Lucky Red intende mantenere molto alta l'attenzione sull'ultima opera del Maestro Isao Takahata e - pochi giorni dopo averne annunciato la data di uscita - ha deciso di rivelarne il poster ufficiale, ma soprattuttoun primissimo trailer. Il film arriverà nelle nostre sale con il titolo La Storia della Principessa Splendente / Kaguya-hime no Monogatari, per tre giorni 3-4-5 novembre, ancora non è chiaro se vi sarà un'anteprima a Lucca, ma i fan lo auspicato.
All’età di 78 anni Isao Takahata ha creato un nuovo stile nell'animazione, disegnato interamente a mano, destinato ad imprimere un segno nella storia della tecnica espressiva, è semplice e impressionistico, in grado di dare alle immagini una straordinaria forza visiva e grande realismo.
Come noto, il film è stato già proposto al TIFF (Toronto International Film Festival) e nei giorni scorsi Studio Ghibli.it ha proposto un'intervista ad Isao Takahata, realizzata dal giornalista Alex Billington, nella quale si è parlato della carriera del cofondatore dello Studio, dei suoi lavori e di questo suo ultimo film, ne estraiamo un frammento: Alex Billington: Le devo chiedere: è passato molto tempo dal suo ultimo film. Perché ha deciso di farlo uscire adesso e perché ha scelto questa storia in questo momento della sua vita? Che cosa le ha suggerito di raccontare questa storia ora?
Isao Takahata "Mi chiede perché ho scelto di fare uscire proprio ora questo film, in realtà non doveva uscire adesso. Avrei potuto realizzarlo 30 anni fa o non averlo fatto proprio. Più di 50 anni fa mi venne l'idea per rendere questa storia interessante, in un certo senso. L'idea quindi c'era, ma non ebbi un grande desiderio di dirigere questo film personalmente. Ora però, in qualche modo, le condizioni sono state favorevoli. Lo Studio Ghibli è diventato abbastanza grande da potermi offrire un budget considerevole. E, di conseguenza, si sono realizzati molti altri presupposti per creare questo lungometraggio."
La sua idea originale includeva questo peculiare stile visivo, o è stata un'idea venuta dalla storia mentre veniva adattata per il grande schermo?
"Certamente viene dalla storia. Nella versione originale è molto difficile capire le motivazioni della Principessa Kaguya. Questo rende il tutto misterioso e interessante. Eppure, pensai, sarebbe diventata adatta al cinema solo se fossi riuscito a inserire il motivo del suo ritorno sulla luna. Ma, ovviamente, 50 anni fa questo non sarebbe stato lo stile, perché non avrei mai pensato di usare un disegno simile per il film."
A che punto è venuto fuori questo stile? Animare questo film è stato presentato come una grande sfida per lo Studio Ghibli?
"Questo film non è stato fatto dallo staff principale dello Studio. È stato fatto da altre persone. Lo Studio era occupato per il film di Miyazaki (Si Alza il Vento)."
[.....]
Nella cultura nipponica, questa storia ha influito sulla società oppure è il riflesso di come si è evoluta, specialmente per come è oggi?
"Non ho pensato alla storia in questo modo. Ma, nella storia originale per esempio, la principessa Kaguya chiede ai cinque pretendenti di portarle indietro qualcosa che solo chi conosce i classici di letteratura cinesi potrebbe capire. Perciò è chiaro che la principessa li abbia studiati, no?
Ma nel film, quello che ho fatto è stato farle dire: "Beh, mi avete lodato con tutte queste metafore o similitudini. Allora portatemi quel qualcosa che, secondo voi, ha il mio valore.", Così lei non deve avere una laurea in storia cinese o altro. Però anche il significato è cambiato, e non era solo per causare un sacco di guai ai pretendenti. Ha più presa sul pubblico moderno, credo. "Se pensate di me in quel modo, portatemi quelle cose reali a cui mi avete paragonato.". Lei si sta ribellando contro l'essere oggettificata da questi pretendenti. E questa è una sensibilità molto moderna."
Continua e finisce sulle pagine di StudioGhibli.
Accenniamo che il prossimo 3 dicembre in Giappone verrà posto in vendita il Blu Ray del lungometraggio originale, fra gli special un lungo documentario, oltre tre ore, sulla lavorazione del progetto.
Fonti Consultate:
StudioGhibli.it
StudioGhibli.it
cdn.halcyonrealms
All’età di 78 anni Isao Takahata ha creato un nuovo stile nell'animazione, disegnato interamente a mano, destinato ad imprimere un segno nella storia della tecnica espressiva, è semplice e impressionistico, in grado di dare alle immagini una straordinaria forza visiva e grande realismo.
