Salve a tutti! Un piacere come sempre potervi portare in questo luogo tanto strano, ovvero dentro un altro appuntamento dello Yaruki 2017 – Italian Japstyle Comics Award, categoria INDIE.
Oggi vi presentiamo Drakon City, di Andrea Loi e Laura Santus
Quando si crea un fumetto è facile cercare di ricreare ciò che si ama maggiormente, solitamente è quello a cui ci sentiamo maggiormente vicini, è più facile sentirsi ispirati da quello che abbiamo accanto, è una logica decisamente razionale, non credete? Quindi ecco che la maggior parte delle opere che vedono la luce ogni anno sono di stampo shonen, tra azione e combattimenti, con qualche gag per alleggerire la narrazione. Una formula collaudata e di sicuro successo, ottima anche per gli autori che cercano di mettersi in gioco nell’universo del fumetto indipendente. Quindi oggi ecco un classico shonen per voi.
Il maggior pregio di Drakon City è sicuramente la scorrevolezza della sua storia, che come ogni opera shonen che si rispetti non appesantisce il lettore. Il primo capitolo non è altro che una presentazione dei tre protagonisti dell’opera, due cacciatori di taglie che cercano semplicemente di trovare un modo per sbarcare il lunario, più una mascotte robot. Un capitolo veloce e divertente, dove potete trovare essenzialmente tutti gli elementi principali del genere. I due protagonisti entrano maggiormente a contatto tra di loro a partire dal secondo capitolo, dove l’azione s’intensifica accogliendo il lettore dentro un’esperienza che aumenta di interesse, aspettando chiaramente che il fumetto continui per scoprire sempre di più della vera natura di Drakon City. L’anima di Drakon City pulsa forte, nata molto tempo dai due autori e continuerà per ancora molto tempo, probabilmente. È un’opera che mostra sicuramente dei difetti di livello tecnico ma che sicuramente merita di essere considerata ed apprezzata per la forza con la quale viene portata avanti dal duo Laura & Andrea. Quindi eccoli con piacere anche qui da noi.
Ricordiamo che Laura abbiamo già avuto il piacere di averla tra i nostri per l'IICA, per la sua opera Crossing Masters (qui l'articolo).
Ecco il tributo di Laura Santus alla nostra Yaruki
Laura ci rivediamo! Quest’anno accompagnata da Andrea Loi, benvenuto! Ragazzi: pronti?
Laura: Prontissima! È un onore essere di nuovo qui.
Andrea: Salve a tutti! È un piacere.
Il vostro fumetto è chiaramente influenzato dagli shonen classici, secondo voi per quale motivo la gente è così affascinata dal japstyle e dagli shonen?
Laura/Andrea: Sì, noi siamo cresciuti con i fumetti e gli anime anni 80' e 90', perciò la maggior parte della nostra ispirazione deriva da opere come Ranma ½, L'Emblema di Roto, City Hunter, The Slayers, Yu Yu Hakusho e tanti altri. Secondo noi, le persone rimangono affascinate dagli Shonen perché sono coinvolgenti, e trasportano il lettore nell'avventura. É come vivere una vita alternativa, e da autori la viviamo anche tramite le nostre stesse storie oltre che attraverso quelle degli altri.
Com’è nata la vostra opera? Da quanto tempo ci lavorate?
Laura/Andrea: La nostra opera nasce un po' per caso nel lontano 2006. Io (Laura) avevo disegnato un personaggio casuale ad un compagno di scuola, e ci piaceva molto, così decidemmo di inserirlo in una nuova storia. Il personaggio in questione era una specie di prototipo dell'Adam odierno. In ogni caso, volevamo cimentarci in una nuova storia (non breve come le precedenti) e ci buttammo in questo progetto dal nome Drakon City n. 152. Dopo poco più di un anno, ci bloccamo causa impegni, ed anche perché la storia non ci soddisfava appieno. Parecchi anni dopo nel 2015, decidemmo di riprendere questo progetto, rielaborarlo e riniziarlo da capo con le dovute modifiche sia alla storia sia ai personaggi. Così, nasce l'attuale Drakon City. Inutile dire, che l'ispirazione principale per questo fumetto è data dalla nostra passione per la figura mitica ed epica dei draghi, e la storia gira intorno a loro.I primi tre volumi cartacei raccontano un breve one-shot che vuole essere un'introduzione ed un prologo alla storia principale che partirà dal quarto volume cartaceo che sarà numerato come nuovo numero 1.
