Tsuredure Children è un anime che parla d'amore ma sopratutto di “capacità di comunicazione”. Proprio per questo iniziarne la recensione senza fare almeno un piccolo sforzo per cercare di capire quale sia il corretto significato del titolo, mi sembra un piccolo controsenso. Dalle mie ricerche online, però, l'unica ipotesi che sono riuscito a trovare, in mezzo ad un mare di silenzi, è che il termine sarebbe solo il rafforzativo della parola “Tsundere”, di cui ormai un po' tutti conosciamo il significato; ma in Tsuredure Children troviamo una vasta gamma di personalità tutte molto diverse l'una dall'altra, per cui mi è sembrato molto strano che si volesse dare un titolo che le racchiudesse tutte in un'unica categoria.
Personalmente non conosco il giapponese per cui cercare di risolvere la questione da solo sarebbe stata un'impresa impossibile; ho così deciso di consultare la nostra "giapponese vesuviana" (che ringrazio per la pazienza) per avere un suo parere. La conclusione a cui siamo arrivati, ovviamente, non ha la pretesa di avere il carattere della verità assoluta; ma almeno ci abbiamo provato.
Tsuredure, letteralmente, significa annoiato. Ma in realtà di “ragazzi annoiati” nell'anime proprio non se ne vedono; per cui, pur tenendo conto della sua traduzione letterale, bisognava trovare qualcosa che si sposasse meglio con il contenuto dell'opera. E dopo varie ricerche e diverse supposizioni (che vi risparmio) l'ipotesi che ci è sembrata più probabile è che Tsuredure Children andasse tradotto come “Ragazzi che pensano o che si preoccupano troppo”; e se a questo aggiungiamo che la cosa a cui pensano o di cui si preoccupano è l'amore, allora come interpretazione ci può stare.
Tsuredure Children è la trasposizione di un manga yonkoma (nella sostanza si tratta di fumetti a strisce verticali) scritto e disegnato da Toshiya Wakabayashi, pubblicato online a partire dal 2012 ed edito da Kodansha sulla rivista Weekly Shonen Magazine a partire dal 2014; la pubblicazione del suddetto manga, attualmente, è ancora in corso. L'adattamento anime, invece, è stato realizzato dallo Studio Gokumi, con la regia di Hiraku Kaneko, ed ha il classico formato da dodici episodi ma della durata di dieci minuti ciascuno.
Le storie d'amore, anche nella vita reale, non sono mai tutte uguali; a seconda della personalità, della sensibilità, dell'intelligenza, del coraggio e dell'autostima posseduto da ciascuna delle due parti, una relazione può evolversi in un numero incalcolabile di modalità diverse. In questo contesto Tsuredure Children è un anime che si propone di analizzare almeno un piccolo campione di queste infinite possibilità: la storia, infatti, segue le vicende di un folto numero di coppie in un classico liceo giapponese, ognuna delle quali è in possesso di una proprio tratto caratteristico. E così troviamo il ragazzo di bell'aspetto e sicuro di sé che si relaziona con una teppista; la ragazza allegra e spigliata che cerca di far suo il cuore di un ragazzo serio ma timido; gli amici di una vita che provano dei sentimenti ma non riescono a compiere lo step decisivo; e molte altre coppie ognuna con le proprie peculiarità... e stranezze.
Tsuredure Children è una commedia romantica che propone storie d'amore leggere, ma anche molto dolci e divertenti. Come accennavo in precedenza, però, non è l'amore in sé a dominare la scena; a parere di chi scrive, invece, il vero intento dell'autore è quello di mostrare i diversi modi in cui i due sessi tentano di comunicare tra loro quando sono innamorati. Le varie situazioni sentimentali presentate nell'anime si evolvono tutte a velocità differenti; ciò è dovuto al fatto che meno problemi di comunicazione si hanno e più in fretta sarà possibile fare dei passi in avanti. Ma tale capacità è una variabile che cambia da persona a persona; e così in questo anime troviamo coppie che riescono a risolvere subito i problemi legati all'instaurazione di un rapporto sentimentale e che quindi sono già proiettate verso il futuro; altre che non riescono a vivere con naturalezza il loro status di coppia nella vita di tutti i giorni; altre ancora che non riescono a portare a termine nemmeno il classico primo passo e a riconoscere la reciprocità dei loro sentimenti.
