Stilare una lista di manga da consigliare è più facile a dirsi che a farsi. Come procedere? Mettere i manga che si ritengono migliori? Possibile ma poi magari si va incontro a nuove letture e quello che era il giudizio di un tempo è destinato a modificarsi. Mettere i manga che piacciono di più? Altrettanto soggettivo e transitorio con in più la possibilità che l'elenco si faccia monotematico o poco vario.
Di conseguenza, dopo qualche riflessione, ho semplicemente deciso di abbandonare l'idea di fare una qualsivoglia classifica o catalogazione e di presentare quindi un gruppetto di opere abbastanza assortito: ci sono manga che semplicemente mi piacciono, che mi hanno colpito, che ritengo decisamente validi o, semplicemente, che sono stati molto significativi nella mia esperienza vissuta da appassionato.
Non sorprenda quindi che nella presentazione di alcuni di essi ci sia qualche aggancio, un po' nostalgico al passato, poiché penso che questa sia la miglior sede per rimarcarli al di fuori di una normale recensione.
Senza andare troppo per le lunghe dico solo, concludendo questa breve introduzione, che non è stato facile produrre questa lista di consigli. Tuttavia è stata una cosa piuttosto stimolante, fatta ancor più con piacere per presentarla qui sulle pagine di AnimeClick ove ho riscoperto e portato a più alti livelli la mia passione per una bella forma di cultura, e arte, quale sono i manga.
DRAGON QUEST - DAI, LA GRANDE AVVENTURA
Autore: Yuji Horii, Riku Sanjo, Koji Inada
Anno: 1989 - 1996
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Avventura, Azione, Combattimento, Fantasy
Dragon Quest – Dai no Daibouken, giunto in Italia come Dai – La grande Avventura, è forse uno dei titoli più sfortunati ma ancora di più sottovalutati che siano stati importati nel nostro paese. Non fu tuttavia questo il destino dell'opera in Giappone dove venne pubblicato sul celebre Shonen Jump e ove riscontrò un grande successo rimanendo tutt'ora nel cuore dei vecchi appassionati, tanto che ne vediamo una citazione nel suo “giovane kohai” Medaka Box (...in realtà ciò è più un sacrilegio nei confronti di Dai ma questa è un'altra storia).
Nato su libera ispirazione della celebre saga di videgames, e in effetti creato da vari autori che negli anni hanno continuato a lavorarvi compreso il maestro Toriyama che qui ha disegnato i mostri, Dai no Daibouken riprende in tutto le atmosfere della stessa.
È la storia del giovane Dai, energico ragazzino aspirante prode guerriero, che partirà in un viaggio assieme al mago Pop suo compagno per salvare il mondo dalla minaccia dell'esercito demoniaco e vendicare la scomparsa del suo maestro. Lungo il cammino incontreranno molti tra alleati, amici e infidi nemici fino a giungere (come del resto vorrebbe un gioco d ruolo) allo scontro finale con il malvagio Grande Satana Baan.
Sarà, per l'appunto, una grande avventura nella quale saranno anche affrontati dei grandi temi dall'onore al dovere verso la patria, dall'amore alla famiglia fino al razzismo, la vita e la morte. Un viaggio che per i personaggi che lo intraprendono non sarà solo volto a conoscere il mondo ma anche a conoscere in fondo loro stessi. Una sorta di Odissea ricca, quasi come quella omerica, di grandi personaggi dall'indiscusso carisma schierati sia tra le fila dei buoni che tra quelle dei “cattivi”: un cast unico nel suo genere per qualità e varietà in cui nessuno dei personaggi viene tralasciato o abbandonato dagli autori tanto che per fare un giusto elenco andrebbero citati tutti.
Arrivato in Italia come l'erede designato, erroneamente, di Dragon Ball e iniziato proprio al posto dello stesso al termine della sua prima pubblicazione, Dai no Daibouken non ha saputo raccogliere le molte, a posteriori eccessive, aspettative deluse probabilmente in virtù di una prima parte di storia in cui il manga è ancora acerbo e grezzo nella sua fattura. Un peccato perché i suoi miglioramenti, già sensibili dopo pochi numeri, divengono clamorosi da un certo punto di svolta (tra l'altro neanche troppo lontano dal principio) in poi.
Il mio manga preferito nonché cartacea Stella Polare per tutto ciò che è Shonen e Avventura.
GOURMET
Autore: Jiro Taniguchi, Masayuki Kusumi
Anno: 1997
Pubblicato su: Panja (Fusousha) - Spa (Shuukanshi)
Genere: Slice of Life
Tra le principali caratteristiche comunicative proprie di un libro di narrativa quella maggiormente peculiare risiede nella licenza data al lettore immaginarsi luoghi, eventi e personaggi in base alle descrizioni che egli legge. Sta quindi alla bravura dello scrittore di rendere il più vivide possibili le sensazioni che prova il lettore nell'immaginare la storia. Con i manga, o comunque con un qualsiasi fumetto, la cosa è leggermente diversa poiché le immagini sono già “prestabilite” e quindi occorre puntare più sull'empatia suscitata nel lettore dai personaggi e dallo sviluppo della storia. Tuttavia non è affatto detto che la “letteratura disegnata” possa in tal senso limitare le sensazioni percepite da chi legge.
E proprio il Gourmet di Jiro Taniguchi (e Masayuki Kusumi) è un ottimo esempio di sensazioni e descrizioni trasmesse in modo più che efficace al lettore attraverso un manga. Seguendo infatti l'avventore protagonista della storia attraverso i vari luoghi in cui si trova a viaggiare, sarà come se noi che leggiamo fossimo lì a tavola con lui ora a mangiare in un ristorante di sushi, ora in un chiosco fuori città od ora in ristorante specializzato in carne alla coreana. Bravissimo in tal senso è il maestro Taniguchi, molto bravo nel far scorrere le vignette con un ritmo adeguatamente lento per far soffermare il lettore su ambientazioni e pietanze riprodotte con dovizia di particolari ma soprattutto nel fargli “digerire” i pensieri, le espressioni e le sensazioni del protagonista, tutti elementi diretti al lettore attraverso il disegno.
In generale non posso dire di essere un esperto cultore delle opere di Taniguchi, autore che non rientra proprio tra le mie letture abituali, tuttavia Gourmet mi ha colpito profondamente già alla prima occasionale lettura per quello che mi ha saputo trasmettere. Un'opera molto profonda nella sua semplicità, le cui qualità emergono con più evidenza anche quando la si analizza “a stomaco pieno”. Per palati fini e, magari anche maggiormente, per quelli più grossolani.
AKIRA TORIYAMA - SCUOLA DI MANGA
Autore: Akira Toriyama, Akira Sakuma
Anno: 1982 - 1984
Pubblicato su: Fresh Jump (Shueisha)
Genere: Commedia, Demenziale
A quanti di noi e quante volte ciascuno sarà capitato, dopo lunghe e numerose letture di questo o quei manga, di voler almeno imitare qualcuno dei disegni che ci erano capitati sotto gli occhi? Anche a me, lo confesso.
Ma poi vedendo prodotti dei risultati non proprio augurabili si va a cercare una sorta di guida, magari un testo specifico, ma trovando poi spesso questo o quel manuale di disegno, frequentemente rivolti più a chi ha già una certa conoscenza tecnica del disegno e, in più, posti a disposizione a un prezzo neanche tanto accessibile.
In questa transitoria fase mi capitò sotto gli occhi questo “Scuola di Manga” del maestro Akira Toriyama. Un volumetto piuttosto piccolo ma denso di contenuti come raramente se ne trovano. Esso si divide in tre parti: nella prima, in un serie di mini avventure a fumetti, il maestro Toriyama insegna al suo allievo “Burba” (e anche a tutti i lettori) tecniche e strategie per comporre le storie; nella seconda, più didattica, si spiegano le tecniche di base del disegno; nella terza, ultima ma anche la più interessante, il maestro analizza i disegni inviatigli dai lettori, spesso cestinandoli allegramente, ma senza mai mancare di riportare tutte le correzioni necessarie per costruire una tavola ottimale.
