Nel tentativo di catturare l’approvazione delle nuove generazioni, le forze armate statunitensi si trasformano in personaggi chibi-kawaii, in un manga realizzato in collaborazione con il franchise Maritan.
A chi insinua che l’iniziativa abbia a che fare con le ultime proteste ad Okinawa, il tenente colonnello Gregg Bottemiller, addetto alle relazioni tra U.S.A. e Giappone, ribatte: “siamo ben coscienti dell’esistenza di questa controversia, ma lo scopo del fumetto è permettere all’opinione pubblica di comprendere a pieno quali siano i vantaggi di avere le forze armate americane nel giardino di casa propria” . Il fine è quello di celebrare “il 50° anniversario del Trattato di sicurezza nippo-americano (Treaty of Mutual Cooperation and Security between the United States and Japan), ma soprattutto di rimarcare l’importanza di questa alleanza.
Difatti nel fumetto non vi è menzione alcuna delle tese negoziazioni relative alla permanenza delle basi Americane nell’arcipelago di Okinawa, un tema scottante che è costato le dimissioni, lo scorso giugno, al precedente primo ministro Yukio Hatoyama. Il suo successore, Naoto Kan, invece, sta cercando di rimandare la questione almeno fino al 28 novembre, ossia alle elezioni amministrative in quell’area.
L’amicizia tra le due nazioni verrà cementata dal manga Our Alliance — A Lasting Partnership (Watashi-tachi no Domei — Eizoku-teki Partnership) che sarà composto da quarto uscite, la prima (nella gallery) delle quali è stata rilasciata in agosto, proprio in prossimità del memoriale per i 65 anni dal bombardamento atomico Hiroshima e Nagasaki durante la II guerra mondiale. Inoltre l’iniziata è stata sponsorizzata nel weekend del 28-29 agosto presso la Chara-Hobby 2010, convention in occasione della quale la Maritan, le U.S. Armed Forces e la Japan Self-Defense Forces (JSDF) hanno predisposto un banchetto informativo-divulgativo.
La storia è incentrata su una ragazzina giapponese di nome Anzu Arai ed un ragazzino americano di nome Usa-kun, che in visita nel Paese del Sol Levante, soggiornerà presso la famiglia di Azu. I nomi dei protagonisti sono giochi di parole: il primo rimanda alla parola “alleanza”, ossia "arai-ansu", mentre il secondo significato è palese. Ognuna delle 4 uscite si incentrerà su un corpo militare differente: l’esercito, la marina, i marines e infine l’aeronautica.
Le strisce sono affidate alla creatività di Yukio Hirai, già autrice di Maho no Kaiheitai Pixel☆Maritan (Magical Marine Pixel☆Maritan), un set manga/CD, che introduce i giapponesi al linguaggio degli U.S. Marines ed insegna loro il gergo dei soldati americani.
A chi insinua che l’iniziativa abbia a che fare con le ultime proteste ad Okinawa, il tenente colonnello Gregg Bottemiller, addetto alle relazioni tra U.S.A. e Giappone, ribatte: “siamo ben coscienti dell’esistenza di questa controversia, ma lo scopo del fumetto è permettere all’opinione pubblica di comprendere a pieno quali siano i vantaggi di avere le forze armate americane nel giardino di casa propria” . Il fine è quello di celebrare “il 50° anniversario del Trattato di sicurezza nippo-americano (Treaty of Mutual Cooperation and Security between the United States and Japan), ma soprattutto di rimarcare l’importanza di questa alleanza.
Difatti nel fumetto non vi è menzione alcuna delle tese negoziazioni relative alla permanenza delle basi Americane nell’arcipelago di Okinawa, un tema scottante che è costato le dimissioni, lo scorso giugno, al precedente primo ministro Yukio Hatoyama. Il suo successore, Naoto Kan, invece, sta cercando di rimandare la questione almeno fino al 28 novembre, ossia alle elezioni amministrative in quell’area.