L'autore gioca sapientemente con queste difficoltà attraverso l'uso del paradosso oppure costruendo attorno ad esse una serie di situazioni bizzarre che, a volte, rasentano l'assurdo. Il risultato in termini di comicità è notevole: così come le storie raccontate anche il tipo di umorismo adoperato è molto semplice ma estremamente efficace.
Dalla composizione dei vari episodi si intuisce subito che si tratta di un'opera tratta da un manga yankoma: ognuno di essi, infatti, sembra raccogliere in modo disordinato diverse strisce, ognuna delle quali dedicata ad una diversa coppia. La cosa può sembrare fastidiosa, perché si salta di continuo da una situazione all'altra; in realtà mantenere questa impostazione è stata una scelta azzeccata perché riesce a trasmettere allo spettatore la sensazione del tempo che passa. In più, tutte le storie sono accattivanti più o meno nella stessa misura: ovviamente ci sarà sempre una o più coppie che piaceranno più delle altre ma non al punto da far sembrare un inutile intralcio tutte le altre.
A voler cercare il pelo nell'uovo, quello che forse poteva essere aggiunto era una maggiore condivisione dei propri problemi con chi gli sta attorno: i personaggi sono tutti nella stessa scuola, eppure, se si eccettuano rare eccezioni, non cercano consigli o incoraggiamenti da amici o conoscenti; danno, invece, una strana sensazione di “isolamento” che risulta un po' innaturale. Ovviamente si tratta di un piccolissimo appunto e probabilmente il modo in cui è stato concepito questo anime non rendeva molto praticabile questa strada; tuttavia questo piccolo difetto c'è ed è giusto segnalarlo.
L'apparato grafico non fa sicuramente gridare al “miracolo”, lo stile è semplice ed essenziale; ma credo che sia anche quello più adeguato per un anime così.
La colonna sonora ha alti e bassi: a riprova di ciò l'opening, Aimai Moko cantata da Inori Minase, non mi ha particolarmente entusiasmato; la ending, Dear di Yui Ogura, al contrario, m'è piaciuta molto.
Personalmente non conosco il giapponese per cui cercare di risolvere la questione da solo sarebbe stata un'impresa impossibile; ho così deciso di consultare la nostra "giapponese vesuviana" (che ringrazio per la pazienza) per avere un suo parere. La conclusione a cui siamo arrivati, ovviamente, non ha la pretesa di avere il carattere della verità assoluta; ma almeno ci abbiamo provato.
Tsuredure, letteralmente, significa annoiato. Ma in realtà di “ragazzi annoiati” nell'anime proprio non se ne vedono; per cui, pur tenendo conto della sua traduzione letterale, bisognava trovare qualcosa che si sposasse meglio con il contenuto dell'opera. E dopo varie ricerche e diverse supposizioni (che vi risparmio) l'ipotesi che ci è sembrata più probabile è che Tsuredure Children andasse tradotto come “Ragazzi che pensano o che si preoccupano troppo”; e se a questo aggiungiamo che la cosa a cui pensano o di cui si preoccupano è l'amore, allora come interpretazione ci può stare.
Tsuredure Children è la trasposizione di un manga yonkoma (nella sostanza si tratta di fumetti a strisce verticali) scritto e disegnato da Toshiya Wakabayashi, pubblicato online a partire dal 2012 ed edito da Kodansha sulla rivista Weekly Shonen Magazine a partire dal 2014; la pubblicazione del suddetto manga, attualmente, è ancora in corso. L'adattamento anime, invece, è stato realizzato dallo Studio Gokumi, con la regia di Hiraku Kaneko, ed ha il classico formato da dodici episodi ma della durata di dieci minuti ciascuno.
