Cos'è l'AgoraClick? Mettiamola così è uno spazio completamente dedicato a voi, in cui potete discutere di tutto e di niente. Volete parlare delle notizie della settimana? Avete delle domanda che vi frullano in testa da un po? Volete chiedere pareri ad altri utenti? Beh ecco AgoraClick è il posto che fa per voi, un posto dove l'off topic non esiste.

Ovviamente non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D

Ovviamente non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini), ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming, e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vede comunque di non esagerare troppo.
Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento :D
Solo un pensiero, guardo da una vita anime in originale con sottotitoli in inglese, non capisco un h di giapponese ma parlo perfettamente inglese.
Mi fa piacere apprendere che Ferruccio Amendola è il vero male... altroché Totò Riina.
Sicuramente aiuta, ma lo studio ci vuole comunque.
Ma il Giappone ha pure una banca centrale autonoma, che può scegliere di inflazionare la moneta come e quando vuole, mantenendo in attivo l'economia.
L'Italia no, in quanto impastoiata nel sistema comunitario. Ma questo non significa che il Giappone non avrà problemi nel lungo termine, e la volatilità della moneta è un rischio per gli investimenti.
Insomma, paragonare una 'voce giapponese' ad una 'italiana' poterà sempre a bollare il doppiaggio come mediocre, e d'altronde la stessa cosa vale per il percorso inverso, tipo con Thermae Romae, dove gli occidentali doppiati dai giapponesi fanno un effetto assurdo.
P.S. il vero male è il doppiaggio italiano nei videogiochi XD
Ho ancora i brividi a pensare a certa roba...
Ah, e una curiosità: per caso qualcuno sa se hanno fatto la seconda serie live di Nobunaga no chef?
Credo che avere l'opera adattata in modo da poterla apprezzare secondo il gusto del paese che ne fruisce sia importante dal punto di vista del marketing, ma a me rimane la curiosità di sapere come risponde ai criteri estetici e culturali del paese che l'ha prodotta.
Al giorno d'oggi molti film e serie TV sono trasmessi con audio multiplo, si tratta di spulciare le opzioni del tuo telecomando. Mia moglie c'e' riuscita!
Non che il doppiaggio sia un male, ma il doppiaggio non fa apprezzare l'interpretazione originale e forse si può anche sopravvivere senza.
É un male necessario e sopportabile.
Che poi non è vero che gli italiani non sanno parlare l'inglese. Forse è la nostra pronuncia che fa schifo (e neanche di tutti) ma io fino ad ora ho incontrato solo persone che, bene o male, una discussione semplice in inglese sapevano farla. Cosa che ai giapponesi non riesce, per dire.
Che comunque gli spettatori debbano decidere se guardare un programma/film in originale o meno questo non ci piove. Ma io ai doppiaggi italiani FATTI BENE, che spesso alzano pure il livello del film e correggono la recitazione di attori mediocri, sinceramente non ci rinuncio.
Puoi togliere il "non è che ne vengano incentivati più di tanto" con "se ne fregano altamente del".
Magari non è vero ovunque, ma spesso il massimo del contributo universitario è un corso abbastanza basilare di pochissime ore.
Se poi si aggiunge che nemmeno nella scuola superiore spesso gli si da il giusto spazio, allora si evince che se uno se lo vuole imparare per bene si deve, nella maggior parte dei casi, arrangiare.
Infatti. Questo appuntamento stava anche per chiamarsi "GilettiClick" ma subdole manovre di interferenza in tal senso sono state prontamente stoppate dal "comitato interno di garanzia"
La scuola fa davvero tanto, nel bene e nel male.
Tuttavia, con lo studio si può arrivare fino ad un certo punto. Per padroneggiare una lingua serve la conversazione. L'ideale sarebbe parlare con i madrelingua, ma credo che la visione di opere in lingua originale aiuti ad ampliare il proprio vocabolario.
Detto questo, la questione del doppiaggio mi vede combattuta. In Italia abbiamo un'ottima tradizione. Si può dire che sia quasi una forma d'arte in sé, quindi bollare il doppiaggio italiano come il male è un'assurdità per me.
Serve il giusto compromesso e dare l'opportunità di usufruire di un'opera sia nella forma doppiata che in quella originale.
Ciò mi ha fatto pensare che questo potrebbe avere un legame con la scarsa propensione a imparare l'inglese e altre lingue.
