Nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Giappone al termine di una visita istituzionale della durata di otto giorni comprensiva incontri con le istituzioni, ONG e legali giapponesi, l'olandese Maud de Boer-Buquicchio, avvocato ed esponente della commissione ONU sulla pornografia e prostituzione infantile, ha inserito tra le conclusioni finali del suo rapporto il suggerimento alle autorità Giapponesi quello di mettere al bando i manga pornografici estremi.
Rimarcando come sia necessario trovare "il giusto bilanciamento tra la libertà di espressione e la protezione dei minori" la De Boer ha comunque sottolineato che la libertà di espressione debba "prevalere solo nel caso della pornografia di adulti".

"Si tratta indubbiamente di un buisiness molto redditizio", ha sottolineato la rappresentante ONU (lanciando qualche riferimento a produzioni che hanno come soggetto studentesse o ragazze in età preadolescente raffigurate in atti erotici o provocanti).
L'intervento dell'avvocatessa olandese riguardo ai manga pare comunque abbastanza limitato nella sua portata. La relazione finale infatti sembra molto incentrata sul contesto sociale e legislativo attualmente presente in Giappone sottolineando come "queste tendenze sembrino essere accettate e tollerate" e che "le molestie sessuali abbiano una impunità relativamente più alta in Giappone rispetto ad altri Paesi".
In conclusione la De Boer ha esortato il governo nipponico a maggiori sforzi (tra cui il suggerimento del bando ai manga erotici più estremi) per affrontare il problema (ma il Giappone ha di recente varato una legge più severa in materia, che però esclude dalla sua applicazione immagini disegnate) e per sostenere le vittime (in crescita negli ultimi anni secondo le statistiche).
L'associazione fra manga e pornografia infantile dunque, a volte ritorna.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Japan Times
Il Sole 24 Ore
Rimarcando come sia necessario trovare "il giusto bilanciamento tra la libertà di espressione e la protezione dei minori" la De Boer ha comunque sottolineato che la libertà di espressione debba "prevalere solo nel caso della pornografia di adulti".
"Si tratta indubbiamente di un buisiness molto redditizio", ha sottolineato la rappresentante ONU (lanciando qualche riferimento a produzioni che hanno come soggetto studentesse o ragazze in età preadolescente raffigurate in atti erotici o provocanti).
L'intervento dell'avvocatessa olandese riguardo ai manga pare comunque abbastanza limitato nella sua portata. La relazione finale infatti sembra molto incentrata sul contesto sociale e legislativo attualmente presente in Giappone sottolineando come "queste tendenze sembrino essere accettate e tollerate" e che "le molestie sessuali abbiano una impunità relativamente più alta in Giappone rispetto ad altri Paesi".
In conclusione la De Boer ha esortato il governo nipponico a maggiori sforzi (tra cui il suggerimento del bando ai manga erotici più estremi) per affrontare il problema (ma il Giappone ha di recente varato una legge più severa in materia, che però esclude dalla sua applicazione immagini disegnate) e per sostenere le vittime (in crescita negli ultimi anni secondo le statistiche).
L'associazione fra manga e pornografia infantile dunque, a volte ritorna.
Fonti Consultate:
Anime News Network
Japan Times
Il Sole 24 Ore
Business a parte, l'acquisto non ha già le restrizioni legali? Sarò io che faccio fatica a capire, ma non vedo molto senso in questa esortazione, tra l'altro non vedo un nesso diretto tra molestie e pubblicazione di manga. Più che il manga in sé, non occorrerebbe un ripensamento della società, affinché vi sia una riduzione di questi fenomeni, più che accanirsi su certi tipi di opere?
comunque secondo me è la classica bufala da internet, come appunto quella cavolata della carne rossa cancerogena...
la De Boer ha comunque sottolineato che la libertà di espressione debba "prevalere solo nel caso della pornografia di adulti".
Sì, perché se un manga estremo mostra donne "adulte" che vengono violentate e torturate, tutto è lecito. Ma vaccaghèr...
Ci sono doushinji se non addirittura volumi, che raccontano (vabbè... raccontano....) di violenze sessuali verso bambini, si, ripeto bambini delle elementari.
Per non parlare poi di incesti, zoofilia varia (considerando anche esseri viventi "fantasy"), ecc... ecc...