Le storie d'amore, anche nella vita reale, non sono mai tutte uguali; a seconda della personalità, della sensibilità, dell'intelligenza, del coraggio e dell'autostima posseduto da ciascuna delle due parti, una relazione può evolversi in un numero incalcolabile di modalità diverse. In questo contesto Tsuredure Children è un anime che si propone di analizzare almeno un piccolo campione di queste infinite possibilità: la storia, infatti, segue le vicende di un folto numero di coppie in un classico liceo giapponese, ognuna delle quali è in possesso di una proprio tratto caratteristico. E così troviamo il ragazzo di bell'aspetto e sicuro di sé che si relaziona con una teppista; la ragazza allegra e spigliata che cerca di far suo il cuore di un ragazzo serio ma timido; gli amici di una vita che provano dei sentimenti ma non riescono a compiere lo step decisivo; e molte altre coppie ognuna con le proprie peculiarità... e stranezze.
Tsuredure Children è una commedia romantica che propone storie d'amore leggere, ma anche molto dolci e divertenti. Come accennavo in precedenza, però, non è l'amore in sé a dominare la scena; a parere di chi scrive, invece, il vero intento dell'autore è quello di mostrare i diversi modi in cui i due sessi tentano di comunicare tra loro quando sono innamorati. Le varie situazioni sentimentali presentate nell'anime si evolvono tutte a velocità differenti; ciò è dovuto al fatto che meno problemi di comunicazione si hanno e più in fretta sarà possibile fare dei passi in avanti. Ma tale capacità è una variabile che cambia da persona a persona; e così in questo anime troviamo coppie che riescono a risolvere subito i problemi legati all'instaurazione di un rapporto sentimentale e che quindi sono già proiettate verso il futuro; altre che non riescono a vivere con naturalezza il loro status di coppia nella vita di tutti i giorni; altre ancora che non riescono a portare a termine nemmeno il classico primo passo e a riconoscere la reciprocità dei loro sentimenti.
L'autore gioca sapientemente con queste difficoltà attraverso l'uso del paradosso oppure costruendo attorno ad esse una serie di situazioni bizzarre che, a volte, rasentano l'assurdo. Il risultato in termini di comicità è notevole: così come le storie raccontate anche il tipo di umorismo adoperato è molto semplice ma estremamente efficace.
Dalla composizione dei vari episodi si intuisce subito che si tratta di un'opera tratta da un manga yankoma: ognuno di essi, infatti, sembra raccogliere in modo disordinato diverse strisce, ognuna delle quali dedicata ad una diversa coppia. La cosa può sembrare fastidiosa, perché si salta di continuo da una situazione all'altra; in realtà mantenere questa impostazione è stata una scelta azzeccata perché riesce a trasmettere allo spettatore la sensazione del tempo che passa. In più, tutte le storie sono accattivanti più o meno nella stessa misura: ovviamente ci sarà sempre una o più coppie che piaceranno più delle altre ma non al punto da far sembrare un inutile intralcio tutte le altre.
A voler cercare il pelo nell'uovo, quello che forse poteva essere aggiunto era una maggiore condivisione dei propri problemi con chi gli sta attorno: i personaggi sono tutti nella stessa scuola, eppure, se si eccettuano rare eccezioni, non cercano consigli o incoraggiamenti da amici o conoscenti; danno, invece, una strana sensazione di “isolamento” che risulta un po' innaturale. Ovviamente si tratta di un piccolissimo appunto e probabilmente il modo in cui è stato concepito questo anime non rendeva molto praticabile questa strada; tuttavia questo piccolo difetto c'è ed è giusto segnalarlo.
L'apparato grafico non fa sicuramente gridare al “miracolo”, lo stile è semplice ed essenziale; ma credo che sia anche quello più adeguato per un anime così.
La colonna sonora ha alti e bassi: a riprova di ciò l'opening, Aimai Moko cantata da Inori Minase, non mi ha particolarmente entusiasmato; la ending, Dear di Yui Ogura, al contrario, m'è piaciuta molto.