Quali pensate siano i punti di forza del vostro fumetto? Perché dovrebbe essere votato?
Laura/Andrea: Drakon City merita di essere votato perché è una grande avventura, che non solo racconta di tecnologia e draghi, ma anche grandi scontri, amicizie, amori, e soprattutto racconta la determinazione dei personaggi a concquistare la propria libertà.
Come gestite la vostra collaborazione? In che modo create un capitolo?
Andrea: Insieme pensiamo e ideiamo la storia principale e i personaggi. Poi Laura realizza il character design dei personaggi e lo storyboard, poi nel definitivo delle tavole disegna i personaggi e io (Andrea) disegno gli sfondi e gli effetti ed infine faccio le correzioni ed aggiungo il lettering al pc.
Qual è la più grande differenza tra Drakon City e Crossing Masters?
Laura: Anche se Crossing Masters lo realizzo da sola, diciamo che non si discosta tantissimo dallo stile delle storie che realizzo in coppia con Andrea, soprattutto perché la nostra formazione l'abbiamo sviluppata dalle stesse fonti e abbiamo sempre lavorato insieme. La più grande differenza tra i due probabilmente sta nel diverso tipo di evoluzione: Crossing Masters è costruito sul “viaggio” sia fisico sia emotivo dei personaggi, il loro incontro con masters e persone comuni, e le scelte e decisioni che i protagonisti compiono e che li porteranno a vivere determinati avenimenti.
Mentre per Drakon City l'evoluzione è soprattutto sviluppata in Connor, il protagonista, che viene presentato all'inizio come un tipo molto schivo, egoista, attaccato al denaro e poco “amichevole”. La sua storia passata e quella presente collideranno, costringendolo ad evolversi e a fare delle scelte che lo porteranno ad un risultato completamente diverso dal suo punto di partenza. Al suo fianco vari personaggi che saranno essenziali al suo sviluppo interiore. In ogni caso, tutte le nostre storie hanno un punto in comune sempre presente: l'avventura!
Quali sono i vostri sogni artistici? Che obiettivi vi ponete?
Laura/Andrea: Il nostro obbiettivo principale è senz'altro quello di riuscire a pubblicare da soli o con una casa editrice tutte le nostre storie principali, non solo Drakon City e Crossing Masters, ma anche la nostra prima storia di ambientazione fantasy The Dark Fire e magari anche la terza (per ideazione) The Tirya's Wars Chronicles. Tutte le nostre storie sono importanti e vorremmo riuscire a dar loro vita in volumi cartacei.
Grazie ragazzi per la vostra compagnia e per le vostre risposte! Salutate i nostri lettori!
Laura: Grazie infinite a voi, per avermi dato un'altra occasione di chiacchierare con voi! Un saluto a tutti i lettori che spero verranno a trovarci anche in pagina.
Andrea: Grazie a tutti voi della redazione per l'opportunità che avete dato a noi e a Drakon City, e grazie a tutti i lettori per il loro sostegno!
Link Utili:
Drakon City
Crossing Masters
Concorrenti Precedenti:
Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
Apophis Saga
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Per maggiori informazioni sull’award contattare [email protected]
Grafiche a cura di Megane郭
Oggi vi presentiamo Drakon City, di Andrea Loi e Laura Santus
Andrea Loi, 31 anni, è nato a Cagliari nel 1985. Già dalla giovane età inizia a disegnare, da prima copiando i suoi idoli dei cartoni animati per poi inventare personaggi e storie proprie. Il suo primo fumetto lo realizza all’età di dieci anni, con un simpaticissimo super eroe di nome Super Cat. Man mano che cresce continua a creare storie e a leggere fumetti. Dopo le medie consegue una qualifica come operatore su PC, proseguendo gli studi diplomandosi come geometra presso l’Istituto Tecnico di Cagliari. Attualmente lavora nel settore degli studi effettuati. Tra il 2005 e il 2009 partecipa a diversi concorsi tra cui “Nuvole Quartesi” vincendo il terzo posto. Per anni ha lavorato e disegnato a molte storie insieme alla cugina Laura, tra cui alcune ancora inedite al pubblico ma che hanno rafforzato la tecnica e spinto ad andare avanti sino a riuscire a migliorarsi come autori. Dal 2015 collabora con la cugina come disegnatore e sceneggiatore di Drakon City.
