Quante volte, viaggiando, vi siete trovati ad esclamare questa frase: "Ad averlo saputo prima!". Spesso infatti si perde tempo prezioso o non si riesce a fare quello che ci si era prefissi perché ci mancavano le dritte giuste. Grazie ad internet trovare in breve tempo informazioni utili è facile, quindi ecco a voi 5 cose che sarebbe meglio conoscere prima di mettere piede a Kyoto.
Sebbene sia sempre Giappone, l'antica capitale del Sol Levante è molto diversa da Tokyo: con i suoi 1.200 anni di storia, è un punto di riferimento per immergersi nella cultura e nella tradizione nipponica, grazie ai suoi molti negozi, luoghi turistici e strade che ci fanno rivivere la vita quotidiana giapponese di alcuni secoli fa. Ma tenete bene a mente che:
1) A Kyoto si va a letto presto
A differenza di Tokyo, dove si potrebbe non dormire mai, Kyoto non è fatta per i nottambuli. Essendo tutto il turismo incentrato sulla cultura (musei, templi e santuari) anche i negozi aprono presto e chiudono altrettanto presto. A parte la Torre di Kyoto che svetta illuminata all'uscita della stazione fino a tarda sera, la maggior parte dei negozi vicino ai luoghi turistici chiude alle 17, alcuni restano aperti al massimo fino alle 20:00.
Inoltre occhio ai trasporti: mentre a Tokyo si viaggia principalmente su rotaia e l'ultimo treno della metro è intorno a mezzanotte, a Kyoto il turismo si sposta sugli autobus e l'ultima corsa disponibile potrebbe anche essere alle 19:00!
Quindi, informatevi bene sui tempi di percorrenza per non rischiare di restare a piedi a svariati chilometri di distanza dall'albergo....
2) Sulla scala mobile si tiene la destra
Mentre a Tokyo e più in generale nella regione del Kanto la buona educazione esige che tu, che non hai fretta, ti posizioni sul lato sinistro della scala mobile per permettere a chi è di corsa di sorpassarti con facilità e di prendere il treno al volo, a Kyoto è esattamente l'opposto: si sta sul lato destro! Perché? Non lo so ma è così.
E per quanto i giapponesi possano essere tolleranti e pazienti con i turisti, se capitate in stazione all'ora di punta con l'orda di impiegati che corre per andare al lavoro, state sulla destra se non volete essere falciati.
3) Puoi esprimere un desiderio per soli 50 yen
Come abbiamo più volte detto, Kyoto è una città stracolma di santuari, templi e siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO in cui si possono trovare mille modi diversi per esprimere un desiderio o affidare una preghiera agli dei.
Se il vostro budget è limitato (oppure avete già speso una fortuna al Mandarake...) per soli 50 yen (circa 40 centesimi) si possono acquistare delle candele su cui è inciso il desiderio che più ci interessa: un buon lavoro, buoni voti nello studio, una salute di ferro, ma anche denaro, amore o qualsiasi altra cosa tu abbia in mente. Se avete ancora qualche spicciolo in più, con 500 yen (circa 4 euro) potete comprare candele speciali, più potenti: una sola potrebbe garentire che tutti i tuoi desideri diventino realtà. E anche se non funzionassero, sono comunque perfetti souvenir da portare a casa.
4) I santuari non sono templi e viceversa
Sebbene si utilizzino spesso come sinonimi, in realtà indicano due cose diverse. I santuari sono i luoghi di culto shintoisti, sono caratterizzati da un grande torii all'ingresso, a cui seguono vasche per purificarsi e sono protetti da statue di animali che sono i custodi del luogo (come le volpi del celeberrimo Fushimi Inari). Quest'ultimo inoltre è denominato Taisha perché è un grande santuario; quelli più piccoli sono invece detti jinja.
