A giudicare dal numero di commenti agli episodi, alle notizie con le prime impressioni e alle discussioni sulle varie schede utente del sito, possiamo constatare che sono in molti gli appassionati che seguono gli anime più recenti in diretta col Giappone, settimana per settimana. Oltre a questi, tuttavia, esiste una fetta non trascurabile che preferisce invece attendere la conclusione delle varie serie, per poi orientarsi sui titoli maggiormente apprezzati senza la necessità di sottostare alle uscite giapponesi ma potendo gestire a propria scelta i tempi di visione.
Questa rubrica nasce principalmente per questi ultimi, per dare una visione conclusiva della stagione e consigliare gli anime maggiormente apprezzati dai vari redattori del sito. Abbiamo preso in esame tutte le serie concluse nell'inverno 2017 e preparato una lista dei titoli consigliati. Dopo una breve introduzione all'opera, i vari redattori hanno stilato un breve commento (500 caratteri) con la loro opinione.

Questa rubrica vuole anche dare l'occasione agli utenti che hanno seguito le varie serie in diretta di consigliare a loro volta i loro titoli preferiti. Pensate che qualche anime meritevole sia passato in sordina? Oppure non siete rimasti molto convinti da qualcuno dei successi stagionali? Ditecelo nei commenti.

Prima di lasciarvi all'elenco dei consigli, vi linkiamo il file in cui abbiamo raccolto tutti i voti dei redattori al fine di selezionare le varie opere, così da darvi un'idea più completa della stagione (e per permettervi di orientarvi meglio qualora ci sia qualche redattore dai gusti più affini ai vostri).

SHOUWA GENROKU RAKUGO SHINJU: SUKEROKU FUTANABI HEN


Serie da 12 episodi, tratta da manga (concluso)
Seguito di Shōwa Genroku Rakugo Shinjū, Finale: SÌ

Genere: Psicologico, storico
 
La storia di Kikuhiko e Sukeroku è conclusa, il flash back è finito, ora seguiamo le vicende di Yotaro a dieci anni dalla sua scarcerazione. Yotaro ne ha fatta di strada, da quando ha deciso di diventare Rakugo-ka, dopo aver assistito ad uno spettacolo durante la prigionia, ed è divenuto allievo di Kikuhiko-Yakumo. Ora è diventato Shin'uichi e ha preso il nome di Sukeroku, l'eterno amico-rivale di Kikuhiko-Yakumo. Il rakugo è più in crisi che mai ed ormai in Giappone rimane solo un teatro a Tokyo, dopo che ha chiuso anche quello di Kyoto. Kikuhiko-Yakumo vuole portare il rakugo con sé nella tomba, ma Yotaro non si vuole arrendere e intende modernizzare questa forma d'arte, inventando nuove storie. Intanto Konatsu ha avuto un bambino da una misteriosa relazione, non vuole rivelare chi sia il padre. Yotaro vorrebbe prendersi cura, sia di lei, che del bambino, la fiera Konatsu glielo permetterà?
 
metaldevilgear: Se ritorno a piazzare un voto così alto dai tempi di Mushishi Zoku Shou (e cioè dal 2014) il motivo è semplice: ritengo che l'uscita di questa gemma abbia segnato un nuovo picco, in termini di narrativa, in un panorama inflazionato da anime... che si limitano a fare gli anime. Dalla composizione registica alla recitazione, tutto, in Rakugo, è confezionato ad arte per il bene di ciò che più conta nell'interesse dello spettatore: lo storytelling. L'atto del raccontare i sentimenti umani, alla base della stessa disciplina di cui l'opera si fa (anche) promotrice, si fa ancora protagonista, tanto più in questo rinnovato appuntamento, in grado non solo di garantire momenti di impatto emotivo perfino maggiore che nella prima parte della storia, ma soprattutto di fornire, di quest'ultima, una rilettura di indispensabile importanza, oltre che un (incantevole) completamento: è insomma azzardato dire di aver visto l'opera facendo a meno di Sukeroku Futatabi Hen, che può considerarsi lo Showa Genroku Rakugo Shinju "vero e proprio".     
Voto: 9/10
 
