Monster musume no iru nichijou ("Vita quotidiana con ragazze mostro") è una serie televisiva del 2015, composta da dodici episodi di durata canonica, trasposizione animata dell'omonimo manga, attualmente in corso, di Okayado.
Da alcuni anni, il mondo intero è a conoscenza dell'esistenza delle extraspecie, comunità di individui (tipicamente, ibridi umani-animali, ma non solo) che per secoli hanno vissuto lontani dagli occhi delle persone comuni, non di rado dando vita a miti e leggende. Al giorno d'oggi, dopo lo stupore iniziale, i rapporti tra le due civiltà sono stabili, sono già in vigore le prime leggi che li regolamentano ed è in atto un immersivo programma di scambio culturale che cerca di integrare le extraspecie, facendole ospitare da famiglie umane, non senza sottoporle, però, ad alcune restrizioni.
Al centro della vicenda, c'è Kurusu Kimihito (non sprecate tempo cercando di ricordare il nome, tanto lo sentirete una volta sola in tutto l'anime), un ragazzo che si ritrova, a causa dell'errore di una sbadata coordinatrice, ad ospitare Mia, una lamia (metà fanciulla e metà serpente), già follemente innamorata di lui. Come nella migliore tradizione harem, ben presto il numero di adorabili donzelle che inizieranno a gravitare attorno al protagonista aumenterà esponenzialmente, creandogli non pochi grattacapi e altrettanti piaceri voluttuosi.
La convivenza tra umani e razze umanoidi più o meno straordinarie e bizzarre, magari resa con un po' di superficialità, sorvolando sui primi incontri e servendo allo spettatore una società già perfettamente amalgamata e pacifica, non è una novità nel mondo dell'animazione giapponese (basti pensare, per esempio, ad un'opera come Shuffle!). Si tratta comunque di un espediente funzionale agli scopi del prodotto, il cui unico intento è mostrarci una spensierata commedia ecchi-sentimentale arricchita dall'esuberante presenza delle "ragazze mostro" che, tuttavia, di mostruoso hanno ben poco, essendo tutte decisamente avvenenti e spesso provocanti.
Particolarmente riuscita è proprio la realizzazione estetica delle spasimanti del protagonista, capace di rendere sensuale anche la più improbabile delle accoppiate ragazza/animale/qualcos'altro. Abbastanza innovativo è, inoltre, l'aspetto di Kimihito che, nonostante sia potenzialmente un gran figo, è rappresentato con un viso in deformed per la stragrande maggioranza del tempo, attribuendogli una perenne espressione spaesata.
Dal punto di vista caratteriale, si incorre nei più svariati cliché del genere, con un protagonista affidabile e generoso e delle ragazze che cercano di ricoprire il range più vasto possibile di personalità, spaziando da quella con atteggiamenti più infantili, a quella più matura, passando per la più raffinata e, perché no, anche per quella ancor più disinibita. In ogni caso, tutti i personaggi (principali e secondari), appartenenti a un cast che, nonostante l'harem in costante incremento, è piuttosto ridotto (oltre che esclusivamente femminile, Kimihito a parte), sono simpatici, coinvolgenti e memorabili, capaci di dar vita a gag quasi sempre divertenti, per quanto possano essere talvolta non originali e piuttosto abusate, oltre che frequentemente e strettamente interlacciate con l'elemento fanservice.
A questo proposito, è da sottolineare come, in svariate occasioni, i riferimenti sessuali e i contatti fisici si sprechino, sfruttando al meglio, seppur limitate dalla censura, le differenti caratteristiche fisiche delle procaci ragazze presenti.
Peccato che l'introspezione psicologica non si addentri più di tanto nell'animo dei personaggi, limitandosi a fornire caratterizzazioni nette, poco sfaccettate, funzionali unicamente a ringalluzzire in maniera costante la comicità e la componente romantica dell'anime.
Il comparto tecnico è più che valido: le animazioni sono fluide e dinamiche, esaltate ulteriormente nell'ultima parte dell'anime, caratterizzata da un'impennata generale della qualità; la colonna sonora all'interno degli episodi, sebbene sia sufficientemente orecchiabile e adeguata alle circostanze, non brilla per originalità o bellezza, ma fa il suo dovere, anche grazie ad un'opening frizzante e simpaticissima e ad un'ending sorprendentemente dura e aggressiva, ma non per questo spiacevole o fuori posto. Anche il doppiaggio è particolarmente appropriato.
Graficamente parlando, si è di fronte ad un'opera estremamente vivace e colorata, dai toni brillanti e con un eccellente uso delle luci, coadiuvata da un ottimo character design, gradevolissimo e vario, mentre gli sfondi sono generalmente piuttosto ripetitivi, ma non per questo privi di dettagli, riuscendo anche, in qualche fugace occasione, a rasentare la suggestività.