Laura Santus è una disegnatrice di 31 anni, proveniente da Quartu, in Sardegna, proprio vicino a Cagliari. Ricorda con dolcezza quando a 4 anni si è innamorata dei disegni di Candy Candy, chiedendo a sua zia di insegnarle a farli da lei… ed è proprio da quel preciso istante che lei non ha più smesso di disegnare, tanto che non ha ricordi della propria infanzia in cui non disegna. Ovviamente è cresciuta sempre accompagnata da anime e dalle opere Disney, fino a quanto all'età di 9 anni si fece comprare il suo primo fumetto: una primissima edizione di Sailor Moon che vide in edicola. Questo avvenimento cementò definitivamente il suo rapporto col mondo del fumetto giapponese, una passione che dopo 20 anni ancora regge in modo ferreo.
Quindi una volta raggiunta l’età adatta non poteva che scegliere d’iscriversi ad un Liceo Artistico, realizzando a 15 anni le sue prime tavole a fumetti (insieme ad un cugino che contagiò saggiamente con la passione per i manga). Quelle furono solo le primissime storie ma ne furono create sempre di più, una dietro l’altra! Ovviamente però arriva il momento in cui comprendi che quello che stai facendo è solo un hobby, che ci vuole molto di più per poter pensare di diventare professionista, quindi ecco che Laura ha passato tutti i suoi successivi anni ad allenarsi e a mettere la maggior parte di quelle storie nel cassetto. Nel 2006 comunque decide di mettersi realmente in gioco, per esercitarsi sempre di più e cercare di imparare, ed ecco che crea Witch Hunting, una storia autoconclusiva che le diede l’incipit per iniziare la sua serie principale, Crossing Masters, qualche anno dopo, nel 2009.
Laura ammette di non avere un solo riferimento artistico, perché per lei diventa “riferimento” tutto ciò che le piace, da certi quadri della corrente Impressionista, ad una puntata di Avatar: The Last Airbender, così come può darle ispirazione una tavola di Eiichiro Oda o di Rumiko Takahashi; in ogni caso ha ben chiaro quale sia la sua opera preferita: Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa.
Laura Santus è una disegnatrice di 31 anni, proveniente da Quartu, in Sardegna, proprio vicino a Cagliari. Ricorda con dolcezza quando a 4 anni si è innamorata dei disegni di Candy Candy, chiedendo a sua zia di insegnarle a farli da lei… ed è proprio da quel preciso istante che lei non ha più smesso di disegnare, tanto che non ha ricordi della propria infanzia in cui non disegna. Ovviamente è cresciuta sempre accompagnata da anime e dalle opere Disney, fino a quanto all'età di 9 anni si fece comprare il suo primo fumetto: una primissima edizione di Sailor Moon che vide in edicola. Questo avvenimento cementò definitivamente il suo rapporto col mondo del fumetto giapponese, una passione che dopo 20 anni ancora regge in modo ferreo.
Quindi una volta raggiunta l’età adatta non poteva che scegliere d’iscriversi ad un Liceo Artistico, realizzando a 15 anni le sue prime tavole a fumetti (insieme ad un cugino che contagiò saggiamente con la passione per i manga). Quelle furono solo le primissime storie ma ne furono create sempre di più, una dietro l’altra! Ovviamente però arriva il momento in cui comprendi che quello che stai facendo è solo un hobby, che ci vuole molto di più per poter pensare di diventare professionista, quindi ecco che Laura ha passato tutti i suoi successivi anni ad allenarsi e a mettere la maggior parte di quelle storie nel cassetto. Nel 2006 comunque decide di mettersi realmente in gioco, per esercitarsi sempre di più e cercare di imparare, ed ecco che crea Witch Hunting, una storia autoconclusiva che le diede l’incipit per iniziare la sua serie principale, Crossing Masters, qualche anno dopo, nel 2009.
