Sentimental Shooting è un divertente sparatutto verticale basato sulla serie di videogame Sentimental Graffiti. Non è un gioco proprio “ufficiale” ma è un doujin game che usa le protagoniste del gioco originale.
Per chi non lo conosce, Sentimental Graffiti è un popolare dating sim, una visual novel in cui un ragazzo che viaggia attraverso il Giappone incontra dodici diverse ragazze mentre è in cerca di una misteriosa ragazza che gli ha mandato una lettera. Dal gioco è stata anche tratta una bella serie anime (Sentimental Journey, che consiglio di guardare), ed è uscito anche un sequel.
Poi c’è questo Sentimental Shooting.
Nel videogame siamo ai comandi di una piccola navicella e il nostro scopo non è quello di salvare la Terra da un invasione aliena. Proprio no. Il nostro obiettivo è sparare ai vestiti delle ragazze e lasciarle come mamma le ha fatte.
Esattamente. Si sceglie una delle dodici stage disponibili, una per ragazza, e si inizia a giocare.
Abbiamo sullo sfondo una grande immagine con la ragazza che è vestita, di solito in divisa scolastica, e una volta iniziato il gioco dobbiamo sparare in vari punti dei suoi abiti per distruggerli.
Gli indumenti sono divisi in diversi riquadri, delle “hit box” che hanno al loro interno un numerino che segna il numero di colpi necessari alla distruzione. Raggiunto quel numero, i vestiti vanno in pezzi. Gli indumenti più piccoli, come calzini e parti di gonna o maniche di camicia, hanno poca “energia”, mentre quelli più “importanti” hanno bisogno di più colpi per essere distrutti. Il tutto va fatto in un tempo limite, all’incirca un minuto e mezzo.
Se si riesce a lasciare la ragazza in reggiseno e mutandine, distruggendo il 100% di vestiti, si può accedere al secondo quadro, dove ovviamente lo scopo e distruggere anche i due ultimi indumenti, che sono però molto più resistenti.
Ma non è finita qui. Ovviamente, sparare ad un’immagine statica sarebbe fin troppo facile. Per questo, ad ostacolarci nel nostro intento troveremo una miriade di nemici, astronavi grandi e piccole che ci spareranno addosso un’inferno di colpi luminosi capaci di distruggere la nostra piccola navicella al minimo contatto.
Come in ogni gioco di questo genere, a facilitarci un po’ il compito ci sono i classici potenziamenti, ottenibili dalla distruzione delle navicelle nemiche, e che permettono di aumentare la potenza e la gittata dei nostri attacchi. C’è poi un attacco speciale che si può usare solo un numero limitato di volte che ripulisce completamente lo schermo dai proiettili dei nemici e blocca lo scorrimento dell’immagine. Nella seconda stage per ogni ragazza (quella in cui sono in biancheria intima) compare sempre un boss.
La difficoltà di gioco è alta, il giocatore ha solo tre vite e non ci sono continue. Se si perde nel secondo riquadro bisogna ripartire dal primo, e per vincerli bisogna completarli entrambi di fila.
Graficamente il gioco si presenta molto colorato e luminoso. I disegni che fanno da sfondo, sono abbastanza ben fatti e ricalcano lo stile del chara design originale di Sentimental Graffiti, va detto però che presentano la classica censura a mosaico sulle parti intime (tutto quel casino per distruggere le mutande, e poi è pure pixellata…). I modelli delle navicelle invece sono molto semplici, in stile gioco a 8 bit, ma considerato il tipo di gioco l’effetto è molto gradevole.
Musica ed effetti sonori fanno bene la loro parte, fornendo un più che buono sottofondo.
Per chi non lo conosce, Sentimental Graffiti è un popolare dating sim, una visual novel in cui un ragazzo che viaggia attraverso il Giappone incontra dodici diverse ragazze mentre è in cerca di una misteriosa ragazza che gli ha mandato una lettera. Dal gioco è stata anche tratta una bella serie anime (Sentimental Journey, che consiglio di guardare), ed è uscito anche un sequel.
Poi c’è questo Sentimental Shooting.
