"Se New York è una mela, Tokyo è un melograno. [...]
Perché snocciola chicchi d'un rosso succoso a ogni cambio della metro.
Tanti piccoli semi, ognuno con una forma simile eppure distinta, incastrati tra branchie di legno.
Sono città nella città, collegate da una lunga collana di rotaie.
Basta spaccare il guscio per scoprirle, una a una, separate da linee invisibili di confine."
Tokyo Orizzontale- Laura Imai Messina- Ed.Piemme
Asakusa
Asakusa (o come dicono gli abitanti Asaksa, facendo appena sentire la "u") è stata considerata per lungo tempo, insieme a Ueno, il cuore dell'antica Shitamachi ed è una meta imperdibile e fondamentale di un viaggio a Tokyo. Il bello è che è tutto molto concentrato e quindi facilmente percorribile a piedi.
Ai tempi di Edo (1600-1868), Asakusa era a metà strada fra il centro città e Yoshiwara, il quartiere più malfamato, tanto che tutta la zona si trasformò in un quartiere a luci rosse e alla fine diventò la sede del teatro Kabuki.
A fianco ad uno dei templi più importanti della capitale, il Senso-ji, si sviluppò un'area dallo spirito molto profano e molto terreno. Con la restaurazione Meiji proprio qui nel Rokku o "sesto distretto" furono aperti i primi cinema (come il famoso Denkikan) e le prime sale da ballo e sempre qui fu messa in scena per la prima volta per un pubblico giapponese un'opera lirica occidentale. Purtroppo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale colpirono duramente il quartiere che non si riprese mai del tutto, lasciando così ad altre zone il compito di vivacizzare la vita notturna. Ma vediamo nel dettaglio cosa si può fare ad Asakusa.
Il Senso-ji, conosciuto anche come Tempio di Asakusa Kannon, è costituito da un edificio principale e da una pagoda a cinque piani (Gojunoto che ospita alcune ceneri del Buddha) ed è il tempio più antico di Tokyo.
In esso è custodita un'effige dorata della dea buddista della misericordia Kannon che secondo la leggenda fu trovata nel 628 d.C. da due pescatori nel vicino fiume Sumida.
Per arrivare al tempio vero e proprio, bisogna prima passare attraverso il Kaminarimon (che vuol dire Porta del Tuono), una sorta di torii enorme con al centro la sua chochin, l'imponente lanterna di carta rossa e ai lati le due divinità protettrici Fujin (dio del vento, a destra) e Raijin (dio del tuono a sinistra).
Quindi una lunga strada dritta chiamata Nakamise dori vi porterà verso il Senso-ji, sempre se riuscirete a resistere al richiamo dello shopping! Infatti su entrambi i lati di questa strada si trovano, uno dietro l'altro, negozi e bancarelle che vendono ogni sorta di articolo, dai souvenir di tutti i tipi (vestiti tradizionali, parrucche da samurai, peluche, giocattoli) a cibarie varie, fra cui i senbei, i crackers di riso molto popolari fra i giapponesi, preparati al momento sulla griglia e insaporiti nella salsa di soia; si vendono poi dolcetti di tutti i tipi, da quelli tradizionali ai lecca lecca a forma di Hello Kitty o Doraemon; pesci infilzati sui bastoncini, yakisoba (spaghetti di grano saraceno saltati alla piastra) e yakitori (spiedini di pollo alla griglia).
Numerosi sono poi gli eventi e le feste legate al tempio o che comunque partono da esso; fra i più importanti c'è da ricordare a maggio il Sanja Matsuri, probabilmente il più grande festival di strada di tutta Tokyo, durante il quale centinaia di santuari portatili, partendo dall'Asakusa Jinja (santuario shintoista ad est del Senso-ji) vengono trasportati per le strade del quartiere da migliaia di forti (e inevitabilmente ubriachi) partecipanti.
L'ultimo sabato di agosto invece c'è la Samba Parade: iniziata nel 1981, è diventata la maggiore sfilata al di fuori di Rio de Janeiro con ballerini di samba brasiliani che vivono a Tokyo; a fine anno invece le bancarelle si riempono di kumade (piccole scope ornamentali) e hagoita (racchette per giocare a volano, decorate con immagini del teatro kabuki) immancabili nella case dei giapponesi durante il Capodanno.
Se amate le visuali dall'alto e volete farvi un'idea di tutta questa zona a costo zero (!) salite in cima all'ottavo piano dell'Asakusa Culture Tourist Information Center: qui troverete una veranda da cui ammirare non solo il tempio, ma anche la Tokyo Sky Tree e parte dello skyline della capitale. Inoltre, se siete fortunati, potreste trovare anziane signore giapponesi che volendo fare pratica di inglese saranno più che disposte a fare quattro chiacchiere con voi!
Inoltre davanti al tempio Senso-ji o nelle sue vicinanze solitamente si trovano molti risciò, (in giapponese “jinrikisha”) su cui potete fare un giro turistico del quartiere.