Laura ammette di non avere un solo riferimento artistico, perché per lei diventa “riferimento” tutto ciò che le piace, da certi quadri della corrente Impressionista, ad una puntata di Avatar: The Last Airbender, così come può darle ispirazione una tavola di Eiichiro Oda o di Rumiko Takahashi; in ogni caso ha ben chiaro quale sia la sua opera preferita: Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa.
Drakon City racconta di un grande mondo che raggiunge altissimi livelli di tecnologia per poi essere distrutto dalla comparsa improvvisa di draghi che attaccano e distruggono ogni cosa. L'unica città che si salva è la grande e tecnologica Drakon City, governata da un temibile tiranno. Nel resto del mondo, le persone cercano di sopravvivere, rifuggiandosi in piccoli villaggi e cercando di nascondersi dalla furia distruttiva dei draghi. In questo sfondo, si muovo i protagonisti Connor, Adam e Sparky, cacciatori di taglie e di draghi. I protagonisti faranno degli incontri che cambieranno loro la vita e compiranno scelte importanti che li condurranno ad affrontare grandi sfide.
Quando si crea un fumetto è facile cercare di ricreare ciò che si ama maggiormente, solitamente è quello a cui ci sentiamo maggiormente vicini, è più facile sentirsi ispirati da quello che abbiamo accanto, è una logica decisamente razionale, non credete? Quindi ecco che la maggior parte delle opere che vedono la luce ogni anno sono di stampo shonen, tra azione e combattimenti, con qualche gag per alleggerire la narrazione. Una formula collaudata e di sicuro successo, ottima anche per gli autori che cercano di mettersi in gioco nell’universo del fumetto indipendente. Quindi oggi ecco un classico shonen per voi.
Il maggior pregio di Drakon City è sicuramente la scorrevolezza della sua storia, che come ogni opera shonen che si rispetti non appesantisce il lettore. Il primo capitolo non è altro che una presentazione dei tre protagonisti dell’opera, due cacciatori di taglie che cercano semplicemente di trovare un modo per sbarcare il lunario, più una mascotte robot. Un capitolo veloce e divertente, dove potete trovare essenzialmente tutti gli elementi principali del genere. I due protagonisti entrano maggiormente a contatto tra di loro a partire dal secondo capitolo, dove l’azione s’intensifica accogliendo il lettore dentro un’esperienza che aumenta di interesse, aspettando chiaramente che il fumetto continui per scoprire sempre di più della vera natura di Drakon City. L’anima di Drakon City pulsa forte, nata molto tempo dai due autori e continuerà per ancora molto tempo, probabilmente. È un’opera che mostra sicuramente dei difetti di livello tecnico ma che sicuramente merita di essere considerata ed apprezzata per la forza con la quale viene portata avanti dal duo Laura & Andrea. Quindi eccoli con piacere anche qui da noi.
Ricordiamo che Laura abbiamo già avuto il piacere di averla tra i nostri per l'IICA, per la sua opera Crossing Masters (qui l'articolo).
Ecco il tributo di Laura Santus alla nostra Yaruki
Laura ci rivediamo! Quest’anno accompagnata da Andrea Loi, benvenuto! Ragazzi: pronti?
Laura: Prontissima! È un onore essere di nuovo qui.
Andrea: Salve a tutti! È un piacere.
Il vostro fumetto è chiaramente influenzato dagli shonen classici, secondo voi per quale motivo la gente è così affascinata dal japstyle e dagli shonen?
Laura/Andrea: Sì, noi siamo cresciuti con i fumetti e gli anime anni 80' e 90', perciò la maggior parte della nostra ispirazione deriva da opere come Ranma ½, L'Emblema di Roto, City Hunter, The Slayers, Yu Yu Hakusho e tanti altri. Secondo noi, le persone rimangono affascinate dagli Shonen perché sono coinvolgenti, e trasportano il lettore nell'avventura. É come vivere una vita alternativa, e da autori la viviamo anche tramite le nostre stesse storie oltre che attraverso quelle degli altri.
Com’è nata la vostra opera? Da quanto tempo ci lavorate?