O almeno era così 4 anni fa quando ho visitato l'ultimo negozio, non so se ora siano proibite.
Poi si può sicuramente dibattere se cose del genere siano legate direttamente o indirettamente a vicende di cronaca (e se quindi possano passare per un indiretto incitamento al reato), o se il problema sia solo/tanto l'età.
In fondo anche le opere a sfondo sessuale con adulti dove vi è una violenza in gran parte dei casi rischiano di trasmettere un'idea fortemente sbagliata visto che quasi sempre la vittima della violenza alla fine viene descritta come "in preda alla passione" dando così ragione a chi durante uno stupro pensa "in fondo lo vuoi anche tu. Vedrai ti piacerà."
Questo discorso molto complesso comunque va al di là di manga, penso ad alcuni lavori di Manara come "il gioco", e ovviamente anche al di là dei fumetti/animazione, sebbene nelle produzioni "live" mondiali in realtà ci si impone limiti molto più rigidi, quantomeno nelle produzione mainstream, non dubito che ci siano anche lì settori per gusti particolari.
@Panssj hai ragione, indubbiamente è 100 volte più importante occuparsi della realtà, però per loro (giusto o sbagliato che sia) azioni del genere servono per "prevenire".
Ripeto il dibattito su come e quanto possano essere legate opere "di fantasia" con avvenimenti reali è e sempre sarà infinito senza arrivare ad una conclusione, ma è pur vero che non è possibile paragonare un qualsiasi shonen di combattimento con un hentai dove si fa sesso (magari anche forzato) con una bambina/o, limitandosi a dire "sono entrambe fantasie".
La cosa più ridicola è che per manga "estremi" indicano due studentelli che fanno sesso tra loro, o magari il classico incesto fratellone-sorellina, e non gli hentai di bondage, uccisioni e porcherie varie. L'ONU invece di rompere i maroni ai manga, pensasse al terrorismo che dilaga indisturbato da anni. Per quello non fanno conferenze e nessuno si indigna...
nb. Spero di ricordarmi bene quest'episodio. La memoria a volte mi gioca brutti scherzi XD E qua si parla di minorenni e non donne in generale, ma è meglio sottolineare che anche in Europa c'è tanto da lavorare su certi argomenti.
Ma poi "le molestie sessuali abbiano una impunità relativamente più alta in Giappone rispetto ad altri Paesi"... no ma sul serio? Queste statistiche le ha stilate la signorina in questione con la sua mente moralisticamente limpida?
Senza contare che allora andrebbero aboliti i porno più che i manga erotici, visto che il manga è opera di pura fantasia che non implica alcun coinvolgimento FISICO di persone in carne ed ossa.
Forse questa "avvocatessa" non aveva altro da fare che rompere le scatole a fonti d'intrattenimento che esistono da anni e anni.
Sulla questione delle violenze sessuali perpetrate su bambine e bambini in manga e opere di fantasia varie, trovo personalmente che siano una forma di intrattenimento abbastanza disgustosa, ma non posso esprimermi più di tanto in merito.
Di questo non ne ero a conoscenza e ti ringrazio.
Vorrei capire una cosa: come vengono considerati certi doujinshi? Alla stregua di parodie o come storie indipendenti? Sono venduti come se fossero hentai normali o la loro circolazione è limitata alle fiere?
Te lo chiedo perché se è una cosa più di nicchia, non vedo come possa avere una simile diffusione e una simile influenza. Sarebbe una cosa limitata a una ristretta cerchia di persone da gusti discutibili.
Tornando in tema: non è che per caso si sono invertite le priorità? Questi "fumetti" istigano certi comportamenti, o è la società che produce costante "ispirazione" per questi prodotti? Io penso che se esistono certe opere, lo è perché riflettono (seppur in maniera distorta), il volto di certi tipi di società, raramente è il contrario.
Certamente, pur non entrando nel merito a causa della mia ignoranza in materia, condanno invece quei manga che trasformano l'erotismo in violenze sessuale perpetuate ai danni di bambini/e. Quelli che sì che andrebbero limitati o banditi ma difficilmente si verificherà poichè il mercato che li richiede è conveniente.
pero esistono anche persone che non distinguono realtà e finzione e quindi come la metti? un fumetto hentai a maggior ragione con minorenni non è impossibile che possa venire usato per imitare il contenuto.
