Era un caldo giorno di inizio estate quando un webmaster pelato si fece avanti dicendo al suo staff: "Ragazzi, Luluco è uno degli anime della stagione che generano più discussioni, serve una recensione. Qualche volontario?"
(passo indietro di tutti gli staffer, tranne di un distrattissimo Zelgadis che si stava facendo gli affari suoi lucidando le sue figure moe).
Webmaster: Bravo Zel, la recensione è tua!
Zel: Eh?
W: Devi recensire Luluco.
Z: Luluche?
W: La gente litiga tra chi dice che è un capolavoro e chi lo ritiene una schifezza, serve una recensione imparziale!
Z: E devo farla io? Lo sai che non amo Imaishi...
W (promise mode ON): Sì, in cambio avrai 4 idol e 2 fidanzate (immaginarie).
Z (occhi illusi e luccicosi ON): Davvero? Allora la faccio!
E allora eccomi qui, dopo essermi fuso le meningi un'ora a cercare un'introduzione per quest'opera ho deciso che era meglio iniziare un po' nonsense per calarsi meglio in quelle che sono le atmosfere demenziali, scanzonante e volutamente iperboliche di quest'anime.
Space Patrol Luluco è l'ultima opera del controverso Hiroyuki Imaishi (Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, Kill la Kill) e si sviluppa in episodi brevi di 7 minuti ciascuno.
Questo fa sì che i tratti distintivi della regia di Imaishi e il ritmo veloce della storia venga ancora di più esasperato, creando una trama complessa nel suo insieme, ma dal ritmo totalmente frenetico tanto da dare a volte quasi l'impressione di essere di fronte ad un mega riassunto.
Se solo dall'incipit si nota quanta carne al fuoco venga messa, il cuore dell'anime è tutto focalizzato sul citazionismo sfrenato di altre opere dello Studio Trigger persino nei particolari (ad esempio Over Justice è semplicemente Inferno Cop con gli occhiali di Kamina). E tutto qui è il maggior pregio e il peggior difetto dell'anime: fan service in stile trigger. L'opera è un grande crossover con citazioni e sconfinamenti in altre opere dello studio (presentate come universi paralleli). Se si ama lo studio, quest'opera è un immenso parco giochi da godere episodio per episodio. Se al contrario non si conoscono o non si sono apprezzate le opere precendenti, c'è il rischio di perdersi riferimenti e battute e di rimanere interdetti.
È quindi difficile far pendere l'ago della bilancia tra il capolavoro e la delusione perché hanno ragione entrambi gli schieramenti.
Ammetto che alcune citazioni sono davvero geniali (in particolare l'ultima scena al termine dei titoli di coda dell'ultimo episodio l'ho trovata davvero deliziosa). Il tutto è, sì a volte un po' troppo autocelebrativo, ma è anche autoironico: in un episodio accennano ad esempio di come stiano scrivendo la trama come viene e che non abbiano idea di come continui la storia.
Dall'altra parte però se devo giudicare l'opera per quello che offre non si possono non notare diverse deficienze tecniche (alcune volute stilisticamente, ma questo non maschera comunque il budget basso). Da parte mia poi non amo troppo Imaishi proprio perché la sovracaratterizzazione dei personaggi e la velocità frenetica dei suoi anime vanno a sempre a discapito dell'approfondimento sociologico e psicologico. E qui, con il formato "corto" a disposizione è ancora peggio. Insomma, vista a sé stante senza considerare il contorno, l'opera tende a mettere in mostra solo i suoi difetti e a nascondere i suoi pregi.
Consiglio invece a chi volesse approcciarsi a questo anime di vedere prima le opere più importanti dello studio: Gurren Lagann e Kill la Kill almeno, ma anche Little Witch Academia e Inferno Cop. Dopodiché si può tornare e godersi Space Patrol Luluco e probabilmente considerare il giudizio anche un 7 pieno.
