Greedy Flower è un fumetto disegnato e scritto da Alessandra Alyah Patanè (edito da Shockdom), ed è una immensa sorpresa. Ho cercato un modo diverso per iniziare questa recensione, ma nessun altro aggettivo può essere più adatto per introdurvi questa opera.
Il protagonista è Keo, un bambino non morto a servizio di Kurobo, padrone dei Robo, ovvero delle “entità” che vengono create dalla disperazione e dall’odio degli esseri umani, essi vivono per inghiottire le anime e i ricordi. Keo è quindi costretto ad uccidere, servendosi di “mostri floreali” che porta continuamente con sé. Ben presto nel suo viaggio incontrerà Moo, una bambina molto svampita e piena di energia che sta cercando i suoi genitori; il loro percorso subirà uno stop nel momento in cui si imbattono con Jeko, un irascibile, megalomane, contenitore di ricordi, ma che al contrario di Keo è riuscito a ribellarsi a Kurobo e ambisce a divenire sempre più forte.
Senza aggiungere troppo si può dire che i tre protagonisti hanno molto in comune, nonostante dei caratteri diametralmente opposti in realtà scopriranno di essere uniti dallo stesso obiettivo, cercando di sopravvivere agli scagnozzi di Kurobo e di scoprire la verità sulla loro natura. Chi sono loro realmente? Cosa li accomuna? Come sono morti? Perché servire Kurobo?
I disegni sono probabilmente l’elemento più curioso di questa storia. A primo sguardo il lettore può rimanere facilmente disorientato da uno stile così dolce, con i personaggi ritratti in modo apparentemente fanciullesco, ma ci si rende conto molto velocemente che il tutto fa a pugni con un’ambientazione spesso cupa e dai toni a volte tetri. Vengono più volte toccati i temi della morte, del maltrattamento dei bambini (soprattutto psicologico). Greedy Flower riesce a dimostrarsi una storia matura ed intelligente, nella quale non mancheranno nemmeno scontri emozionanti.
Questi disegni risultano un’ottima confezione, il lettore non potrà non notare questa netta contraddizzione tra disegni e trama, elemento che sicuramente impreziosisce il tutto (tengo a sottolineare il netto miglioramento del tratto continuando a leggere). Sia chiaro che la narrazione non risulta mai pesante, nemmeno provandoci, anche i momenti più cupi verranno sempre conditi da un’ottima ironia, grazie alla meravigliosa alchimia che si viene a creare tra i personaggi principali (ma senza scordare quelli secondari oppure gli antagonisti, i quali sono ottimamente caratterizzati).
La narrazione è coerente e lineare: anche i momenti che rischiano di ingarbugliare il lettore, con dei dialoghi o monologhi troppo lunghi, non appesantiscono eccessivamente il discorso narrativo, riuscendo solo ad arricchire una storia sorprendentemente interessante.
Non vorrei dire che Greedy Flower sia un fumetto esente da difetti, ma reputo che l’autrice riesca perfettamente ad esprimere quel che ha dentro e a centrare l’obiettivo, risultando divertente ed interessante, migliorando continuamente con l'avanzare dei volumi.
Al momento sono in vendita i primi 3 volumi dell’opera, la quale si concluderà col sesto volume, ma nella pagina ufficiale di Greedy Flower potete leggere le scan di ogni singolo capitolo, più diversi speciali come lo spinoff slice of life Bakabotoru, disegnato interamente in stile manga.
Ecco infine un estratto dell' intervista che l'autrice mi ha gentilmente rilasciato:
AnimeClick:
Eccoci qui: iniziamo dalla base, raccontaci brevemente del tuo percorso come artista, come sei arrivata a Shockdom e a divenire una fumettista pubblicata?
Alessandra:
Disegnavo già da piccolina pasticciando quaderni e talvolta anche mobili della casa. Puoi immaginare quanto fosse contenta mia madre di questo! Mi sono iscritta alla scuola internazionale di comics di Roma per poter affinare la tecnica e anche per curiosità! Finita la scuola comics ho collaborato per diverse riviste come colorista ad una collana di libri della kawama e ho continuato a presentare e proporre progetti, alternando lavori qualunque per mantenermi. Infine ho deciso di pubblicare un mio progetto su web, inizialmente per puro svago ma poi con l'intenzione di farlo diventare qualcosa di concreto puntando sull'autopubblicazione, cosa che è stata troncata sul nascere perchè sono stata chiamata da Shockdom prima.
