La vita di un mangaka non è sempre rose e fiori ed è costituita per lo più da lavoro senza pause, fallimenti e competizioni. Questa cosa vale sia per i neofiti che per i veterani dell'ambiente, ma ciò che li spinge a fare del loro meglio è il supporto del proprio pubblico. La soddisfazione di pubblicare un manga e vederlo sugli scaffali delle librerie però può talvolta tornargli contro e tramutarsi in qualcosa che ti segnerà per sempre.
Kohara Motoshi ha voluto raccontare quest'esperienza con delle vignette, pubblicate qualche settimana fa su Twitter:
Riassumendo brevemente la storia del fumetto, il mangaka un giorno ha deciso di visitare un negozio di libri usati e si è imbattuto in alcune copie di un fumetto da lui realizzato. Dopo essersi reso conto però che quella era per giunta una copia firmata ha ammesso di esserci rimasto molto male, dal momento che si trattava di qualcosa in cui lui ci aveva messo tutto sè stesso. Il fumetto finisce invitando i lettori di manga a non vendere le proprie copie firmate, per far sì che anche altri autori non provino la tristezza che ha provato lui.
Indipendentemente dal motivo per cui quel volume sia stato venduto ad un negozio dell'usato, è innegabile che esperienze come questa lascino il segno. Per fortuna, esistono persone per cui il valore affettivo va oltre il valore economico di un determinato oggetto:
E voi? Custodite meticolosamente shikishi o firme di autori a cui tenete molto? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte Consultata:
SoraNews24
Kohara Motoshi ha voluto raccontare quest'esperienza con delle vignette, pubblicate qualche settimana fa su Twitter:
「漫画家になって一番ショックを受けた話」
— コハラモトシ@アニワル単行本発売中!! (@kohara_motoshi) January 23, 2020
これは、ぼくからのお願いでもあります。 pic.twitter.com/DQdFtSKxS6
Riassumendo brevemente la storia del fumetto, il mangaka un giorno ha deciso di visitare un negozio di libri usati e si è imbattuto in alcune copie di un fumetto da lui realizzato. Dopo essersi reso conto però che quella era per giunta una copia firmata ha ammesso di esserci rimasto molto male, dal momento che si trattava di qualcosa in cui lui ci aveva messo tutto sè stesso. Il fumetto finisce invitando i lettori di manga a non vendere le proprie copie firmate, per far sì che anche altri autori non provino la tristezza che ha provato lui.
Indipendentemente dal motivo per cui quel volume sia stato venduto ad un negozio dell'usato, è innegabile che esperienze come questa lascino il segno. Per fortuna, esistono persone per cui il valore affettivo va oltre il valore economico di un determinato oggetto:
コハラ先生のサインは我が家の家宝です? pic.twitter.com/TrxjZtstm8
— debugotoh (@debugotoh1) January 23, 2020
E voi? Custodite meticolosamente shikishi o firme di autori a cui tenete molto? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte Consultata:
SoraNews24
Vale lo stesso per me. Una delle cose a cui sono più legato è sicuramente la firma di Reki Kawahara e abec (Sword Art Online). Quello dell'anno scorso è stato il mio primo romics e quando ho scoperto che ci sarebbero stati anche loro non ho potuto fare a meno di esplodere dalla felicità! Incontrarli è stata indubbiamente un'esperienza indimenticabile
Purtroppo ero convinto che non si potessero fare foto allo stand degli autografi, ma riuscii a farne una con abec il giorno dopo XD
Da quanto ho saputo giovedi non le hanno fatte fare, ma venerdì bastava chiedere: davi il cellulare a quelli di J-Pop e te la facevano sul momento
Dai, almeno sei riuscito a fare la foto con abec! ??
Io i volumi autografati o con disegni(anche di autori sconosciuti italiani) mi rifiuto di prestarli anche ai parenti, figuriamoci rivenderli.
Su quello di Suzuki Nakaba ci sto facendo dei pensierini ultimamente...
Ed è stata una grande soddisfazione XD
Sono però d'accordo nel dire che vendere un autografo o una copia firmata è davvero brutto. Purtroppo è una pratica abbastanza in uso.
