura del principe azzurro sul bianco destriero non tramonta mai nell’immaginario femminile!
Mentre gli uomini sono affascinati dalle pianiste; il pianoforte dona un'aura di leggiadria e finezza…probabilmente, rispondendo al sondaggio, non pensavano a Megumi Noda di Nodame Cantabile!

hobby english 2Sia uomini che donne sono concordi sull’utilità dell’inglese per interagire e sentirsi più cosmopoliti, elevando lo studio della suddetta lingua a hobby per eccellenza. Certo, si tratta di una vera e propria contraddizione in termini, conoscere l’inglese farà pure figo, ma alla fine nessuno lo impara.

Abbandonate le grandi città, è raro imbattersi in “english speakers”, ma ciò che ancor di più ci sconvolge è che la frequenza alla lezioni d’inglese si è ridotta talmente tanto, nell’ultimo periodo, che il settore delle scuole di lingua è in una crisi profonda. La crisi ha portato, il 21 aprile, al fallimento della GEOS Corp., l’accademia linguistica più grande del Giappone, che ha presentato istanza di fallimento al tribunale di Tokyo.

Per comprendere meglio la situazione, ecco alcune cifre.
Le iscrizioni mensili sono cadute in picchiata, dalle 826.858 di febbraio 2006 alle 335.604 di gennaio 2010, comportando una riduzione spaventosa dei guadagni da 17,2 miliardi di yen a 5,7, e così si sono accumulati ben 7,5 miliardi di debiti. A seguito della bancarotta, 230 delle 330 scuole sono state trasferite alla concorrente G. Communication Co., mentre le rimanenti 100 sono state chiuse. 29.000 dei 36.800 studenti potranno frequentare le lezioni nelle proprie succursali, mentre gli altri dovranno cambiare sede; con il passaggio di proprietà, i contratti verranno trasferiti automaticamente in capo alla società subentrante, con la possibilità di ottenere le lezioni pagate, ma non verrà effettuato alcun rimborso. Gli studenti insomma sono stati tutelati, ma la nota più dolente sono indubbiamente i tagli all’occupazione, sono stati licenziati infatti circa 1/3 dei 2100 dipendenti.