Fra i tanti ospiti del Bgeek 2016, tenutosi a Bari presso il PalaFlorio lo scorso maggio, figurava anche la mangaka e illustratrice Chie Kutsuwada, che ha tenuto una conferenza dal titolo Creazione e caratterizzazione di un personaggio manga, in cui l'artista ha interagito col pubblico. Noi di AnimeClick.it eravamo presenti, abbiamo rivolto qualche domanda e di seguito vi presentiamo il contenuto dell’incontro.
 


Nata e cresciuta in Giappone, Chie Kutsuwada ha studiato arte e fumetto nel suo paese d'origine prima di trasferirsi a Londra, dove si è perfezionata al Royal College of Art. Pubblica dal 2007, spaziando tra vari generi, dallo shojo allo yaoi, all’epico storico, all’horror. In Italia è stato pubblicato il suo manga Hagakure - Il codice del samurai (Kodansha), prossimo alla seconda edizione con L’Età dell’Acquario; il manga è tratto dal libro di Yamamoto Tsunetomo e adattato da Sean Michael Wilson. Tra le altre sue opere, ricordiamo una versione manga della commedia di Shakespeare, As you like it, in collaborazione con lo scrittore Richard Appignanesi. E’ anche conosciuta per il fumetto Hakoniwa no Ou (Re di un giardino in miniatura), uscito in 4 volumetti. I suoi lavori sono apparsi su The Mammoth Book of Best New Manga (voll. 2 e 3) e sono tradotti anche in francese, spagnolo e turco. In Gran Bretagna organizza workshop e conferenze sul manga presso sedi prestigiose come il Victoria & Albert Museum, la British Library e il British Museum.

Autografo Chie Kutsuwada Photo by AnimeClick.jpg
 
L’Hagakure è il codice di condotta dei samurai. In quest'opera il vecchio monaco Yamamoto Tsunetomo (1659-1719) a condensato aneddoti e ricordi del suo passato di guerriero, sperando così di istruire le nuove generazioni e sottrarre al clima di decadenza morale che si stava diffondendo in Giappone. Le sue riflessioni ruotano soprattutto intorno al servizio e la fedeltà assoluta dovuti dal vassallo al proprio signore, al senso dell'onore, al disprezzo della morte, al significato della vendetta, al valore della sincerità. Benché siano passati tre secoli dalla sua composizione l’Hagakure continua ad affascinare Oriente e Occidente come dimostra in tempi recenti l'originale rivisitazione dell'opera nel film Ghost Dog di Jim Jarmush.



Chie KutsuwadaCreazione e caratterizzazione di un personaggio manga, moderatore Andrea Yuu Dentuto, BGeek 2016, sala Tatooine.

Cosa prova ora che si sta facendo conoscere anche qui in Italia?

Sono stata sorpresa dell’invito dall'Italia. Io sono nata a Tokyo e dopo sono andata subito a Londra e sia nella periferia di Tokyo che a Londra le persone sono molto tranquille, Tokyo in particolare è di una tranquillità spaventosa anche quando ci si urta per strada in genere non si fa una piega, un atteggiamento del genere non l'ho mai visto all'estero, in Italia trovo che sia l'esatto opposto c'è una grande attenzione nei miei confronti e una grande apprensione, non posso stare un minuto ferma che tutti mi chiedono se è tutto ok, se va tutto bene e come mi sento. Non è che in Giappone siano freddi è solo che in Italia siete particolarmente calorosi.

AnimeClick.it: Il suo fumetto è tratto da un soggetto storico, un dramma in costume con un carattere molto virile: come si è conciliato con la sua formazione da "yaoista", è stato difficile trattare questo tipo di storia?