Una vera e propria guida a come i manga vengono realmente fatti insomma, che risulterà non solo utile a chi vuole conoscere le basi del disegno ma anche per chi di manga ne vuole semplicemente “saperne di più” e conoscerne più nel profondo i meccanismi che portano alla loro creazione. Da non sottovalutare poi l'aspetto “storico” di questo volumetto che permette di osservare lo stato dell'arte di alcuni decenni (Toriyama lo realizzò mentre era all'opera su Dr. Slump e Arale) fa ma che al contempo è illustrativo anche di quello attuale poiché alla fine, evoluzioni stilistiche a parte, le basi sono rimaste nel tempo ben solide.
Raccomandabile a tutti quanti insomma: un manga, una guida, un libro di testo.
INFERNO E PARADISO
Autore: Oh! Great
Anno: 1998 - 2010
Pubblicato su: Ultra Jump (Shueisha)
Genere: Arti Marziali, Azione, Combattimento, Ecchi, Scolastico
Tra i manga di maggiore impatto a livello grafico, personalmente inserirei di sicuro Inferno e Paradiso (o Tenjou Tenge, o Ten^2 che dir si voglia) di Oh! Great. Sarà anche vero che non bisogna giudicare un libro dalla copertina, ma questo è uno dei rari casi in cui mi sono avvicinato a un manga attirato proprio dalle belle illustrazioni sulle cover dei volumi presenti sugli scaffali. Illustrazioni che, guarda caso, ritraevano spesso ragazze belle assai.
Sarebbe tuttavia riduttivo identificare il disegno di Ogure Ito (vero nome dietro Oh! Great) con un'illustrazione di una pin-up piuttosto che un'altra. Autore dagli esordi nel settore degli hentai, lo troviamo qui al lavoro sulla sua prima opera di lunghezza pluriennale nella quale assistiamo a una radicale evoluzione del suo stile. Possibile infatti che se un ignaro lettore confrontasse l'aspetto di vari personaggi tra l'inizio e la fine della storia avrebbe, con tutta probabilità, qualche difficoltà a riconoscerli. Ma le sue migliori abilità Oh! Great le dimostra nel far convivere figure disegnate con grande eleganza con altre intrise di un senso di “bizzarro” e di grottesco magari assieme a scene di uno splatter molto spinto che possono seguire subito dopo.
Un affresco di stili diversi che pare riflettersi a specchio nella storia che vogliono raccontare (ma potrebbe essere posto anche il discorso inverso) la quale inizia come una vicenda di gang scolastico-giovanili ma che poi diventa una torbida commistione di action, fantasy, horror, erotismo ed esoterismo in cui niente è mai come sembra e tutto può cambiare da un momento all'altro.
In virtù di tutto questo Inferno e Paradiso non si rivela essere una lettura facile. Con il suo notevole polimorfismo e le sue geometrie non euclidee (altrimenti non si posson mica calcolare le misure della Maya Natsume) potrebbe deludere chi cerca qualcosa di ben preciso che sia un ecchi o un manga d'azione pura. Ma da raccomandare al lettore navigato che vuole un qualcosa fuori dagli schemi e di graficamente appagante.
MAGIC KNIGHT RAYEARTH
Autore: CLAMP
Anno: 1993 - 1995
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Avventura, Fantasy
Qualora si voglia cercare un manga che abbia una collocazione più trasversale possibile rispetto a un pubblico maschile e femminile, probabilmente lo si troverà in Magic Knight Rayearth. Opera tra quelle realizzate dal gruppo delle CLAMP, se non la più famosa, sicuramente quella che ha fatto conoscere le autrici al grande pubblico, anche grazie a una serie anime di buon successo internazionale.
Una storia fantasy in cui tre ragazzine sono evocate in veste di Cavalieri Magici, in un fantastico mondo lontano per salvare la principessa li tenuta prigioniera. Un inizio classico se non fosse che solitamente il ruolo dei salvatori in questo tipo di storia sarebbe stato di appannaggio di un gruppo al maschile. Ovviamente non è questo il solo elemento che pone Rayearth a cavallo tra uno shounen e uno shojo: del primo abbiamo l'ambientazione, l'avventura e molti accaniti combattimenti; del secondo una certa attenzione ai sentimenti dei personaggi e uno stile di disegno, certamente spigoloso, ma sempre piuttosto elegante e in continua evoluzione nel corso pur breve dell'opera.
Nato in realtà come un divertissement per le autrici che volevano giocare un po' con i loro passatempi preferiti (videogames, robot, automobili), Rayearth è diventato in finale un'avventura tutt'altro che banale impreziosita da una serie di personaggi molto carismatici, su tutti le tre protagoniste Hikaru, Umi e Fu, e da un finale che è riuscito a lasciare il segno. Al punto che all'epoca i fan premettero tanto per un seguito che potesse... diciamo, “rendere giustizia” per non anticipare eventualmente nulla a chi volesse saperne di più. E lasciando da parte anche il seguito che è un po' stato colto dalla famigerata “maledizione”.
Rayearth è un titolo di una certa importanza storica che per me non può mancare in una collezione di manga propriamente detta. A volerlo recuperare mi sento di indirizzare la scelta verso la prima edizione della Star Comics la quale, oltre a contare su volumi di ampio formato e con una qualità di materiali più alta della media, riporta un adattamento, che pur con qualche criticità, permetterà una lettura più immediate e godibile.
AKB49 – THE RULES AGAINST LOVE
Autore: Reiji Miyajima, Motoazabu Factory
Anno: 2010 - Oggi
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Commedia, Gender Bender, Scolastico, Sentimentale
La sorpresa che non può mai mancare. Una di quelle opere che si scoprono dando ascolto a una casuale ed estemporanea “ispirazione del momento” ed altrimenti destinate al personale oblio.
Tale è in questa sede AKB49 – Renai Kinshi Jourei (La regola dell'amore proibito), manga realizzato e legato a doppio filo al celeberrimo, specialmente in Giappone, gruppo di Idol delle AKB48. Una storia comunque originale “che sia fan e non fan possono apprezzare”, come è scritto anche in presentazione ai suoi primi capitoli. Fattore non di poco conto visto che io non è che fossi o sia ora un accanito delle suddette AKB.
Ad ogni modo anche il non fan potrà presto apprendere molte cose di quell'ambiente seguendo i passi del giovane Minoru Urayama, anzi, del suo alter ego femminile Minori Urakawa di cui aveva vestito i panni per sostenere Hiroko, la ragazza di cui è segretamente innamorato, a un'audizione per entrare da apprendista nel gruppo. Mossa rischiosa poiché entrambi vengono reclutati... Parte così il viaggio dei due ragazzi nel “sistema” AKB. Una storia dalle atmosfere un po' alla “Saranno famosi” ma che alle volte raggiunge una tale tensione da avvicinarsi quasi allo shonen da battaglia. Del resto, come cantava qualcuno, Blood is on the dance floor.
Un manga davvero molto coinvolgente che in certe sue fasi procede a un ritmo davvero molto elevato letteralmente portando con se il lettore anche per merito del disegno di Reiji Miyajima, che appare a tratti un po' ruvido e “sporcato”, ma che riesce a trasmettere grande energia. Tra l'altro alcune cose che vi sono riportate potrebbero apparire esagerate, ma leggendo le cronache che ruotano attorno alle AKB48 ci si accorge ben presto che il manga è decisamente fedele alla realtà e anzi, in un certo modo, la ammorbidisce anche.
È un titolo ancora in corso per cui le somme definitive andrebbero tirate alla fine ma per il momento si è rivelato ben più che interessante. Ben meritevole di una chance sia che uno possa essere appassionato più, meno o per niente di cultura j-pop.
CAPTAIN TSUBASA - HOLLY & BENJI
Autore: Yoichi Takahashi
Anno: 1981 - 1988
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Sport, Calcio
Furono ricordi ancora vividi dei tempi dell'infanzia che mi portarono, ormai molto tempo fa ad iniziare la collezione di Captain Tsubasa, manga di Yoichi Takahashi dal quale fu tratto l'anime che qui in Italia da sempre conosciamo come Holly & Benji. Ricordi di azioni interminabili svolte su campi lunghissimi e di tiri della durata di alcuni minuti che per chi conosceva solamente il cartone erano cose difficili da immaginare da “confinate” nel relativamente poco spazio delle pagine di un manga. Eppure nella veste cartacea, che poi sarebbe quella originale, il manga pare possedere un certo realismo almeno nello svolgimento delle azioni, almeno in particolare nei tempi in cui avvengono le stesse se comparate al cartone animato.
