A Kawasaki, ogni prima domenica di aprile si celebra il Kanamara Matsuri, ossia il Festival del Pene d'Acciaio, una festa davvero molto molto particolare, che probabilmente alcuni di voi avranno incrociato in Rete. Per chi invece non sapesse di cosa si tratta, questo breve video vi darà un'idea....
Il Kanamara Matsuri è iniziato quasi 40 anni fa, nel 1977, ma il tempio di Kanayama presso cui sono custoditi gli enormi falli che vengono portati in parata durante la ricorrenza è molto più antico. Narra infatti la leggenda che ai tempi del periodo Edo (1603-1867) c'era un demone dai denti molto aguzzi che si innamorò di una bellissima donna. Ma questa però non ricambiava il suo amore e decise così di sposare un altro uomo. Il demone, gelosissimo, decise che se la donna non poteva essere sua non sarebbe stata di nessun altro: si fece piccino piccino e si nascose all'interno della vagina della donna.

Quando arrivò la prima notte di nozze, al momento di consumare il matrimonio, il demone addentò con i suoi denti aguzzi il pene dello sposo! Nonostante questa terribile prima esperienza, la donna si risposò, ma anche questa volta il demone sfoderò i suoi denti sul fallo del secondo marito. Esasperata e con l'aiuto degli abitanti del villaggio, la donna si recò da un fabbro: per ingannare il demone fu forgiato un pene d'acciaio! Quando il demone provò a mordere anche quello si ruppe tutti i denti e decise di lasciare la vagina della donna e di lasciarla in pace. Così qualche tempo dopo un grande fallo di ferro fu consacrato all'interno del tempio Kanayama, costruito per celebrare Hikonokami e Himenokami, le divinità shintoiste protettrici del parto e della salute dell'addome inferiore (e di tutto quello che contiene).

Per questo motivo il tempio era inizialmente visitato dalle prostitute che pregavano la divinità affinché le proteggesse dalle infezioni a trasmissione sessuale. Oggi invece si chiede un po' di tutto, dalla fertilità alla felicità coniugale ed è spesso visitato da coppie sposate che sperano di mettere su famiglia. Il festival è anche diventato molto popolare presso le comunità gay, lesbiche e transessuali e durante il matsuri sono organizzati vari spettacoli musicali per raccogliere fondi per la ricerca sull’HIV.

Il momento clou della festa è sicuramente la parata che si svolge intorno a mezzogiorno, durante i quali sono trasportati i tre Mikoshi, cioè le portantine che racchiudono la divinità (un po' come da noi si portano le statue dei santi in processione). Per circa un'ora e mezza i tre baldacchini sono portati in giro per la città per essere ammirati e venerati dalla folla. C'è il Kanamara Fune Mikoshi, un fallo nero in acciaio che rappresenta quello della leggenda; poi c'è il Big Kanamara Mikoshi, in legno, e infine c'è Elizabeth, un pene tutto rosa donato dalle drag queen del club Elizabeth Kaikan a Tokyo.

Con il passare degli anni, questo matsuri ha visto crescere in modo esponenziale la sua fama, probabilmente in parte grazie anche all'esposizione mediatica della Rete, per cui occorre muoversi per tempo soprattutto se si vuole assistere per bene alla parata.
Altrimenti ci si può consolare con gli infiniti gadget a tema in vendita sulle numerose bancarelle: dai lecca lecca alle candele, dalle bottiglie di saké agli occhiali con un pene al posto del naso! Ma non pensate di trovare un'atmosfera morbosa: è una festa molto colorata e gioiosa, a cui partecipano senza problemi intere famiglie e in cui sono accolte persone di qualsiasi sessualità in un clima di totale accettazione, che difficilmente si trova altrove in Giappone.
Fonte consultata:
NotesOfNomads
DireGiovani
HuffingtonPost
Il Kanamara Matsuri è iniziato quasi 40 anni fa, nel 1977, ma il tempio di Kanayama presso cui sono custoditi gli enormi falli che vengono portati in parata durante la ricorrenza è molto più antico. Narra infatti la leggenda che ai tempi del periodo Edo (1603-1867) c'era un demone dai denti molto aguzzi che si innamorò di una bellissima donna. Ma questa però non ricambiava il suo amore e decise così di sposare un altro uomo. Il demone, gelosissimo, decise che se la donna non poteva essere sua non sarebbe stata di nessun altro: si fece piccino piccino e si nascose all'interno della vagina della donna.

Quando arrivò la prima notte di nozze, al momento di consumare il matrimonio, il demone addentò con i suoi denti aguzzi il pene dello sposo! Nonostante questa terribile prima esperienza, la donna si risposò, ma anche questa volta il demone sfoderò i suoi denti sul fallo del secondo marito. Esasperata e con l'aiuto degli abitanti del villaggio, la donna si recò da un fabbro: per ingannare il demone fu forgiato un pene d'acciaio! Quando il demone provò a mordere anche quello si ruppe tutti i denti e decise di lasciare la vagina della donna e di lasciarla in pace. Così qualche tempo dopo un grande fallo di ferro fu consacrato all'interno del tempio Kanayama, costruito per celebrare Hikonokami e Himenokami, le divinità shintoiste protettrici del parto e della salute dell'addome inferiore (e di tutto quello che contiene).