AnimeClick:
Parliamo ora di Greedy. Un lettore abituato ai classici shonen magari potrebbe storcere il naso o essere prevenuto con il tuo stile... ma, come detto nella recensione, Greedy ha carattere da vendere, parlaci della nascita di GF.
Alessandra:
Dunque, GreedyFlower è nato per gran parte da uno strano sogno...anzi, un incubo in cui delle ombre mistiche mi rubavano i 5 sensi! Mi ritrovavo quindi a non poter più parlare, camminare, respirare... orribile. Però quello stesso sogno mi ha aperto le idee riguardo ai nemici della storia: i robo! Che sono per l'appunto esseri malvagi che rubano l'anima! Un po' come privarti di tutto! Da lì ho tessuto la trama che girava attorno a questa condizione decadente del pianeta e ho iniziato a crearci su dei personaggi e lì ho volutamente fare innoqui e apparentemente docili proprio per creare l'effetto sorpresa al momento in cui attaccassero!
Ecco un Fun fact da sapere su GreedyFlower:
Era era nato inizialmente come one-shot autoconclusiva per una collana di storie gotico horror. Il progetto poi non era purtroppo partito per alcuni artisti che si erano ritirati all'ultimo. Così ho deciso prima di farlo partecipare ad un concorso di one-shot per Comic-Out dove avrei deciso se continuarlo o meno: è arrivato primo, quindi...
AnimeClick:
Cosa ci dici di questa netta contrapposizione tra il tuo stile, per forza di cose ricercato, e una narrazione così distante da quei disegni?
Alessandra:
Lo stile è stato fortemente influenzato dai chibi e dalle letture di Scott Pilgrim! (adoro O’Malley) Inizialmente non pensavo che ne avrei tratto uno stile così personale eppure la cosa è nata da sola non appena decisi di narrare un horror con protagonisti bambini! Come hai detto anche tu, volevo spiazzare il lettore mostrando inizialmente qualcosa di tenero ed innocente e poi colpirlo col colpo di scena mostrando ciò che c'è al dilà dello stile: un tocco e una storia truce
AnimeClick:
GF è ormai arrivato, ahinoi, a metà strada! Ora che sei a questo punto, quante soddisfazioni ti ha dato e cosa cambieresti?
Alessandra:
Di soddisfazioni non finisce mai di darmene! Cambierei alcuni errorini dei primi capitoli che però vedo soltanto io ma quello è un problema di ogni artista! Avrei voluto fare Greedy Flower a colori ma il tempo e anche la poca tecnica sul colore non mi avrebbe aiutata! Per fortuna il bianco e nero ci sta bene!
AnimeClick:
Hai citato O’Malley, chi altri ti ha influenzato pesantemente in questa tua crescita artistica?
Alessandra:
Per assurdo per me sono stati molto influenti gli shonen di punta quindi FullMetal Alchemist, Naruto, One Piece... a livello di trama (non mi esprimo sul finale di Naruto, fai finta che ti stia parlando solo dell'inizio) mi hanno colpito e trasmesso molto.
AnimeClick:
Infine un tuo parere sulla situazione del fumetto in Italia, su autoprodotti o nuove realtà come shockdom ma non solo
Alessandra:
Internet è una libreria comoda e gratuita (quasi) che è sempre lì quando ti serve, ora da anche modo a tantissimi lettori di conoscere opere dei propri connazionali, stimarli e apprezzarli! Shockdom è una delle prime che ha notato che internet è un campo fertile per i webcomic e 'premia' chi è costante ed ha voglia di raccontare e di farsi avanti investendo su di lui per la pubblicazione!