Non è però questo il momento per quantificare il realismo presente in Captain Tsubasa, semmai esso è una qualità in più che il manga possiede. Siamo pur sempre di fronte a uno shonen manga che per di più è passato su Shonen Jump, rivista di battaglie quasi per definizione. E infatti anche qui il campo da gioco diventa un campo di battaglia ove si affrontano le squadre ma soprattutto si affrontano i giocatori con le loro individualità, personalità, motivazioni, ideali e valori. Un ricco spaccato di umanità dove ogni individuo percorre la sua strada crescendo lungo di essa, e in effetti non poteva essere altrimenti se il manga vuole lasciare un messaggio positivo e educativo ai suoi (idealmente) giovani lettori.
Molto facile dunque che chi legge possa trovare il proprio beniamino con cui possa avere maggiore affinità: uno Hyuga, un Hishizaki, uno Schneider piuttosto che il protagonista Tsubasa, forse fin troppo infuso di talento e in grazia alle divinità calcistiche.
Riagganciandoci infine al discorso del realismo, questo primo manga di Captain Tsubasa è anche quello che meglio coniuga la scoperta e la descrizione di uno sport come il calcio, a quel tempo abbastanza sconosciuto in Giappone, con le esigenze di spettacolarità di un manga shonen. Una cosa non da poco viste varie esagerazioni che già il successivo World Youth, senza contare ulteriori serie, avevano mostrato.
Davvero un bel manga Captain Tsubasa.
NEGIMA! MAGISTER NEGI MAGI
Autore: Ken Akamatsu
Anno: 2003 - 2012
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Harem, Scolastico, Demenziale, Majokko
In questa lunga lista di titoli da consigliare non poteva mancare almeno un titolo action-ecchi, un ruolo che per questa occasione spetta a Negima! Che poi, in realtà, quando ho iniziato a seguirlo non è che puntassi direttamente verso l'ecchi, piuttosto si cercava una storia che fosse divertente da leggere.
E, in fin dei conti, con Negima! ci si diverte parecchio. Un divertimento non certo sottile, ma piuttosto di grana grossa, un po' al limite del fracassone generato dall'elevatissimo numero di personaggi che ivi compaiono e alle moltissime situazioni fantasiose, bizzarre e paradossali che si vengono a creare. In Negima infatti c'è un po' di tutto: maghi, esperti di arti marziali, ninja, sacerdotesse, demoni, mezzi demoni, demoni a tre quarti, elfi, draghi, gente che viene dal futuro, mondi paralleli, agenti segreti, vampiri e chi più ne ha più ne metta. Come se non bastasse un incipit che vede il giovanissimo professor Negi fare da insegnante in una classe di trenta e passa studentesse.
Con Negima! siamo quasi al manga “di esplorazione”: più si va avanti con la storia più si scoprono nuove cose e ancor di più si ha la sensazione che ce ne siano ancora molte altre da scoprire sia che ci si trovi in un “normale” clima da commedia scolastica o in qualche battaglia o in un torneo di arti marziali. E in più, a condire tutto questo abbiamo una buona dose di ecchi e del fan service più vario per il bel gradire del pubblico maschile.
Una miscela quasi esplosiva portata al lettore attraverso il disegno molto elegante ed efficace, che per di più evolve in meglio in maniera sensibile con il procedere del manga, del maestro Akamatsu (molto interessanti poi i “making of” in chiusura dei volumi sulla realizzazione dei fondali).
Un bel manga, molto movimentato e piacevole da leggere.
DRAGON BALL
Autore: Akira Toriyama
Anno: 1984 - 1995
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Avventura, Azione, Combattimento, Fantasy
La storica pietra miliare. È stato questo il primo manga da me collezionato in modo serio e sistematico, trovato una sera fortuitamente a casa di un amico e ritrovato da li a poche settimane mentre si spendevano 130.000 unità del vecchio conio per recuperarne gli arretrati.
Un manga poliedrico, con più sfaccettature di quante si creda. Comincia in modo allegro facendo una fantasiosa parodia della leggenda del Saiyuki e poi continuando a rielaborale alla stessa maniera i film di arti marziali tanto popolari in estremo oriente. Continua poi viaggiando per le strade dell'avventura, facendo un po' più “sul serio” ma mantenendo sempre la vena di freschezza e di fantasia con cui aveva iniziato.
E poi, quasi come nel passaggio di un ragazzo all'età adulta, svolta in maniera decisa verso nuovi orizzonti andando a mostrare atmosfere meno allegre, avversari sempre più potenti e battaglie sempre più epiche e distruttive. Tuttavia quest'opera non si dimentica mai da dove è partita e non manca di mantenere il suo registro almeno un po' sopra le righe e anzi, quando inizia a incamminarsi verso la fine, arriva anche a scherzare un po' su se stessa.
Un manga che non esito a definire fondamentale, che ha tracciato una linea ben definita a partire dagli anni '80 fino ad oggi. Tra i “padri fondatori” del manga “battle shonen”, ha dato dettami di stile che perdurano tutt'ora, non solo nei manga ma anche nei videogiochi (molti e famosi omaggi e citazioni) e nel cinema orientale e occidentale. Un grande onore al merito, ma al contempo una limitativa visione da parte delle masse del grande pubblico che troppo spesso sottovaluta, o magari dimentica, ciò che questo manga era prima della famosa svolta quando, cioè, era “solamente” una fantasiosa avventura non meno (forse anche di più) appassionante della sua versione “adulta” e muscolare.
Stiamo parlando dell'opera più importante del maestro Akira Toriyama.
Stiamo parlando di Dragon Ball.
THE WORLD GOD ONLY KNOWS
Autore: Tamiki Wakaki
Anno: 2008 - Oggi
Pubblicato su: Weekly Shounen Sunday (Shogakukan)
Genere: Avventura, Commedia, Harem, Soprannaturale, Scolastico
Ultimo, ma non meno importante, di questa lista è The World God Only Knows. Un manga abbastanza insolito e difficilmente inquadrabile in una tipologia ben precisa. È una commedia sentimentale con strizzatine d'occhio verso l'harem? Oppure è un manga quasi “d'azione” con dei toni di mistero? O magari un titolo che omaggia il mondo dei videogiochi e in particolare quello dei Gal Games? O forse è in realtà anche una sottile parodia e satira del mondo otaku in generale... Difficile dirlo, appunto. The World God Only Knows cambia spesso il proprio registro e anche quando rimane focalizzato sul suo tema centrale è difficile che riproponga più volte la stessa situazione.
Centro di gravità (permanente) della storia è l'insolito protagonista, Keima Katsuragi, il “Dio della conquista” che dovrà liberare l'animo delle ragazze infestate dai demoniaci kaketama conquistandone appunto il cuore. Di certo non il classico eroe di turno, anzi un personaggio egoista, irritante, menefreghista e otaku al limite quasi dell'anti-eroe ma che poi dimostra di avere una personalità di un certo peso. E quasi per compensare lo affianca la simpatica demone Elsie, dolce e ingenua, anche immeritatamente maltrattata da Keima (in un frangente arriva persino a spedirla per posta). Ruotano attorno a loro tutta una serie di personaggi femminili di cui l'autore non manca mai di caratterizzarne a fondo le doti e la personalità.
Un sapiente lavoro fatto da Tamiki Wakaki nel definire i personaggi della sua storia. Un'ottima resa anche dal punto di vista del disegno, che a un primo sguardo potrebbe apparire oltremodo semplice, ma che si rivela infine ricco nei particolari e dalla notevole espressività.
Un manga non dall'approccio semplice ma che “esce alla distanza” sorprendendo varie volte il lettore che ne è rimasto colpito. Soprattutto i videogiocatori cresciuti nell'era dei giochi in 2D e gli appassionati di anime non giovanissimi dovrebbero dargli una possibilità.
Di conseguenza, dopo qualche riflessione, ho semplicemente deciso di abbandonare l'idea di fare una qualsivoglia classifica o catalogazione e di presentare quindi un gruppetto di opere abbastanza assortito: ci sono manga che semplicemente mi piacciono, che mi hanno colpito, che ritengo decisamente validi o, semplicemente, che sono stati molto significativi nella mia esperienza vissuta da appassionato.
Non sorprenda quindi che nella presentazione di alcuni di essi ci sia qualche aggancio, un po' nostalgico al passato, poiché penso che questa sia la miglior sede per rimarcarli al di fuori di una normale recensione.