​​lightorange: Questa seconda stagione di Shouwa Genroku Rakugo Shinjuu è riuscita a confermare, se non addirittura superare, l'alto livello della precedente, fornendo la conclusione che a quest'ultima mancava. I protagonisti sono talmente ben caratterizzati da mostrare un livello di umanità che non avevo ancora riscontrato in altri anime; non ci sono personaggi buoni e personaggi cattivi: ognuno di essi ha i propri pregi e difetti, ed è proprio questo che li rende così affascinanti. Non posso, inoltre, non menzionare lo splendido lavoro svolto dai doppiatori: è stato un vero piacere ascoltare le loro esibizioni di rakugo, diverse le une dalle altre, ma tutte ugualmente intense. 
Voto: 9/10
 
​​ReiRan->--@: Quando si ha la fortuna di trovare una serie molto meritevole spesso si ha il terrore che il seguito rovini tutto, invece in questo caso non è stato così la trama e le ambientazioni restano di altissimo livello. Mentre viaggiamo avanti nel tempo, con l’invecchiare dei protagonisti, ci vengono rivelati anche molti dettagli sul passato, il tocco di fino poi è l’ultimo episodio che ci serba anche un bel colpo di scena. Spesso le cose non sono come sembrano. Se avete paura del rakugo non preoccupatevi, lasciatevi travolgere dalla narrazione, dal momento storico e dagli intrecci interpersonali. Non fatevi scappare un gioiellino più unico che raro! 
Voto: 9/10
 
​​Melany: Per coloro che hanno amato il prequel, non rimaranno delusi da questo seguito che continua ad emozionare regolando dei momenti poetici e sorprendenti. Il rakugo non è per tutti, ma è interessante come attraverso questi racconti vengano mostrate parti storiche del Giappone che ancora non si conoscono bene. Tuttavia, a coinvolgere è soprattutto l'umanità con cui i personaggi affrontano le gioie e i dispiaceri della vita. In questa seconda stagione, anziché guardare il passato ci si concentra sul futuro. 
Voto: 8/10
 
Slanzard: Un'occasione sprecata! Seppur indubbiamente meritevole, questa seconda serie rappresenta un passo indietro rispetto alla precedente. A causa di diversi episodi sottotono nella prima metà di stagione sotto tono, rappresentazioni di rakugo ripetitive e meno ispirate (l'unica davvero meritevole risulta essere quella di Konatsu a scuola) ed il poco utilizzo di un ottimo personaggio come Konatsu a favore di un protagonista decisamente poco carismatico e che in ogni episodio fa continuamente rimpiangere i giovani Sukeroku e Bon, questa seconda stagione delude le alte aspettative lasciate dalla prima serie. Fortunatamente, la seconda metà di stagione torna ai vecchi fasti, ma è ormai troppo tardi per bilanciare i difetti sopraesposti. Una buona serie, ma che avrebbe potuto essere ottima.
Voto: 8-/10
 
 

MARCH COMES IN LIKE A LION


Serie da 22 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO (annunciata seconda serie)

Genere: Slice of life, sport, psicologico
 
Rei conduce un'esistenza silenziosa, tormentato da ricordi e sensi di colpa. Un giorno si trasferisce nel Rione Giugno, poco distante dal Rione Marzo in cui vivono tre sorelle: Akari, Hinata e Momo. Da quando le ha conosciute, Rei ha intrapreso un cammino che, seppur lungo e difficile, potrà portarlo a un cambiamento. Così la sua vita si divide fra il lavoro – è un giocatore professionista di shogi –, lo studio e i momenti con Akari, Hinata e Momo. L'arte di un gioco che ha una storia secolare affascina, coinvolge, seduce. E può salvare una vita.
 