Perchè non si indaga meglio a chi è interessato a sta roba, che ogni volta partono i blocchi sui manga vi allarmate tutti e non volete sentire ragioni.
Non avrei nulla da ridire se vietassero robe del genere, cosa che a mio avviso sarebbe giusta.
E, per la cronaca, qui in Italia sono già vietati, e il possesso e fruizione di tale materiale costituisce reato.
EDIT: devo rettificare: qui in Italia non costituiscono reato. Ero convinto del contrario, visto che nei paesi anglosassoni e in altri stati europei lo sono e sono di norma equiparati a pedopornografia.
Comunque ci sono nazioni ben peggiori in cui l'ONU dovrebbe andare, tipo l'India o l'Afganistan dove appena arrivano le prime mestruazioni una bambina più essere data in sposa...
Altrimenti se si ragiona a questo modo si dovrebbe vietare qualunque opera che ha al suo interno contenuti contro le leggi o la morale, tipo anche quelli in cui uccidono le persone.
E per dire ancora una volta: non è mai stato provato che la lettura o la fruizione di qualche tipo di fumetto o videogioco sia la causa scatenante di comportamenti violenti o depravati. Quando succede è perchè le persone in questione sono malate. I pedofili sono pedofili fin dall'inizio, non è che uno legge un fumetto e poi pensa "adesso vado a violentare un bambino".
Detto ciò, i problemi seri sono ben altri, è una frase vecchia e risaputa ma in questo caso ancora più vera. L'ONU pensasse a risolvere la crisi degli immigrati anzichè andare a guardare i fumetti.
Perchè non si indaga meglio a chi è interessato a sta roba, che ogni volta partono i blocchi sui manga vi allarmate tutti e non volete sentire ragioni."
Appunto, il problema ricadrebbe all'interno della sfera individuale: se vi sono persone che non riescono a scindere finzione da realtà un problema di fondo c'è e di sicuro non è da riscontrare nel prodotto cartaceo.
Ma se si tratta di disegni, per quanto come opere non mi interessino, non riesco a vederne il dolo verso qualcuno.
Tra le censure a mosaico e le privazioni di vario genere, si arriverà per davvero a una nazione più "casta", forse. E non credo che ci sarà gente come loro...
@Akikako
Enjo kosai (servizio d'assistenza)
dei disegni non si possono realmente definire "minorenni".
L'otaku, che disprezza il mondo reale, oppure se ne fotte altamente, ottiene un danno come ventaglio di divertimenti distaccati dal mondo reale, quindi in sé innocui.
L'artista e l'editore ricevono un danno economico.
Il pedofilo, salvo il deep web, perde la sua unica valvola di sfogo, quindi è più facile che vada a stuprare bambini/e reali.
C'è qualcuno che diventa pedofilo grazie alle opere pedopornografiche? Non si sa.
Allora quale guadagno dal punto di vista socio-economico porterebbe questa legge? Nessuno.
Allora che senso ha farla? Non ha senso, sempre se non vogliamo metterci in mezzo la cosa più soggettiva di tutte: la morale.
E il Comiket con gli scambi illegali.
E soprattutto, ricordiamoci cosa è tuttora legale (ripeto: LEGALE, ovviamente cercando si trova di peggio, questo ancora ancora supera il test della decenza, ed è pure una seiyuu mi pare)
Non vedo dove sia il problema.
Semplicemente, in Giappone, hanno una concezione della sessualità diversa dalla nostra. Qual è migliore? Qual è peggiore? Non possiamo dirlo.
Che senso ha imporre la morale della nostra società ad altri mondi?
Non facciamo l'Isis della situazione!
Io non sto facendo la morale su nulla, faccio solo capire che quello dei disegni lolicon è un problema relativo, visto cosa gira tranquillamente dal vivo.
Paese loro, regole loro, posso solo sperare che trovino le leggi migliori per evolvere come nazione (anche noi, eh), qualsiasi problema ci sia, ma io non mi permetto di giudicare una cultura non mia, nemmeno le leggi che ritengo violare i diritti umani (che sono decisi a tavolino dall'occidente).
Quegli hentai erano di libera vendita, soprattutto nei negozi specializzati (in doushinji).