In realtà dovremmo essere più avvantaggiati allo studio dell'inglese, l'italiano è una delle lnigue più complesse e difficili (da vedere appunto da dove deriva) mentre l'inglese per sua natura è la più semplice e facile da imparare. Ma oramai siamo talmente abituati alla complessa grammatica italiana che imparare l'inglese è difficile...
Ci vuole applicazione, sì, e l'interesse e la voglia di imparare, Se io a 40 anni mi sono ritrovata a riuscire a leggere un libro in inglese, sia pur capendo solo la metà di quello che leggevo, è solo ed esclusivamente per due motivi: 1) che morivo dalla voglia di sapere come finisse la saga del vampiro Lestat della Rice, e 2) che mi ricordavo ancora un sacco di cose per via delle traduzioni dei testi che avevo fatto delle canzoni dei Depeche Mode 20 anni prima.
E aggiungiamoci The free dictionary, una vera miniera.
Ciò per dire, che se non trovi interesse e voglia, puoi avere i migliori mezzi del mondo, ma diventi impermeabile ad ogni stimolo. E' quando ti lasci permeare dallo stimolo, che impari qualcosa.
Io purtroppo non parlo mai con nessuno, e non sono in grado, al momento, di reggere una conversazione se non elementare, ma dopo 10 anni di fanfiction in inglese, sono in grado di leggere qualsiasi giornale, e probabilmente capire quasi tutto di un libro non troppo erudito. E certe cose, anche se non sono in grado di spiegarle a parole, mi sono entrate dentro per osmosi, tanto che spesso mi capita di avere problema a dire in italiano un concetto che è lampante in inglese.
Ma tutto questo perché? Perché ho imparato facendo qualcosa che mi piaceva, altrimenti col picchio che avrei letto milioni e milioni di parole in inglese, americano, australiano, canadese, di scrittrici di prima, seconda e terza lingua...
Io la saga del vampiro Lestat l'ho letta in francese!
PS: che bello che qui non esiste l'off-topic!
Riguardo alla diatriba sub vs dub, riconosco l'importanza della visione in lingua originale però non disdegno il doppiaggio, che sì bypassa la necessità di imparare le altre lingue e deve scendere a compromessi con l'originale, ma permette un accesso all'opera più ampio ed è stato, nel bene o nel male, il nostro primo approccio con l'animazione giapponese. Poi vabbé, ci sarebbe il legame affettivo: non riuscirò mai a scindere Ash Ketchum da Davide Garbolino e Lupin da Roberto del Giudice.
Infine, vorrei far notare che la padronanza di qualunque lingua richiede una palestra quotidiana su tutti i livelli, non solo sull'ascolto. Per esperienza personale (negativa) garantisco che guardare film non doppiati può stimolare la comprensione, può limare la propria pronuncia ma aiuta poco ad elaborare concetti con parole proprie, per quello serve un buon vocabolario di base e la necessità di usarlo.
o sbaglio?
Ho visto un bel po' di serie sottotitolate e quasi tutti i film anime che ho in DVD e Bluray (Specialmente i Ghibli).
Qualche giorno fa ho visto "Omoide no Marnie" sottotitolato in cinese (Quindi i sottotitoli erano inutili per me, ma ahimé erano impressi nel video) ho capito giusto quelle frasi che ormai capisco a forza di vedere anime e ascoltare canzoni giapponesi, ma per quanto riguarda discorsi più complessi, sono andato "a intuito" e ho capito giusto qualche parola. Probabilmente se un giorno andrò in Giappone riuscirò a farmi capire, ma da qui a dire che so parlare giapponese ce ne vuole... Quindi con i film sottotitolati non si può imparare una lingua, a meno che non lo faccia un genio!
meglio la recitazione Giappo, che quella italiana BBBRRRRANCAMENTA!
P.s. Lo andate a dire voi a chi non può permettersi di studiare altre lingue che sono costretti a vedersi i film e programmi televisivi con i sottotitoli? Ma andassero a morire sti giappominkia
come darti torto, starei anch'io li a guardarlo per ore
Beh alla fine era scontato. Un sito di streaming, per quanto limitato ai fansub, è pur sempre un sito che ospita contenuti illegali, quindi era solo questione di tempo.
Anzi mi chiedo perchè ci sia voluto così tanto per chiuderlo e come sia possibile che ci siano in rete ancora così tanti siti del genere! Anche in spagnolo!
E... sì, l'off topic è proprio una gran bella cosa! Ne posso approfittare per annunciare che finalmente ho risolto il problema del pc che mi faceva i capricci spegnendosi continuamente ogni volta che la scheda grafica sudava un pochino. Non era la scheda grafica, era un conflitto di programmi. E ho festeggiato con un'orgia di 8 ore continuate di streaming, che il Bestio ha retto senza batter ciglio. Il mio smanettone è un genio!
