Chi come me ha più di 40 anni ricorderà Footloose, film del 1984 in cui un ragazzo di Chicago, Ren McCormack, si trasferisce a Beaumont, un piccolo paese che ha bandito la musica rock, il ballo e tutto ciò che può corrompere la moralità dopo che pochi anni prima due ragazzi sono morti mentre tornavano da un concerto fuori città. Perché cito questo film? Perché fino alla fine di giugno nei club e nelle discoteche giapponesi era proibito ballare dopo la mezzanotte.
Sembra assurdo per noi che siamo abituati a locali in cui si tira avanti a ballare fino all'alba, ma nel Sol Levante per quasi 70 anni è stata in vigore una legge, il cosiddetto "diritto commerciale di intrattenimento per adulti" o più brevemente Fueiho. Essa era nata nel dopoguerra per regolamentare i locali dei quartieri a luci rosse, anche se al suo interno venivano poi a trovarsi tutta una serie di locali che poco avevano a che fare con la prostituzione, come sale da ballo o scuole di danza. Durante tutti questi anni molti locali si sono arrangiati ignorando alcune regole, come quella appunto di non poter ballare dopo mezzanotte, aiutati anche dal fatto che spesso la polizia chiudeva un occhio.

Ma a seguito di alcuni incidenti avvenuti all'uscita dei locali e alle proteste per gli schiamazzi notturni, da alcuni anni si è assistito ad un giro di vite che ha portato a denunce e a chiusure di locali. Così è partita una campagna denominata Let's Dance, che ha raccolto oltre 160.000 firme (fra cui quella di musicisti molto noti, come Ryuichi Sakamoto e Yoshihide Otomo) per spingere le autorità a revisionare la legge. Il governo ha così varato il 23 giugno di quest'anno una nuova normativa, che permette sì di ballare dopo la mezzanotte ma che pone altri limiti che potrebbero non risolvere del tutto il problema, anzi potrebbero creare nuovi disagi ai proprietari dei locali.

La nuova legge consentirà infatti alle discoteche di restare aperte fino alle 5, a condizione che non servano alcolici. E per proteggere i minori, vieta alle persone sotto i 18 anni di partecipare a eventi organizzati nei club dopo le 22:00. Inoltre le luci dovranno essere più forti di 10 lux, più o meno equivalente a quella all'interno di un cinema prima dell'inizio dello spettacolo. I locali dovranno essere situati fuori delle zone residenziali e il rumore all'esterno dovrà essere sotto un certo livello. L'ampiezza della pista da ballo dovrà essere maggiore di 33 metri quadrati e non dovranno esserci serrature all'ingresso. La legge poi prevede il divieto di pubblicare "immagini, annunci e decorazioni che interferiscano con lo sviluppo sano dei giovani", cioè come a dire niente pelle nuda!

Il problema fondamentale è che in questa nuova legge il concetto di yukyo (cioè intrattenimento) è molto ambiguo e potrebbe alla fine includere attività che in precedenza erano senza restrizioni. Mentre è sicuro che scuole di danza, biliardi, karaoke, cinema, teatri tradizionali e sale per musica classica sono esclusi, ristoranti e bar che offrono sia intrattenimento che alcol possono rientrarvi, in quanto "tokutei yukyo inshokuten eigyo". Stessa cosa vale per generiche esibizioni musicali dal vivo, che possono andare da veri e propri concerti ad un semplice chitarrista che suona per i clienti di un ristorante. Ancora peggio per i pub che trasmettono le partite: sono da considerarsi anche quelli eventi se i clienti applaudono troppo le loro squadre del cuore?
Fonti consultate:
EnRocketnews
TheJapanTimes
Sembra assurdo per noi che siamo abituati a locali in cui si tira avanti a ballare fino all'alba, ma nel Sol Levante per quasi 70 anni è stata in vigore una legge, il cosiddetto "diritto commerciale di intrattenimento per adulti" o più brevemente Fueiho. Essa era nata nel dopoguerra per regolamentare i locali dei quartieri a luci rosse, anche se al suo interno venivano poi a trovarsi tutta una serie di locali che poco avevano a che fare con la prostituzione, come sale da ballo o scuole di danza. Durante tutti questi anni molti locali si sono arrangiati ignorando alcune regole, come quella appunto di non poter ballare dopo mezzanotte, aiutati anche dal fatto che spesso la polizia chiudeva un occhio.

Ma a seguito di alcuni incidenti avvenuti all'uscita dei locali e alle proteste per gli schiamazzi notturni, da alcuni anni si è assistito ad un giro di vite che ha portato a denunce e a chiusure di locali. Così è partita una campagna denominata Let's Dance, che ha raccolto oltre 160.000 firme (fra cui quella di musicisti molto noti, come Ryuichi Sakamoto e Yoshihide Otomo) per spingere le autorità a revisionare la legge. Il governo ha così varato il 23 giugno di quest'anno una nuova normativa, che permette sì di ballare dopo la mezzanotte ma che pone altri limiti che potrebbero non risolvere del tutto il problema, anzi potrebbero creare nuovi disagi ai proprietari dei locali.

La nuova legge consentirà infatti alle discoteche di restare aperte fino alle 5, a condizione che non servano alcolici. E per proteggere i minori, vieta alle persone sotto i 18 anni di partecipare a eventi organizzati nei club dopo le 22:00. Inoltre le luci dovranno essere più forti di 10 lux, più o meno equivalente a quella all'interno di un cinema prima dell'inizio dello spettacolo. I locali dovranno essere situati fuori delle zone residenziali e il rumore all'esterno dovrà essere sotto un certo livello. L'ampiezza della pista da ballo dovrà essere maggiore di 33 metri quadrati e non dovranno esserci serrature all'ingresso. La legge poi prevede il divieto di pubblicare "immagini, annunci e decorazioni che interferiscano con lo sviluppo sano dei giovani", cioè come a dire niente pelle nuda!

Il problema fondamentale è che in questa nuova legge il concetto di yukyo (cioè intrattenimento) è molto ambiguo e potrebbe alla fine includere attività che in precedenza erano senza restrizioni. Mentre è sicuro che scuole di danza, biliardi, karaoke, cinema, teatri tradizionali e sale per musica classica sono esclusi, ristoranti e bar che offrono sia intrattenimento che alcol possono rientrarvi, in quanto "tokutei yukyo inshokuten eigyo". Stessa cosa vale per generiche esibizioni musicali dal vivo, che possono andare da veri e propri concerti ad un semplice chitarrista che suona per i clienti di un ristorante. Ancora peggio per i pub che trasmettono le partite: sono da considerarsi anche quelli eventi se i clienti applaudono troppo le loro squadre del cuore?
Fonti consultate:
EnRocketnews
TheJapanTimes
Ma quali iniziative ?
Hanno finalmente abolito una legge alquanto obsoleta e basta.
Imporre una misura minima della sala da ballo non è male, dovrebbe ridurre la "pressione" nel locale sempre che i gestori non ne approfittino per andare oltre la capienza massima; anche l'illuminazione (lievemente) più alta dovrebbe ridurre il rischio di inciampi in un locale comunque affollato.
Nutro più dubbi sulla (voluta?) ambiguità delle definizioni: non è che i legislatori nipponici hanno chiesto consiglio ai nostri politici su come scrivere le leggi?
molti locali non la rispettavano e tiravano avanti fino a tarda notte.
Alcune nuove restrizioni sono, a parer mio, giuste ma altre potrebbero penalizzare certi
tipi locali...
Vero XD
@Bicia98
Purtroppo anche in Giappone ci sono continui casi di tal genere.
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