Monster musume no iru nichijou è una serie che punta unicamente al fattore intrattenimento. C'è l'inserimento, realizzato anche con una certa sapienza, di fugaci momenti in cui appare evidente come la convivenza tra umani ed extraspecie non sia tutta rose e fiori, minata dall'avidità di individui senza scrupoli, dall'ignoranza di chi non riesce ad accettare la diversità altrui e dalle lacune del codice giuridico, ma non lasciatevi ingannare: tutta l'attenzione è convogliata in direzione delle generose forme delle ragazze che si contendono il cuore di Kimihito e dei loro approcci non troppo delicati a causa di un'indole irruenta e dalla loro fallata conoscenza della cultura giapponese. E' presente anche un buon livello di fedeltà al materiale originale, per la gioia dei puristi, mantenendo anche le citazioni e gli omaggi ad altre opere.
Un difetto più o meno rivelante è la mancanza di concreti sviluppi romantici tra il protagonista e le ragazze, causata proprio dall'introduzione sostanziosa e continua di una nuova spasimante dopo l'altra, che frena in maniera decisiva ogni possibilità che Kimihito possa consolidare la propria relazione con una qualsiasi delle sue ospiti (tra le quali è comunque evidente una certa gerarchia).
Da alcuni anni, il mondo intero è a conoscenza dell'esistenza delle extraspecie, comunità di individui (tipicamente, ibridi umani-animali, ma non solo) che per secoli hanno vissuto lontani dagli occhi delle persone comuni, non di rado dando vita a miti e leggende. Al giorno d'oggi, dopo lo stupore iniziale, i rapporti tra le due civiltà sono stabili, sono già in vigore le prime leggi che li regolamentano ed è in atto un immersivo programma di scambio culturale che cerca di integrare le extraspecie, facendole ospitare da famiglie umane, non senza sottoporle, però, ad alcune restrizioni.
Al centro della vicenda, c'è Kurusu Kimihito (non sprecate tempo cercando di ricordare il nome, tanto lo sentirete una volta sola in tutto l'anime), un ragazzo che si ritrova, a causa dell'errore di una sbadata coordinatrice, ad ospitare Mia, una lamia (metà fanciulla e metà serpente), già follemente innamorata di lui. Come nella migliore tradizione harem, ben presto il numero di adorabili donzelle che inizieranno a gravitare attorno al protagonista aumenterà esponenzialmente, creandogli non pochi grattacapi e altrettanti piaceri voluttuosi.
La convivenza tra umani e razze umanoidi più o meno straordinarie e bizzarre, magari resa con un po' di superficialità, sorvolando sui primi incontri e servendo allo spettatore una società già perfettamente amalgamata e pacifica, non è una novità nel mondo dell'animazione giapponese (basti pensare, per esempio, ad un'opera come Shuffle!). Si tratta comunque di un espediente funzionale agli scopi del prodotto, il cui unico intento è mostrarci una spensierata commedia ecchi-sentimentale arricchita dall'esuberante presenza delle "ragazze mostro" che, tuttavia, di mostruoso hanno ben poco, essendo tutte decisamente avvenenti e spesso provocanti.
Particolarmente riuscita è proprio la realizzazione estetica delle spasimanti del protagonista, capace di rendere sensuale anche la più improbabile delle accoppiate ragazza/animale/qualcos'altro. Abbastanza innovativo è, inoltre, l'aspetto di Kimihito che, nonostante sia potenzialmente un gran figo, è rappresentato con un viso in deformed per la stragrande maggioranza del tempo, attribuendogli una perenne espressione spaesata.
Dal punto di vista caratteriale, si incorre nei più svariati cliché del genere, con un protagonista affidabile e generoso e delle ragazze che cercano di ricoprire il range più vasto possibile di personalità, spaziando da quella con atteggiamenti più infantili, a quella più matura, passando per la più raffinata e, perché no, anche per quella ancor più disinibita. In ogni caso, tutti i personaggi (principali e secondari), appartenenti a un cast che, nonostante l'harem in costante incremento, è piuttosto ridotto (oltre che esclusivamente femminile, Kimihito a parte), sono simpatici, coinvolgenti e memorabili, capaci di dar vita a gag quasi sempre divertenti, per quanto possano essere talvolta non originali e piuttosto abusate, oltre che frequentemente e strettamente interlacciate con l'elemento fanservice.
A questo proposito, è da sottolineare come, in svariate occasioni, i riferimenti sessuali e i contatti fisici si sprechino, sfruttando al meglio, seppur limitate dalla censura, le differenti caratteristiche fisiche delle procaci ragazze presenti.
Peccato che l'introspezione psicologica non si addentri più di tanto nell'animo dei personaggi, limitandosi a fornire caratterizzazioni nette, poco sfaccettate, funzionali unicamente a ringalluzzire in maniera costante la comicità e la componente romantica dell'anime.
Il comparto tecnico è più che valido: le animazioni sono fluide e dinamiche, esaltate ulteriormente nell'ultima parte dell'anime, caratterizzata da un'impennata generale della qualità; la colonna sonora all'interno degli episodi, sebbene sia sufficientemente orecchiabile e adeguata alle circostanze, non brilla per originalità o bellezza, ma fa il suo dovere, anche grazie ad un'opening frizzante e simpaticissima e ad un'ending sorprendentemente dura e aggressiva, ma non per questo spiacevole o fuori posto. Anche il doppiaggio è particolarmente appropriato.