Tanto per dare un'idea ai pochi (spero) profani, ecco qualche piccolo esempio:
1) I meravigliosi Massimo Rossi e Cinzia De Carolis, nella straziante scena della morte di André in Lady Oscar:
2) Il grande Marco Balzarotti, nell'ormai famosissima "ira del Dragone":
Non so come la pensiate voi, ma io non credo che con altri doppiaggi le stesse scene avrebbero trasmesso le stesse emozioni: ho i brividi ogni volte che le riguardo!
Ora, non capisco come si possano definire i doppiatori come il male...
Per imparare un po' di inglese con gli anime mi pare più utile guardare la serie in italiano con i sottotitoli inglesi, così almeno si possono imparare molti vocaboli di inglese scritto senza che la qualità della visione ne risenta. Per l'inglese parlato si possono sempre usare le canzoni, ovviamente con il testo davanti, per imparare la pronuncia delle parole. Ed ovviamente parlare con gli inglesi madrelingua è insostituibile, perché per quanto si possa capire di inglese scritto spesso quando li si sente parlare pare di sentire il cugino Itt degli Addams oppure la maestra de I Peanuts, non so se li avete presenti...
"L'italiano è difficile, non ci piove, basta vedere quanti madrelingua al giorno d'oggi azzeccano i congiuntivi."
Basta beccare uno dei 2 quiz preserali (Avanti un altro o L'eredità) per farti certe risate per rendersene conto!
Non sono contro il doppiaggio per partito preso ma voglio avere la possibilità di scegliere di guardare anche il prodotto originale. Fortunatamente adesso questa possibilità c'è nel 90% dei casi, ma specialmente con gli anime vecchi i danni sono quasi irreparabili, e sì, sempre de "I Cavalieri dello Zodiaco" si finisce per parlare. E' vergognoso che non esista una edizione con audio originale e sub fedeli.
Ovvio che se poi guardo a film e scritti americani mi sorge il dubbio che ciò che ho studiato venga applicato.
I sottotitoli riescono in parte a far provare ciò che provano i madrelingua, per vari motivi: loro non devo leggere, basta ascoltare: può essere una distrazione, benché spesso minima (ma in scene più movimentate la si può soffire di più); spesso ci sono aspetti culturali che al di fuori del contesto della nazione del film non sono sono percepiti (per quanto non appoggi la scelta cito un caso estremo: la sostituzione in Rough di non-so-che-cantante-giapponese con Eros Ramazzotti ^^;); stessa espressività degli attori (forse per i giapponesi i loro attori non sono così "scadenti").
Mi piace in proposito sempre citare una frase di Woody Allen: «Mi ha reso un attore migliore di quello che sono», riferita a Oreste Lionello.
LOL
https://youtu.be/QF5u8t1AqeQ
Scannatevi!
In Italia la questione del doppiaggio affonda le sue radici all'inizio stesso della nascita del sonoro, tra gli anni '20 e '30, quando purtroppo ancora una grande fetta della popolazione, per lo più di origine contadina, aveva poca se non nei casi più gravi, nulla scolarità, e faticava parecchio a leggere e scrivere. Oltretutto in quel periodo era soprattutto il regime fascista a volere che tutte le pellicole straniere venissero doppiate perché così era più facile manipolare i dialoghi e censurare le parti ritenute scomode per il potere. La cosa poi è continuata ancora successivamente alla caduta del fascismo, anche perché solo negli ultimi decenni si è raggiunta la quasi piena alfabetizzazione, e comunque ormai nel pubblico era consolidata la prassi del doppiaggio e così è andata avanti sino ad oggi. I nostri doppiatori sono riconosciuti come tra i più bravi, semmai invece sono gli adattamenti dei dialoghi che spesso sono realizzati male, talvolta anche volutamente per questioni censorie, e questo si badi bene non solo per quanto riguarda le serie animate giapponesi!