Ci sono due tipi di yaoi, quello che nasce dalla propria idea personale, quella del proprio personaggio, della propria vicenda che si viene a creare, mentre invece ce n'è un altro come ad esempio il personaggio di quel determinato manga o di quell’anime che può essere un personaggio qualunque anche storico, e rivederlo in una maniera differente non è una cosa semplice. Nel caso di un personaggio personale inserisci una parte di te stesso mentre se si tratta di un personaggio che già esiste si tratta di trasportarlo in un mondo non suo associabile a quel personaggio. Nel caso del manga Hagakure la cosa che mi ha più stimolato è che si tratta di un racconto storico. Nei racconti storici, soprattutto giapponesi, le donne sono limitrofe, è più un discorso tra uomini e la cosa interessante è che le donne all'epoca non erano molto considerate. Io comunque, disegnando, ho avuto l'idea di pensare quale fosse l'immagine che questi personaggi avessero delle donne. Anche se si tratta di un racconto storico, trattato in maniera accurata, in cui lo stesso sceneggiatore è un uomo, ho ragionato molto su quella che era l'idea di questi personaggi maschili tra di loro. Comunque sono stata influenzata sempre dell'idea e dalla figura dell’uomo, anche perché il manga che ho disegnato non ha nulla di sessuale però nello stesso tempo questo rapporto tra uomini mi ha interessato, è molto interessante la lettura di un fumetto incentrato solo su uomini.
Lo yaoi è un fatto culturale, da ragazza avevo già letto manga yaoi e mi piacevano molto, come a tante altre ragazze, e in questo genere di manga avevo notato che era una tendenza comune quella di disegnare i ragazzi con fattezze più femminili, anche se grandi, forti e possenti, ma con lineamenti femminili. Pian piano la cosa è cambiata, oggi chi compra manga yaoi ha diverse possibilità di scelta: personaggi più maschili o femminili? per me il percorso più naturale era quello di disegnare personaggi con tratti più maschili, un po' per precedere i tempi e i gusti ma allo stesso tempo per capire qual'era la mia strada. Dal punto di vista mio personale, certo posso disegnare anche personaggi femminili, anzi mi piace molto disegnarli. Il mondo yaoi poi gioca molto sul fantasy, il motivo per cui ho scelto questo genere non è perché non mi piace disegnare personaggi femminili rispetto a quelli maschili, ma essendo io donna i personaggi che mi attirano di più sono quelli maschili, perché per me rappresentano il mistero. Adesso ci sono anche uomini che disegnano yaoi, in realtà il genere yaoi in origine è nato da donne per donne, al di là dei gusti che non sono necessariamente omosessuali, perché ovviamente il contatto umano può sussistere anche tra uomo e donna, per me è molto interessante capire cosa c'è dietro ed è quello che probabilmente ha portato all'origine della popolarità di questo tipo di manga. La necessità di capire per un mangaka è importante, oltre a raccontare quello che può essere una sensazione sentimentale. Tra uomo e uomo può nascere una love story? E’ interessante, bisognerebbe fermarsi a pensare a queste cose. Questo tipo di storie infatti nascono dalla necessità di decifrare e ripensare queste dinamiche, per questo motivo disegno soprattutto uomini. A Londra si sono un po' spaventati di fronte a questo genere, in Francia invece hanno avuto molto successo.
 


AnimeClick.it: Una domanda sul suo metodo di lavoro: lei è una tradizionalista? utilizza cioè le classiche matite e chine oppure fa uso della tavoletta grafica?

La tavoletta grafica è una soluzione non di scelta personale ma è dettata soprattutto dal discorso dei retini che in genere abbondano nei manga e che comunque hanno un loro costo, è un costo che con tante pagine e tanti lavori viene a diventare sostanziale. In genere il manga fa molto uso dei retini a volte ci sono tre quattro strati di retini che comunque hanno un costo e con la computer grafica si può ovviare a questo discorso economico. Inoltre con i retini tradizionali molta plastica viene sprecata e tutto questo ha un costo anche in termini ecologici. Il computer ti dà la possibilità di intervenire al livello dei retini quasi gratuitamente con un minimo utilizzo di materiale plastico, inoltre negli scambi fra case editrici a livello internazionale, per esempio fra Giappone e Inghilterra, è più facile pensare al computer nei vari adattamenti a livello nazionale. Poi è molto utile quando si fa lo storyboard di tutta la pagina, lo schema a griglia delle vignette, col computer c'è la possibilità di spostare a seconda delle proprie necessità i balloon. Stavo notando che invece in Italia le case editrici provvedono loro stesse a inserire i balloon, cosa che in Giappone è inconcepibile perché è l'artista stesso che si occupa dei balloon, un mangaka disegna tutta la tavola compresi i balloon che hanno una proporzione e una grandezza in funzione dei disegni e che fanno parte della tavola nel suo complesso.