Laura/Andrea: La nostra opera nasce un po' per caso nel lontano 2006. Io (Laura) avevo disegnato un personaggio casuale ad un compagno di scuola, e ci piaceva molto, così decidemmo di inserirlo in una nuova storia. Il personaggio in questione era una specie di prototipo dell'Adam odierno. In ogni caso, volevamo cimentarci in una nuova storia (non breve come le precedenti) e ci buttammo in questo progetto dal nome Drakon City n. 152. Dopo poco più di un anno, ci bloccamo causa impegni, ed anche perché la storia non ci soddisfava appieno. Parecchi anni dopo nel 2015, decidemmo di riprendere questo progetto, rielaborarlo e riniziarlo da capo con le dovute modifiche sia alla storia sia ai personaggi. Così, nasce l'attuale Drakon City. Inutile dire, che l'ispirazione principale per questo fumetto è data dalla nostra passione per la figura mitica ed epica dei draghi, e la storia gira intorno a loro.I primi tre volumi cartacei raccontano un breve one-shot che vuole essere un'introduzione ed un prologo alla storia principale che partirà dal quarto volume cartaceo che sarà numerato come nuovo numero 1.
Quali pensate siano i punti di forza del vostro fumetto? Perché dovrebbe essere votato?
Laura/Andrea: Drakon City merita di essere votato perché è una grande avventura, che non solo racconta di tecnologia e draghi, ma anche grandi scontri, amicizie, amori, e soprattutto racconta la determinazione dei personaggi a concquistare la propria libertà.
Come gestite la vostra collaborazione? In che modo create un capitolo?
Andrea: Insieme pensiamo e ideiamo la storia principale e i personaggi. Poi Laura realizza il character design dei personaggi e lo storyboard, poi nel definitivo delle tavole disegna i personaggi e io (Andrea) disegno gli sfondi e gli effetti ed infine faccio le correzioni ed aggiungo il lettering al pc.
Qual è la più grande differenza tra Drakon City e Crossing Masters?
Laura: Anche se Crossing Masters lo realizzo da sola, diciamo che non si discosta tantissimo dallo stile delle storie che realizzo in coppia con Andrea, soprattutto perché la nostra formazione l'abbiamo sviluppata dalle stesse fonti e abbiamo sempre lavorato insieme. La più grande differenza tra i due probabilmente sta nel diverso tipo di evoluzione: Crossing Masters è costruito sul “viaggio” sia fisico sia emotivo dei personaggi, il loro incontro con masters e persone comuni, e le scelte e decisioni che i protagonisti compiono e che li porteranno a vivere determinati avenimenti.
Mentre per Drakon City l'evoluzione è soprattutto sviluppata in Connor, il protagonista, che viene presentato all'inizio come un tipo molto schivo, egoista, attaccato al denaro e poco “amichevole”. La sua storia passata e quella presente collideranno, costringendolo ad evolversi e a fare delle scelte che lo porteranno ad un risultato completamente diverso dal suo punto di partenza. Al suo fianco vari personaggi che saranno essenziali al suo sviluppo interiore. In ogni caso, tutte le nostre storie hanno un punto in comune sempre presente: l'avventura!
Quali sono i vostri sogni artistici? Che obiettivi vi ponete?
Laura/Andrea: Il nostro obbiettivo principale è senz'altro quello di riuscire a pubblicare da soli o con una casa editrice tutte le nostre storie principali, non solo Drakon City e Crossing Masters, ma anche la nostra prima storia di ambientazione fantasy The Dark Fire e magari anche la terza (per ideazione) The Tirya's Wars Chronicles. Tutte le nostre storie sono importanti e vorremmo riuscire a dar loro vita in volumi cartacei.
Grazie ragazzi per la vostra compagnia e per le vostre risposte! Salutate i nostri lettori!
Laura: Grazie infinite a voi, per avermi dato un'altra occasione di chiacchierare con voi! Un saluto a tutti i lettori che spero verranno a trovarci anche in pagina.
Andrea: Grazie a tutti voi della redazione per l'opportunità che avete dato a noi e a Drakon City, e grazie a tutti i lettori per il loro sostegno!
Link Utili:
Drakon City
Crossing Masters
Concorrenti Precedenti:
Kitsune to Neko
La Mia Mamma Ha Un Tumeowre
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