Comunque sia il fatto che negli altri paesi europei (e mi piacerebbe proprio che dicesse quali il cialtrone che è stato citato nel primo post di Horus) si parli meglio inglese (che poi bisognerebbe verificarlo con la gente presa a caso così per la strada, e non con quelli che vediamo da noi che spesso lo DEVONO sapere per questioni di lavoro) è perché lo studiano di più di noi, non certo perché vedono i film americani sottotitolati. Anche perché non in tutti i paesi europei si fa così. Come dice giustamente Zelgadis, in Romania non si doppia nulla e si sottotitola tutto, e questo lo posso confermare quando sono andato a casa dei parenti di una mia amica romena che abitano in Emilia, e che però possiedono il satellite con cui ricevono la pay TV de loro paese (come da noi è Sky) e ho visto che è proprio così. Però per altri paesi dell'est come Polonia, Russia, Georgia, Armenia, Azerbaijan, etc., non sottotitolano, e nemmeno doppiano, fanno una cosa ben più strana, almeno per noi! Abbassano l'audio originale e fanno spiegare i dialoghi da uno, spesso due narratori (una voce maschile e una femminile di solito). L'effetto per noi è quanto mai straniante, figuratevi che una volta mi sono beccato sulla TV polacca satellitare degli episodi di General Daimos con i doppiaggio italiano a volume basso, e con sopra il commento lingua del luogo!
@Starway90: Credo che in parte tu abbia ragione quando parli dei tedeschi, però non dimenticare che, benché il tedesco sia comunque una lingua ben diversa dall'inglese e soprattutto assai più complessa grammaticalmente, entrambe appartengono alla stessa famiglia linguistica germanica, così come l'islandese, l'olandese, il fiammingo e le lingue scandinave, tutti quanti hanno comunque un certo grado di affinità con le rispettive lingue madri, un po' la stessa che troviamo noi con lo spagnolo e anche con il romeno. Per quanto riguarda i francesi, loro ritrovano molte delle parole della propria lingua, anche se alterate come pronuncia anche in inglese, visto che una grossa percentuale di termini fu introdotta dai Normanni quando conquistarono l'Inghilterra. Senz'altro nella nostra scuola per molto tempo si è usato un approccio sbagliato nell'insegnare la lingua inglese (e anche altre lingue straniere), usando il metodo utilizzato per le lingue classiche: molto scritto e molta grammatica, ma poco ascolto e conversazione; almeno così era quando andavo alle medie e cominciai ad apprendere l'inglese. Credo che oggi la situazione stia migliorando, però, e io stesso lo confesso, che come downraptor non riesco a seguire un film in inglese se non ho i sottotitoli, almeno in inglese, perché non ho abbastanza pratica di ascolto e di conversazione. Oltretutto ho sempre detestato, sin da piccolo, il suono della lingua inglese; trovo persino più gradevoli il suono del tedesco e del russo (benché di tale lingua non sappia praticamente nulla, a parte l'alfabeto), mentre adoro il suono del giapponese! Però questo non vuol dire che non consideri la conoscenza dell'inglese come quasi indispensabile. Un'ultima cosa, tanto per ribadire che quel che scrive quel cialtrone citato nel primo commento è una balla, ultimamente nei canali nazionali (RAI, Mediaset, MTV) non è affatto raro trovare film in doppio audio, basta smanettare un po' con il telecomando e si può scegliere la traccia originale.
Devo dire che è stata un'esperienza illuminante.
Però ci tengo a precisare che anch'io preferisco i gamberi ai gatti
altrimenti non riesci a tradurre certi meme
ci aggiungo pure la "breaking news" del TG XD
Io non sovrastimerei troppo questo punto: sia perché l'appartenenza a una stessa famiglia linguistica aiuta ma non troppo (soprattutto nel caso di una lingua come l'inglese, che ha preso una strada tutta sua, non è più mutualmente intellegibile né con le lingue tedesche né con quelle scandinave, si è evoluta verso una lingua isolante o comunque con una grammatica molto semplice e basilare, ha sviluppato una fonetica particolare e ha inglobato tramite l'anglonormanno una grossa fetta di parole di origine latina che nelle altre lingue germaniche non ci sono), sia perché secondo una ricerca della EF la Polonia presenta una competenza dell'inglese addirittura superiore a quella della Germania, e in Polonia parlano una lingua slava, non germanica, ergo devono esserci altri motivi per cui la popolazione di un paese padroneggia l'inglese meglio di quella di un altro. E la Polonia, fra l'altro, è uno di quei paesi dove mettono la voce fuori campo sopra quella originale, quindi forse nemmeno il doppiaggio o l'adattamento nella propria lingua sono il male.
Per quanto riguarda i francesi, loro ritrovano molte delle parole della propria lingua, anche se alterate come pronuncia anche in inglese, visto che una grossa percentuale di termini fu introdotta dai Normanni quando conquistarono l'Inghilterra.