lightorange: La storia ha uno sviluppo piuttosto lento e affronta temi seri, ma riesce farlo con delicatezza e senza risultare pesante. Le interazioni che Rei ha con le sorelle Kawamoto e con i vari personaggi secondari (caratterizzati come se fossero protagonisti in tutto e per tutto) sono molto realistiche, e questo permette di apprezzarli appieno. Le vicende sono tutt'altro che concluse, ma questa prima stagione ha superato le mie aspettative e mi ha convinta a seguirne il seguito. Menzione speciale alla colonna sonora, ben adattata alle scene in cui è collocata, e all'adorabile Momo.
Voto: 9/10
 
zettaiLara: La versione anime di Sangatsu no Lion ti fa staccare la spina dal mondo per immergersi in un universo non facile né idilliaco, e tuttavia notevolmente accattivante. Il protagonista fa del suo meglio per non farsi fagocitare dalle paure e dall'angoscia del fallimento che lo attanagliano; mano a mano che frequenta la casa delle sorelle Kawamoto e i seminari di shogi, scopre che aprire il cuore non solo è possibile, ma aiuta anche a vivere decisamente meglio. E se s'incammina più spedito verso il futuro Rei, significa che possiamo farlo a nostro modo anche noi.
Voto: 9/10
 
Slanzard: A colpire in quest'anime è l'abilità con cui si è riusciti ad amalgamare il comparto grafico con l'esperienza emotiva del protagonista. Si alternano colori caldi e avvolgenti nelle scene con le tre sorelle ad atmosfere buie e opprimenti per rappresentare la solitudine di Rei e il suo rapporto con la sorella. Il tutto a sorreggere un'ottima caratterizzazione psicologica, in particolare di Rei ma anche per alcuni dei personaggi secondari. A livello di sceneggiatura c'è forse qualche episodio meno ispirato - specialmente quando non compaiono le tre sorelle - ma il risultato finale è solido e convincente. 
Voto: 8/10
  
Thogrim: Alla Shaft hanno buon gusto, e si vede. "March Comes in Like a Lion" è una serie dal piglio lento, ma una volta entrati nella sua narrazione non se ne esce più. Drammatico, introspettivo, toccante e a tratti crudele, la storia del giovane Rei è un tripudio al racconto di formazione, di quelli che ti fanno riflettere portandoti a conclusioni prima mai ponderate: da vedere senza remore. Alla fine non ci avrete capito comunque nulla si shogi, ma che bella serie! 
Voto: 8/10
 
Melany: Uno slice of life in grado di far riflettere e al tempo stesso divertire con una delicatezza nonché una profondità che ci si affeziona immediatamente ai personaggi, da quelli più tormentati a quelli più spensierati. Lo shogi non è altro che uno strumento per raccontare le varie sfaccettature del protagonista con e contro i suoi alleati-avversari, scavando nella psiche di tutti. Adorabili le tre sorelle che affrontano la quotidianità con un sorriso ma anche con una lacrima. Buono il comparto tecnico oltre a quello sonoro.
Voto: 8/10
  
 

MISS KOBAYASHI'S DRAGON MAID


Serie da 13 episodi, tratta da manga (in corso)
Finale: NO

Genere: Commedia, soprannaturale
 
Kobayashi è un'impiegata come tante che trascorre la sua vita noiosamente tra ufficio e appartamento in cui vive da sola. Durante una serata in cui si è lasciata andare troppo con l'alcool finisce con il perdere la sua fermata del treno e a vagare per le campagne della città (l'immaginaria Oborozuka nell'anime, ma ispirata alla reale Koshigaya nella prefettura di Saitama). Qui incontra un drago proveniente da una dimensione parallela, ferito da una spada divina e ormai in fin di vita. Kobayashi, la cui fede negli dei è pari a zero (e credendo comunque di avere le visioni per aver alzato troppo il gomito), riesce ad estrarre la spada e a salvare il drago, proponendole di diventare una cameriera al suo servizio. Il fiero drago, una femmina di nome Tohru, inizialmente rifiuta la proposta ritenendo gli esseri umani inferiori e sciocchi. La mattina successiva tuttavia, Kobayashi, aprendo la porta del suo appartamento pronta per andare a lavoro, si ritrova di fronte un gigantesco drago, che assunte le sembianze di una giovane fanciulla vestita da maid, le comunica di accettare la sua proposta e che da quel giorno diventerà la sua cameriera personale. Inizia così questa strana convivenza tra l'annoiata impiegata e la cameriera drago assolutamente ignara di usi e costumi della società umana, ma desiderosa di soddisfare le esigenze della sua padrona. A complicare la situazione, giungeranno poi dalla dimensione parallela tanti nuovi personaggi che cominceranno a vivere tra gli uomini causando situazioni sempre più surreali e divertenti.
 