1) Kappabashi dori: è una via dedicata esclusivamente agli articoli da cucina, con numerosi negozi che vendono piatti e oggetti tipici, sia per i ristoranti sia per la gente del posto. Si possono trovare stoviglie di ceramica, friggitrici, vassoi di bambù, teiere di ferro, coltelleria varia (occhio però a metterla nel bagaglio) ma soprattutto le mitiche riproduzioni in plastica dei cibi, quelle che troverete in quasi tutte le vetrine dei locali e che vi aiuteranno non poco a capire cosa potreste mangiare. Preparate il portafoglio perchè sono oggetti piuttosto costosi....
2) Museo dell’artigianato tradizionale di Edo Shitamachi: nato per promuovere l’artigianato tradizionale giapponese, ospita una collezione permanente e ha anche una sala principale dove diversi artigiani lavorano proprio lì davanti a voi, oltre a diversi laboratori dove si possono sperimentare le arti tradizionali come la scultura in legno o la stampa di ukiyo-e.
3) Hanayashiki: inaugurato nel 1853, sembra essere il luna park più antico di tutto il Giappone. Dal fascino sicuramente retrò, offre giostre, bancarelle, giochi e le immancabili montagne russe.
4) Asahi Beer Hall: detto anche Super Dry Hall o Flamme d'Or, è uno degli edifici in cui hanno sede gli uffici della Asahi Breweries, forse la più famosa ditta di birra giapponese. Progettato dall'architetto e designer francese Philippe Starck, completata nel 1989, è considerata una delle strutture moderne più riconoscibili di Tokyo. La fiamma che si vede in cima rappresenta sia "il cuore ardente della birra Asahi" che la schiuma della bevanda stessa.
5) Tokyo Sky Tree: anche se tecnicamente la torre non è situata ad Asakusa, ma a Oshiage, sull'altro lato del fiume Sumida, si tende ormai ad inglobarla nella visita, essendo comunque molto vicino e facilmente raggiungibile (cosa da tenere in conto quando si vuole vedere il più possibile in un periodo di tempo spesso piuttosto breve).
Fondamentalmente è una torre per telecomunicazioni, così come la Tokyo Tower, che però non è oggi sufficientemente alta per garantire la copertura del segnale nella città, a causa dei molti grattacieli costruiti successivamente. Progettata dall'architetto Tadao Ando e dallo scultore Kiichi Sumikawa, commissionata da un gruppo di sei emittenti televisive con a capo l'emittente pubblico giapponese (NHK), guidati dalla Ferrovie Tobu s.p.a, è stata completata il 29 febbraio 2012, aperta al pubblico il 22 maggio dello stesso anno ed ha un'altezza di 634 metri, seconda solo al Burj Khalifa. Ha un suo sito internet: Tokyoskytree.jp
- Il quartiere ha fornito ispirazione a famose opere artistiche e letterarie, fra cui "La banda di Asakusa" vera e propria guida al quartiere degli anni Venti, opera del premio nobel Yasunari Kawabata e il più recente "Asakusa Kid" che raccoglie le memorie di giovinezza del regista e attore Takeshi Kitano, all'epoca comico esordiente nei teatrini di Asakusa.
- A differenza di buona parte del resto della città, Asakusa ha una maggiore concentrazione di edifici del 1950 e 1960. Ci sono inoltre ryokan, case e piccoli condomini dall'aspetto molto tradizionale.
- Asakusa è il più antico quartiere di geisha di Tokyo. L'area dietro il Senso-ji è chiamata "Oku Asakusa" o "Kannon Ura" ed è uno dei pochi punti della capitale dove si possono vedere vere geisha andare ai loro impegni serali: infatti il quartiere può ancora vantare circa 45 geisha che lavorano attivamente.
- Se avete tempo, perdetevi fra le vie che si intersecano intorno al tempio Senso-ji: potrete trovare altri santuari degni di nota (uno su tutti il Chingodo, dedicato ai tanuki), numerosi negozi di souvenir anche migliori rispetto a quelli di Nakamise dori, artisti di strada (giocolieri, acrobati o musicisti come il "Tokyo Taishu Kayo Gakudan" un trio che suona musica degli anni '20 e '30) e cinema che proiettano film giapponesi classici e che richiamano molte persone anziane.
- Se avete fame, troverete numerosi ristoranti specializzati in tempura, il piatto principe di Asakusa!
Prossima puntata: Akihabara
Puntata precedente: Ueno
Fonti consultate:
Wikipedia
Wikipedia inglese
Tokyocheapo
La foto del Kaminarimon mi ha fatto sentire come una formica accanto a un elefante... ma allo stesso tempo mi ha fatto percepire la sacralità del luogo, quanta voglia di vederlo dal vivo!
La prossima tappa mi interessa molto, sia per l'elettronica che per "la terra promessa degli otaku" (cit. Yamazaki in Welcome to the NHK)
Grazie davvero!
sapeva, anche su posti conosciuti...davvero utilissimi!
Il problema è che se si è già stati in questi luoghi a rileggerne
e rivederne gli scatti suscita emozioni che non vi dico!!!
Grazie Hachi!
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