Per questo motivo il tempio era inizialmente visitato dalle prostitute che pregavano la divinità affinché le proteggesse dalle infezioni a trasmissione sessuale. Oggi invece si chiede un po' di tutto, dalla fertilità alla felicità coniugale ed è spesso visitato da coppie sposate che sperano di mettere su famiglia. Il festival è anche diventato molto popolare presso le comunità gay, lesbiche e transessuali e durante il matsuri sono organizzati vari spettacoli musicali per raccogliere fondi per la ricerca sull’HIV.

Il momento clou della festa è sicuramente la parata che si svolge intorno a mezzogiorno, durante i quali sono trasportati i tre Mikoshi, cioè le portantine che racchiudono la divinità (un po' come da noi si portano le statue dei santi in processione). Per circa un'ora e mezza i tre baldacchini sono portati in giro per la città per essere ammirati e venerati dalla folla. C'è il Kanamara Fune Mikoshi, un fallo nero in acciaio che rappresenta quello della leggenda; poi c'è il Big Kanamara Mikoshi, in legno, e infine c'è Elizabeth, un pene tutto rosa donato dalle drag queen del club Elizabeth Kaikan a Tokyo.

Con il passare degli anni, questo matsuri ha visto crescere in modo esponenziale la sua fama, probabilmente in parte grazie anche all'esposizione mediatica della Rete, per cui occorre muoversi per tempo soprattutto se si vuole assistere per bene alla parata.
Altrimenti ci si può consolare con gli infiniti gadget a tema in vendita sulle numerose bancarelle: dai lecca lecca alle candele, dalle bottiglie di saké agli occhiali con un pene al posto del naso! Ma non pensate di trovare un'atmosfera morbosa: è una festa molto colorata e gioiosa, a cui partecipano senza problemi intere famiglie e in cui sono accolte persone di qualsiasi sessualità in un clima di totale accettazione, che difficilmente si trova altrove in Giappone.
Fonte consultata:
NotesOfNomads
DireGiovani
HuffingtonPost
E io che credevo avessero fondamento in queste.
Certo che i gadget fanno molto addio al nubilato XD
E comunque gli asiatici ce l'hanno piccolo
https://www.mangaupdates.com/series.html?id=41755
Scherzi a parte, conoscevo già questa tradizione, l'ho trovata sempre un poco "particolare" ed a volte esagerata.. però vabbè, se lo trovano divertente, contenti loro, contenti tutti XD danni di certo non ne vengono fatti
Giusta questa precisazione, ma vedendo le foto di questo matsuri che si trovano in giro per la rete è chiaro che non c'è nessun intento pruriginoso; concordo però con Tsuki! sul fatto che i gadget danno tanto l'aria di un addio al nubilato, e che ci sono alcune persone (tipo l'uomo della foto 12 e le ragazze delle foto 19 e 21) che si divertono a buttarla in caciara...
La manifestazione potrà anche avere il suo fascino con la relativa leggenda dietro, ma visto da fuori la cosa risulta un po' volgare secondo me e non è da biasimare chi ignorante vada a pensare ad altro...
che festa del ca##o.
Comunque a guardare bene le foto non ci vanno proprio leggeri, eh...
Tenetevi la meraviglia e la curiosità.
@Hartisala Tale censura venne introdotta dopo la II guerra mondiale durante l'occupazione americana, stampe e dipinti precedenti erano piuttosto dettagliati...
Comunque mi fa ripensare ad una mia compagna delle elementari, che aveva la fissazione di disegnare peni colorati dappertutto: sui libri, sui quaderni, sul banco...
Prossimo servizio assicurato
1) questo "matsuri" e' praticamente misconosciuto nel resto del Giappone nel senso che il giapponese medio ne ignora l'esistenza;
2) il giapponese "medio", anche allorche' ne viene a conoscenza, a meno che non sia di Kawasaki o dei dintorni, non ne ha in genere un'opinione particolarmente felice (e normalmente le donne si vergognano anche solo di vedere quelle foto e quei video);
3) A riprova di cio', il "matsuri" pullula letteralmente di stranieri, in maggioranza di lingua inglese (americani su tutti che, pare, impazziscano di gioia alla visione del pene gigante rosa), spesso ubriachi;
4) Come sottolineato, il "matsuri" e' veramente recente. Al di la' del preteso "aggancio culturale" e' chiaramente un "reinventiamoci le nostre tradizioni culturali" cosi' verranno tanti turisti che sganceranno tanti soldi. Il fine commerciale, anzi, commercialissimo e' talmente evidente che non merita ulteriori commenti.
Basta leggere il mito di Dioniso e capire il perchè si festeggiava e si festeggia. Nonostante questa sia più una festa per far solo festa, l'idea di base è la stessa.
Ma ora siamo più seri senza prendere in giro, perchè letteralmente sono ca**i loro se amano questo genere di feste e sicuramente, se fosse stato il sesso opposto, la curiosità c'era e mezzo pure ahahahahah
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