A Tokyo, nel corso del Life Ending Industry Expo, una singolare fiera dedicata all'industria funeraria, è stata presentata una nuova versione di Pepper, il robottino umanoide della SoftBanK, come assistente del monaco buddhista durante le esequie funebri.
Recita i sutra grazie a un sintetizzatore vocale e batte il tamburo seguendo il rituale. Questo nuovo progetto è stato pensato perché con l'invecchiamento e la contrazione della popolazione giapponese, molti preti buddisti ricevono meno sostegno finanziario dalle loro comunità e quindi spesso si trovano lavori al di fuori del tempio.
E se non ci sono quando bisogna recitare un'orazione funebre? Ecco che Pepper può sostituirli! E oltretutto costa anche meno: 50.000 yen (circa 390 euro) contro i 240.000 (quasi 2.000 euro) di un prete umano.
Per chi non lo conoscesse, Pepper è una vera celebrità nel Sol Levante: alto un metro e venti, si muove su ruote e interagisce con le persone attraverso un tablet posto all’altezza del torso. Sa riconoscere immagini, volti e suoni, si volta verso il suo interlocutore e analizzando il tono della voce può capire lo stato emotivo della persona.
È perciò in grado di riconoscere se si è contenti o tristi, se si è sopresi o arrabbiati, analizzando oltre al tono della voce, anche la posizione della testa e la postura che si assume.
Inoltre è sempre connesso a Internet e apprende dall’interazione con quello che lo circonda cambiando così il suo comportamento, perché è in grado di memorizzare i tratti della personalità e le preferenze del suo padrone e si adatta gradualmente ai suoi gusti e alle sue abitudini.
Il futuro ipotizzato da Asimov e da altre migliaia di libri e film è dunque sempre più vicino?
Fonti consultate:
Dozodomo
JapanToday
Recita i sutra grazie a un sintetizzatore vocale e batte il tamburo seguendo il rituale. Questo nuovo progetto è stato pensato perché con l'invecchiamento e la contrazione della popolazione giapponese, molti preti buddisti ricevono meno sostegno finanziario dalle loro comunità e quindi spesso si trovano lavori al di fuori del tempio.
E se non ci sono quando bisogna recitare un'orazione funebre? Ecco che Pepper può sostituirli! E oltretutto costa anche meno: 50.000 yen (circa 390 euro) contro i 240.000 (quasi 2.000 euro) di un prete umano.
Per chi non lo conoscesse, Pepper è una vera celebrità nel Sol Levante: alto un metro e venti, si muove su ruote e interagisce con le persone attraverso un tablet posto all’altezza del torso. Sa riconoscere immagini, volti e suoni, si volta verso il suo interlocutore e analizzando il tono della voce può capire lo stato emotivo della persona.
È perciò in grado di riconoscere se si è contenti o tristi, se si è sopresi o arrabbiati, analizzando oltre al tono della voce, anche la posizione della testa e la postura che si assume.
Inoltre è sempre connesso a Internet e apprende dall’interazione con quello che lo circonda cambiando così il suo comportamento, perché è in grado di memorizzare i tratti della personalità e le preferenze del suo padrone e si adatta gradualmente ai suoi gusti e alle sue abitudini.
Il futuro ipotizzato da Asimov e da altre migliaia di libri e film è dunque sempre più vicino?
Fonti consultate:
Dozodomo
JapanToday
Secondo me ci siamo già dentro fino al collo
Comunque mi chiedo quanto senso abbia fare un funerale con il robot. Lo so che moltissimi giapponesi non sono credenti, ma se scelgono di fare il funerale religioso il minimo sarebbe avere un vero monaco che esegue la cerimonia.
il congegno perfetto uscito or è.
Qual contrasto con te, uomo infelice,
che nascesti - purtroppo! - démodé.
Preformato, fatal disattenzione
troppo presto in un grembo ti ha deposto.
Per noi tu manchi assai di precisione;
su questa Terra per te non v'ha posto.
Invano tu, nel campo dell'esatto
d'alzar la testa tenti e tenterai.
Ciò spetta a noi, oggetti, a te non mai.
E rassegnati: ciò che è fatto è fatto.
su, non essere venale, distaccati anche tu da 2000€!
se ci pensi bene però tutti i riti che vengono definiti "sacri" sono delle pantomime...quindi che li faccia un robot o che li faccia un essere umano non cambia nulla, si tratta solo di eseguire delle specifiche e semplici azioni in sequenza, cosa che un robot è facilmente in grado di fare.
Mmh la tua impostazione è un pò troppo "laicistica". Avrei detto le stesse cose anche se si tratava di riti Shintoisti e/o pagani. La dimensione del sacro a qualcuno può apparire una banale messa in scena, ma a parte che ha prodotto e produce una messe culturale immensa, ( anche disastri ovviamente ma restiamo ora sul tema) ritengo che tutti noi dovremmo aver un attegiamento quantomeno rispettoso verso l'altrui credo. fintanto, ovviamente, questo non vada ad incidere sulla libertà, sulla vita. di altre persone. O di noi stessi. C'è una dimensione altra rispetta a quella fenomenica, gli antichi romani, non casualmente, mantennero per tutta la Repubblica la figura del Rex sacrorum.
Siamo tutti figli e figlie di un sospiro quantico. Se qualcuno la abbia emesso, o se questo respiro quantico si sia formato da solo, ( e ci sono alcune tonnellate di teoremi che provano come potrebbe essersi formato da solo), lo sapremo, forse, solo quando saremo aldilà di quel Velo che tutti noi dobbiamo attraversare. A occhi aperti e con sobrietà. Per intanto accettiamo ognuno le nostre rispettive divergenze.
oh ma io rispetto le altrui credenze, e le trovo affascinanti spesso. Trovo anche affascinante il fatto di poter sostituire un "celebrante" con un robot, molto più economico, pur di mantenere un determinato rito religioso.
ahahah, bella citazione!
per quello il Vaticano sta studiando preti Robocop, anzi Robopriest: " vivo o morto tu verrai a messa con me!"
Ehm se mi fanno uno sconto di 1800 dollari "forse" ci farei un pensiero, ma se continuano a chiedermi 2000 dollari. Spiacente. Pretendo un sacerdote in carne e ossa.
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