Alex Ziro: L'ho adorato. Credevo fosse un'opera sempliciotta, all'inizio avevo scelto di non vederla... per fortuna mi sono ricreduto. Un anime divertente, leggero ma che offre molto di più. Ogni episodio è stato un chiedersi quale sarebbe stato il lato agrodolce dell'episodio. Una fantastica sorpresa, tante waifu, tante risate e tanta voglia di vedere il seguito o comprare il manga.
Voto: 8/10
 
Thorgrim: Il classico anime che prima ti lascia indifferente, poi vedi che è Made in KyoAni e tutto comincia ad avere senso. "Miss Kobayashi's Maid Dragon" è a modo suo un piccolo gioiello di tecnica e narrativa; leggero quando serve, più serioso all'occorrenza, è uno di quei lavori che ha nel comparto visivo il suo punto di forza e che sfrutta a proprio favore una solida sceneggiatura dalla forte morale di fondo. Un mix ben bilanciato di Slice of Life e Moe (chi ha detto "Kanna"?).
Voto: 8/10
 
Zelgadis: Il mio primo impatto con questo anime è stato: "No, ma che cavolata è? Drop immediato". Poi però non so perché ho guardato anche il secondo episodio e poi il terzo, il quarto e senza neanche accorgermene era diventata una droga. Kyoani sftutta a piena potenza quello che è il vero segreto delle sue produzioni, lo studio quasi ossessivo della gestualità dei personaggi. Non serve che i personaggi parlino, bastano davvero solo i gesti e i comportamenti per capire la solitudine di Kobayashi o il bisogno di affetto di Tohru. E anche se qualche personaggio è decisamente sopra le righe, diventa davvero impossibibile non affezionarsi a questa banda di matti. Ora che è finito ho già nostalgia della serie e vorrei tanto una seconda stagione. Dannata Kyoani, me l'ha fatta di nuovo! 
Voto: 8/10
 
Slanzard: Quella che era partita come una semplice commedia come tante altre, si rivela essere una storia più interessante di quanto si ci sarebbe aspettati. Prendono infatti presto piede diverse tematiche legate ai rapporti familiari che rendono la visione sempre interessante e a tratti anche profonda. Anche i personaggi sono abbastanza ispirati, in alcuni casi riuscendo ad elevarsi al di sopra dello stereotipo su cui erano stati inizialmente costruiti.
Voto: 7,5/10
 
​​ABI_666: Una serie molto divertente, con delle gag comiche fenomenali. E' difficile trovare uno slice of life che riesca a parlare di così tanti argomenti diversi, eppure KyoAni ci ha visto lungo quando ha scelto di animare il manga originale di Kyoushinsha Cool. Episodi all'apparenza soltanto demenziali ma che nascondono sempre un lato più profondo. E poi che personaggi! Uno più matto dell'altro, a cui è impossibile non affezionarsi. Purtroppo alcuni episodi un po' sottotono e alcune scene troppo sopra le righe non fanno eccellere la serie, che però consiglio ugualmente a tutti gli amanti dello Slice of life... e che comunque vale la pena di vedere solo per la presenza di Kanna!
Voto: 7/10
  
​​Melany: Ammetto che all'inizio non ero ispirata nel vederlo, tantomeno dopo che è scoppiata la mania Kanna ovunque, però poi è diventato tutto così bizzarro e carino che la visione è proseguita tranquillamente. Una serie piacevole e briosa che ha il pregio di saper intrattenere pur non offrendo particolari novità, sia riguardo i contenuti che nell'animazione. 
Voto: 7/10
  
