L'amore, quante parole sono state scritte su di esso? Perchè si può dire quel che si vuole (e sono sicuro che i soliti cinici diranno esattamente il contrario) ma sia l'uomo sia la donna sentono il bisogno, il più delle volte dirompente, di avere un legame con l'altro sesso. E' la nostra natura, non possiamo farci nulla.
La vita non è però come i manga che leggiamo, il bellone di turno non si innamora della tipa ordinaria della classe come il nerd occhialuto non è al centro della disputa di un harem di gnocche in tenuta scolastica. La sfiga, la persona sbagliata, il carattere estremamente timido possono portare quindi alla solitudine che alcune volte è una scelta ("Meglio soli che mal accompagnati") altre volte è uno stato di fatto di certo non voluto ma a cui ci si rassegna.
Ma l'otaku, l'appassionato di anime e manga, cresciuto a belloni e gnocche in tenuta scolastica non si da per vinto e rilancia!
Se nella vita reale ci sono solo stronze/i perchè non innamorarsi del proprio personaggio preferito? O addirittura farne la proprio waifu (un termine ideato per indicare un personaggio femminile tratto da un anime, un manga o un videogame, di cui gli otaku sono innamorati perdutamente, tanto da considerarla virtualmente la loro “moglie”) o husbando (stessa cosa al maschile)?
Vi chiederete: come il "soggetto otaku" può entrare in contatto con le varie eroine che scorrono davanti ai suoi occhi in sole due dimensioni? Come fare ad avvicinarsi a quella idol virtuale dalle morbide forme che imperversa nei sogni degli amanti? Come stringere a se, cercando quasi di difenderla, l'eroina fantasy dalla micro-armatura? Come riscaldarsi, durante le lunghe notti d'inverno, senza il contatto della procace compagna di classe o, perché no, di quella occhialuta?
L'umanità ha risposto a questo annoso problema inventando i Dakimakura: cuscini con le immagini di sensuali fanciulle, o più in generale, di personaggi di anime e manga, onde cui posare le membra nei momenti di riposo.
Detto che ci sono i dakimakura anche per le signorine che si sentono un po' sole (così potranno abbracciare i loro Kamina, Leoluch, Ren del caso) la cosa in effetti in alcuni casi sta scappando un po' di mano! Esiste infatti quello che s'è sposato un dakimakura (cliccate e leggete la news se non ci credete) o che, pur avendo una moglie in carne ed ossa, preferisce intrattenersi con il suo bel cuscino
Senza però toccare questi casi limiti quanti preferiscono pensare ai propri amori anime e manga piuttosto che andarsi a cercare una fidanzata/o? Quanti di voi preferiscono il 2D e perchè? Il sondaggio sarà come sempre completamente autonomo ma possiamo aprire un bel dialogo nei commenti (senza insultarci a vicenda come al solito eh?).
Ed ora scusatemi ma scappo a sistemare le statuine della mia amata Shinoa!!!!
Ps: e se poi succede come nel video qui sotto? ahahaha
La vita non è però come i manga che leggiamo, il bellone di turno non si innamora della tipa ordinaria della classe come il nerd occhialuto non è al centro della disputa di un harem di gnocche in tenuta scolastica. La sfiga, la persona sbagliata, il carattere estremamente timido possono portare quindi alla solitudine che alcune volte è una scelta ("Meglio soli che mal accompagnati") altre volte è uno stato di fatto di certo non voluto ma a cui ci si rassegna.
Ma l'otaku, l'appassionato di anime e manga, cresciuto a belloni e gnocche in tenuta scolastica non si da per vinto e rilancia!
Se nella vita reale ci sono solo stronze/i perchè non innamorarsi del proprio personaggio preferito? O addirittura farne la proprio waifu (un termine ideato per indicare un personaggio femminile tratto da un anime, un manga o un videogame, di cui gli otaku sono innamorati perdutamente, tanto da considerarla virtualmente la loro “moglie”) o husbando (stessa cosa al maschile)?
Vi chiederete: come il "soggetto otaku" può entrare in contatto con le varie eroine che scorrono davanti ai suoi occhi in sole due dimensioni? Come fare ad avvicinarsi a quella idol virtuale dalle morbide forme che imperversa nei sogni degli amanti? Come stringere a se, cercando quasi di difenderla, l'eroina fantasy dalla micro-armatura? Come riscaldarsi, durante le lunghe notti d'inverno, senza il contatto della procace compagna di classe o, perché no, di quella occhialuta?
L'umanità ha risposto a questo annoso problema inventando i Dakimakura: cuscini con le immagini di sensuali fanciulle, o più in generale, di personaggi di anime e manga, onde cui posare le membra nei momenti di riposo.
Detto che ci sono i dakimakura anche per le signorine che si sentono un po' sole (così potranno abbracciare i loro Kamina, Leoluch, Ren del caso) la cosa in effetti in alcuni casi sta scappando un po' di mano! Esiste infatti quello che s'è sposato un dakimakura (cliccate e leggete la news se non ci credete) o che, pur avendo una moglie in carne ed ossa, preferisce intrattenersi con il suo bel cuscino
Senza però toccare questi casi limiti quanti preferiscono pensare ai propri amori anime e manga piuttosto che andarsi a cercare una fidanzata/o? Quanti di voi preferiscono il 2D e perchè? Il sondaggio sarà come sempre completamente autonomo ma possiamo aprire un bel dialogo nei commenti (senza insultarci a vicenda come al solito eh?).
Ed ora scusatemi ma scappo a sistemare le statuine della mia amata Shinoa!!!!
Ps: e se poi succede come nel video qui sotto? ahahaha
Ma non so...
Ecco la dura verità. A volte sembra eccessivo ma è cosí
Lui si che ha capito tutto
Se avessi scelto un cuscino, mi sarei risparmiato un sacco di grattacapi.
Il cuscino non ti fa soffrire. L'amore vero sí
è vero e nessuno lo sa meglio di Gakuto, l'amore reale è spesso effimero e crudele, ma per quante seghe mentali ci facciamo, un cuscino non potrà mai, quali che siano, soddisfare i nostri bisogni; alla fine credo che ognuno vorrebbe lo stesso finale di Gakuto
Non mentali!
Chissà forse una fidanzata in 3D poi non è male..O No ?!!
Solo che spesso nella vita ci si pone troppe aspettative, forse sarebbe meglio accontentarsi un pò e non sognare il marito perfetto o l'affascinante fanciulla sempre giovane e bella Accontentiamoci quindi
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