Nel videogame siamo ai comandi di una piccola navicella e il nostro scopo non è quello di salvare la Terra da un invasione aliena. Proprio no. Il nostro obiettivo è sparare ai vestiti delle ragazze e lasciarle come mamma le ha fatte.
Esattamente. Si sceglie una delle dodici stage disponibili, una per ragazza, e si inizia a giocare.
Abbiamo sullo sfondo una grande immagine con la ragazza che è vestita, di solito in divisa scolastica, e una volta iniziato il gioco dobbiamo sparare in vari punti dei suoi abiti per distruggerli.
Gli indumenti sono divisi in diversi riquadri, delle “hit box” che hanno al loro interno un numerino che segna il numero di colpi necessari alla distruzione. Raggiunto quel numero, i vestiti vanno in pezzi. Gli indumenti più piccoli, come calzini e parti di gonna o maniche di camicia, hanno poca “energia”, mentre quelli più “importanti” hanno bisogno di più colpi per essere distrutti. Il tutto va fatto in un tempo limite, all’incirca un minuto e mezzo.
Se si riesce a lasciare la ragazza in reggiseno e mutandine, distruggendo il 100% di vestiti, si può accedere al secondo quadro, dove ovviamente lo scopo e distruggere anche i due ultimi indumenti, che sono però molto più resistenti.
Ma non è finita qui. Ovviamente, sparare ad un’immagine statica sarebbe fin troppo facile. Per questo, ad ostacolarci nel nostro intento troveremo una miriade di nemici, astronavi grandi e piccole che ci spareranno addosso un’inferno di colpi luminosi capaci di distruggere la nostra piccola navicella al minimo contatto.
Come in ogni gioco di questo genere, a facilitarci un po’ il compito ci sono i classici potenziamenti, ottenibili dalla distruzione delle navicelle nemiche, e che permettono di aumentare la potenza e la gittata dei nostri attacchi. C’è poi un attacco speciale che si può usare solo un numero limitato di volte che ripulisce completamente lo schermo dai proiettili dei nemici e blocca lo scorrimento dell’immagine. Nella seconda stage per ogni ragazza (quella in cui sono in biancheria intima) compare sempre un boss.
La difficoltà di gioco è alta, il giocatore ha solo tre vite e non ci sono continue. Se si perde nel secondo riquadro bisogna ripartire dal primo, e per vincerli bisogna completarli entrambi di fila.
Graficamente il gioco si presenta molto colorato e luminoso. I disegni che fanno da sfondo, sono abbastanza ben fatti e ricalcano lo stile del chara design originale di Sentimental Graffiti, va detto però che presentano la classica censura a mosaico sulle parti intime (tutto quel casino per distruggere le mutande, e poi è pure pixellata…). I modelli delle navicelle invece sono molto semplici, in stile gioco a 8 bit, ma considerato il tipo di gioco l’effetto è molto gradevole.
Musica ed effetti sonori fanno bene la loro parte, fornendo un più che buono sottofondo.
Come gioco in sé Sentimental Shooting riesce ad essere molto divertente e longevo, provocando anche un minimo di dipendenza. Non è tanto il voler vedere le ragazze nude, perché diciamo la verità, le immagini sono parecchio caste e poco eccitanti, ma più il voler migliorare sempre di più partita dopo partita. Capita di perdere quando ormai manca proprio poco a distruggere completamente una divisa scolastica che un colpo lanciato a tradimento da chissà dove ci porta al game over, e prima che ci si renda conto si è già premuto il tasto di retry.
Per gli amanti dei vecchi sparatutto e delle belle ragazze degli anime, Sentimental Shooting si rivela essere un simpatico e malizioso passatempo.
Per gli amanti dei vecchi sparatutto e delle belle ragazze degli anime, Sentimental Shooting si rivela essere un simpatico e malizioso passatempo.
Pro
- Molto colorato
- Gameplay semplice ed immediato
- Buona longevità
Contro
- È parecchio difficile
- Le immagini sono fin troppo caste
Si trova facilmente e come gioco è abbastanza divertente se piace il genere.
Solo che all'epoca l'avevo quasi finito tutto, solo una non riuscivo a batterla...
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