La vita dei mangaka non è sempre rose e fiori, anzi: spesso si ha a che fare con numerosi problemi, fra cui quello delle scadenze per la consegna dei nuovi capitoli. Ichigo Takano, autrice di Orange, ne parla in un fumetto breve pubblicato lo scorso 5 agosto sul suo profilo Twitter, descrivendo le difficoltà a cui si va incontro durante la serializzazione.
Le tabelle di marcia dei mangaka infatti non conoscono alcun freno, fatto sta che si è talmente occupati da potersi permettersi solamente un giorno di ferie al mese, solitamente utilizzato per dormire e recuperare le forze necessarie per ricominciare il ciclo. Questo stile di vita poco sano ha ovviamente un impatto negativo sia sulla vita sociale che sulla salute, ma mancare una scadenza è il più grande fallimento che un disegnatore possa avere ed è per questo che la loro routine è così estenuante.
Le tabelle di marcia dei mangaka infatti non conoscono alcun freno, fatto sta che si è talmente occupati da potersi permettersi solamente un giorno di ferie al mese, solitamente utilizzato per dormire e recuperare le forze necessarie per ricominciare il ciclo. Questo stile di vita poco sano ha ovviamente un impatto negativo sia sulla vita sociale che sulla salute, ma mancare una scadenza è il più grande fallimento che un disegnatore possa avere ed è per questo che la loro routine è così estenuante.
悩まず簡単に描いていてすごいと言われたいので、本当は話したくない事だけど、今なら話せると思いました。
— 高野 苺 (@ichigo_takano) 5 agosto 2019
漫画家は「考える時間がもっと必要」なのではなくて「頭と心を休める時間がもっと必要」なのではないかと思います…。良い漫画を描くために。 pic.twitter.com/xeYE38wb2o
Il fumetto si conclude con un appello ai lettori: “Se un mangaka non dovesse riuscire a concludere in tempo un capitolo, non arrabbiatevi e non lamentatevi. Se non si rispetta una scadenza non è per pigrizia. Probabilmente non c’era abbastanza tempo, sicuramente quella persona avrà fatto del suo meglio per disegnare il più possibile. I capitoli incompleti non vengono pubblicati.”
L’autrice ha scritto inoltre un messaggio per i suoi colleghi: “Per favore, riposatevi e non sforzatevi troppo, ok? Spero che tutti gli editori che stanno leggendo questo fumetto riescano a trovare un modo per i disegnatori di manga di portare avanti una serie senza doversi spingere eccessivamente oltre i limiti.”
Takano iniziato la pubblicazione di Orange sulla rivista Bessatsu Margaret di Shueisha nel 2012, ma l’ha continuata su Monthly Action nel 2013. La serie, disponibile da noi per Flashbook, si è conclusa nel 2015 con 5 volumi e gode sia di un live action che di una serie anime di 13 episodi, disponibile sottotitolata su Crunchyroll.
Fonte Consultata:
AnimeNewsNetwork
Ormai Togashi vive di rendita grazie a Hunter x Hunter e a Sailor Moon della moglie, che gli frega lavorare xD
Anche autori come Oda e altri potrebbero smettere di lavorare anche adesso coi soldi che si son fatti, eppure portano rispetto ai fan e alla loro opera e continuano a fare il loro lavoro da diversi anni per portarci ogni volta nuovi capitoli.
Che poi se è questione di volersela prendere comoda e non sforzarsi, un capitolo al mese sarebbe comunque fattibilissimo. Ma pure uno ogni due mesi, se proprio. Semplicemente se ne frega, non ha voglia/idee.
Poi penso ad oda che deve far uscire i capitoli ogni settimana e mi viene da dire boh...
A volte mi viene da pensare al sangue che hanno dovuto sputare alcuni per permettermi di leggere i loro lavori.
Le scadenze sono così pressanti da influire probabilmente anche sul risultato del lavoro.
Rallentare il ritmo è un'opzione che non considererebbero mai, eppure sarebbe salutare anche per la resa finale.
Un caso noto è quello di Mika Kawamura: lei ha sempre raccontato di farsi aiutare da amici stretti e addirittura da suo fratello quando era necessario, infatti è sparita dalla scena molto presto purtroppo, come mangaka per bambini era bravissima nel suo genere ma non è mai riuscita veramente a sfondare e dopo Ufo Baby nel giro di pochi anni si è eclissata. Se partiamo da questo presupposto è facile capire come mai in tanti ritardano. Solitamente chi ha assistenti-aiutanti li ringrazia sempre nei tankobon ma ce ne sono tanti che lavorano esclusivamente da soli e solitamente sono proprio quelli che lavorano per riviste con cadenza più lunghe.
Non credo la takano possa lamentarsi in questo caso. È abbastanza famosa direi.
Ripeto che c'è caso e caso! E moltissimi mangaka hanno scadenze settimanali senza fare manfrine!
Una rendita non molto ricca, visto lo stato di questa camera..ma qualcuno per pulirgli casa, anche ad ore, non poteva trovarlo??
Più seriamente mi chiedo dove possano trovare i mangaka le idee per le loro storie considerando certi ritmi.
Ti cito una frase di Steve Jobs: "Picasso had a saying: "Good artists copy, great artists steal" and we have alwais been shameless about stealing great ideas"
Ci sono mangaka che hanno aperto nuove vie e gli altri sono andati a seguire...
Mi viene da pensare che a Togashi non freghi quasi più nulla dei sui lettori ormai xD
Ma anche perche ora mai ha una certa età, e poi preparare un capitolo gli porta via davvero tanto tempo(diciamolo anche che sono capitoli un complessi, rispetto ad un manga normale).
Una soluzione? Abolire le riviste settimanali e pubblicare solo quelle mensili come succedeva fino agli inizi degli anni sessanta se non sbaglio.
Almeno la vita dei mangaka sarebbe più umana...
Per noi lettori significherebbe leggere di meno ma lo stesso verrebbero pubblicati molti manga.
Ma si sai l'egoismo dei lettori, editori ecc. Non lo permetterebbe mai...
O anche alternare più storie l'una con l'altra, una settimana l'una una settimana l'altra, dando di fatto a tutti una cadenza quindicinale. A parità di numero di pagine avresti veramente più respiro per gli autori (le riviste mensili danno più tempo, ma chiedono anche capitoli più lunghi), un'attesa più sopportabile per i lettori (ripagata anche da più storie da leggere) e incassi ugualmente settimanali per gli editori. Secondo me sarebbe un buon compromesso.
Buonissima idea.
Basandomi sui pochi manga pubblicati su riviste mensili che ho letto le pagine oscillano mediamente tra le 35 / 45 contro le 16 / 20 di un manga pubblicato sulle riviste settimanali.
Una differenza notevole. Senza dimenticare che talvolta escono anche cinque numeri in un mese delle riviste settimanali.
Santissime parole, però c'è chi preferisce non rispettarle oppure è troppo preso dal lavoro.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.