Dove prende i modelli per i suoi personaggi, dalla fotografia, dal cinema, dalla letteratura? qual è la sua principale fonte d'ispirazione?

In realtà a volte gli sceneggiatori sono molto precisi su quello che vogliono ottenere dai disegni, altre volte invece ho più libertà e mi lascio ispirare dalla realtà di tutti i giorni andando in giro in metropolitana, per esempio, mi accorgo di persone interessanti e ne faccio subito lo schizzo, mi studio il personaggio di volta in volta non solo ispirandomi a foto, ma vado proprio a cercarli in giro fra la gente. A volte qualcuno si accorge che lo sto fissando e mi guarda in modo strano, una volta una persona si è addirittura arrabbiata perché lo stavo fissando troppo. A volte proprio quel determinato tipo, quel particolare individuo corrisponde esattamente a quello che stavo cercando, per esempio in questo caso (mostra una slide, n.d.r.) a me interessa molto anche quello che può essere lo spirito di quella persona, una sensazione qualunque, una piccola suggestione, come può essere un topolino per esempio, che incarna proprio quel tipo di personaggio che avevo in mente. Questo l'ho fatto a Londra in metropolitana, ho visto il topolino e ho immaginato un personaggio che incarnasse lo spirito di quel topolino attraverso una trasformazione nel disegno, non un topolino vero e proprio ma il suo spirito, la sua essenza, a volte mi lascio ispirare anche da quello che ho mangiato e mi chiedo che spirito e che sembianze può avere quel determinato alimento.
 


AnimeClick.it: Lei ha lasciato il Giappone e si è trasferita in Inghilterra: dal suo punto di vista trova delle differenze fra il mercato editoriale del manga in Giappone rispetto alla scena del fumetto europeo?

La cosa più differente ce ho notato sono le riviste, non ci sono molte riviste di fumetti in Europa, in genere si crea un fumetto e lo si stampa a sé stante, invece in Giappone un fumetto nasce comunque piano piano, viene pubblicato a puntate, passo dopo passo il fumettista lavora praticamente insieme con lo sceneggiatore, crea il personaggio insieme a lui e lo costruisce, l'editor inoltre è una figura molto importante e anche il lettore si sente coinvolto su come andrà o come non andrà a finire, mentre qui in Europa abbiamo un concetto diverso, come se fosse un film con un inizio e una fine programmati, e non abbiamo tempo di farci delle domande o di aspettare con ansia un avvenimento o anche di esprimere i nostri desideri.

AnimeClick.it: Come si è trovata a lavorare in questo progetto in compagnia di autori inglesi?

Sean Michael Wilson abita tra l'Inghilterra e il Giappone e lavora sempre portando da un lato all'altro le rispettive culture dei due paesi, io sono una sua amica e quindi vicendevolmente ci siamo scambiati pareri, opinioni sul passato e sulla storia in riferimento ai nostri paesi.

AnimeClick.it: Come si trova in Italia e qual è la sua opinione di Bari?

Non è la prima volta che vengo in Italia ma è la prima volta nel Sud Italia. Mi piace tantissimo, la città è molto bella e mi piace molto la cucina italiana quindi mi diverto molto qui. Sono contenta che il mio manga stia piacendo in Italia, mi piacerebbe molto che lo leggesse il maggior numero di persone anche in futuro.