Senza andare troppo per le lunghe dico solo, concludendo questa breve introduzione, che non è stato facile produrre questa lista di consigli. Tuttavia è stata una cosa piuttosto stimolante, fatta ancor più con piacere per presentarla qui sulle pagine di AnimeClick ove ho riscoperto e portato a più alti livelli la mia passione per una bella forma di cultura, e arte, quale sono i manga.
DRAGON QUEST - DAI, LA GRANDE AVVENTURA
Autore: Yuji Horii, Riku Sanjo, Koji Inada
Anno: 1989 - 1996
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Avventura, Azione, Combattimento, Fantasy
Dragon Quest – Dai no Daibouken, giunto in Italia come Dai – La grande Avventura, è forse uno dei titoli più sfortunati ma ancora di più sottovalutati che siano stati importati nel nostro paese. Non fu tuttavia questo il destino dell'opera in Giappone dove venne pubblicato sul celebre Shonen Jump e ove riscontrò un grande successo rimanendo tutt'ora nel cuore dei vecchi appassionati, tanto che ne vediamo una citazione nel suo “giovane kohai” Medaka Box (...in realtà ciò è più un sacrilegio nei confronti di Dai ma questa è un'altra storia).
Nato su libera ispirazione della celebre saga di videgames, e in effetti creato da vari autori che negli anni hanno continuato a lavorarvi compreso il maestro Toriyama che qui ha disegnato i mostri, Dai no Daibouken riprende in tutto le atmosfere della stessa.
È la storia del giovane Dai, energico ragazzino aspirante prode guerriero, che partirà in un viaggio assieme al mago Pop suo compagno per salvare il mondo dalla minaccia dell'esercito demoniaco e vendicare la scomparsa del suo maestro. Lungo il cammino incontreranno molti tra alleati, amici e infidi nemici fino a giungere (come del resto vorrebbe un gioco d ruolo) allo scontro finale con il malvagio Grande Satana Baan.
Sarà, per l'appunto, una grande avventura nella quale saranno anche affrontati dei grandi temi dall'onore al dovere verso la patria, dall'amore alla famiglia fino al razzismo, la vita e la morte. Un viaggio che per i personaggi che lo intraprendono non sarà solo volto a conoscere il mondo ma anche a conoscere in fondo loro stessi. Una sorta di Odissea ricca, quasi come quella omerica, di grandi personaggi dall'indiscusso carisma schierati sia tra le fila dei buoni che tra quelle dei “cattivi”: un cast unico nel suo genere per qualità e varietà in cui nessuno dei personaggi viene tralasciato o abbandonato dagli autori tanto che per fare un giusto elenco andrebbero citati tutti.
Arrivato in Italia come l'erede designato, erroneamente, di Dragon Ball e iniziato proprio al posto dello stesso al termine della sua prima pubblicazione, Dai no Daibouken non ha saputo raccogliere le molte, a posteriori eccessive, aspettative deluse probabilmente in virtù di una prima parte di storia in cui il manga è ancora acerbo e grezzo nella sua fattura. Un peccato perché i suoi miglioramenti, già sensibili dopo pochi numeri, divengono clamorosi da un certo punto di svolta (tra l'altro neanche troppo lontano dal principio) in poi.
Il mio manga preferito nonché cartacea Stella Polare per tutto ciò che è Shonen e Avventura.
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GOURMET
Autore: Jiro Taniguchi, Masayuki Kusumi
Anno: 1997
Pubblicato su: Panja (Fusousha) - Spa (Shuukanshi)
Genere: Slice of Life
Tra le principali caratteristiche comunicative proprie di un libro di narrativa quella maggiormente peculiare risiede nella licenza data al lettore immaginarsi luoghi, eventi e personaggi in base alle descrizioni che egli legge. Sta quindi alla bravura dello scrittore di rendere il più vivide possibili le sensazioni che prova il lettore nell'immaginare la storia. Con i manga, o comunque con un qualsiasi fumetto, la cosa è leggermente diversa poiché le immagini sono già “prestabilite” e quindi occorre puntare più sull'empatia suscitata nel lettore dai personaggi e dallo sviluppo della storia. Tuttavia non è affatto detto che la “letteratura disegnata” possa in tal senso limitare le sensazioni percepite da chi legge.
E proprio il Gourmet di Jiro Taniguchi (e Masayuki Kusumi) è un ottimo esempio di sensazioni e descrizioni trasmesse in modo più che efficace al lettore attraverso un manga. Seguendo infatti l'avventore protagonista della storia attraverso i vari luoghi in cui si trova a viaggiare, sarà come se noi che leggiamo fossimo lì a tavola con lui ora a mangiare in un ristorante di sushi, ora in un chiosco fuori città od ora in ristorante specializzato in carne alla coreana. Bravissimo in tal senso è il maestro Taniguchi, molto bravo nel far scorrere le vignette con un ritmo adeguatamente lento per far soffermare il lettore su ambientazioni e pietanze riprodotte con dovizia di particolari ma soprattutto nel fargli “digerire” i pensieri, le espressioni e le sensazioni del protagonista, tutti elementi diretti al lettore attraverso il disegno.
In generale non posso dire di essere un esperto cultore delle opere di Taniguchi, autore che non rientra proprio tra le mie letture abituali, tuttavia Gourmet mi ha colpito profondamente già alla prima occasionale lettura per quello che mi ha saputo trasmettere. Un'opera molto profonda nella sua semplicità, le cui qualità emergono con più evidenza anche quando la si analizza “a stomaco pieno”. Per palati fini e, magari anche maggiormente, per quelli più grossolani.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Gourmet | € 10.00 | Panini Comics |
Gourmet 2 | € 14.90 | Panini Comics |
Jiro Taniguchi - Gourmet (Gazzetta dello Sport) 6 | € 9.90 | La Gazzetta dello Sport |
Jiro Taniguchi - Gourmet (Gazzetta dello Sport) 7 | € 9.90 | La Gazzetta dello Sport |
Taniguchi Collection: Gourmet | € 13.90 | Panini Comics |
Taniguchi Collection: Gourmet Ristampa | € 14.90 | Panini Comics |
Taniguchi Deluxe Collection: Gourmet 1 | € 22.00 | Panini Comics |
AKIRA TORIYAMA - SCUOLA DI MANGA
Autore: Akira Toriyama, Akira Sakuma
Anno: 1982 - 1984
Pubblicato su: Fresh Jump (Shueisha)
Genere: Commedia, Demenziale
A quanti di noi e quante volte ciascuno sarà capitato, dopo lunghe e numerose letture di questo o quei manga, di voler almeno imitare qualcuno dei disegni che ci erano capitati sotto gli occhi? Anche a me, lo confesso.
Ma poi vedendo prodotti dei risultati non proprio augurabili si va a cercare una sorta di guida, magari un testo specifico, ma trovando poi spesso questo o quel manuale di disegno, frequentemente rivolti più a chi ha già una certa conoscenza tecnica del disegno e, in più, posti a disposizione a un prezzo neanche tanto accessibile.
In questa transitoria fase mi capitò sotto gli occhi questo “Scuola di Manga” del maestro Akira Toriyama. Un volumetto piuttosto piccolo ma denso di contenuti come raramente se ne trovano. Esso si divide in tre parti: nella prima, in un serie di mini avventure a fumetti, il maestro Toriyama insegna al suo allievo “Burba” (e anche a tutti i lettori) tecniche e strategie per comporre le storie; nella seconda, più didattica, si spiegano le tecniche di base del disegno; nella terza, ultima ma anche la più interessante, il maestro analizza i disegni inviatigli dai lettori, spesso cestinandoli allegramente, ma senza mai mancare di riportare tutte le correzioni necessarie per costruire una tavola ottimale.
Una vera e propria guida a come i manga vengono realmente fatti insomma, che risulterà non solo utile a chi vuole conoscere le basi del disegno ma anche per chi di manga ne vuole semplicemente “saperne di più” e conoscerne più nel profondo i meccanismi che portano alla loro creazione. Da non sottovalutare poi l'aspetto “storico” di questo volumetto che permette di osservare lo stato dell'arte di alcuni decenni (Toriyama lo realizzò mentre era all'opera su Dr. Slump e Arale) fa ma che al contempo è illustrativo anche di quello attuale poiché alla fine, evoluzioni stilistiche a parte, le basi sono rimaste nel tempo ben solide.