L’amicizia tra le due nazioni verrà cementata dal manga Our Alliance — A Lasting Partnership (Watashi-tachi no Domei — Eizoku-teki Partnership) che sarà composto da quarto uscite, la prima (nella gallery) delle quali è stata rilasciata in agosto, proprio in prossimità del memoriale per i 65 anni dal bombardamento atomico Hiroshima e Nagasaki durante la II guerra mondiale. Inoltre l’iniziata è stata sponsorizzata nel weekend del 28-29 agosto presso la Chara-Hobby 2010, convention in occasione della quale la Maritan, le U.S. Armed Forces e la Japan Self-Defense Forces (JSDF) hanno predisposto un banchetto informativo-divulgativo.
La storia è incentrata su una ragazzina giapponese di nome Anzu Arai ed un ragazzino americano di nome Usa-kun, che in visita nel Paese del Sol Levante, soggiornerà presso la famiglia di Azu. I nomi dei protagonisti sono giochi di parole: il primo rimanda alla parola “alleanza”, ossia "arai-ansu", mentre il secondo significato è palese. Ognuna delle 4 uscite si incentrerà su un corpo militare differente: l’esercito, la marina, i marines e infine l’aeronautica.
Le strisce sono affidate alla creatività di Yukio Hirai, già autrice di Maho no Kaiheitai Pixel☆Maritan (Magical Marine Pixel☆Maritan), un set manga/CD, che introduce i giapponesi al linguaggio degli U.S. Marines ed insegna loro il gergo dei soldati americani.
"F**k, What the f**k?, Motherf**ker,..."
Educativo
Io abito vicino ad una base dell'aeronautica usata dalla NATO e durante la guerra di Jugoslavia e Kosovo ricordo bene cosa voleva dire avere gli ammeregani in casa...posso solo lontanamente pensare cosa stiano passando certe città giapponesi da 60 anni a questa parte
Basta propagana proyankee, cacciateli fuori da okinawa e cambiate la costituzione...in un momento come questo il giappone ha bisogno di rafforzare il proprio esercito(di autodifesa)
M
G
Come dice giustamente qualcuno voi parlate per stereotipi. Io ho avuto la fortuna di conoscere dei ragazzi sotto le armi negli Stati Uniti, tutti bravissimi ragazzi, con la testa sulle spalle, tanta voglia di fare, e soprattutto ragazzi che sanno cosa voglia dire sacrificarsi per la libertà.
Purtroppo anche in Giappone sono pochi quelli che capiscono quanto l'Occidente e il Giappone stesso devono agli Stati Uniti per la difesa della Democrazia e della Libertà.
Quindi ben vengano fumetti come questi, che facciano capire anche ai più piccoli come stanno veramente le cose, al di là della propaganda di certe parti politiche, e dell'ignoranza della gente.
E' ovvio che avrei preferito stare sotto l'influenza americana piuttosto che sotto quella Sovietica, e se così fosse stato per il Giappone, non sarebbe certo il paese che conosciamo oggi. E' anche vero, però che oggi l'URSS, il secondo mondo, è sparito, e il Giappone è una delle prime potenze mondiali, perfettamente autosufficiente: quindi, penso che gli Americani dovrebbero lasciare più libertà al Sol Levante riguardo alla loro presenza sul suolo nipponico. Il che non vuol dire rompere l'alleanza (non converrebbe a nessuno dei due ), ma semplicemente, dare a Cesare ciò che è di Cesare.
Riguardo agli stereotipi nel fumetto, penso che i lettori siano menti abbastanza evolute da non prenderle sul serio, ed è proprio il fatto che ci si scherzi sopra che dimostra come non ci si badi.
@RyOGo: devi abitare all'ultimo piano di un grattacielo molto alto se riesci a vedere gli aerei sotto casa XD!!