(passo indietro di tutti gli staffer, tranne di un distrattissimo Zelgadis che si stava facendo gli affari suoi lucidando le sue figure moe).
Webmaster: Bravo Zel, la recensione è tua!
Zel: Eh?
W: Devi recensire Luluco.
Z: Luluche?
W: La gente litiga tra chi dice che è un capolavoro e chi lo ritiene una schifezza, serve una recensione imparziale!
Z: E devo farla io? Lo sai che non amo Imaishi...
W (promise mode ON): Sì, in cambio avrai 4 idol e 2 fidanzate (immaginarie).
Z (occhi illusi e luccicosi ON): Davvero? Allora la faccio!
E allora eccomi qui, dopo essermi fuso le meningi un'ora a cercare un'introduzione per quest'opera ho deciso che era meglio iniziare un po' nonsense per calarsi meglio in quelle che sono le atmosfere demenziali, scanzonante e volutamente iperboliche di quest'anime.
Space Patrol Luluco è l'ultima opera del controverso Hiroyuki Imaishi (Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, Kill la Kill) e si sviluppa in episodi brevi di 7 minuti ciascuno.
Questo fa sì che i tratti distintivi della regia di Imaishi e il ritmo veloce della storia venga ancora di più esasperato, creando una trama complessa nel suo insieme, ma dal ritmo totalmente frenetico tanto da dare a volte quasi l'impressione di essere di fronte ad un mega riassunto.
La storia è ambientata in una Ogikubo (quartiere di Tokyo realmente esistente) del futuro, unico quartiere ghetto della terra in cui è consentita l'immigrazione spaziale. In mezzo a razze aliene di ogni tipo, la tredicenne Luluco aspira a condurre una vita normale. Quando però il padre, detective della Space Patrol (pattuglia spaziale) di Ogikubo, rimane coinvolto in un incidente, Luluco viene forzatamente assunta al suo posto e finisce con l'entrare nella polizia. A lei si uniranno il misterioso e affascinante Alfa Omega Nova e la fuorilegge Midori che andranno a comporre insieme al capo Over Justice il quartetto di protagonisti che rimarranno coinvolti in casi sempre più assurdi come il furto di Ogikubo stessa da parte di un gruppo di pirati spaziali.
Se solo dall'incipit si nota quanta carne al fuoco venga messa, il cuore dell'anime è tutto focalizzato sul citazionismo sfrenato di altre opere dello Studio Trigger persino nei particolari (ad esempio Over Justice è semplicemente Inferno Cop con gli occhiali di Kamina). E tutto qui è il maggior pregio e il peggior difetto dell'anime: fan service in stile trigger. L'opera è un grande crossover con citazioni e sconfinamenti in altre opere dello studio (presentate come universi paralleli). Se si ama lo studio, quest'opera è un immenso parco giochi da godere episodio per episodio. Se al contrario non si conoscono o non si sono apprezzate le opere precendenti, c'è il rischio di perdersi riferimenti e battute e di rimanere interdetti.
È quindi difficile far pendere l'ago della bilancia tra il capolavoro e la delusione perché hanno ragione entrambi gli schieramenti.
Ammetto che alcune citazioni sono davvero geniali (in particolare l'ultima scena al termine dei titoli di coda dell'ultimo episodio l'ho trovata davvero deliziosa). Il tutto è, sì a volte un po' troppo autocelebrativo, ma è anche autoironico: in un episodio accennano ad esempio di come stiano scrivendo la trama come viene e che non abbiano idea di come continui la storia.
Dall'altra parte però se devo giudicare l'opera per quello che offre non si possono non notare diverse deficienze tecniche (alcune volute stilisticamente, ma questo non maschera comunque il budget basso). Da parte mia poi non amo troppo Imaishi proprio perché la sovracaratterizzazione dei personaggi e la velocità frenetica dei suoi anime vanno a sempre a discapito dell'approfondimento sociologico e psicologico. E qui, con il formato "corto" a disposizione è ancora peggio. Insomma, vista a sé stante senza considerare il contorno, l'opera tende a mettere in mostra solo i suoi difetti e a nascondere i suoi pregi.