Per me conta il contenuto non la forma.
Venderei una copia firmata? Dipende... solitamente ciò che viene offerto non vale la vendita... insomma un oggetto con valore affettivo, per quanto piccolo possa essere, non vale la pena venderlo a meno che la cifra sia davvero importante, per dire, se il prezzo di copertina è 5€ e la copia firmata ne vale 10... alla fin fine sono 5 miseri euro, è più la sbatta di vendere che il guadagno. Se però si parla di 500€ allora ne vale certamente la pena... il contenuto dell'opera è comunque ciò che davvero importa, quindi il guadagno in quel caso giustifica la vendita.
Mi spiace per l'autore ma alla fin fine se l'opera piace c'è la possibilità di acquistarne una copia non firmata.
In ogni caso capita raramente che ci sia questa differenza di prezzo quindi, in definitiva, non mi capita mai di vendere copie firmate... anche se in linea di massima mi capita molto raramente di entrarne in possesso.
Nemmeno io, ma vai a sapere cosa possa essere successo...magari il possessore di è trovato costretto a vendere la copia firmata per necessità, oppure la sua passione per i manga è cessata (capita anche quello a volte).
Ho anche rimediato una firma di Junichi Hayama.
Non li venderei per tutto l'oro del mondo.
Se quel tipo ha venduto l'albo, sono stramaledetti affari suoi il perché e il per come. Né vostri, né dell'autore. L'albo è suo, può pure buttarlo in un cassonetto se così vuole.
Con buona pace di chi proprio non sa stare zitto e pensa solo a sé.
Sadamoto Days del Milano Manga Festival? Io ci sono andato solo l'anno delle lattine di Naruto e Evangelion ancora non mi piaceva, quanto mi spiace essermi perso un'occasione del genere
Questa è SPARTAAAAAAA!!!!
Scusa, non ho resistito!
Sapevo che qualcuno l'avrebbe fatto.
Pensavo che all' autore fosse morto un parente, avesse avuto un incidente, uno stalker otaku avesse tentato di ucciderlo, e invece.... tutto qua ?
Ok, non è carino , ma sono cose che succedono e vanno preventivate, no ?
Alcuni mangaka sanno bene che con i loro disegni si fanno i soldi ..ed anche tanti...basta andare su una qualsiasi asta on line
Esattamente era il lontano 2014!
Comunque è davvero una storia triste, mi spiace. Ma magari la persona che l'ha venduta aveva bisogno di soldi e l'ha venduto alla libreria per fare qualche soldo...
Ed è una fesseria : intanto , se un autore è davvero convinto che si possono fare soldi con le loro copie degli albi autografati , non capisco perché non se le vendano da se on line facendo i miliOrdi.... nel caso della Motoshi però , credo sia l'inverso : cioè se ha scoperto che l' albo usato era autografato, vuol dire che non era incellophanato, ergo, non costava nulla.
In pratica, si sarà dispiaciuta che i suoi manga, e per di più autografati, valgono niente ( che è molto peggio che vederli venduti a cifre astronomiche )
Ma se in jap, ti firmano shitajiki e albi senza pagare,e quindi l'autografo ha la forma del regalo ai fan da parte dell' autore come ringraziamento per il loro supporto , all' estero e in Italia, dove devi comprare albi per avere il privilegio della firma, la cosa cambia : diventa un dare e avere, io ti 'pago per avere un servizio, e quindi che ti frega di quello che ci faccio con quello che ho pagato perché tu me lo facessi ?
Ehm, da quello che so in realtà ci sono autori che vendono dei loro disegni online facendosi anche dei bei soldi.
In questo caso ovvio che non era incelophanato, era un manga fatto autografare e poi venduto come se niente fosse e probabilmente l'acquirente manco aveva notate che c'era l'autografo.
Certo, si chiamano "commission".
Io parlo della vendita degli albi autografati ( che a tanti autori non va giù )
E aggiungo non solo con i disegni: succede anche con i cosplayer, vendere loro foto autografate...
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.