I templi invece sono dedicati alla pratica buddista, sono caratterizzati dalla presenza di pagode a più piani, da statue di Buddha e da bracieri in cui ardono bastoncini di incenso il cui fumo serve per purificare i fedeli. Nel nome di solito è presente il suffiso -ji o -dera (come ad esempio per il Kinkaku-ji e per il Kiyomizu-dera) e le preghiere si fanno in silenzio, senza battere le mani come avviene invece nei santuari.
5) Non gettate monete negli stagni
Kyoto ha moltissimi giardini spesso attorno a templi e santuari e al loro interno è quasi sempre presente uno stagno. Nonostante l'atmosfera possa essere magica, non vale la regola della Fontana di Trevi: non si gettano monete nell'acqua come rito propiziatorio (a meno che non sia espressamente indicato, ma sono casi rari e ben segnalati).
In generale, ponete attenzione quando visitate un luogo soprattutto se sacro: guardatevi intorno, osservate bene il comportamento degli altri ed eventuali cartelli di divieto. Oltre ad essere proibito raccogliere fiori o spezzare rami, in moltissimi posti non si possono fare foto. I cartelli ci sono e sono ben visibili, quindi uomo avvisato....
Ps: Vorresti andare in Giappone ma non sai come fare? Vieni con noi! Animeclick.it propone viaggi pensati esclusivamente per il nostro sito dall'agenzia Miki Travel, leader del settore. Per conoscere tutte le info pratiche (costi, date, itinerari, ecc...) visita il nostro sito Viaggi in Giappone con Animeclick.it E per tutte le ultime novità c'è la nostra pagina Facebook correlata! E mentre aspetti di partire ammira le splendide foto della nostra bacheca Pinterest.
Fonte consultata:
AllAboutJapan
Sebbene sia sempre Giappone, l'antica capitale del Sol Levante è molto diversa da Tokyo: con i suoi 1.200 anni di storia, è un punto di riferimento per immergersi nella cultura e nella tradizione nipponica, grazie ai suoi molti negozi, luoghi turistici e strade che ci fanno rivivere la vita quotidiana giapponese di alcuni secoli fa. Ma tenete bene a mente che:
1) A Kyoto si va a letto presto
A differenza di Tokyo, dove si potrebbe non dormire mai, Kyoto non è fatta per i nottambuli. Essendo tutto il turismo incentrato sulla cultura (musei, templi e santuari) anche i negozi aprono presto e chiudono altrettanto presto. A parte la Torre di Kyoto che svetta illuminata all'uscita della stazione fino a tarda sera, la maggior parte dei negozi vicino ai luoghi turistici chiude alle 17, alcuni restano aperti al massimo fino alle 20:00.
Inoltre occhio ai trasporti: mentre a Tokyo si viaggia principalmente su rotaia e l'ultimo treno della metro è intorno a mezzanotte, a Kyoto il turismo si sposta sugli autobus e l'ultima corsa disponibile potrebbe anche essere alle 19:00!
Quindi, informatevi bene sui tempi di percorrenza per non rischiare di restare a piedi a svariati chilometri di distanza dall'albergo....
2) Sulla scala mobile si tiene la destra
Mentre a Tokyo e più in generale nella regione del Kanto la buona educazione esige che tu, che non hai fretta, ti posizioni sul lato sinistro della scala mobile per permettere a chi è di corsa di sorpassarti con facilità e di prendere il treno al volo, a Kyoto è esattamente l'opposto: si sta sul lato destro! Perché? Non lo so ma è così.
E per quanto i giapponesi possano essere tolleranti e pazienti con i turisti, se capitate in stazione all'ora di punta con l'orda di impiegati che corre per andare al lavoro, state sulla destra se non volete essere falciati.
3) Puoi esprimere un desiderio per soli 50 yen
Come abbiamo più volte detto, Kyoto è una città stracolma di santuari, templi e siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO in cui si possono trovare mille modi diversi per esprimere un desiderio o affidare una preghiera agli dei.