Ma c'erano anche hentai in volumi "da libreria" la cui collocazione credo difficile, quantomeno per un "profano", probabilmente per le librerie, dove è più facile entrino anche minorenni rispetto ad un negozietto, esiste un regolamento (per legge ? autoimposto ?) che imponga una parziale selezione di titoli.
Detto che il panorama "hentai", anche decisamente spinto (parlo sempre di violenze non dell'atto sessuale in se) in giappone è qualcosa di "anomalo" rispetto a gran parte del resto del mondo.
Pensare ad una cosa del genere in Italia, ma direi nel mondo occidentale in genere, è impossibile.
Il discorso su cosa è causa di cosa è molto interessante, mi piacerebbe leggere un bell'articolo di animeclick sull'argomento, del livello di quelli usciti ad esempio sul mondo del lavoro e dei suicidi, una disamina accurata che andrebbe ben oltre le impressioni che possiamo farci noi, tra l'altro nemmeno "cresciuti" nella società giapponese.
@GianniGreed dire che il pedofilo è pedofilo dall'inizio è banalizzare, tra l'altro si potrebbe anche dire che un assassino nasce assasino, un ladro nasce ladro e così via, come se fosse insito nel dna, mentre penso sia ormai assodato (e parlo in termini medici) da tempo che la società e l'ambiente in cui si cresce e si vive influenza il proprio comportamento.
Detto questo accumunare la violenza "fisica" a quella "sessuale" sembra normale sulla carta ma in realtà.... ad esempio da genitori affideremmo i nostri figli a chi legge abitualmente un golgo13 (assassini a raffica e fatti passare come "normalità") così come a chi legge abitualmente hentai con violenze ?
Si può cercare di non essere prevenuti finchè si vuole, ma quando si è messi di fronte a certe situazioni molte "certezze" cadono.
@Dottoromar personalmente credo di essere un liberista tout a court, se tu non fai del male agli altri puoi pensare quello che vuoi, anche eccitarti all'idea di fare sesso con bambini, di certo non ti indicherò come esempio di sanità mentale.
Ma se oltrepassi anche di poco la linea tra pensiero e realtà, beh sono inflessibile.
Eppure penso che sia inevitabile domandarsi perchè il mercato hentai sia almeno per metà (se non peggio) basato sulla violenza sessuale, e soprattutto perchè tale violenza quasi sempre sfoci nell'accettazione della stessa da parte della vittima.
Mi si dirà che è quello che vuole metà del pubblico, e che il mercato non fa altro che rispondere ad una "richiesta" con un'adeguata offerta.
Vero, ma basta questo per chiudere il discorso ? E quanto bisogna essere di mentalità aperta per non preoccuparsene ?
In realtà la vera questione riguarda quella che potremmo definire "prevenzione".
Cambiamo argomento, le armi.
Le armi da sole non uccidono, allo stesso modo possedere un arma non fa di te un futuro assassino.
Eppure credo che molti di noi non si sentano sicuri se ci fosse totale libertà di possesso di armi.
Ci sentiremmo veramente tranquilli a vedere persone circolare con armi da fuoco o katane ?
Ci sentiremmo veramente bigotti e prevenuti nell'aver paura di stare seduti di fianco a qualcuno armato che non conosciamo ?
Basta sciacquarsi la bocca e asciugarla con la carta...
Non è che siccome qui si parla solo di 1 cosa, tutto il resto che accade nel mondo venga ignorato, credo sia ingiusto pensare che il loro lavoro si riduca a quanto esposto in quest'articolo su animeclick, cerchiamo anche noi di non fare i superficiali.
Vengono condannati anche loro.
Si cerca di insabbiare ? E spesso si riesce ? Verissimo.
Peccato che altrettanto, anzi in misura nettamente maggiore, succeda in ambito familiare.
Anche quando si scopre una violenza sessuale all'interno di una famiglia è molto più facile che la cosa si voglia mantenere segreta piuttosto che denunciare il genitore/parente.
Il fatto che si siano interessati di questa discutibile branca della produzione giapponese, non significa ne che ce l'abbiano con la produzione generale di manga, ne che ignorino gli altri problemi.
Dopotutto siamo parlando di opere del discutibile valore "artistico", mica dei manga di Tezuka.
Cara De-Boer, il giusto bilanciamento tra due valori che non hanno la benchè minima correlazione tra di loro si trova portandoli entrambi al massimo.