 

ACCA - L'ISPETTORATO DELLE 13 PROVINCE


Serie da 12 episodi, tratta da manga (concluso)
Finale: SÌ

Genere: Slice of Life, mistero
 
La storia è ambientata nel regno di Dowa, un continente diviso in 13 distretti molto diversi tra loro dal punto di vista sia geografico che sociale. Il regno è governato da un sovrano ormai molto anziano, ma la maggior parte dei servizi, dalla polizia ai trasporti, viene gestita e controllata da ACCA, un'organizzazione filogovernativa autonoma, gestita da cinque comandanti e dotata di una sede per ogni distretto. Protagonista è il vice ispettore Jean Otis, che è spesso in viaggio tra i distretti e la capitale per controllarne la situazione e il personale. Jean verrà suo malgrado coinvolto in una lotta di potere tra la famiglia reale, la ACCA e una misteriosa organizzazione che vuole rovesciare il regno.
 
lightorange: Tra intrighi a corte e complotti per sovvertire l'ordine costituito, quella di ACCA è una storia accattivante che riesce a catturare l'attenzione dello spettatore, tenendolo col fiato sospeso fino alla conclusione, grazie a un finale tutt'altro che scontato. Degni di nota alcuni personaggi, specie Niino e Mauve, che, con la loro caratterizzazione, hanno contribuito a rendere più imprevedibile, e quindi interessante, l'opera.
Voto: 8/10
 
​​ReiRan->--@: Dietro un’ambientazione apparentemente tranquilla, in cui i personaggi passano la gran parte del loro tempo a magiare prelibatezze, si nasconde un trama fitta di intrighi e complotti. La storia ci porterà a formulare una serie di ipotesi e saranno puntualmente tutte sbagliate… Il che ci regalerà numerosi di colpi di scena. Il protagonista, tra una sigaretta e l’altra, tra un viaggio di lavoro e l’altro, ci accompagna nella risoluzione del mistero e al contempo ci mostrerà la situazione geopolitica dello stato federato in 13 regioni in cui è ambientata la storia.
Voto: 8/10
 
Melany: Ciò che colpisce nell'immediato è il chara singolare che trovo adatto per questo tipo di storia. La trama parte lenta e dai personaggi apparentemente freddi, ma più avanti non mancheranno le rivelazioni da lasciare a bocca aperta, pur mantenendo quella calma che pervade la narrazione. Bisogna avere pazienza coi dialoghi, anche se nel complesso l'ho trovato un anime rilassante. nei suoi intrighi.
Voto: 7,5/10
  
​​Slanzard: Natsume Ono è sicuramente un'autrice particolare, con i suoi slice of life insoliti a volte difficili da inquadrare. La visione scorre piacevole e abbastanza avvincente per tutta la serie, mentre conosciamo pian piano non tanto il protagonista Jean quanto i vari comprimari che intorno a lui gravitano. Seppur non particolarmente profonda a livello contenutistico (diverse carattterizzazioni politiche sono abbastanza banalotte) sarebbe comunque potuta essere una serie più che discreta, se non fosse caduta proprio sul finale, con un paio di scelte non particolarmente condivisibili. Una serie gradevole, ma non al livello di House of Five Leaves e, soprattutto, Ristorante Paradiso.
Voto: 7/10
  