Seriamente, ma tu credi ancora a questa ca**ata della democrazia e della libertà? Seriamente??? SVEGLIA, APRI GLI OCCHI!!! Gli unici ad aver utilizzato in guerra due bombe atomiche su questo schifo di mondo sono proprio i tuoi bravi americani che difendono la libertà e la democrazia! E sono gli stessi che hanno ucciso più di un milione e mezzo di nord-vietnamiti ricordando però "solo" i propri 50.000 e passa morti, e sono sempre gli stessi che sono entrati in guerra, ai tempi della seconda guerra mondiale, stravolgendo le NOSTRE case, le NOSTRE nazioni, evitando di far casino a casa loro, sempre per la "democrazia" e per la "libertà".
Aberrante!
Magari qualcuno è poco attento alla cronaca, ma ormai il 90% delle fabbriche americane producono in Cina (la tanto amata Apple in primis) e sopratutto la Cina detiene più della metà del debito pubblico americano e non ultimo sta per varare un nuovo missile anti-nave in grade di sfondare le difese statunitensi...insomma gli USA adesso come adesso non hanno alcun interesse a difendere seriamente il Giappone perchè vorrebbe dire disastro per l'economia americana e quindi mondiale...però vietano all ostesso tempo un esercito degno di tale nome al giappone, insomma...cornuti e mazzati.
Purtroppo il mondo si è fatto abbagliare dal "made in china" a basso costo,abbiamo portato là troppi soldi e ora ci tengono per le palle e gli USA ormai sanno solo andare a fare guerra laddove ci sono un gruppo di malearmati ribelli, malearmati ribelli che però pur essendo nel torto,pur essendo spesso estremisti religiosi,pur essendo dei gerrafondai riescono sempre meglio a tenere testa "al più forte esercito del mondo"
@hagxf Le Forze di Autodifesa del Giappone sono considerate un'estensione delle forze di polizia, quindi dedite esclusivamente al mantenimento dell'ordine, o impegnate in missioni di pace. Dati alla mano (Wikipedia) ti dico che il loro è il 28° esercito al mondo per personale attivo (circa 230.000 persone), anche più del Regno Unito. Noi stiamo qualche posizione sopra, ma è perchè da noi il corpo dei Carabinieri viene considerata una forza armata militare.
In conclusione, il Giappone non ha pochi soldati, anzi, non ha niente da invidiare alle potenze europee. Insomma, non è un cucciolo indifeso da proteggere, ergo, gli americani potrebbero lasciare un po' più di libertà.
Tornando al manga mi sembra una buona idea cercare di usare anche questo metodo per facilitare i contatti fra soldati USA e popolazione civile e cercare di spiegare i motivi della presenza di una base che - obbiettivamente - pesa parecchio sulle struture civili e sembra a prima vista inutile nell'era dell'informatica...sembra.
E comunque il vero problema della Cina non è l'esercito, o gli armamenti ma la politica messa in campo, fino a quando verrà atuata nelle scuole una politica culturale di tipo nazionalista questo resterà il problema vero.
Appianare i rapporti? Più di così? A me sembra che siano più coloro che sono d'accordo con le scelte militari statunitensi che quelli che ne sono contrari! La storia diu mettere in ballo anche i manga la trovo davvero una scelta troppo di parte, come lo è anche il Giappone come nazione. Dopo esser stati umiliati, sconfitti e uccisi dagli americani li venerano oggi come Dei, giustificando il fatto con una cosa del tipo "se ci hanno battuti sono solo da esempio per tutti noi" Assurdo!
Gli americani in questo momento hanno paura sopratutto dei cinesi, è un caso che stiano cercando di ridurre il loro intervento in medio oriente ed Israele?
Sanno che la guerra costa e adesso devono rafforzare l'economia o faranno la fine del Giappone... superato come potenza mondiale (cosa che sembrava impossibile qualche anno fa)
Ai giappi ora come ora conviene buttar giù il rospo.
Cmq il manga non mi sembra granchè... sarà che personalmente detesto il moe
Riguardo al fumetto : avrei preferito un'altro stile.