Altre realtà magari non le conosco perchè non ho mai avuto modo di poterci entrare. Noto che “l’epidemia del fumetto” si sta diffondendo sempre di più e lo noto soprattutto sulle nuove generazioni e questo spero che in futuro porti ad una totale rivoluzione del fumetto e del lavoro che riveste il fumettista, assumendone sempre più importanza come lo fa in Francia
Il protagonista è Keo, un bambino non morto a servizio di Kurobo, padrone dei Robo, ovvero delle “entità” che vengono create dalla disperazione e dall’odio degli esseri umani, essi vivono per inghiottire le anime e i ricordi. Keo è quindi costretto ad uccidere, servendosi di “mostri floreali” che porta continuamente con sé. Ben presto nel suo viaggio incontrerà Moo, una bambina molto svampita e piena di energia che sta cercando i suoi genitori; il loro percorso subirà uno stop nel momento in cui si imbattono con Jeko, un irascibile, megalomane, contenitore di ricordi, ma che al contrario di Keo è riuscito a ribellarsi a Kurobo e ambisce a divenire sempre più forte.
Senza aggiungere troppo si può dire che i tre protagonisti hanno molto in comune, nonostante dei caratteri diametralmente opposti in realtà scopriranno di essere uniti dallo stesso obiettivo, cercando di sopravvivere agli scagnozzi di Kurobo e di scoprire la verità sulla loro natura. Chi sono loro realmente? Cosa li accomuna? Come sono morti? Perché servire Kurobo?
I disegni sono probabilmente l’elemento più curioso di questa storia. A primo sguardo il lettore può rimanere facilmente disorientato da uno stile così dolce, con i personaggi ritratti in modo apparentemente fanciullesco, ma ci si rende conto molto velocemente che il tutto fa a pugni con un’ambientazione spesso cupa e dai toni a volte tetri. Vengono più volte toccati i temi della morte, del maltrattamento dei bambini (soprattutto psicologico). Greedy Flower riesce a dimostrarsi una storia matura ed intelligente, nella quale non mancheranno nemmeno scontri emozionanti.
Questi disegni risultano un’ottima confezione, il lettore non potrà non notare questa netta contraddizzione tra disegni e trama, elemento che sicuramente impreziosisce il tutto (tengo a sottolineare il netto miglioramento del tratto continuando a leggere). Sia chiaro che la narrazione non risulta mai pesante, nemmeno provandoci, anche i momenti più cupi verranno sempre conditi da un’ottima ironia, grazie alla meravigliosa alchimia che si viene a creare tra i personaggi principali (ma senza scordare quelli secondari oppure gli antagonisti, i quali sono ottimamente caratterizzati).
La narrazione è coerente e lineare: anche i momenti che rischiano di ingarbugliare il lettore, con dei dialoghi o monologhi troppo lunghi, non appesantiscono eccessivamente il discorso narrativo, riuscendo solo ad arricchire una storia sorprendentemente interessante.
Non vorrei dire che Greedy Flower sia un fumetto esente da difetti, ma reputo che l’autrice riesca perfettamente ad esprimere quel che ha dentro e a centrare l’obiettivo, risultando divertente ed interessante, migliorando continuamente con l'avanzare dei volumi.
Al momento sono in vendita i primi 3 volumi dell’opera, la quale si concluderà col sesto volume, ma nella pagina ufficiale di Greedy Flower potete leggere le scan di ogni singolo capitolo, più diversi speciali come lo spinoff slice of life Bakabotoru, disegnato interamente in stile manga.
Ecco infine un estratto dell' intervista che l'autrice mi ha gentilmente rilasciato:
AnimeClick:
Eccoci qui: iniziamo dalla base, raccontaci brevemente del tuo percorso come artista, come sei arrivata a Shockdom e a divenire una fumettista pubblicata?
Alessandra:
Disegnavo già da piccolina pasticciando quaderni e talvolta anche mobili della casa. Puoi immaginare quanto fosse contenta mia madre di questo! Mi sono iscritta alla scuola internazionale di comics di Roma per poter affinare la tecnica e anche per curiosità! Finita la scuola comics ho collaborato per diverse riviste come colorista ad una collana di libri della kawama e ho continuato a presentare e proporre progetti, alternando lavori qualunque per mantenermi. Infine ho deciso di pubblicare un mio progetto su web, inizialmente per puro svago ma poi con l'intenzione di farlo diventare qualcosa di concreto puntando sull'autopubblicazione, cosa che è stata troncata sul nascere perchè sono stata chiamata da Shockdom prima.