Ispirato a uno dei più popolari racconti giapponesi (Taketori monogatari, Il racconto di un tagliabambù), l'anime narra le vicende di Kaguya, minuscola creatura arrivata dalla Luna e trovata in una canna da bambù da un vecchio tagliatore. Accolta e cresciuta come una figlia dal tagliabambù e da sua moglie, la piccola cresce a vista d’occhio, affascinando tutti quelli che entrano in contatto con lei, fino a diventare una splendida giovane donna. Molti sono i suoi pretendenti, ma nessuno è in grado di portarle quello che lei davvero desidera, e nessuno, nemmeno l’Imperatore, riesce a conquistare il suo cuore...
Isao Takahata "Mi chiede perché ho scelto di fare uscire proprio ora questo film, in realtà non doveva uscire adesso. Avrei potuto realizzarlo 30 anni fa o non averlo fatto proprio. Più di 50 anni fa mi venne l'idea per rendere questa storia interessante, in un certo senso. L'idea quindi c'era, ma non ebbi un grande desiderio di dirigere questo film personalmente. Ora però, in qualche modo, le condizioni sono state favorevoli. Lo Studio Ghibli è diventato abbastanza grande da potermi offrire un budget considerevole. E, di conseguenza, si sono realizzati molti altri presupposti per creare questo lungometraggio."
La sua idea originale includeva questo peculiare stile visivo, o è stata un'idea venuta dalla storia mentre veniva adattata per il grande schermo?
"Certamente viene dalla storia. Nella versione originale è molto difficile capire le motivazioni della Principessa Kaguya. Questo rende il tutto misterioso e interessante. Eppure, pensai, sarebbe diventata adatta al cinema solo se fossi riuscito a inserire il motivo del suo ritorno sulla luna. Ma, ovviamente, 50 anni fa questo non sarebbe stato lo stile, perché non avrei mai pensato di usare un disegno simile per il film."
A che punto è venuto fuori questo stile? Animare questo film è stato presentato come una grande sfida per lo Studio Ghibli?
"Questo film non è stato fatto dallo staff principale dello Studio. È stato fatto da altre persone. Lo Studio era occupato per il film di Miyazaki (Si Alza il Vento)."
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Nella cultura nipponica, questa storia ha influito sulla società oppure è il riflesso di come si è evoluta, specialmente per come è oggi?
"Non ho pensato alla storia in questo modo. Ma, nella storia originale per esempio, la principessa Kaguya chiede ai cinque pretendenti di portarle indietro qualcosa che solo chi conosce i classici di letteratura cinesi potrebbe capire. Perciò è chiaro che la principessa li abbia studiati, no?
Ma nel film, quello che ho fatto è stato farle dire: "Beh, mi avete lodato con tutte queste metafore o similitudini. Allora portatemi quel qualcosa che, secondo voi, ha il mio valore.", Così lei non deve avere una laurea in storia cinese o altro. Però anche il significato è cambiato, e non era solo per causare un sacco di guai ai pretendenti. Ha più presa sul pubblico moderno, credo. "Se pensate di me in quel modo, portatemi quelle cose reali a cui mi avete paragonato.". Lei si sta ribellando contro l'essere oggettificata da questi pretendenti. E questa è una sensibilità molto moderna."
Continua e finisce sulle pagine di StudioGhibli.
Accenniamo che il prossimo 3 dicembre in Giappone verrà posto in vendita il Blu Ray del lungometraggio originale, fra gli special un lungo documentario, oltre tre ore, sulla lavorazione del progetto.
Fonti Consultate:
StudioGhibli.it
StudioGhibli.it
cdn.halcyonrealms
A 78 anni girare ancora film, cosa notevole, pochi registi ho visto giungere a quell'età a girare ancora, tipo Kurosawa o attualmente Eastwood.
Non capisco le lamentele della gente. Sto film in Giappone è stato un flop al botteghino e se in Giappone dove il pubblico è molto più ampio del nostro e sopratutto più affine ad una fiaba locale di cui noi occidentali sappiamo zero, non vedo perchè dovrebbe sfondare da noi. Tre giorni permetteranno di condensare il pubblico e gli incassi.
Per quanto concerne i soldi, 10 euro basta metterli da parte e non vedo di che lamentarsi visto che in molti ne spendono 11 per vedere dei film in 3D (tra l'altro manco appositamente realizzati per tale supporto, ma solo semplici riconversioni).
Spero lo proiettino in zona ^^
Però 3 giorni sono troppo pochi, flop o non flop.
@Sonoko, i registi dello Studio Ghibli hanno tutti un proprio gruppo quando lavorano, propri collaboratori, proprii staff di produzione, quasi una divisione netta fra di loro, e poi questo lavoro mi sembra davvero molto particolare, anche per Studio Ghibli, aveva bisogno di un suo spazio, quindi non ti meravigliare troppo, spero di poter capire meglio l'impostazione dai resoconti del documentario - ecco questo vorrei sapere, avremo con l'edizione italiana, il documentario?? ( mi accontento anche della sinossi)
SUl doppiaggio....Mmh Cannarsi è a Roma nella prossima settimana, nessuno va a scocciarlo??
Comunque temo che anche stavolta il brevissimo tempo di permanenza al cinema mi obbligherà ad un'attesa ancora più lunga...
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