Era un caldo giorno di inizio estate quando un webmaster pelato si fece avanti dicendo al suo staff: "Ragazzi, Luluco è uno degli anime della stagione che generano più discussioni, serve una recensione. Qualche volontario?"
(passo indietro di tutti gli staffer, tranne di un distrattissimo Zelgadis che si stava facendo gli affari suoi lucidando le sue figure moe).

Webmaster: Bravo Zel, la recensione è tua!
Zel: Eh?
W: Devi recensire Luluco.
Z: Luluche?
W: La gente litiga tra chi dice che è un capolavoro e chi lo ritiene una schifezza, serve una recensione imparziale!
Z: E devo farla io? Lo sai che non amo Imaishi...
W (promise mode ON): Sì, in cambio avrai 4 idol e 2 fidanzate (immaginarie).
Z (occhi illusi e luccicosi ON): Davvero? Allora la faccio!


E allora eccomi qui, dopo essermi fuso le meningi un'ora a cercare un'introduzione per quest'opera ho deciso che era meglio iniziare un po' nonsense per calarsi meglio in quelle che sono le atmosfere demenziali, scanzonante e volutamente iperboliche di quest'anime.

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Space Patrol Luluco è l'ultima opera del controverso Hiroyuki Imaishi (Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, Kill la Kill) e si sviluppa in episodi brevi di 7 minuti ciascuno.
Questo fa sì che i tratti distintivi della regia di Imaishi e il ritmo veloce della storia venga ancora di più esasperato, creando una trama complessa nel suo insieme, ma dal ritmo totalmente frenetico tanto da dare a volte quasi l'impressione di essere di fronte ad un mega riassunto.
 
La storia è ambientata in una Ogikubo (quartiere di Tokyo realmente esistente) del futuro, unico quartiere ghetto della terra in cui è consentita l'immigrazione spaziale. In mezzo a razze aliene di ogni tipo, la tredicenne Luluco aspira a condurre una vita normale. Quando però il padre, detective della Space Patrol (pattuglia spaziale) di Ogikubo, rimane coinvolto in un incidente, Luluco viene forzatamente assunta al suo posto e finisce con l'entrare nella polizia. A lei si uniranno il misterioso e affascinante Alfa Omega Nova e la fuorilegge Midori che andranno a comporre insieme al capo Over Justice il quartetto di protagonisti che rimarranno coinvolti in casi sempre più assurdi come il furto di Ogikubo stessa da parte di un gruppo di pirati spaziali.

Uchuu Patrol Luluco 01

Se solo dall'incipit si nota quanta carne al fuoco venga messa, il cuore dell'anime è tutto focalizzato sul citazionismo sfrenato di altre opere dello Studio Trigger persino nei particolari (ad esempio Over Justice è semplicemente Inferno Cop con gli occhiali di Kamina). E tutto qui è il maggior pregio e il peggior difetto dell'anime: fan service in stile trigger. L'opera è un grande crossover con citazioni e sconfinamenti in altre opere dello studio (presentate come universi paralleli). Se si ama lo studio, quest'opera è un immenso parco giochi da godere episodio per episodio. Se al contrario non si conoscono o non si sono apprezzate le opere precendenti, c'è il rischio di perdersi riferimenti e battute e di rimanere interdetti.

È quindi difficile far pendere l'ago della bilancia tra il capolavoro e la delusione perché hanno ragione entrambi gli schieramenti.

Ammetto che alcune citazioni sono davvero geniali (in particolare l'ultima scena al termine dei titoli di coda dell'ultimo episodio l'ho trovata davvero deliziosa). Il tutto è, sì a volte un po' troppo autocelebrativo, ma è anche autoironico: in un episodio accennano ad esempio di come stiano scrivendo la trama come viene e che non abbiano idea di come continui la storia.

Dall'altra parte però se devo giudicare l'opera per quello che offre non si possono non notare diverse deficienze tecniche (alcune volute stilisticamente, ma questo non maschera comunque il budget basso). Da parte mia poi non amo troppo Imaishi proprio perché la sovracaratterizzazione dei personaggi e la velocità frenetica dei suoi anime vanno a sempre a discapito dell'approfondimento sociologico e psicologico. E qui, con il formato "corto" a disposizione è ancora peggio. Insomma, vista a sé stante senza considerare il contorno, l'opera tende a mettere in mostra solo i suoi difetti e a nascondere i suoi pregi.

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Consiglio invece a chi volesse approcciarsi a questo anime di vedere prima le opere più importanti dello studio: Gurren Lagann e Kill la Kill almeno, ma anche Little Witch Academia e Inferno Cop. Dopodiché si può tornare e godersi Space Patrol Luluco e probabilmente considerare il giudizio anche un 7 pieno.