AnimeClick:
Parliamo ora di Greedy. Un lettore abituato ai classici shonen magari potrebbe storcere il naso o essere prevenuto con il tuo stile... ma, come detto nella recensione, Greedy ha carattere da vendere, parlaci della nascita di GF.
Alessandra:
Dunque, GreedyFlower è nato per gran parte da uno strano sogno...anzi, un incubo in cui delle ombre mistiche mi rubavano i 5 sensi! Mi ritrovavo quindi a non poter più parlare, camminare, respirare... orribile. Però quello stesso sogno mi ha aperto le idee riguardo ai nemici della storia: i robo! Che sono per l'appunto esseri malvagi che rubano l'anima! Un po' come privarti di tutto! Da lì ho tessuto la trama che girava attorno a questa condizione decadente del pianeta e ho iniziato a crearci su dei personaggi e lì ho volutamente fare innoqui e apparentemente docili proprio per creare l'effetto sorpresa al momento in cui attaccassero!
Ecco un Fun fact da sapere su GreedyFlower:
Era era nato inizialmente come one-shot autoconclusiva per una collana di storie gotico horror. Il progetto poi non era purtroppo partito per alcuni artisti che si erano ritirati all'ultimo. Così ho deciso prima di farlo partecipare ad un concorso di one-shot per Comic-Out dove avrei deciso se continuarlo o meno: è arrivato primo, quindi...
AnimeClick:
Cosa ci dici di questa netta contrapposizione tra il tuo stile, per forza di cose ricercato, e una narrazione così distante da quei disegni?
Alessandra:
Lo stile è stato fortemente influenzato dai chibi e dalle letture di Scott Pilgrim! (adoro O’Malley) Inizialmente non pensavo che ne avrei tratto uno stile così personale eppure la cosa è nata da sola non appena decisi di narrare un horror con protagonisti bambini! Come hai detto anche tu, volevo spiazzare il lettore mostrando inizialmente qualcosa di tenero ed innocente e poi colpirlo col colpo di scena mostrando ciò che c'è al dilà dello stile: un tocco e una storia truce
AnimeClick:
GF è ormai arrivato, ahinoi, a metà strada! Ora che sei a questo punto, quante soddisfazioni ti ha dato e cosa cambieresti?
Alessandra:
Di soddisfazioni non finisce mai di darmene! Cambierei alcuni errorini dei primi capitoli che però vedo soltanto io ma quello è un problema di ogni artista! Avrei voluto fare Greedy Flower a colori ma il tempo e anche la poca tecnica sul colore non mi avrebbe aiutata! Per fortuna il bianco e nero ci sta bene!
AnimeClick:
Hai citato O’Malley, chi altri ti ha influenzato pesantemente in questa tua crescita artistica?
Alessandra:
Per assurdo per me sono stati molto influenti gli shonen di punta quindi FullMetal Alchemist, Naruto, One Piece... a livello di trama (non mi esprimo sul finale di Naruto, fai finta che ti stia parlando solo dell'inizio) mi hanno colpito e trasmesso molto.
AnimeClick:
Infine un tuo parere sulla situazione del fumetto in Italia, su autoprodotti o nuove realtà come shockdom ma non solo
Alessandra:
Internet è una libreria comoda e gratuita (quasi) che è sempre lì quando ti serve, ora da anche modo a tantissimi lettori di conoscere opere dei propri connazionali, stimarli e apprezzarli! Shockdom è una delle prime che ha notato che internet è un campo fertile per i webcomic e 'premia' chi è costante ed ha voglia di raccontare e di farsi avanti investendo su di lui per la pubblicazione!
Altre realtà magari non le conosco perchè non ho mai avuto modo di poterci entrare. Noto che “l’epidemia del fumetto” si sta diffondendo sempre di più e lo noto soprattutto sulle nuove generazioni e questo spero che in futuro porti ad una totale rivoluzione del fumetto e del lavoro che riveste il fumettista, assumendone sempre più importanza come lo fa in Francia
Mi spiace solo che siano solamente su fb perché mi viene difficile seguirli non avendo un profilo.
Comunque consigliatissimo. Complimenti all'autrice che oltre che brava é anche molto simpatica.
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