Raccomandabile a tutti quanti insomma: un manga, una guida, un libro di testo.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Akira Toriyama: Scuola di manga | € 3.90 | Star Comics |
INFERNO E PARADISO
Autore: Oh! Great
Anno: 1998 - 2010
Pubblicato su: Ultra Jump (Shueisha)
Genere: Arti Marziali, Azione, Combattimento, Ecchi, Scolastico
Tra i manga di maggiore impatto a livello grafico, personalmente inserirei di sicuro Inferno e Paradiso (o Tenjou Tenge, o Ten^2 che dir si voglia) di Oh! Great. Sarà anche vero che non bisogna giudicare un libro dalla copertina, ma questo è uno dei rari casi in cui mi sono avvicinato a un manga attirato proprio dalle belle illustrazioni sulle cover dei volumi presenti sugli scaffali. Illustrazioni che, guarda caso, ritraevano spesso ragazze belle assai.
Sarebbe tuttavia riduttivo identificare il disegno di Ogure Ito (vero nome dietro Oh! Great) con un'illustrazione di una pin-up piuttosto che un'altra. Autore dagli esordi nel settore degli hentai, lo troviamo qui al lavoro sulla sua prima opera di lunghezza pluriennale nella quale assistiamo a una radicale evoluzione del suo stile. Possibile infatti che se un ignaro lettore confrontasse l'aspetto di vari personaggi tra l'inizio e la fine della storia avrebbe, con tutta probabilità, qualche difficoltà a riconoscerli. Ma le sue migliori abilità Oh! Great le dimostra nel far convivere figure disegnate con grande eleganza con altre intrise di un senso di “bizzarro” e di grottesco magari assieme a scene di uno splatter molto spinto che possono seguire subito dopo.
Un affresco di stili diversi che pare riflettersi a specchio nella storia che vogliono raccontare (ma potrebbe essere posto anche il discorso inverso) la quale inizia come una vicenda di gang scolastico-giovanili ma che poi diventa una torbida commistione di action, fantasy, horror, erotismo ed esoterismo in cui niente è mai come sembra e tutto può cambiare da un momento all'altro.
In virtù di tutto questo Inferno e Paradiso non si rivela essere una lettura facile. Con il suo notevole polimorfismo e le sue geometrie non euclidee (altrimenti non si posson mica calcolare le misure della Maya Natsume) potrebbe deludere chi cerca qualcosa di ben preciso che sia un ecchi o un manga d'azione pura. Ma da raccomandare al lettore navigato che vuole un qualcosa fuori dagli schemi e di graficamente appagante.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Inferno e Paradiso 1 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 2 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 3 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 4 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 5 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 6 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 7 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 8 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 9 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 10 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 11 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 12 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 13 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 14 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 15 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 16 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 17 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 18 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 19 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 20 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 21 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 22 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 23 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 24 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 25 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 26 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 27 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 28 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 29 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 30 | € 2.00 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 31 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 32 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 33 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 34 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 35 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 36 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 37 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 38 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 39 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 40 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 41 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 42 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 43 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 44 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso 45 | € 2.20 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 1 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 1 Ristampa | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 2 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 3 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 3 Ristampa | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 4 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 4 Ristampa | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 5 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 5 Ristampa | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 6 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 7 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 8 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 9 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 10 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 11 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 12 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 13 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 14 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 15 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 16 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 17 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 18 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 19 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 20 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 21 | € 5.90 | Panini Comics |
Inferno e Paradiso Collection 22 | € 6.90 | Panini Comics |
MAGIC KNIGHT RAYEARTH
Autore: CLAMP
Anno: 1993 - 1995
Pubblicato su: Nakayoshi (Kodansha)
Genere: Avventura, Fantasy
Qualora si voglia cercare un manga che abbia una collocazione più trasversale possibile rispetto a un pubblico maschile e femminile, probabilmente lo si troverà in Magic Knight Rayearth. Opera tra quelle realizzate dal gruppo delle CLAMP, se non la più famosa, sicuramente quella che ha fatto conoscere le autrici al grande pubblico, anche grazie a una serie anime di buon successo internazionale.
Una storia fantasy in cui tre ragazzine sono evocate in veste di Cavalieri Magici, in un fantastico mondo lontano per salvare la principessa li tenuta prigioniera. Un inizio classico se non fosse che solitamente il ruolo dei salvatori in questo tipo di storia sarebbe stato di appannaggio di un gruppo al maschile. Ovviamente non è questo il solo elemento che pone Rayearth a cavallo tra uno shounen e uno shojo: del primo abbiamo l'ambientazione, l'avventura e molti accaniti combattimenti; del secondo una certa attenzione ai sentimenti dei personaggi e uno stile di disegno, certamente spigoloso, ma sempre piuttosto elegante e in continua evoluzione nel corso pur breve dell'opera.
Nato in realtà come un divertissement per le autrici che volevano giocare un po' con i loro passatempi preferiti (videogames, robot, automobili), Rayearth è diventato in finale un'avventura tutt'altro che banale impreziosita da una serie di personaggi molto carismatici, su tutti le tre protagoniste Hikaru, Umi e Fu, e da un finale che è riuscito a lasciare il segno. Al punto che all'epoca i fan premettero tanto per un seguito che potesse... diciamo, “rendere giustizia” per non anticipare eventualmente nulla a chi volesse saperne di più. E lasciando da parte anche il seguito che è un po' stato colto dalla famigerata “maledizione”.
Rayearth è un titolo di una certa importanza storica che per me non può mancare in una collezione di manga propriamente detta. A volerlo recuperare mi sento di indirizzare la scelta verso la prima edizione della Star Comics la quale, oltre a contare su volumi di ampio formato e con una qualità di materiali più alta della media, riporta un adattamento, che pur con qualche criticità, permetterà una lettura più immediate e godibile.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Magic Knight Rayearth 1 | € 3.90 | Star Comics |
Magic Knight Rayearth 2 | € 3.90 | Star Comics |
Magic Knight Rayearth 3 | € 3.90 | Star Comics |
Magic Knight Rayearth Deluxe 1 | € 4.90 | Star Comics |
Magic Knight Rayearth Deluxe 2 | € 4.90 | Star Comics |
Magic Knight Rayearth Deluxe 3 | € 4.90 | Star Comics |
AKB49 – THE RULES AGAINST LOVE
Autore: Reiji Miyajima, Motoazabu Factory
Anno: 2010 - Oggi
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Commedia, Gender Bender, Scolastico, Sentimentale
La sorpresa che non può mai mancare. Una di quelle opere che si scoprono dando ascolto a una casuale ed estemporanea “ispirazione del momento” ed altrimenti destinate al personale oblio.
Tale è in questa sede AKB49 – Renai Kinshi Jourei (La regola dell'amore proibito), manga realizzato e legato a doppio filo al celeberrimo, specialmente in Giappone, gruppo di Idol delle AKB48. Una storia comunque originale “che sia fan e non fan possono apprezzare”, come è scritto anche in presentazione ai suoi primi capitoli. Fattore non di poco conto visto che io non è che fossi o sia ora un accanito delle suddette AKB.
Ad ogni modo anche il non fan potrà presto apprendere molte cose di quell'ambiente seguendo i passi del giovane Minoru Urayama, anzi, del suo alter ego femminile Minori Urakawa di cui aveva vestito i panni per sostenere Hiroko, la ragazza di cui è segretamente innamorato, a un'audizione per entrare da apprendista nel gruppo. Mossa rischiosa poiché entrambi vengono reclutati... Parte così il viaggio dei due ragazzi nel “sistema” AKB. Una storia dalle atmosfere un po' alla “Saranno famosi” ma che alle volte raggiunge una tale tensione da avvicinarsi quasi allo shonen da battaglia. Del resto, come cantava qualcuno, Blood is on the dance floor.
Un manga davvero molto coinvolgente che in certe sue fasi procede a un ritmo davvero molto elevato letteralmente portando con se il lettore anche per merito del disegno di Reiji Miyajima, che appare a tratti un po' ruvido e “sporcato”, ma che riesce a trasmettere grande energia. Tra l'altro alcune cose che vi sono riportate potrebbero apparire esagerate, ma leggendo le cronache che ruotano attorno alle AKB48 ci si accorge ben presto che il manga è decisamente fedele alla realtà e anzi, in un certo modo, la ammorbidisce anche.