Consiglio invece a chi volesse approcciarsi a questo anime di vedere prima le opere più importanti dello studio: Gurren Lagann e Kill la Kill almeno, ma anche Little Witch Academia e Inferno Cop. Dopodiché si può tornare e godersi Space Patrol Luluco e probabilmente considerare il giudizio anche un 7 pieno.
Pro
- Il paradiso dei fan dello studio
- Esagerato e divertente, vi strapperà sicuramente qualche risata
- Sa anche prendersi in giro
Contro
- Tanto fan service per i fan dello studio: ma per gli altri?
- Eliminato il contorno la sostanza è pochina
- Livello tecnico sotto la media
Fra l'altro questo corto, animato con i 2 cent rimasti dal budget impiegato per Kiznaiver, riesce ad asfaltare Kiznaiver stesso.
E questo la dice lunga su come dovrebbero impiegare i loro sforzi...
Ah dimenticavo: il problema comunque non è tanto la mancanza di approfondimento. Alla fine è un corto (e pure di Imaishi) quindi non si può pretendere troppo.
Però l'autoreferenzialità così spinta è un'arma a doppio taglio, e non permette all'opera di fare meglio del banale compitino
Poi mi è piaciuta Lalaco, miglior personaggio della serie a mio parere.
Il resto è invece trascurabile, ma è una serie con episodi da otto minuti l'uno, inutile pretendere il capolavoro.
è me lo guardo subito, confermate la sua presenza oppure non è presente?
Sarcasmo: non pervenuto
Consiglio la visione a chi è un amante dello studio in questione ed ha visto tutte le opere che cita. Perché se no non ha molto senso.
Ho amato il fatto di ritrovarmi un episodio con Sex and Violence with Machspeed.
Comunque appena ho visto OverJustice ho subito pensato ad Inferno Cop, che trolloni quelli della Trigger.
Non essendo un patito di Imaishi & co. (pur non negandone la bravura) il citazionismo sfrenato di Luluco non mi ha smosso più di tanto, specie quando i riferimenti erano piazzati senza troppa fantasia. Al contrario i fan lo apprezzeranno sicuramente. A chiamarlo capolavoro però si esagera: una cosa è essere fan, un'altra essere fanatici.
Il comparto grafico comunque non è tutto da sottovalutare: i picchi qualitativi ci sono, perlopiù a livello di effetti, detriti e background e anche se non sono moltissimi, sono cosa rara in una mini-serie.
Capisco che "non è un anime per tutti" perché è più rivolto a chi conosce già lo studio e le sue opere, e sa quindi cogliere le autocitazioni, e a chi apprezza il nonsense.
Detto questo l'anime il 10 non lo raggiunge di certo ma non è nemmeno un anime da buttare nel cestino...
leggo commenti tipo "Autocitazionismo fine a sé stesso".No ragazzi,non è questo il caso.Quest'opera è l'intero omaggio allo stesso studio e alle sue opere,dalle hit famose tipo kill la kill,ai piccoli corti tipo Sex and Violence with Machspeed.Basti pensare che la protagonista,Luluco,non è altro che la "mascott" dello studio ed addirittura esisteva già quando era nato come studio!
La cosa ironica è che questo seppur un corto,risulta essere meglio pure di Kiznaiver,sempre dello stesso studio,che non ha trasmesso niente.
Forse Luluco non sarà un capolavoro,ma non dovrebbe manco essere snobbato per motivi idioti che ho letto molte volte qui("eh ma è un corto" "eh ma è di imaishi" "eh ma trigger merda" e robe cosi)
E obiettivamente alcune puntate sono state un orgasmo a livello di animazioni, regia e "sakuga"
Akira Toriyama ha omaggiato DB con Nekomajin (per fare un es. a caso), quindi dove sarebbe il problema?