Ma qui si sta parlando di competenza, e i francesi a quanto pare ne hanno una molto bassa: secondo la già citata classifica dell'EF, la Francia è addirittura sotto all'Italia, seppur di poco. Magra consolazione...
area rossa: doppiaggio di serie straniere
area blu: sottotitoli di serie straniere
non è un caso che in europa le persone più brave con l'inglese/lingue straniere in generale siano quelle che usufruiscono dei prodotti originali con i sottotitoli, perchè vengono esposti fin da subito e immersi nella lingua.
la mia esperienza personale: come la maggior parte della gente qui ho iniziato a studiare inglese in terza elementare (più un anno di materna in cui facendoci giocare ci insegnarono la frutta e i colori... a 8 anni ricordavo solo come si diceva giallo e verde, quindi è stato un po' inutile XD). ho avuto la fortuna di avere buoni professori e la mia grammatica e comprensione dello scritto è ottima mentre la mia capacità dell'ascolto è sempre stato il mio punto debole.
forzata a vedere una serie in inglese senza sub (non sapevo ancora come mettere i soft sub ed ero troppo pigra per andare a cercare su google come si imparava a farlo XD) ritrovandomi in un ambiente in cui se non capivo una cosa riascoltavo fino a capire o facevo senza il mio livello si è alzato in fretta.
in pratica mi sono ritrovata in una tipica situazione darwiniana di sopravvivenza: o mi evolvevo o rimanevo senza serie da vedere!
ora mi guardo le serie inglesi senza sub e riesco a capire un buon 80% senza problemi (il 20% rimanente o si può dedurre dal contesto o non è così importante per la storia) e ricorro ai sottotitoli (inglesi) solo in casi particolari come accenti molto marcati o gerghi tecnici specifici che rendono la visione molto difficile. non è per fare la snob e dire "so guardare le serie senza sub" ma perchè l'orecchio ha bisogno di tenersi continuamente allenato.
Io sinceramente non penso che il doppiaggio italiano in generale faccia schifo.
Si può dire che alcune voci non stanno bene a tali personaggi , ma questo succede anche in InghilterraAmericaGiappone quel che è.
Per esempio , se io devo guardare un Anime , prima lo guardo in Giapponese e poi in Italiano (Se è edito).
Ma a volte il doppiaggio italiano è anche migliore.
Certo , preferisco quello giapponese (Perchè sono tra quelle che pensa che il doppiaggio originale sia sempre il migliore) ma a volte anche quello italiano può essere fatto benissimo.
Tipo , restando in tema di Anime :
-Toradora in giapponese è doppiato una meraviglia. In Italiano è doppiato una schifezza.
-Puella Magi Madoka Magica in giapponese è doppiato...così così. Mentre in Italiano le voci sono migliori (Per esempio , Kyoko Sakura in giapponese è doppiata da Ai Nonaka , che cavolo c'entra Ai Nonaka con il carattere di Kyoko me lo spiegate , mentre in italiano è doppiata da Veronica Puccio , che si adatta perfettamente alla sua personalità).
Poi , parlando del fatto che in doppiaggio originale si imparano le lingue , è vero :
Se guardando un Anime in lingua originale , il personaggio dice "Ohayo" e nei sottotitoli c'è scritto "Buongiorno" , allora imparo che Buongiorno in giapponese si dice Ohayo.
Poi , sul fatto che gli italiani non sanno l'inglese : non è vero.
Ci sono italiani che parlano inglese quasi perfettamente ed italiani che invece non lo parlano assolutamente bene.
Non tutti sono uguali.
Ma ovviamente , l'inglese un italiano non potrà mai parlarlo perfettamente , non essendo nato in Inghilterra.
Se invece posso permettermi , sono i Giapponesi che non sanno parlare bene l'inglese , quindi non dite che i Giapponesi sanno parlarlo benissimo e gli Italiani no.
{Per esempio , i Giapponesi confondono spesso "L" ed "R" , quindi se per esempio vogliono dire "Bokura No Live Kimi To No Life (Una canzone di Love Live)" dicono "Bokurla No Raivu , Kimi To No Raifu".}
Ovviamente non intendevo offendere nessuno. Quella che ho espresso è la mia opinione.
Domanda: sapete perché molti non sanno l'Inglese?
Risposta: perché non sanno l'Italiano.
E a tal proposito cito la citazione che ho su animeclick:
"Ogni volta che un utente fa un commento senza saper scrivere in Italiano e fare due conti basilari, un gatto si contorce dal dolore. Pensate ai gatti."
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