​​ABI_666: Una spy story avvincente e ricca di intrighi e colpi di scena difficilmente prevedibili (cosa purtroppo rara nelle serie giapponesi). Le animazioni purtroppo sono molto scarse ma graficamente la serie riguadagna punti grazie ad un design originale e ben fatto, e ad un'ambientazione ben delineata e variegata, anche se un po' inverosimile. Purtroppo in soli 12 episodi non c'è stato abbastanza tempo per sviluppare molto i personaggi, ma alcuni sono comunque degni di nota, in particolare il background di Nino è stato molto ben realizzato, direi addirittura commovente. La trama, come dicevo, è decisamente coinvolgente, e per buona parte della serie è davvero difficile capire bene cosa stia succedendo, ma alla fine ogni nodo verrà al pettine. Il finale in sé mi è piaciuto (e, come il resto della serie, non l'ho trovato per niente scontato), ma ci sono alcuni avvenimenti eccessivamente buonisti e non richiesti che purtroppo lo fanno calare e mi hanno portato ad abbassare di ben un voto l'opera nel suo complesso. La consiglio comunque agli appassionati di storie di spionaggio e fantapolitica. Non un capolavoro nel suo genere ma sicuramente molto godibile.
Voto: 7/10
  
​​Zelgadis: Essendoci molti voti alti mi soffermerò sulle cose che meno mi sono piaciute della serie. Al di là di un comparto tecnico abbastanza scarso la serie in fin dei conti riesce ad appassionare, ma lascia troppo l'amaro in bocca per via di alcune scelte che portano ad un finale alla "volemose bene". Più di una volta vengono attentate le vite dei protagonisti, senza che questo provochi conseguenze alla fine e persino il problema della mancanza di risorse che andrebbero a causare le scelte finali vengono risolte con un incredibile colpo di fortuna (nuove risorse vengono scoperte nella poverissima provincia di Pranetta) perfettamente sincronizzato col finale. Insomma gran parte di intrighi e misteri scoppiano come una bolla di sapone e se la serie è comunque sufficiente nel suo complesso, non credo che meriti un giudizio più alto. 
Voto: 6/10
 

SAGA OF TANYA THE EVIL


Serie da 12 episodi, tratto da light novel (in corso)
Finale: NO

Genere: Guerra, soprannaturale
 
Siamo in una pseudo-Europa del '900, nel bel mezzo di una guerra tra l'Impero (che richiama l'impero tedesco), la Repubblica (Francia) e il Regno Unito (Gran Bretagna). Una spietata guerra di trincea come tipico dell'epoca, ma con un'importante differenza: in questo mondo esiste la magia, e i maghi vengono utilizzati a fini bellici come battaglioni volanti. Tanya è una giovanissima soldatessa prodigio, estremamente intelligente, dotata di un forte potere magico e di un carattere risoluto e assolutamente spietato, tanto che persino alcuni superiori la considerino un essere demoniaco. Ma nonostante faccia di tutto per riuscire a stare lontana dalla prima linea, sembra quasi che una "mano divina" la ponga sempre al centro dell'attenzione...
 
​​ABI_666: Vedendo i primi episodi di questo anime ho subito pensato ad una banale versione cattiva di Strike Witches, e invece è stata una piacevolissima visione. Ho apprezzato in particolare tutta la parte "tecnico-bellica", dalle macro strategie e le varie discussioni nei piani alti dell'esercito, alle finezze di etica bellica, in particolare quelle sulla riconquista della città di Arène. La loli protagonista - che di loli ha solo l'aspetto (guardate il secondo episodio!) - è molto carismatica, e non capita di frequente un protagonista così spietato da risultare malvagio, soprattutto nel buonismo esasperato che troppo spesso pervade le serie animate. Ottimo anche il rapporto Tanya/Dio, quest'ultimo addirittura più spietato di lei. Purtroppo la serie non ha un finale, spero vivamente in una seconda stagione.
Voto: 8/10
 
Slanzard: Una di quelle serie che si reggono quasi interamente sul carisma della protagonista. Tanya Degurechaff è una protagonista poderosa: intelligente, cinica, disillusa ma al contempo abile nel comprendere la psicologia e la mentalità dei suoi rivali e compagni, un'anti-eroina caratterialmente affascinante in grado di conquistare lo spettatore. La narrazione è avvincente, ricca di spunti di riflessione interessanti e anche molte gustose citazioni storiche al nostro mondo.
Voto: 7,5/10
 