Quando mi troverai un singolo minore che sia stato danneggiato da un lolicon, potrai parlare.
Inoltre... che cavolo di nome è Buquicchio? Sembra uscito da una formazione di PES dove c'era tutti nomi falsi!
Tali opere sono rivolte a un pubblico adulto, almeno teoricamente, e dunque conscio di ciò che andrà a vedere. Penso, invece, che nel mondo vi siano altre cose che bisogna andare a correggere...
Con questo non voglio dire che sono favorevole a stupri e robe varie ( e ci mancherebbe), ma sono convinto che i manga/anime con tali soggetti non siano la causa, bensì lo specchio di quanto sta avvenendo nel mondo. Eliminarlo non risolverebbe nulla.
Pensate davvero che vietando quattro disegnini, certe manie verranno mitigate? Se è così, siete degli illusi! I maniaci diminuiranno solo quando si decidono a condannarli seriamente, ma sappiamo che questo non accadrà mai, perché si devono riabilitare, bisogna perdonare, dare un'altra possibilità e via dicendo. Però, quando nemmeno dopo una settimana escono e tornano subito a violentare, come la mettiamo? E non parliamo di tutti i crimini coperti da avvocati corrotti, specialmente quando si tratta di ricconi. E poi mi vengono a citare i manga? Ma fatemi il piacere...
Poi proprio l'Olanda parla? Nei mondiali del 2010 c'era la tipa che aveva dichiarato di volerla ciupare gratis a tutti i tifosi se l'Olanda vinceva il mondiale. Che nazione casta...
Se sia una produzione di cattivo gusto o meno, non c'interessa se dobbiamo parlare di legalità.
Btw, fin quando si tratta di mettere al bando varie opere della categoria hentai chissene (fermo restando che sono opere di fantasia, disegnate su carta [e chiunque può tranquillamente crearle], se poi i giapponesi hanno problemi a distinguere la realtà dalla fantasia è un altro discorso)
Passi il giustificare la cosa con libertà di espressione (che è la motivazione utilizzata dalle associazioni pro), ma non utilizzate la scusa del "si vadano a occupare di altro, quelli sono i veri problemi".
Anche perché l'ONU se ne starà sicuramente occupando senza che voi glielo ricordate, vista la mole dell'organizzazione.
Il fatto che una problematica sia "minore" non significa che debba essere accantonata per altre cose.
Sulla questioni degli hentai lolicon: le maggiori critiche a tali produzioni (e da me sono in toto condivise) è che riducono l'immagine dei bambini a oggetto sessuale.
Quindi da un lato abbiamo la libertà di espressione, mentre dall'altro la mercificazione erotica dell'infanzia.
E la questione non è da poco, visto che, se è permessa anche solo a livello di finzione, può comunque dare una minore percezione di pericolosità alla tematica.
Quindi si va a parlare di prevenzione, e non è un argomento che vada bollato come "giusto" o "ingiusto" con superficialità (cosa che alcuni di voi stanno facendo).
In casa le decisioni importanti le prende l'uomo, sul lavoro è buona norma che le donne stiano a casa a pulire e crescere i figli mentre il marito lavora, ecc. Il problema non è il fatto che ci siano fumetti e anime fortemente spinti, ma che nella cultura Nipponica è radicato uno spirito fortemente aggressivo verso la figura della donna. Negli ultimi anni ci stanno facendo piccoli passi positivi in questo settore, ma il problema è ancora molto marcato. Qualcuno pensa che sia sbagliato puntare il dito su dei prodotti per adulti, ma dato che nella società di oggi il divario bambini/adulti è facilmente scavalcabile grazie a Internet, si deve pensare a fare una politica che non dia la possibilità di trovare ai minori certa roba. Per creare un cambiamento bisogna partire dai giovani che sono il futuro, e per questo motivo trovo giusto e sensato il discorso della rappresentante ONU.
Poi tutta questa fiducia all'ONU, se si occupa o meno di certi problemi, io non ce l'avrei. Un'organizzazione di 193 paesi tra i più potenti al mondo, che non sa tenere testa a 2-3 paesini con le manie del terrorismo? Io credo che la questione sia ben più spinosa di quanto pensiate, e non è tutto oro quello che luce. Ma questo è un altro discorso.
E tutta questa gente che sbraita, credete che sia davvero casta e pura? Chi non ha peccato, scagli la prima pietra!
