L’AJA (Associazione delle animazioni giapponesi) ha pubblicato un report dal titolo Anime Industry Report 2017 dove si prende in esame l’andamento dell’industria dell’animazione giapponese dal 2016. Si stima che il mercato dell'animazione giapponese nell'anno 2016 abbia registrato più di 2 miliardi di yen di fatturato (13,73 miliardi di euro) che è senza dubbio un nuovo record, in quanto ciò significa che c’è stato un aumento del 9% rispetto al 2015 che è stato già di per sé un anno da record.
Parte di questa crescita, da 4 anni, è avvenuta grazie all’apertura e all’espansione sempre più massiccia verso il mercato cinese, grazie soprattutto allo streaming e alla televisione.
Nel 2016 attraverso l'esportazione di licenze all’estero, di cui circa la metà in Cina, l’industria dell’animazione ha incassato 34,9 miliardi di yen (260,77 milioni di euro).
L'altra fonte che ha incentivato la crescita del settore è stato tutto l’apparato che ruota intorno agli anime, ovvero gli eventi: concerti, festival, rappresentazioni teatrali, musical, mostre, animes Café, ecc.
Tuttavia AJA mette in guardia contro un possibile e significativo calo in futuro, laddove la Cina (a causa di tensioni politiche) decidesse di applicare una legge del 2006, la quale vieterebbe la messa in onda di cartoni animati/ anime stranieri durante il prime time, ovvero la fascia oraria in cui si registrano maggiori ascolti.
Il report fa riferimento anche al successo del film d’animazione Your Name di Makoto Shinkai come elemento che ha contribuito a tale crescita, ciononostante mette in evidenza che l'industria d’animazione giapponese aveva già ottenuto profitti da record ancor prima del successo del film.
Your Name intanto ha fruttato 26,4 miliardi di yen (197,1 milioni di euro) al box office.
Fonte consultata:
Adalanews
Parte di questa crescita, da 4 anni, è avvenuta grazie all’apertura e all’espansione sempre più massiccia verso il mercato cinese, grazie soprattutto allo streaming e alla televisione.
Nel 2016 attraverso l'esportazione di licenze all’estero, di cui circa la metà in Cina, l’industria dell’animazione ha incassato 34,9 miliardi di yen (260,77 milioni di euro).
L'altra fonte che ha incentivato la crescita del settore è stato tutto l’apparato che ruota intorno agli anime, ovvero gli eventi: concerti, festival, rappresentazioni teatrali, musical, mostre, animes Café, ecc.
Tuttavia AJA mette in guardia contro un possibile e significativo calo in futuro, laddove la Cina (a causa di tensioni politiche) decidesse di applicare una legge del 2006, la quale vieterebbe la messa in onda di cartoni animati/ anime stranieri durante il prime time, ovvero la fascia oraria in cui si registrano maggiori ascolti.
Il report fa riferimento anche al successo del film d’animazione Your Name di Makoto Shinkai come elemento che ha contribuito a tale crescita, ciononostante mette in evidenza che l'industria d’animazione giapponese aveva già ottenuto profitti da record ancor prima del successo del film.
Your Name intanto ha fruttato 26,4 miliardi di yen (197,1 milioni di euro) al box office.
Mitsuha è una studentessa delle superiori che vive in una cittadina rurale immersa nel profondo delle montagne. Vive con la sorellina e la nonna, mentre suo padre, il sindaco del paesino, non sta a casa quasi mai. Mitsuha non ama il posto dove vive e anela il meraviglioso stile di vita di Tokyo. Taki, invece, è uno studente che vive nel centro di Tokyo che passa il tempo con i suoi amici, lavora part-time in un ristorante italiano e si interessa di architettura e belle arti. Un giorno, Mitsuha ha un sogno in cui lei è un giovane uomo. Anche Taki ha un sogno in cui è uno studente di liceo femminile in un paese di montagna che non ha mai visitato. Qual è il segreto che si cela dietro questi sogni?
Fonte consultata:
Adalanews
concordo , perchè se nn aumentano il salario fra un po faranno gli anime in cina (ne hanno gia fatti un paio ).
Senza la Cina probabilmente gli anime sarebbero in seria difficoltà.
Non credo che sia solo potenzialmente superiore, lo è da tutti i punti di vista. La Cina sta piano piano inglobando tutti i processi produttivi in ogni settore e tra un po' sarà in grado di produrre autonomamente anche roba decente nel settore dell'animazione. Ci vorrà del tempo, ma succederà temo.
Bisogna anche vedere al livello di storia cosa sono in grado di proporre, perché non basta produrre qualcosa che si avvicini al livello tecnico (quello è relativamente facile) del Giappone, ma è necessario realizzare anche serie con un po' di sostanza (anche se mi rendo conto che di cavolate i giapponesi ne producono in quantità ogni stagione!). Insomma, i cinesi sarebbero in grado di creare opere come Evangelion, Cowboy Bebop, Little Witch Academia, Made in Abyss (tanto per citarne alcune), o solo delle belle copie?
La Cina veniva vista anni fa come abnorme potenziale mercato ma tutte le major ormai la trattano per ciò che è, un'occasione mancata. Dei ricavati dei biglietti venduti lo Stato cinese incassa il 70% del profitto. Far che ci sono anche i soldi spesi sulla promozione e nelle casse non entra molto. Il mercato europeo e americano sono ancora anni luce avanti come profitto.
Con ciò preferisco cavolate giapponesi ad atroci film/serie di propaganda del PCC...
Pienamente ragione si parla solo dei soldi e record ma grazie a questi record è giusto che anche gli animatori, meritano stipendi più elevati per quello che fanno ogni giorno.
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