In conclusione, Tsuredure Children è un anime semplice, che mette a confronto diversi tipi di personalità e si limita ad osservarne l'evoluzione senza avere la pretesa di giungere a conclusioni universali. L'anime, anzi, mette in risalto proprio il fatto che tutto è relativo, che una stessa situazione può essere affrontata in modi diversi e con tempi diversi da persone diverse. La sua visione è poco impegnativa, grazie anche al ridotto minutaggio dei vari episodi, ma è sempre molto gradevole. Personalmente l'ho trovato anche molto divertente; ma, come dicevo prima, tutto è relativo ed anche questo tipo di comicità può essere giudicato in modo differente a seconda dei gusti di chi lo guarda. Ma, cautele d'obbligo a parte, credo che questo anime abbia le qualità necessarie per mettere d'accordo opinioni differenti.
Pro
- Semplice ed efficace
- Grande varietà di personaggi e situazioni
- Divertente al punto giusto
Contro
- Poca interazione fra la coppia di turno ed il mondo esterno
- I capelli che coprono l'occhio del rappresentante d'istituto
Lieta di averti aiutato.
A chi interessa saperne di più... I kanji sono questi due esserini qui 徒然 e hanno un doppio significato. Nella maggior parte dei casi, vengono utilizzati con il significato di "non ho nulla da fare, perciò mi annoio", "faccio le cose per passare il tempo". Tuttavia, hanno anche il significato di "pensare intensamente a qualcosa", "osservare con attenzione" quando vengono utilizzati come avverbio... E direi che questo secondo fa al caso nostro, no? Detto questo, se poi si venisse a sapere che l'intento dell'autrice era quello di perculare i suoi personaggi affermando che si innamorano per passare il tempo, be', tanto di guadagnato! xD
All'inizio ero spaventato dall'introduzione di nuovi personaggi ad ogni episodio, anche perchè poi faccio fatica a starci dietro (la memoria è quella che è), ma invece le cose son filate abbastanza lisce.
Concordo con praticamente tutto quanto detto nella recensione, soprattutto sul fatto che la narrazione fosse a compartimenti stagni, raccontando le vicende interne ad una coppia che non interagiva mai con le altre (se non in sporadici casi); ma forse è stato meglio così, visto che il tutto ne ha giovato in termini di semplicità.
Riguardo il comparto tecnico, a me è piaciuto: sia chiaro, non fa gridare al miracolo, ma lo stile minimal è voluto, ed è tutto sommato ben fatto (non stiamo parlando di disegni fatti male come accaduto ad esempio in Orange).
O volendo rimanere nella stessa stagione estiva, come quelli di Konbini Kareshi, un vero schifo.
@_Sanada_
Ti giuro che a me che ho pure gli occhiali mi hanno dato un fastidio pazzesco Comunque è chiaro che non è un grandissimo difetto ma è comunque un dettaglio grafico che si poteva evitare
Intanto il comparto tecnico è molto scarso e la scusa del minimal non regge, quantomeno credo che un mezzo punto negativo lo valga.
Poi quotando la recensione:
è verissimo quello che dici, ma è altrettanto vero che le questioni poste in questi corti (quanto meno nella prima parte, fin dove mi sono fermato, ma dubito che poi si evolva) sono una tale semplificazione e banalizzazione da risultare più irritanti che rilassanti.
Avrei preferito una sola coppia, ma magari più approfondita oppure un gag anime in senso stretto che prediligesse scenette comiche piuttosto che queste "pillole" che non sono né carne né pesce.
Vedrò di completarlo, ma dubito che nel mio tabellino possa arrivare ad essere un 8 abbondante.
Comunque date-master-senpai merita una menzione d'onore ai prossimi Neko Awards. Mi va anche bene il premio per "il personaggio che vorrei prendere a schiaffi, ma non posso fare a meno di pensare quanto sia cool".