Quanta ignoranza.
La pedofilia è stata classificata come parafilia/disturbo della sfera sessuale.
Il "potenziale maniaco" avrebbe bisogno di psicoterapia riabilitativa, non di hentai lolicon.
@SoniKK passi anche che, volendo, possiamo mettere gli hentai lolicon a livello degli altri media (cosa che comunque faccio con riluttanza), ma per le altre cose "potenzialmente lesive" vi sono limiti, restrizioni e campagne di sensibilizzazione: per fumo e alcol ci sono divieti e campagne di sensibilizzazione, per alcuni film/videogiochi c'è un sistema di classificazione (e le normative sono in costante adeguamento) ecc... ecc...
Il punto è che nella società è radicata la convinzione che tali aspetti possono essere nocivi, e che dunque l'utilizzo è "a proprio rischio e pericolo).
Il Giappone ha un problema nella sfera sessuale, e questo è innegabile. Ed è un problema connesso a moltissimi altri aspetti della società giapponese. E il richiamo della rappresentante ONU non è del tutto sbagliato: dire "c'è qualcosa che non va" non dovrebbe scandalizzare nessuno, specialmente se c'è davvero qualcosa che non va.
Posso però convenire che l'appello sia un po' "egoista": i problemi in Giappone ci sono, tuttavia il richiamo verte su uno degli aspetti culturali maggiormente esportati (il fumetto), ovvero quello che arriva a noi. Ovviamente sono altri gli aspetti sui quali bisognerebbe lavorare maggiormente per risolvere il problema alla radice.
Scherzi a parte, la cosa mi ha sorpreso, non credevo che l'ONU potesse discuterne.
Per quanto riguarda il discorso di chi si lascia condizionare, è solo il solito capro espiatorio(ragazzo uccide perchè legge Devilman/gioca a GTA)....certe persone sono così di base, chi non sa distinguere con la realtà è malato di suo e sarebbe finito comunque a quella conclusione, non è che queste cose si creino da zero, ragionando sul condzionamento, dovremmo abolire i tg! Anzi il mondo stesso! Seriamente, esiste una libertà e indipendenza individuale che fino a quando non coinvolge indesiderati è leggitima! Discutere di questo nel 2015(anzi in qualsiasi data) è ridicolo......
All'Onu comandano ancora gli USA.
Però le pistole nelle scuole...quelle non si toccano!
Come ha detto Dragonx96, i disegni e i personaggi sono totalmente irrealistici, questo perché la più grande fetta di pubblico NON è interessata alla realtà.
Senza contare che non sappiamo nemmeno se è possibile che una cosa fortemente radicata nell'inconscio, come l'orientamento sessuale, possa essere modificato da un fumetto che NON ha nessuna intenzione di imitare la realtà.
È davvero giusto disintegrare un'economia così fiorente, che non arreca danni a nessuno, per un mero principio morale?
Vi ricordo che, in Giappone, i porno hanno i genitali censurati. Loro rompono le scatole a noi perché non censuriamo i genitali nei porno? No, allora perché noi dovremmo impedirgli di DISEGNARE quello che c***o gli pare?
Ogni cultura si fa i c***i suoi, e viviamo tutti insieme allegramente!
Fin qui il discorso avrebbe un senso logico, quando invece si fa riferimento a "produzioni che hanno come soggetto studentesse o ragazze in età preadolescente raffigurate in atti erotici o provocanti" beh... questa descrizione forse rientra addirittura più nell'ecchi che non nell'hentai ed in questo caso definire questa soluzione eccessiva sarebbe un complimento.
Detto questo non sono neanche uno che semplifica le cose dice "le solite idiozie", ma trovo che questioni del genere meritino approfondimento da parte di tutti cercando anche di capire le motivazioni degli altri, anche quando non si condividono in toto.
Non mi pare poi che questo comitato dell'ONU abbia detto che gli hentai con minorenni sia la causa dei mali del mondo.
Tirar fuori queste frasi fatte, sebbene "tanto per", non depone a favore di una discussione seria.
@Dragonx96 che non abbiano età non è sempre vero.
Basta ambientare le vicende in una scuola, magari elementare, che l'età viene data automaticamente.
O pensi che ci siano 18enni, anzi diciamo 16enni che ancora frequentano le elementari ?