È un titolo ancora in corso per cui le somme definitive andrebbero tirate alla fine ma per il momento si è rivelato ben più che interessante. Ben meritevole di una chance sia che uno possa essere appassionato più, meno o per niente di cultura j-pop.
CAPTAIN TSUBASA - HOLLY & BENJI
Autore: Yoichi Takahashi
Anno: 1981 - 1988
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Sport, Calcio
Furono ricordi ancora vividi dei tempi dell'infanzia che mi portarono, ormai molto tempo fa ad iniziare la collezione di Captain Tsubasa, manga di Yoichi Takahashi dal quale fu tratto l'anime che qui in Italia da sempre conosciamo come Holly & Benji. Ricordi di azioni interminabili svolte su campi lunghissimi e di tiri della durata di alcuni minuti che per chi conosceva solamente il cartone erano cose difficili da immaginare da “confinate” nel relativamente poco spazio delle pagine di un manga. Eppure nella veste cartacea, che poi sarebbe quella originale, il manga pare possedere un certo realismo almeno nello svolgimento delle azioni, almeno in particolare nei tempi in cui avvengono le stesse se comparate al cartone animato.
Non è però questo il momento per quantificare il realismo presente in Captain Tsubasa, semmai esso è una qualità in più che il manga possiede. Siamo pur sempre di fronte a uno shonen manga che per di più è passato su Shonen Jump, rivista di battaglie quasi per definizione. E infatti anche qui il campo da gioco diventa un campo di battaglia ove si affrontano le squadre ma soprattutto si affrontano i giocatori con le loro individualità, personalità, motivazioni, ideali e valori. Un ricco spaccato di umanità dove ogni individuo percorre la sua strada crescendo lungo di essa, e in effetti non poteva essere altrimenti se il manga vuole lasciare un messaggio positivo e educativo ai suoi (idealmente) giovani lettori.
Molto facile dunque che chi legge possa trovare il proprio beniamino con cui possa avere maggiore affinità: uno Hyuga, un Hishizaki, uno Schneider piuttosto che il protagonista Tsubasa, forse fin troppo infuso di talento e in grazia alle divinità calcistiche.
Riagganciandoci infine al discorso del realismo, questo primo manga di Captain Tsubasa è anche quello che meglio coniuga la scoperta e la descrizione di uno sport come il calcio, a quel tempo abbastanza sconosciuto in Giappone, con le esigenze di spettacolarità di un manga shonen. Una cosa non da poco viste varie esagerazioni che già il successivo World Youth, senza contare ulteriori serie, avevano mostrato.
Davvero un bel manga Captain Tsubasa.
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NEGIMA! MAGISTER NEGI MAGI
Autore: Ken Akamatsu
Anno: 2003 - 2012
Pubblicato su: Weekly Shounen Magazine (Kodansha)
Genere: Harem, Scolastico, Demenziale, Majokko
In questa lunga lista di titoli da consigliare non poteva mancare almeno un titolo action-ecchi, un ruolo che per questa occasione spetta a Negima! Che poi, in realtà, quando ho iniziato a seguirlo non è che puntassi direttamente verso l'ecchi, piuttosto si cercava una storia che fosse divertente da leggere.
E, in fin dei conti, con Negima! ci si diverte parecchio. Un divertimento non certo sottile, ma piuttosto di grana grossa, un po' al limite del fracassone generato dall'elevatissimo numero di personaggi che ivi compaiono e alle moltissime situazioni fantasiose, bizzarre e paradossali che si vengono a creare. In Negima infatti c'è un po' di tutto: maghi, esperti di arti marziali, ninja, sacerdotesse, demoni, mezzi demoni, demoni a tre quarti, elfi, draghi, gente che viene dal futuro, mondi paralleli, agenti segreti, vampiri e chi più ne ha più ne metta. Come se non bastasse un incipit che vede il giovanissimo professor Negi fare da insegnante in una classe di trenta e passa studentesse.
Con Negima! siamo quasi al manga “di esplorazione”: più si va avanti con la storia più si scoprono nuove cose e ancor di più si ha la sensazione che ce ne siano ancora molte altre da scoprire sia che ci si trovi in un “normale” clima da commedia scolastica o in qualche battaglia o in un torneo di arti marziali. E in più, a condire tutto questo abbiamo una buona dose di ecchi e del fan service più vario per il bel gradire del pubblico maschile.
Una miscela quasi esplosiva portata al lettore attraverso il disegno molto elegante ed efficace, che per di più evolve in meglio in maniera sensibile con il procedere del manga, del maestro Akamatsu (molto interessanti poi i “making of” in chiusura dei volumi sulla realizzazione dei fondali).
Un bel manga, molto movimentato e piacevole da leggere.
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Titolo | Prezzo | Casa editrice |
---|---|---|
Negima 1 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 2 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 3 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 4 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 5 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 6 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 7 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 8 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 9 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 10 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 11 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 12 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 13 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 14 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 15 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 16 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 17 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 18 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 19 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 20 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 21 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 22 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 23 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 24 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 25 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 26 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 27 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 28 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 29 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 30 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 31 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 32 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 33 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 34 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 35 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 36 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 37 | € 4.20 | Star Comics |
Negima 38 | € 4.20 | Star Comics |
Negima! Magister Negi Magi 1 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 2 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 3 | € 4.50 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 4 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 5 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 6 | € 4.50 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 7 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 8 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 9 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 10 | € 4.00 | Play Press |
Negima! Magister Negi Magi 11 | € 4.00 | Play Press |
DRAGON BALL
Autore: Akira Toriyama
Anno: 1984 - 1995
Pubblicato su: Weekly Shounen Jump (Shueisha)
Genere: Avventura, Azione, Combattimento, Fantasy
La storica pietra miliare. È stato questo il primo manga da me collezionato in modo serio e sistematico, trovato una sera fortuitamente a casa di un amico e ritrovato da li a poche settimane mentre si spendevano 130.000 unità del vecchio conio per recuperarne gli arretrati.
Un manga poliedrico, con più sfaccettature di quante si creda. Comincia in modo allegro facendo una fantasiosa parodia della leggenda del Saiyuki e poi continuando a rielaborale alla stessa maniera i film di arti marziali tanto popolari in estremo oriente. Continua poi viaggiando per le strade dell'avventura, facendo un po' più “sul serio” ma mantenendo sempre la vena di freschezza e di fantasia con cui aveva iniziato.
E poi, quasi come nel passaggio di un ragazzo all'età adulta, svolta in maniera decisa verso nuovi orizzonti andando a mostrare atmosfere meno allegre, avversari sempre più potenti e battaglie sempre più epiche e distruttive. Tuttavia quest'opera non si dimentica mai da dove è partita e non manca di mantenere il suo registro almeno un po' sopra le righe e anzi, quando inizia a incamminarsi verso la fine, arriva anche a scherzare un po' su se stessa.
Un manga che non esito a definire fondamentale, che ha tracciato una linea ben definita a partire dagli anni '80 fino ad oggi. Tra i “padri fondatori” del manga “battle shonen”, ha dato dettami di stile che perdurano tutt'ora, non solo nei manga ma anche nei videogiochi (molti e famosi omaggi e citazioni) e nel cinema orientale e occidentale. Un grande onore al merito, ma al contempo una limitativa visione da parte delle masse del grande pubblico che troppo spesso sottovaluta, o magari dimentica, ciò che questo manga era prima della famosa svolta quando, cioè, era “solamente” una fantasiosa avventura non meno (forse anche di più) appassionante della sua versione “adulta” e muscolare.
Stiamo parlando dell'opera più importante del maestro Akira Toriyama.
Stiamo parlando di Dragon Ball.
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THE WORLD GOD ONLY KNOWS
Autore: Tamiki Wakaki
Anno: 2008 - Oggi
Pubblicato su: Weekly Shounen Sunday (Shogakukan)
Genere: Avventura, Commedia, Harem, Soprannaturale, Scolastico
Ultimo, ma non meno importante, di questa lista è The World God Only Knows. Un manga abbastanza insolito e difficilmente inquadrabile in una tipologia ben precisa. È una commedia sentimentale con strizzatine d'occhio verso l'harem? Oppure è un manga quasi “d'azione” con dei toni di mistero? O magari un titolo che omaggia il mondo dei videogiochi e in particolare quello dei Gal Games? O forse è in realtà anche una sottile parodia e satira del mondo otaku in generale... Difficile dirlo, appunto. The World God Only Knows cambia spesso il proprio registro e anche quando rimane focalizzato sul suo tema centrale è difficile che riproponga più volte la stessa situazione.