Non sono in disaccordo con quello che dici, anzi. Infatti ho parlato di anime "semplice"; se non lo fosse stato avrebbe dovuto puntare verso l'approfondimento di certe questioni. Invece l'autore ha voluto fare esattamente quello che dici: "semplificare e banalizzare", perché trovare le motivazioni alla base di certi comportamenti avrebbe portato ad un risultato diverso da quello che voleva. Che è e rimane quello di creare una storia che facesse sorridere più che riflettere.
Gli ho dato otto perché, come detto sopra, sono più sensibile ad anime così. Ma finché restiamo nel giro di un punto ed un punto e mezzo credo che alla fine cambino solo i gusti ma alla fine l'opinione è quella. Quanto agli anime senza un finale... a chi lo dici!!!
Di sicuro una delle migliori serie di questa estate.
Io ho semplicemente adorato questa serie, spero in una seconda stagione e nel mentre penso che darò un'occhiata al manga, DEVO sapere come si evolveranno le questioni in sospeso.
La cosa che forse mi è piaciuta meno è stata la classica "sorellina" ma in realtà anche lei ha un po' contribuito al divertimento.
Sul numero di coppie... non mi dispiace che ce ne fossero così tante, non ne avrei volute di meno, avrei voluto più tempo soprattutto per alcune fin troppo fugaci... insomma, ci volevano altri 12 episodi!
Ah, tra i miei preferiti c'è il senpai che si spara le pose, è bellissimo, sono una sua fangirl!
https://wolfesramblings.files.wordpress.com/2017/08/tsurezure3.gif?w=495&h=280
Poi però ammetto di averlo rivalutato visto che tutto scemo non è.
Cmq io come "finale" non l'ho trovato malaccio. Anzi, forse è quello che ho preferito tra tutti i non-finali di questa stagione: in fondo ci congediamo dalle varie coppie dopo che han fatto un certo percorso e pare si affaccino sul domani con un fare propositivo. Emblematica sotto questo aspetto è la coppia della bionda e l'occhialuto pervertito: sembravano i più scemi, e invece alla fine han dimostrato di aver costruito qualcosa di importante. Adorabili.
Ovvio che ne vorrei ancora però
E' una serie che, inaspettatamente, mi è piaciuta davvero molto (e dire che volevo dropparla dopo il primo episodio che mi era parso eccessivamente zuccheroso, indi irritante XD). Il chara non è uno di quelli che fa per me, eppure, davvero, le storie e le personalità di molte di queste coppie mi hanno strappato un sorriso, una riflessione, qualche pensiero.
Bello davvero, confido in una seconda stagione, se non è chiedere troppo
I miei preferiti sono i più lenti, Chiichan e Sugawara-kun (poi il momento sotto la pioggia è qualcosa di delicatamente stupendo), ma poi che dire dei meravigliosi Kamine e Gouda (XD), del "bruttone" dai capelli verdi (fantastico♥) e dei migliori amici? Eh, ne hanno passati di momenti sull'ottovolante, tutti quanti.
Tra l'altro, questa serie merita secondo me anche per il fatto che gli episodi sono molto brevi, di 12 minuti circa composti puntualmente da 3 o addirittura 4 storie, eppure il tempo di raccontare c'è, senza che mai nessuna scena risulta affrettata.
Sicuramente, sia il tipo di umorismo che il tipo di romanticisimo raccontato potrebbe suonare banale, ma personalmente, è riuscito a colpirmi pur se all'inizio sembravo così avversa quindi... giusto per dire che possono ricredersi tutti XD
Per me Tsuredure è stato uno degli anime più belli della stagione. In meno di 12 minuti ad episodio è riuscito a presentare svariati rapporti umani e relazioni romantiche, con una varietà e un realismo a cui molte serie di lungo corso romantiche non arrivano... Lo consiglio anche a chi non piacciono le storie d'amore, anzi proprio a loro!
Peccato per il non-finale, sarebbe potuto andare benissimo avanti per altrettanti episodi, si prospettava pure l'immancabile puntata in spiaggia con tutti i personaggi... e peccato l'adattamento Crunchyroll, pessimo, veramente fastidioso.
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