Se il vostro budget è limitato (oppure avete già speso una fortuna al Mandarake...) per soli 50 yen (circa 40 centesimi) si possono acquistare delle candele su cui è inciso il desiderio che più ci interessa: un buon lavoro, buoni voti nello studio, una salute di ferro, ma anche denaro, amore o qualsiasi altra cosa tu abbia in mente. Se avete ancora qualche spicciolo in più, con 500 yen (circa 4 euro) potete comprare candele speciali, più potenti: una sola potrebbe garentire che tutti i tuoi desideri diventino realtà. E anche se non funzionassero, sono comunque perfetti souvenir da portare a casa.
4) I santuari non sono templi e viceversa
Sebbene si utilizzino spesso come sinonimi, in realtà indicano due cose diverse. I santuari sono i luoghi di culto shintoisti, sono caratterizzati da un grande torii all'ingresso, a cui seguono vasche per purificarsi e sono protetti da statue di animali che sono i custodi del luogo (come le volpi del celeberrimo Fushimi Inari). Quest'ultimo inoltre è denominato Taisha perché è un grande santuario; quelli più piccoli sono invece detti jinja.
I templi invece sono dedicati alla pratica buddista, sono caratterizzati dalla presenza di pagode a più piani, da statue di Buddha e da bracieri in cui ardono bastoncini di incenso il cui fumo serve per purificare i fedeli. Nel nome di solito è presente il suffiso -ji o -dera (come ad esempio per il Kinkaku-ji e per il Kiyomizu-dera) e le preghiere si fanno in silenzio, senza battere le mani come avviene invece nei santuari.
5) Non gettate monete negli stagni
Kyoto ha moltissimi giardini spesso attorno a templi e santuari e al loro interno è quasi sempre presente uno stagno. Nonostante l'atmosfera possa essere magica, non vale la regola della Fontana di Trevi: non si gettano monete nell'acqua come rito propiziatorio (a meno che non sia espressamente indicato, ma sono casi rari e ben segnalati).
In generale, ponete attenzione quando visitate un luogo soprattutto se sacro: guardatevi intorno, osservate bene il comportamento degli altri ed eventuali cartelli di divieto. Oltre ad essere proibito raccogliere fiori o spezzare rami, in moltissimi posti non si possono fare foto. I cartelli ci sono e sono ben visibili, quindi uomo avvisato....
Ps: Vorresti andare in Giappone ma non sai come fare? Vieni con noi! Animeclick.it propone viaggi pensati esclusivamente per il nostro sito dall'agenzia Miki Travel, leader del settore. Per conoscere tutte le info pratiche (costi, date, itinerari, ecc...) visita il nostro sito Viaggi in Giappone con Animeclick.it E per tutte le ultime novità c'è la nostra pagina Facebook correlata! E mentre aspetti di partire ammira le splendide foto della nostra bacheca Pinterest.
Fonte consultata:
AllAboutJapan
Ad ogni modo sulla questione che vanno a letto presto è proprio vero, fattasi una certa ora le strade diventano letteralmente deserte, vi consiglio di fare due passi di notte perché è un'esperienza molto particolare.
Questo solo a Kyoto o in generale? Io da perfetto ignorante li ho sempre usati come sinonimi, ora vorrei evitare di indurre in errore le nuove generazioni (il nipote) con informazioni errate
Consiglio la via del filosofo...
Si sono dimenticati di dire, però, che è anche la più snob, quella con la puzza sotto il naso, quella dove i giapponesi non spendono parole "buone" sui suoi cittadini.
Lo sapevate? E che gli stranieri non li sopportano?
Spesso non è possible fare foto nei templi. Alcuni giardini sono all'interno di essi quindi bisogna essere cauti, magari le piante sì ma la struttura no. Oppure si mette il treppiede per fare una foto al giardino, rovinando il pavimento del tempio...
Beh, tenere la destra a noi rimane più naturale (anche se poi non lo fa nessuno qui e ogni volta tocca chiedere permesso o prendere direttamente le scale).