L'america ci ha salvato a tutti gli effetti, il Giappone al contrario ha perso una guerra a tavolino nella quale non aveva interessi come paese, bensì era tutto in mano ai capi di stato che hanno volutamente intrapreso la guerra con interessi personali.
scusami ma non credo proprio che dopo 2 atomiche la guerra del Giappone sia stata a tavolino...
e poi spiegami perchè secondo te il Giappone paese non aveva interessi da difendere in guerra e noi si
in quanto agli americani che ci salvano completamente ce ne sarebbero da dire a iosa ma non mi sembra la sede adatta..
il tuo commento mi sembra un pò contorto, magari ho capito male io XD
".... A questo bisogna aggiungere che il Giappone possiede un struttura tecnologica particolarmente avanzata, che lo metterebbe in grado, se necessario, di procurarsi una forza nucleare consistente con un preavviso di pochi mesi se non poche settimane. A questa forza nucleare potrebbe con altrettanta facilita' accoppiarsi una forza missilistica considerevole.
Dunque lo stato del Giappone e' quello di potenza nucleare virtuale; possiede il materiale fissile, le conoscenze tecnologiche, la struttura industriale per diventare rapidamente una potenza nucleare. Si puo' paradossalmente anche definire il Giappone come una potenza nucleare in uno stato di zero allerta, in cui cioe' le testate nucleare sono totalmente disassemblate e separate dai missili....."
".... Tra i possibili elementi che potrebbero spingere il Giappone a considerare una eventuale nuclearizzazione citiamo (6):
1. Perdita di fiducia nella protezione nucleare degli Stati Uniti
2. Interruzione del processo di disarmo nucleare
3. Aggravamento della situazione politico-militare nella area nordorientale dell'Asia...."
@Kiripan
collegate gli elementi:
1 il Giappone era un paese relativamente povero, che aveva guadagnato potere grazie agli USA
2 era comandato, come prima dell'apertura, da una classe nobile che sfruttava l'imperatore come schermo per fare poi i loro comodi
3 l'imperatore era una figura divina, che era amata e venerata da tutto il Giappone
4 ci sono stati una serie di avvenimenti che il Giappone come paese avrebbe volentieri evitato, vedi Pearl Harbor o Iwo Jima, che hanno palesemente portato vantaggio agli USA.
Ci sono due conclusioni possibili: i capi di stato, che ricordo spinti ad agire solo dalla sete di potere, o erano degli inetti peggio del nostro generale Cadorna (ed effettivamente è probabile), o hanno venduto la guerra agli USA. Ancora oggi se ci sono gli americani che occupano il Giappone è per interessi delle alte cariche.
Ma come in italia l'opinione pubblica è contraria, serve che il potere cada in mano a chi fa un po' più gli interessi del popolo.
non capisco perchè sostieni che il popolo giapponese fosse contrario a Pearl Harbor o alla guerra in genere.
Non è famoso nella storia il "nazionalismo" giapponese?
Molti erano così convinti che son diventati kamikaze.
Poi che fossero stati intortati dalle alte sfere ci può stare... ma non è quello che succede in tutti i paesi del mondo? Prova a guardare sul tubo il discorso di Piazza Venezia del duce e poi ne riparliamo.
Cmq alla fine che piaccia o no le guerre si fanno per motivi economici... il mio prof mi diceva sempre che le guerre di religione non esistono.
Il popolo giapponese è incazzato e ha ragione...è un popolo che non si è MAI piegato a nessuno,si è rialzato dopo due bombe atomiche e ha fatto meglio di chiunque altro per 50 anni,è un popolo con una cultura e una tradizione che anche noi italiani facciamo fatica a tenere il passo.
Ci sta eccome che siano nazionalisti e isolazionisti in ogni ambito (persino in quello tecnologico visto che molta roba non la esportano) la differenza col passato è che oggi come oggi non ne vogliono sentire parlare di guerre, vivono bene isolati nel loro arcipelago vivendo sopratutto del loro mercato interno fregandosene delle esportazioni.
A parte che i disegni così carucci già mi stanno sulle scatole, ma anche questo vanto di "peace and love" mi fa un po' ridere...