De gustibus non disputandum est
Da patito di qualsiasi serie che si orienta su crossover, citazioni e prese in giro posso dire che ho davvero apprezzato la serie. L'idea di fare una serie ambientata nell'universo Trigger è stata una genialata e gli episodi che ne sono venuti fuori sono stati tutti esilaranti. In pratica hanno fatto una specie di "Marvel Cinematic Universe" (ovviamente con le dovute proporzioni) a tema Trigger, e tutto questo per una mini-serie da 8 minuti ad episodio... bisogna riconoscere che non è roba da tutti, ma qua c'è sempre una critica molto aspra sui lavori Trigger per chissà quale motivo.
Poi non concordo assolutamente con questa frase:
"la sovracaratterizzazione dei personaggi e la velocità frenetica dei suoi anime vanno a sempre a discapito dell'approfondimento sociologico e psicologico".
Secondo me la serie fa il suo lavoro egregiamente, ha una trama ed un approfondimento sui personaggi normale, senza infamia e senza lode... per una serie da 8 minuti ad episodio va bene così, ci sono grandi produzioni che con il triplo del tempo e del budget non riescono a fare neanche la metà di quello che fa Luluco in maniera più che dignitosa.
Poi vabbeh, se adesso in ogni cosa bisogna sorbirci il pippone psicologico sulla vita, la morte, l'amore, ecc allora chiaramente la serie paga pegno... ma per mia grandissima fortuna c'è ancora qualcuno che fa anime leggeri con l'unico scopo di divertire senza tanti fronzoli!
La serie è nata per prendersi in giro da sola e divertire chi la sta guardando... l'obbiettivo è centrato in pieno e per me un bel 7,5 se lo merita.
Inizio carino, parte centrale un po' così così, e finale da urlo come serie mi è piaciuta abbastanza, ma non si può pretendere troppo da una serie che dura appena 8 minuti.
Gradevole, ma non mi ha cambiato la vita. (Nova-kun )
Più in generale mi chiedo cosa abbia da auto-elogiarsi Trigger, essendo uno studio giovane che ha sfornato solo tre serie (di cui due mediocri imho) e qualche OVA/serie di corti realizzati con dieci centesimi e 0 voglia di fare. Un multiverso con le serie Gainax sarebbe 'na figata.
Che idea geniale, peccato che non vadano più d'accordo altrimenti si sarebbe potuto anche realizzare...
"Livello tecnico sotto la media"
la media de che? Delle serie tv che riempiono i palinsesti delle tv nipponiche? Allora sarebbe semplicemente non classificabile, dato che qui si parla di un prodotto pensato per la rete a low, low, low..... low budget, se invece lo si paragona alle altre Triggerate allora si dovrebbe definire "sorprendentemente animato"
"Dopodiché si può tornare e godersi Space Patrol Luluco e probabilmente considerare il giudizio anche un 7 pieno."
Sinceramente credo non abbia mai avuto così poco senso cercare di etichettare un'opera tramite un freddo voto numerico come in questo caso, come giustamente dici per approcciarsi a SPL è necessario conoscere ed amare le opere precedenti di Imashi e a quel punto sapendo già cosa si andrà in contro aprezzare la serie che per i fan dello studio è semplicemente "over 9000" se invece non si sono aprezzati titoli come Inferno Cop o Ninja Slayer From Animation direi che è meglio passare ad altro a prescindere dal fatto che sia un 6 un 7 o un 10.
Edit chiedo venia per la pignoleria ma faccio presente che TTGL in realtà è ancora marchiato Gainax come Panty and Stocking with Garterbelt dato che sono antecedenti alla divisione e nascita dello "studio Grilletto"
Kill la Lill
Little Witch Academia
Sex & Violence with Machspeed
Inferno Cop
Il resto delle citazioni è sparso qua e là.
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