Dai su, veramente guardando un hentai di successo come Oni-Chichi (violenze sessuali, minori, incesti) ti viene da pensare che non abbiano età ?
"Ragà dovremmo fare qualcosa contro il terrorismo, tipo un intervento armato...oppure cercare di aiutare i migranti..."
"Nah, fragac***i dell'ISIS, pensiamo piuttosto ai porno giapponesi!"
LOL
Scherzi a parte, come si è detto penso ci siano problemi più gravi di cui occuparsi al momento...
Siete talmente di coccio che state a ripetere sempre le stesse cose senza riflettere.
La rappresentante ONU ha trattato questo problema (giustamente) solo come una parte del problema più grosso (il mercato erotico giapponese e le sue anomalie con i minori), e ha anche lodato i passi in avanti che il paese ha fatto in tema di legislazione.
Ma, giustamente, non bisogna fermarsi.
Quindi dire "che si occupino di altro" (cosa che comunque fanno, visto che esaminano la questione a 360 gradi) è un po' come essere tanti piccoli onorevoli Razzi e invitare a "farti li caxxi tua"
Un'ultima cosa: il paragone fra la rappresentante ONU e l'inviato di Repubblica fatto a fine articolo è quantomeno infelice, in quanto negli estratti dell'intervento della prima non c'è nessun elemento pregiudizievole nei confronti della produzione di fumetti giapponesi.
Intendo che sembrerà anche ridicolo ma se l'autore decidesse che quelle di Oni Chichi avessero 22 anni potrebbe pure farlo, la cosa fa ridere ma ti fa ricordare che appunto, è pura fantasia che non ha limiti o imposizioni logiche e che non coinvolge nessuno. Poi ovvio che il tratto e il contesto ti riconducano a conclusioni; dunque non dico che mi viene da pensare che non abbiano età ma semplicemente non mi viene da pensare alla realtà in generale e quindi di conseguenza a nessuna età esistente, oggettiva o che coinvolga una persona.
@Nyx Ci sono diverse cose anche tra i manga al limite del estremo che schifano e fanno ribrezzo pure a me, ma non per questo mi sentirei minimamente in diritto di vietarli visto che non coinvolgono me e nessuno che non decida di averci a che fare, perchè secondo la stessa logica dovrebbero vietare molte cose che noi riteniamo normali ma altri pensano siano estreme. Io per essere sicuro di non sbagliare evito certe produzioni che personalmente mi disgustano ma al contempo non vado certo a devastare l'esistenza a loro e a chi le segue. Dunque comprendo il disguisto che in certi casi condivido anche ma questo non mi porta a proibire quello che non posso apprezzare io.
Ma quelli che commentano hanno una vaga idea di cosa sia l'ONU e della sua storia difficoltosa? È un'organizzazione che ha avuto una storia fondamentalmente debole... Ed è tuttora relativamente debole. Non è un'arma politica come la NATO o il Patto di Varsavia.
Giusto per mettere i puntini sulle i.
Traquilli, comunque. Gli uffici dell'ONU si stanno già occupando ampiamente dei drammi vissuti dai bambini in questo mondo... Non c'è bisogno che glielo si ricordi qua sopra.
Consigli per gli acquisti: Alessandro Polsi, Storia dell'ONU, Laterza, 20 €.
fine quasi off topic
Tornate a bimbominkieggiare, non c'è molto dialogo qua sopra...
Ci mancherebbe! Vogliamo aggiungere nella lista delle "opere da preservare" anche La clinica dell'amore e Brandish?
Sia mai che queste perle non siano tramandate alle future generazioni!
Come ho accennatto in precedenza il panorama hentai (se non pornografico in genere) nipponico è particolare.
Partendo dal presupposto che l'offerta è creata dalla domanda, non resta che ammettere che metà della domanda di hentai richiede situazioni, personaggi, "tratti" di un certo tipo, che altrove sarebbero malvisti se non addirittura osteggiati (quantomeno pubblicamente).
Sarebbe interessante capire come mai i gusti giapponesi siano così, e come e quanto tutto questo possa riflettersi nella società reale, nei rapporti tra persone, anche sessuali, ecc. ecc.
Detto che magari i giapponesi semplicemente non si nascondono, o lo fanno meno, e anche i gusti occidentali non differiscono poi tanto ma lo fanno vergognandosene.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.