Graficamente parlando, si è di fronte ad un'opera estremamente vivace e colorata, dai toni brillanti e con un eccellente uso delle luci, coadiuvata da un ottimo character design, gradevolissimo e vario, mentre gli sfondi sono generalmente piuttosto ripetitivi, ma non per questo privi di dettagli, riuscendo anche, in qualche fugace occasione, a rasentare la suggestività.
Monster musume no iru nichijou è una serie che punta unicamente al fattore intrattenimento. C'è l'inserimento, realizzato anche con una certa sapienza, di fugaci momenti in cui appare evidente come la convivenza tra umani ed extraspecie non sia tutta rose e fiori, minata dall'avidità di individui senza scrupoli, dall'ignoranza di chi non riesce ad accettare la diversità altrui e dalle lacune del codice giuridico, ma non lasciatevi ingannare: tutta l'attenzione è convogliata in direzione delle generose forme delle ragazze che si contendono il cuore di Kimihito e dei loro approcci non troppo delicati a causa di un'indole irruenta e dalla loro fallata conoscenza della cultura giapponese. E' presente anche un buon livello di fedeltà al materiale originale, per la gioia dei puristi, mantenendo anche le citazioni e gli omaggi ad altre opere.
Un difetto più o meno rivelante è la mancanza di concreti sviluppi romantici tra il protagonista e le ragazze, causata proprio dall'introduzione sostanziosa e continua di una nuova spasimante dopo l'altra, che frena in maniera decisiva ogni possibilità che Kimihito possa consolidare la propria relazione con una qualsiasi delle sue ospiti (tra le quali è comunque evidente una certa gerarchia).
In sostanza, si tratta di un prodotto che non solo non delude, regalando esattamente quanto promesso, cioè una corposa dose di divertimento e fanservice, ma riesce anche a sorprendere in più punti con trovate folli ed esilaranti. Una visione spumeggiante e consigliata agli amanti del genere.
Mitica sigla finale, "Hey hey hey Smith!" (Le mie preferite sono le MON e Suu XD )
Mi fa piacere che l'anime è rimasto fedele anche se un paio di cose le hanno tagliate e verso la fine è risultato un po' più veloce.
E poi, la squadra MON è la cosa più figa che ho visto negli ultimi 5 anni!!!
E poi le donne mostro io le adoro!!! XD
Aggiungo una cosa: mi sento di dissentire con Eoin solo su un fattore. Lui sostiene che le ragazze mostruose di mostruoso hanno ben poco. Io la penso al contrario. Ho visto (ad esempio), ben poche sirene così inquietanti, con le branchie bene in vista e quelle bizzarre pinne vicine al basso ventre. Lo stesso vale per le orecchie di Miia e Centorea, o dell'enorme teschio presente nell'addome di Rachnera.
C'è da dire che Okayado ha un vero e proprio debole per le ragazze mostruose (Monster Musume è figlio di un prequel hentai chiamato Monster Girl Report), e nel contempo porta avanti sia Monster Musume, sia un'altra opera chiamata 12BEAST, che guarda caso, parla di fanciulle semiumane.
L'unica sua opera "non mostruosa" è uno one shot dedicato ad una ragazza magica che compare come easter egg in un episodio di Monster Musume (Mamama - Mahou Iinchou Mako-chan Mahou Shidou).
A me, invece, è piaciuta la commistione tra avvenenza e elementi estetici più originali. Le sirene, ultimamente, si erano ridotte a semplici ragazzotte con la coda da pesce, senza nessun'altra caratteristica degna di nota. Qui, invece, c'è molta più attenzione per il dettaglio e gli sforzi fatti in tal senso si notano.
Personalmente, ho trovato tutte le protagoniste carucce, a prescindere da che tipo di ibrido fossero.
certo una seconda stagione con piu' dettagli del protagonista e delle sue "Monster's" sarebbe auspicabile....
Detto questo, se mai faranno la seconda serie, ci sarà la minotaura e Scylla, non mi paiono proprio miss universo.
-SPOILER- la squadra d'assalto non poteva essere più versatile, a parer mio la ragazza zombie come agente d'assalto è una scelta geniale, chi l'ammazza più? XD
Poi ho visto l'anime.
Che è l'abisso da cui non si fa ritorno. Ora sono una fan sfegatata delle monmosume, ho pure le mie ragazze preferite xD
Un'anime bello, piacevole e che intrattiene esattamente ci si può aspettare. Ottimo per passare 20' piacevoli e rilassanti sorridendo.
Promosso a pieni voti.
Sono fiducioso per una seconda serie quando ci sarà abbastanza materiale.
ottimo (y)
Non pensavo mi facesse ridere così di gusto, nonostante devo ammettere che il primo episodio mi ha lasciato un po' tra lo spaesato e l'inorridito, come pure ogni volta che entrava in scena ogni ragazza nuova...
Da consigliare!
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