Un'intervista concessa dal mangaka Shouji Satou al webmagazine Comic Natalie è l'occasione per riportare un po' di luce su una delle meteore più luminose del panorama manga dell'ultima decina di anni. Parliamo di Highschool of the Dead, manga iniziato nel 2006 sulle pagine del mensile Dragon Age e poi adattato con successo dalla MadHouse in una serie anime nel 2010. Da lì in poi un grande successo, merito sicuramente della trasposizione animata, ma in particolar moto del particolare mix di ingredienti che univa insieme elementi horror, splatter, ma anche molto ecchi, azione, grottesco, trash e così via.

L'anime fu il titolo di punta nell'estate del 2010, fece anche scoppiare un caso sulla scena fansub internazionale dell'epoca, e si attirò
anche varie critiche per quelle che erano ritenute delle presunte vene razziste dell'opera e delle simpatie verso la destra nazionalistica nipponica.
 
Highschool of the Dead

Ad ogni modo il manga continuò fino al 2011 quando entrò in pausa, e mentre circolavano rumors di dissidi fra gli autori, il manga ritornava con un nuovo capitolo nel 2013 per poi cadere nuovamente nell'oblio. Fu poi evidente che a fermare l'opera fu principalmente lo stato di salute dell'altro autore principale del manga, Daisuke Satou, che poi morì per una patologia cardiaca nel 2017.

Nel corso dell'intervista, Shouji Satou
ha dichiarato di ricevere spesso messaggi da parte di fan stranieri che gli chiedono di continuare la serie "ma (questi fan) non sono al corrente della situazione e sebbene faccia male anche a me che la serie sia sospesa, il solo pensare a Daisuke Satou mi ricorda di come io non possa incautamente restarci coinvolto (in Highschool of the Dead)".

Shoji Sato ha poi dichiarato anche che pur non potendo disegnare ancora Highschool of the Dead, vorrebbe trasportarne lo spirito in altre opere, magari rendendo la storia più drammatica e i disegni anche più ostentati. Fa poi l'esempio di
Triage X ove nel volume 14 c'è una fase che richiama un apocalisse Zombie.

 
Mikoto e Rei


Due parole in proposito sono state dette anche dall'editor in carico per Triage X, tale Kawanakajima (pseudonimo),  il quale afferma che non c'è nessuno al mondo che potrebbe ereditare il pensiero di Daisuke Satou e continuare la storia come lui avrebbe voluto. Ci vorrebbe, in pratica, qualcuno a conoscenza dei piani che aveva l'autore su come continuare la serie e le capacità narrative per raccontarla.

"È comune che oltreoceano fumetti e romanzi siano prodotti da diversi autori. Ad esempio c'è la saga di Perry Rhodan (
una saga fantascientifica scritta negli anni '60 da Walter Ernsting) i cui autori originari non ci sono più ma nuove generazioni di autori la continuano. Ma per Highschool of the Dead era l'unico e solo (Daisuke Sato), per questo vorrei che i fan stranieri capissero che nessun altro potrebbe scriverne la storia tanto alla leggera."

 
Highschool of the Dead


Il manga di Highschool of the Dead è giunto anche in Italia, pubblicato dalla Planet Manga con tutti e sette i volumi usciti fin qui anche nella versione a colori di grande formato e incluso il manga parodistico Highschool of the Head disegnato dall'autore di Himouto Umaru-chan, Sankaku Head.
L'anime in 12 episodi e l'OVA speciale sono stati invece
pubblicati da Yamato Video non senza delle polemiche anche in questo caso.


Fonte Consultata:

Anime News Network
SgCafè