Dato che nell 1937 il Giappone aveva dato inzio alla Seconda Guerra Sino-Giapponese Se poi si analizza la storia Giapponese moderna antecedente all II conflitto mondiale il Giappone aveva gia combattuto 3 guerra di fila- 1894 Primo Conflitto con la Cina -1905 Guerra Russo Giapponese 1914-18 Primo Conflitto Mondiale ,Vincendole tutte - Il popolo giapponese all momento dell II Conflitto era sceso in campo convinto di vincerla la Guerra ,anzi la convinzione della vittoria nell Conflitto era probabilmente piu diffusa fra le classi popolari che fra gli alti vertici (almeno fra quelli che avevano ben chiare le dimensioni dellla Potenza USA )
Detto cio in relazione alla presenza USa in Giappone va detto che nell 1945 quella Giapponese fu una resa senza condizioni e che in origine la basi americane nascono alla pari di quelle tedesche come Basi di occupazione -in Seconda battuta riguardo a un potenziale riarmo da parte Giapponese e in pratica bloccato dall art 9 della loro costituzione Quanto alle armi nucleari il Giappone ne ha (pur avendone il potenziale per costruirle) sempre rfiutato il possesso e la loro costruzione avendone esperimentato gli effetti in prima persona --Non le hanno perche non le vogliono
Senza polemica eh.
Notte A'click
@Jonh il Giappone favorevole alla guerra? Esattamente come i tedeschi erano favorevoli ai campi di sterminio. Il popolo non sapeva, anzi sapeva ma sapeva quello che sbandierava la propaganda. E le guerre precedenti non erano andate poi tanto bene. Ma non voglio esasperare la discussione, anche perché posso non avere il parere giusto. Quanto al manga, adoro la superchibipucciosità ma l genere "proppagana" non è esattamente fra i miei preferiti.
La Mazda è uno dei più grandi esportatori nipponici poichè produce ancora sull'arcipelago ed è focalizzata sul mercato mondiale (UE in primis) ma gli altri...a partire da Honda,MItsu ecc ecc ormai hanno le loro basi in USA e UE e sviluppano e producono in loco a seconda del mercato,dal giappone arrivano i dirigenti e poco altro.
Cosa c'è di giapponese nella Toshiba Europe?o nella Sony?
E' questo il loro grosso problema: noi almeno abbiamo tante piccole PMI che esportano e portano soldi alla nostra bilancia commerciale. loro non più perchè quello che fino a 10 anni fa era facile da trovare,cioè il made in japan,oggi è una grossa rarità sostituito ormai da Korea e China
Ma all momento dell entrata in Guerra o meglio dell entrata in Guerra nell II Conflitto ,il morale Giapponese era alle stelle,, Comprensibilmente da un lato dato che nei vari conflitti precedenti il Giappone era sempre uscito vittorioso e con compensi territoriali- In quel momento si puo dire il Giappone era allo Zenith,, tenendo da conto che solo pochi negli alti vertici si rendevano conto di cosa avrebbe implicato un conflitto con gli USA ..Ma il grosso della popolazione Giapponese d allora non aveva la minima idea di cosa fosse la Vera Potenza USA rappresentata dall suo sistema industriale e produttivo o se qualcuno l aveva si diceva "Non aveva forse il piccolo Giappone sconfitto nell 1905 il Gigante Russo " Al momento dell entrata in Guerra i Giapponesi appogiavano la Guerra, specie sull onda dei successi iniziali,, La Conquista delle Filippine, la presa di Singapore ,l avanzata in Birmania o etc etc etc Certo dopo quando per i Giapponesi e inziata la fase declinante sono probabilmente inziati a sorgere dei dubbi,,
Se davvero non esportassero nulla il loro rapporto debito pubblico/pil non sarebbe del 220% ma un bel po' più elevato. Già sono in crisi da 15 anni a questa parte, ragionare solo di import distruggerebbe ancor di più la fragile situazione economica che vive il paese(ebbene si, saranno ancora la seconda potenza economica ma si può essere fragili lo stesso).
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