La 61enne Emiko Hirose è stata arrestata con l’accusa di omicidio. La donna avrebbe preso a “tazzate” il 70enne marito Yasuo Hirose, professore di ingegneria presso l’università di Yokohama, nella loro abitazione di Isehara, nella prefettura di Kanagawa, colpendolo ripetutamente fino ad ucciderlo. Sì, avete capito bene, l’arma del delitto non è altro che una comune tazza di ceramica per il caffellatte.La donna avrebbe inferto alla vittima una dozzina di colpi, sul capo e sul volto, intorno alle 20:40, al rientro dell’uomo a casa. Poi - presa dal rimorso - avrebbe chiamato un’ambulanza alle 20:50, dicendo che aveva litigato col marito e che lui era riverso esanime sul pavimento. L’uomo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.
La signora ha ammesso di aver reagito violentemente, esasperata dalla condotta del marito: sempre ubriaco e sempre pronto a tradirla con le sue infinite donnacce; ma ha negato di aver mai avuto intenzione di ucciderlo.
Fonte consultata: Japantimes
Sarebbe l'incipit perfetto per un documentario sulle morti più assurde di sempre
Cmq.....forse quella tazzina di caffè era imbevuta di haki tonalità dell'armatura, per questo è riuscita ad uccidere un uomo
Hai capito la vecchia con l'haki
1. a settanta anni ti metti a tradire la moglie???ma quanta energia devi avere per riuscirci????
2. ma che razza di ceramica hanno usato per fare quella tazzina ultraresistente???
@MYstery: ci hanno già fatto un film, si chiama The Darwin awards...sicuramente se lo avessero saputo avrebbero aggiunto anche questa morte!
All'apparenza, forse...
In realtà era di piombo rinforzato <.<
Però non voleva ucciderlo dai....
non era poi così cattiva "poverina"
<.<
>.>
Poveretto lui.
Ora.
So che un omicidio è sempre un omicidio, però.... Ucciso a colpi di tazza di caffè....dai....Manco fossimo in una puntata di Happy Tree Friends.
Comunque se dovessi andare a casa della signora prenderei solo un succo di frutta in un bicchiere di plastica.
E chi sarebbe?
@Legend: hahahaha! Verissimo xD
Non guarderò mai più una tazza con gli stessi occhi. Soprattutto al bar...
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