​​Oberon: Un anime che inizia presentando un contesto che è una sorta di rivisitazione magico/steampunk di un'Europa in conflitto, con una protagonista abbastanza spietata. Ma quello che sembra inizialmente un semplice anime di genere strategico (a metà strada ta un Alderamin e un Izetta, per citare due titoli recenti) già al secondo episodio tira tuori dalla manica un bell'asso, qualcosa di inedito e assai particolare. Non assisteremo perciò ad una semplice lotta tra uomini, ma a quella di un individio contro Dio (e non vado oltre per non spoilerare). Il risultato è un titolo piacevole se gradite gli anime a tema bellico/strategico, ma che presenta anche uno dei protagonisti più carismatici di questa stagione. Unico neo: c'è un finale ma le questioni principali restano in sospeso, e bisogna quindi sperare in uno prosieguo. 
Voto: 7,5/10
 
​​ReiRan->--@: La vera pecca di questo anime è la mancanza di un finale, ti lascia lì appeso desideroso di sapere cosa succederà dopo. Perché in realtà si viene coinvolti nelle macchinazioni e nella strategie elaborate da questa bimbetta malefica per fare carriera nell’esercito e sopravvivere a discapito di tutti e tutto. Si vuole sapere dove arriverà la sua astuzia e la sua cattiveria, in quel atroce e sanguinoso scenario di guerra a metà strada tra I e II guerra mondiale. La sua cattivarla magnetizza, anche e soprattutto perché  i suoi sforzi non sono solo diretti a vincere una guerra, ma piuttosto contro dio…
Voto: 7,5/10
 
​​Zelgadis: Se nel primo episodio l'anime somiglia molto ad uno Strike Witches o ad un Kankolle più cattivo, è dal secondo episodio che viene invece rivelata la vera natura della protagonista e dell'ambientazione. Al che mi pare lecito chiedermi il perché utilizzare una loli dato che il tutto avrebbe funzionato anche con un protagonista normale, ma probabilmente è stato fatto per dare più appeal al prodotto. Il problema principale però è che la trama rimane inconcludente per tutti gli episodi. Se la tematica iniziale è sicuramente intrigante, guardare i primi due episodi o arrivare al 12° non fa nessuna differenza nel significato o nelle riflessioni portate dalla storia. Qualche episodio è anche interessante per via delle varie strategie belliche, ma nulla più e credo che quest'anime finirà presto nel dimenticatoio.
Voto: 5,5/10

Vi sono alcune serie che pur essendo state consigliate da alcuni redattori non hanno riscosso un apprezzamento sufficiente all'interno della redazione da venire incluse nella lista di consigli sopraesposta. Abbiamo quindi deciso per un breve elenco di seguito.

- Gintama (2017) (serie da 12 episodi, tratta da manga, azione, commedia, parodia)
Consigliato da:
metaldevilgear, Melany
Interviews with Monster Girl (serie da 12 episodi, tratta da manga, commedia, scolastico, soprannaturale)
Consigliato da: TWINKLE
- Konosuba 2 (serie da 10 episodi, tratta da light novel, avventura, commedia, fantasy)
Consigliato da: Thogrim, ABI_666
- Mahou Tsukai Precure! (serie da 50 episodi, storia originale, majokko)
Consigliato da: GianniGreed
Scum's Wish (serie da 12 episodi, tratta da manga, sentimentale, psicologico)
Consigliato da: ReiRan->--@, Thogrim, Ewowwa. Sconsigliato da Zelgadis, Arashi84, Ironic74

Seiren (serie da 12 episodi, storia originale, ecchi, scolastico, sentimentale)
Consigliato da: Swordman
Super Lovers 2 (serie da 10 episodi, tratto da manga, sentimentale, slice of life)
Consigliato da: Arashi84, LaMelina

Vi sono inoltre alcune serie conclusesi in questi mesi che purtroppo non siamo riusciti a visionare. La loro assenza tra i consigli non è quindi imputabile a questioni qualitative, ed è possibile che tra esse si nasconda qualche titolo meritevole di visione.
Trovato l'elenco di queste serie nel documento riepilogativo, segnate in azzurro.

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