Grande accoglienza per Katsuhiro Otomo (Akira, Steamboy, Memories, Short Peace) in Francia.
Il vincitore del Gran Prix di Angouleme dello scorso anno è stato trattato come un'autentica star dai media francesi e non ha mancato di ricompensare tanta attenzione con le sue risposte durante la lunga conferenza stampa tenutasi al Museo del Louvre in cui sono intervenuti gli inviati dei principali giornali francesi, da Liberation a Le Figarò a Le Monde e diversi esponenti dell'editoria.
Proprio dalle domande di uno di questi esponenti, Carlo Levy, il direttore della Dybex, società che distribuisce Akira, l'opera di culto di Otomo in Francia, è arrivata la sorpresa maggiore della giornata: di fronte alla domanda se il progetto di un nuovo adattamento di Akira in forma di serie animata fosse ancora fattibile oppure si dovesse considerarlo archiviato definitivamente, Otomo, leggermente imbarazzato, ha confermato che un progetto di serie animata tratto da Akira è allo studio ma di non poter dire altro al momento.
Fra gli altri progetti in cui Otomo è impegnato, secondo una sua risposta all'inviato di Le Monde, anche un live action, due film d'animazione, progetti di cooperazione con lo stesso Museo del Louvre ed il Museo d'Orsay, ed inoltre è al lavoro anche su uno, o forse più manga. Dovrebbe trattarsi del più volte rimandato, per motivi di salute dell'autore giapponese (problemi di schiena che non gli consentono di lavorare come vorrebbe), shonen ambientato nel periodo Meiji (1868-1912), che doveva essere pubblicato sulla rivista Weekly Shonen Sunday.
Dopo il Louvre, Otomo si è recato ad Angouleme dove ha visitato la mostra a lui dedicata e consegnato personalmente al fumettista belga Hermaan il Gran Prix della 43° Edizione del Festival.
Con l'assegnazione del premio ad Hermann, il quarto autore belga a conquistarlo, si è conclusa l'infausta tragicommedia del Gran Prix di quest'anno, che si spera di non rivedere mai più.
Hermaan, la cui opera abbiamo potuto ammirare in una grande mostra a Lucca Comics nel 2013, da decenni era indicato come un possibile vincitore, si è mostrato commosso dell'attenzione che gli è stata riservata. Lo scorso anno aveva chiesto di non esser preso più in considerazione nell'assegnazione del Gran Prix, provocando una gentile ma ferma sollevazione dei suoi ammiratori e amici.
Non è forse il presidente più adatto per il festival, noto per il suo carattere fin troppo schietto ("nature"), ma potrebbe davvero essere un buon ambasciatore per un Festival che ha urgentemente bisogno di rifondarsi e ripensarsi.
Fonti Consultate:
Manga news
Af News
Il vincitore del Gran Prix di Angouleme dello scorso anno è stato trattato come un'autentica star dai media francesi e non ha mancato di ricompensare tanta attenzione con le sue risposte durante la lunga conferenza stampa tenutasi al Museo del Louvre in cui sono intervenuti gli inviati dei principali giornali francesi, da Liberation a Le Figarò a Le Monde e diversi esponenti dell'editoria.
Proprio dalle domande di uno di questi esponenti, Carlo Levy, il direttore della Dybex, società che distribuisce Akira, l'opera di culto di Otomo in Francia, è arrivata la sorpresa maggiore della giornata: di fronte alla domanda se il progetto di un nuovo adattamento di Akira in forma di serie animata fosse ancora fattibile oppure si dovesse considerarlo archiviato definitivamente, Otomo, leggermente imbarazzato, ha confermato che un progetto di serie animata tratto da Akira è allo studio ma di non poter dire altro al momento.
Fra gli altri progetti in cui Otomo è impegnato, secondo una sua risposta all'inviato di Le Monde, anche un live action, due film d'animazione, progetti di cooperazione con lo stesso Museo del Louvre ed il Museo d'Orsay, ed inoltre è al lavoro anche su uno, o forse più manga. Dovrebbe trattarsi del più volte rimandato, per motivi di salute dell'autore giapponese (problemi di schiena che non gli consentono di lavorare come vorrebbe), shonen ambientato nel periodo Meiji (1868-1912), che doveva essere pubblicato sulla rivista Weekly Shonen Sunday.
Dopo il Louvre, Otomo si è recato ad Angouleme dove ha visitato la mostra a lui dedicata e consegnato personalmente al fumettista belga Hermaan il Gran Prix della 43° Edizione del Festival.
Con l'assegnazione del premio ad Hermann, il quarto autore belga a conquistarlo, si è conclusa l'infausta tragicommedia del Gran Prix di quest'anno, che si spera di non rivedere mai più.
Hermaan, la cui opera abbiamo potuto ammirare in una grande mostra a Lucca Comics nel 2013, da decenni era indicato come un possibile vincitore, si è mostrato commosso dell'attenzione che gli è stata riservata. Lo scorso anno aveva chiesto di non esser preso più in considerazione nell'assegnazione del Gran Prix, provocando una gentile ma ferma sollevazione dei suoi ammiratori e amici.
Non è forse il presidente più adatto per il festival, noto per il suo carattere fin troppo schietto ("nature"), ma potrebbe davvero essere un buon ambasciatore per un Festival che ha urgentemente bisogno di rifondarsi e ripensarsi.
Fonti Consultate:
Manga news
Af News
Mi chiedo se questa volta sarà più fedele al manga
Per quanto sia felice del fatto che stiano effettivamente lavorando su una serie di Akira, non posso che dare ragione a Cobra: ci sono tanti bei lavori di Otomo che meriterebbero più attenzione, primo su tutti The legend of Mother Sarah, del quale non mi dispiacerebbe affatto vederne una trasposizione animata, ma anche Domu ha il suo perchè.
*_*
L'importante è che sia una vera serie tv, con almeno 12-13 episodi, per raccontare le vicende con cura e nel dettaglio
solo sperando lo prende la Madhouse altrimenti ne esce una serie scialba
Perchè in tanti continuano a chiedergli di Akira ( e non magari della sua opera artistica)?? Ah questo guardiamoci allo specchio e chiediamocelo noi...Non uno di questi gli ha chiesto delle sue opere extra fumetto e animazione...Eppure davvero per me Otomo oggi è soprattutto questo un artista che fà anche animazione e manga..
Avrei avuto tanta voglia di scrivere nel titolo Otomo annuncia l'inizio del suo nuovo manga il giorno X..ma non è stato proprio possibile. Sicuramente dovrebbe fare dei manga per i due musei frances - a naso questo dovrebbe essere il contenuto dell'accordo a cui si accenna, soprattutto con il museo d'Orsay che ha collaborato con altri vincitori del Gran Prix ma del manga a cui stava lavorando..-__-
Scusatemi.
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