5) Non gettate monete negli stagni
Non ho mai capito come si sia diffusa questa mania di gettare monete dappertutto. Solo in pochi luoghi ha senso farlo.
Questo vale dappertutto: i santuari sono shintoisti e i templi buddisti. Poi anche a me è capitato di usare i termini come sinonimi, non credo sia una grave offesa XD
Grazie mille
In realtà è una "mania" nata a causa nostra. Come saprai c'è la tradizione di lanciare una moneta nella fontana di Trevi, perchè si dice che chi lo faccia tornerà a Roma, o comunque possa avverarsi un desiderio.
La cosa più importante è il rispetto per il luogo che si visita. Lanciare monete in ogni stagno non mi sembra il massimo della civiltà.
Abbastanza vero, Kyoto e' una citta' abbastanza noiosa se paragonata a Tokyo (ma anche alla stessa Osaka) ma c'e' da dire che esistono ovviamente posti dove si puo' bere tutta la notte. Poi, com'e' ovvio, la differenza la fa essere turisti stranieri o essere giapponesi (e, magari, di Kyoto). Esistono (pochi) autobus notturni ma la notte e' molto meglio camminare per distanze brevi o medie oppure prendere un taxi per quelle lunghe. Gli autobus che girano la sera (non i notturni, i serali) sono affollati come fosse giorno
2) Sulla scala mobile si tiene la destra
Uhm...non sono sicuro che sia proprio cosi'. Notoriamente e' Osaka la citta' in cui si tiene la destra (e poche altre). Diciamo che a Kyoto la gente sta dove vuole, non essendoci il "rush" (Le mattine, infatti, i treni sono pieni di gente che va ad Osaka a lavorare). Tra le tante spiegazioni, una riguarda la posizione del portafoglio. A destra e' piu' protetto. Ce ne sarebbe un'altra che riguarda la posizione della katana ma, fascino a parte, preferisco quella molto piu' pratica relativa alla difesa dai borseggiatori (Osaka contende a Nagoya il primato)
4) I santuari non sono templi e viceversa
A parte che anche in italiano e per gli italiani la differenza tra santuario e tempio e' sconosciuta ai piu' (e forse difficilmente applicabile a religioni molto lontane da quelle che un tempo ci erano familiari), ci sono diverse imprecisioni. Intanto i "komainu" ci sono sia nei "- tera" (vedi Kiyomizu-dera) sia nei "jinja" (vedi Yasaka-jinja). E poi la differenza tra jinja, taisha (e anche jingu) e' un tantinello piu' complessa, non riguarda la "grandezza". Infine, in molti luoghi sacri, sono presenti sia il "tempio" sia il "santuario" (vedi Kiyomizu-dera buddista con dentro un piccolo santuario shinto in cui si prega per l' "amore")
5) Non gettate monete negli stagni
Di solito il divieto di foto e' collegato a due cose: a) la sacralita' del luogo b) presunti diritti di copyright (cosi' che se tu vuoi quell'immagine devi per forza comprarla da chi detiene questi "diritti"). C'e' da dire che in Italia la liberta' di fotografare e' un tantinello piu' ampia
Oppure (mia opinione) molto più semplicemente si arreca un qualche disturbo alla sacralità del luogo - il "click" della macchina fotografica disturba chi stava meditando o qualcosa del genere
EDIT: vedo ora che la stessa conclusione è nel post di Galvan73, giuro che non ho copiato!
Ma lo è anche che tutti i templi (i santuari di solito non hanno orari di apertura) chiudano presto... tipo 16.30. E questo perché aprono alle 6 di mattina.
Anche questo, "turisticamente parlando", rende l'organizzazione delle giornate un po' complicata, ecco XD
Comunque oltre ai bus lenti, io ci metto anche la metro... lo scorso anno avevo quasi "smesso di aspettarla" prima che finalmente arrivasse XD
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.