Centro di gravità (permanente) della storia è l'insolito protagonista, Keima Katsuragi, il “Dio della conquista” che dovrà liberare l'animo delle ragazze infestate dai demoniaci kaketama conquistandone appunto il cuore. Di certo non il classico eroe di turno, anzi un personaggio egoista, irritante, menefreghista e otaku al limite quasi dell'anti-eroe ma che poi dimostra di avere una personalità di un certo peso. E quasi per compensare lo affianca la simpatica demone Elsie, dolce e ingenua, anche immeritatamente maltrattata da Keima (in un frangente arriva persino a spedirla per posta). Ruotano attorno a loro tutta una serie di personaggi femminili di cui l'autore non manca mai di caratterizzarne a fondo le doti e la personalità.
Un sapiente lavoro fatto da Tamiki Wakaki nel definire i personaggi della sua storia. Un'ottima resa anche dal punto di vista del disegno, che a un primo sguardo potrebbe apparire oltremodo semplice, ma che si rivela infine ricco nei particolari e dalla notevole espressività.
Un manga non dall'approccio semplice ma che “esce alla distanza” sorprendendo varie volte il lettore che ne è rimasto colpito. Soprattutto i videogiocatori cresciuti nell'era dei giochi in 2D e gli appassionati di anime non giovanissimi dovrebbero dargli una possibilità.
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AKB49 - THE RULES AGAINST LOVE, poi, un tocco di classe.
&
MAGIC KNIGHT RAYEARTH
li ho comprati e completati, e sono stato molto soddisfatto
CAPTAIN TSUBASA - HOLLY & BENJI, lo solo letto e con il fatto che il protagonista in quasi 60 volumi lo si vede perdere una sola partita lo rende quasi antipatico!
persino messi, ronaldo, ibra, ecc a confronto sembrano dei falliti!
come voto darei tra 6/7
INFERNO E PARADISO inizia a leggerlo con l ' avanzare della storia mi sono incasinato! 7
Holly e Benji e Dragonball sono due opere che apprezzo esclusivamente in formato animato, cartaceo non mi trasmettono nulla.
In aggiunta io mi sentirei di sconsigliare la lettura di Negima (uno dei pochissimi manga che ho droppato per disperazione) e di Inferno e Paradiso al quale assegnerei semplicemente un 5. Oh Great è ormai arcinoto per il suo talento nel disegno, soprattutto quando si cimenta con le figure femminili, ma la trama di quest'opera (come spesso avviene con i suoi titoli) diviene un vero e proprio delirio al quale è assai arduo riuscire a trovare un briciolo di senso logico. Nelle fasi più concitate anche il disegno diventa molto confusionario.
E' stata una forte delusione per me.
Rayearth è un buon manga ma non un capolavoro.
Gli altri non li ho letti ma nemmeno mi interessano.
Il primo di per sé non è male, ma sono influenzata dal fatto che è un'opera delle Clamp. Avendo letto parecchie delle loro serie, mi sento di dire che se proprio avessi dovuto pescare da lì, io avrei scelto altro.
AKB49 invece lo aborro. Lo trovo un'accozzaglia di banalità e buonismo davvero micidiali, impensabili visto il setting della storia. Anche a livello di trama lo trovo scadente. Addirittura, mi ha spinto a creare un abbozzo di tesi di laurea sulle idol...
Per quanto riguarda gli altri, alcuni non li ho letti, ma quantomeno mi trovo d'accordo su Captain Tsubasa e Dragonball.
Se mai riuscirò a recuperarlo sperso di trovare la prima edizione della Star Comics ^^
Condivido poco o niente di questa lista, ma apprezzo tantissimo che tu abbia citato le Clamp(oggi è diventato quasi uno sport sparare addosso a ste povere ragazzuole ^^;; ), anche se in realtà Rayearth è una delle loro opere che ho apprezzato di meno(a parte il finale a sorpresa ..e soprattutto mi ha incuriosito la tua rece di Inferno e Paradiso(anche io sono sempre stata attratta dalle cover, bellissime, ma la credeveo una robetta da niente a livello di trama, mi fa piacere che tu ne abbia invece sottolineato lo spessore e soprattutto la poliedricità di ispirazioni, mi hai convinto a recuperarla )
Dovrei proseguire anche Negima da una vita, a dire io vero, sono ferma al 14 O.o
Anche su Taniguchi ho poco da dire: prima o poi lo reperito' questo 'Gourmet', che mi intriga assai.
Rayearth, qualita Clamp. Acquistato molti anni fa', letto e straletto (Mokonaaaa ).
Inferno e Paradiso..anzi no, Oh Great proprio (anche Air gear). Quoto Nyx: inizio ottimo, molto promettente, proseguo nella norma e, purtroppo, finale assolutamente illogico e confusionario. Completo, ma chissa' quando mi capitera' mai di rileggerlo.
AKB...passo. Realta' completamente (o quasi) stravolta. Da amante del Team K/Trio (Sayaka/Sae/Yuko), lo trovo pessimo.
Per quanto riguarda il resto sono titoli che non conosco o che ho letto ma non mi hanno colpito più di tanto (Capitan Tsubasa o Dragonball, che dopo la saga di freezer diventa assai ripetitivo), ma proverò a dare uno sguarda ad AKB49
Però starò molto lontana da Infermo e Paradiso, mi dispiace, ma Oh Great! non è proprio un autore nelle mie corde ._.
Ad esempio, trovo romantico e sensato l'inserimento di Dragon Ball, che sicuramente, per quanto oggi venga ingiustamente criticato, è stato per molti (me compreso) il primo manga e tutt'oggi è un fumetto divertente, spensierato e avvincente, che si legge con estremo piacere. Anche per me è stato il primo manga, ma non gli ho mai perdonato il "trasformarsi" in "Dragon Ball Z", cominciando a narrare di palestrati coi caschi di banane in testa che se menano urlando invece di pelatini senza naso, maialini che si trasformano e bonazze che cambiano personalità starnutendo. Difatti, con tutto il bene che voglio a Dragon Ball, gli preferisco altre opere dello stesso autore, come il più divertente, geniale e coerente Dr. Slump e Arale o diverse short stories più mature.
Scuola di manga, l'altro titolo di Toriyama inserito nella classifica di Swordman, è un bel manuale, che personalmente ho apprezzato più per le gags che per i consigli da disegnatore veri e propri (a disegnare capra sono e capra resto, mai imparerò, anche se mi insegna lui che è uno dei miei mangaka preferiti!).
A Dragon Ball, che si perde strada facendo, che pian piano viene scritto più da editori e fans che dal suo stesso autore e che, tutto sommato, rimane un'opera di solo disimpegno senza tematiche troppo profonde, ho preferito l' "erede" La grande avventura di Dai, non a caso presente anche nella mia [url=www.animeclick.it/news/33499-animeclickit-top-10-manga-i-consigli-di-kotaro]classifica[/url] pubblicata qualche tempo fa. Nonostante lo conosca ormai da una quindicina d'anni e abbia letto molte altre storie dello stesso tipo, continuo a ritenere La grande avventura di Dai il miglior shounen d'avventura in cui mi sia mai imbattuto. Mi piace perché non è una di quelle storie che promettono e non mantengono, ma La grande avventura di Dai mette subito in chiaro quel che vuole narrarti, e su quella linea rimane: c'è l'eroe (punto A), c'è il cattivo (punto B), e in mezzo ci saranno infinite avventure, che puntualmente arrivano, stupiscono, intrattengono ed emozionano il lettore, presentando personaggi indimenticabili che diventano davvero amici per chi legge e attraversano un chiaro percorso di formazione lungo tutta la storia, viaggi in mondi di fantasia molto evocativi, battaglie ricche di pathos, colpi di scena e temi anche abbastanza significativi.
E' davvero un peccato che in Italia, ormai, non sia più tanto conosciuto, a causa anche del fatto che l'edizione del manga è vecchiotta e quasi irreperibile, e il cartone è stato quasi una meteora sia in Italia che nello stesso Giappone, perché è una storia che merita davvero tanto e che ha tanto da insegnare, a chi i manga li legge ma anche a chi i manga li fa.
Un altro manga della lista di Swordman che mi è piaciuto è Gourmet di Jiro Taniguchi, ma non è, fra le tante opere del maestro, una di quelle che indicherei fra le mie preferite, in quanto è un manga solo d'atmosfere, privo di trama. Serve una certa sensibilità per poterlo apprezzare, e non tutti ci riescono. Io stesso, quando lo lessi, gli preferii di poco L'uomo che cammina, anche se entrambe le storie sono inscindibilmente legate nella mia memoria, vuoi perché erano pubblicate insieme nello stesso volume, vuoi perché, come mi disse la mia compagna di banco del liceo a cui lo prestai ai tempi, unendo i protagonisti delle due storie, ossia un uomo che si fa lunghissime camminate a vuoto in giro per la città e un altro che si ferma ad ogni chiosco, ristorante o bar a mangiare e assaggiare tutte le leccornie che trova, si formerebbe un mio perfetto alter-ego
Magic Knight Rayearth è, invece, una delle poche opere delle Clamp che ho apprezzato pienamente, nonché uno degli shoujo che consiglierei indiscriminatamente a tutti, conoscitori o detrattori di questa tipologia di manga, in virtù del suo essere una storia ibrida che racchiude in sé mostri fantasy, magie, robot, combattimenti e amore, comicità e dramma. E' un insieme di elementi molto eterogeneo, in cui chiunque potrà trovare almeno una cosa che gli è congeniale o che lo interessi... e poi, innegabilmente, è uno dei manga meglio disegnati al mondo! Certe tavole sono davvero una gioia per gli occhi! Non passa giorno che non rinfacci alle Clamp di aver abbandonato questo meraviglioso stile in favore di uno più semplice ma anche, a mio avviso, più brutto!
La presenza di Captain Tsubasa mi stupisce e sorprende, poiché in Italia si è sempre divinizzato il cartone animato e il manga invece è passato quasi inosservato, senza fare troppo clamore. Io sono uno dei pochi che, invece, con il cartone si annoiava molto, non essendo affatto appassionato di calcio (ero uno di quelli sfigati che, al massimo, piazzavano in porta ma che non ne parava mai una, quando si giocava con gli amichetti). Ho riscoperto il manga per puro caso, quando ormai ero cresciuto, sull'onda di un campionato di calcio televisivo a cui ho fatto finta di interessarmi, e ho scoperto un manga inaspettatamente bellissimo e coinvolgente, che mi ha fatto sognare molto e regalato bellissime emozioni, mettendo pezze a diversi difetti della serie animata come l'eccessiva lentezza e riuscendo a intrattenere, coi suoi colpi e le sue partite al limite dell'incredibile, con i suoi personaggi che vedono in quel pallone un amico, un sogno, e sono capaci di rischiare la vita per lui, anche me che di calcio non ne voglio manco a brodo (... w gli sport individuali/da combattimento! ).
Unica nota stonata, fra quelle che conosco, nella classifica, è Negima, manga che ho interrotto dopo una ventina scarsa di uscite, perché troppo diverso da quelli che erano diventati i miei gusti, nonostante ne avessi apprezzati i primi numeri pubblicati da Play Press diversi anni prima. Questi manga ricchi di fanservice dove in ogni momento c'è la scusa buona per mostrare mutandine, orecchie da gatto, costumi da cameriera, bambine moe, e dove i personaggi che contano sono praticamente tutti femminili, ragazzine combattenti che hanno ragione di combattenti maschi ben più navigati di loro, han cominciato ormai a starmi un po' indigesti, in Negima non mi ritrovavo più, mi annoiavo leggendo, e l'ho abbandonato senza troppi problemi. Più bello il precedente Love Hina, commedia "romantica" che di romantico ha poco, ha sempre parecchio fanservice sacrificabile e personaggi maschili col carisma di una pozzanghera di fango, ma diversi personaggi sono indovinati, molte gags sono spassosissime e la follia generale del tutto strappa ben più di una risata.
I primi due, anche se non li boccerei del tutto, non mi sono piaciuti molto: Inferno e Paradiso, per quanto abbia disegni stupendi, soffre di gravi problemi nella sceneggiatura, mentre Negima a un certo punto della storia prende una piega che non mi ha convinto.
Dragon Ball invece è un titolo che, oltre il valore storico nella formazione degli shonen moderni, risulta ancora adesso una lettura piacevole.
The World God Only Knows è semplicemente uno dei manga che compro e leggo più volentieri tra quelli che seguo, una storia non profonda, ma divertente e coinvolgente.
Tra quelli che non conosco mi interesserebbero Dai, La grande Avventura, di cui ho qualche ricordo del cartone, e AKB49 - Renai Kinshi Jourei che sembra un titolo simpatico.
Vengo solo a precisare che non è una classifica (Dai a parte) ma solo una selezione di titoli da consigliare, che siano condivisi o meno non ha importanza. Obbiettivo di questa serie di articoli non era certo quello di inseguire il consenso.
Selezione che tra l'altro è stata un po' figlia del momento e dell'esigenza di variare anche un po' sui titoli scelti.
@Zellolo
La cosa è reciproca, ma come sopra non importa Vissero tutti felici e contenti.
@Kotaro
Non mi si smentisce sul WOT...
Ma come non quotare le parole spese su Dai, manga che non ha incontrato molta fortuna in Italia neanche con la serie animata. Su questa poi è strano che ne abbiano animato solo la prima parte e non la seconda dove dimostra il meglio di se, eppure è uno dei manga di Jump più venduti di sempre... Misteri...
Vero anche per Tsubasa. Secondo me rende meglio in cartaceo
Dai - La grande avventura e Dragon Ball che rientrano anche per me tra i preferiti in assoluto, poi Magic Knight Rayearth che, sebbene ritenga l'anime superiore rimane comunque un manga con una bella storia appassionante e con personaggi ben caratterizzati.
Akira Toriyama - Scuola di manga l'ho letto e apprezzato, però mi rimane più una simpatica lezione di manga nello stile dell'autore e nulla di più, perciò non mi è rimasto particolarmente memorabile.
Gourmet l'ho letto(metà) nella raccolta uscita con Repubblica e mi sapeva abbastanza interessante e coinvolgente, perlomeno ci si faceva una cultura a leggere di tutti quei piatti tipicamente giapponesi Inoltre i disegni erano ottimi, maggiormente apprezzati in Quartieri lontani, visto che l'ho letto per intero e maggiormente goduto.
Di quelle elencate ho complete:
- Dragon Ball
- Negima! (fino al 33 di 38) --> lo sto seguendo
Mentre sto recuperando / voglio recuperare:
- Dai la grande avventura --> ho un po' di volumi
- Gourmet
- Magic Knight Rayearth --> entrambe le serie, voglio leggere tutto delle clamp ^^
- Capitan Tsubasa
- TWGOK --> è in wish ma l'ho messo un po' così, non che mi interessi molto dopo il drop dell'anime alla fine del primo episodio... .--.
Negima lo droppai al tempo della prima edizione.
Tra quelli proposti sarei tentato per TWGOK, lessi qualche tempo fa un solo numero, non mi sembrò male, ma avevo troppe serie da seguire e lo abbandonai, dovrei riprenderlo, visto anche i numerosi pareri positivi.
Per il resto non sono il mio genere.
- Gourmet : Dopo L'Uomo che Cammina, è la peggior opera di Jiro Taniguchi. Ottimo trattato di cucina, ma come fumetto è un fallimento, anche se soggettivamente mi ha peso in taluni punti.
-Scuola di Manga : Una piacevolissima sopresa, pensavo fosse una noia mortale, ed invece Toriyama riesce a farti appassionare ad un'opera del genere. Non è imprescindibile e neanche un must, ma svolge egregiamente il suo sporco lavoro.
- Inferno e Paradiso : Ho un debole per Oh Great, anche se nè questo e nè Air Gear sono neanche vicino all'aggettivo capolavoro. Quest'opera però mostra tutta la bravura dell'autore nel disegno e l'evoluzione del suo stile (Maya Natsume del volume 1 è totalmente diversa alla Maya Natsume della seconda metà della storia), la storia per i primi 16 volumi è comprensibile, poi...ahimè deraglia alla grande.
Come Inferno e Paradiso. Da amante della saga di Air Gear, Inferno e Paradiso mi attira moltissimo!
però è anche vero che Oh! Great negli ultimi volumi che ho letto non si da proprio una regolata a far (s)vestire in modi assurdi le sue ragazze. Non sono un fan dell'ecchi...
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