Gli animatori hanno dunque lanciato l'hashtag #動画マン地獄篇 (l'inferno dei dōgaman), con il quale vogliono dunque denunciare questa triste situazione lavorativa. Tra i numerosi tweet anonimi che vi lasciamo qui di seguito ce n'è uno anche del character designer degli adattamenti animati del brand di To aru (Index e Railgun), Yuichi Tanaka, che veniva pagato 15000 yen (125 euro) al mese:
"I lived for about 10 months on 15000 yen ($140) a month."
— BCL | Locke (@LockeZeroSix) June 16, 2020
This hashtag is about the entry level jobs (in-betweeners) in the anime industry, and how poorly these employees are treated. Their stories are unfortunately representative of the scary industry culture.#動画マン地獄篇 https://t.co/hXmO9kzHhe
Kengo Saito (supervisore generale delle animazioni in SSSS.Gridman, salario mensile 8000 yen/67 euro)
初任給8000円だったなぁ。
— 斉藤健吾 (@kengo1212) June 16, 2020
こんなの変えなきゃいかんやろ。
人の生活ではない。
本当にこの業界の一番悪な部分なんじゃないかと思う。。 #動画マン地獄篇
Yoshimi Yamaguchi (pseudonimo) denuncia persino delle molestie sessuali, ricevute da parte di un "veterano del settore" che in seguito ha fortunatamente abbandonato lo studio a causa di problemi con la polizia:
#動画マン地獄篇 パワハラセクハラがやばいベテランをどうにかしてくれと動画マン数人で社長に直談判したけど華麗にスルーされた。(ちなみにそのベテランは数年後に度を越した行為をして警察につき出されそうになってスタジオを去った)
— 山口よしみ (@Yoshimi08) June 16, 2020
Mausa (pseudonimo) riceveva circa 100 yen (84 centesimi) a disegno e i costi per i materiali, che ammontavano a circa 20mila yen/170 euro, le permettevano di ricevere solamente 6mila yen (50 euro) al mese:
一枚単価100円から始まって、鉛筆も実費で、交通費も月2万くらいかかってたけど、6000円までしか出してもらえなかった。 #動画マン地獄篇
— まうさ (@mmaumauuuu) June 16, 2020
Shimada (pseudonimo) racconta di una volta in cui è stata costretta a finire un lavoro che le ha portato solamente 4mila yen (33 euro):
一枚単価100円から始まって、鉛筆も実費で、交通費も月2万くらいかかってたけど、6000円までしか出してもらえなかった。 #動画マン地獄篇
— まうさ (@mmaumauuuu) June 16, 2020
Yasao Hanamura, mangaka affermato, conferma le voci che circolano riguardo ai bassi salari degli animatori, che i primi tempi devono inoltre sostenere le spese per i corsi formativi:
元アニメーターが嘘偽りないリアルガチのアニメ業界の現実を漫画で描いてるので読んで。
— 花村ヤソ@アニメタ!⑤ 発売中 (@hanamurayaso) June 17, 2020
ちなみに20年前新人動画だった私の初任給4万5千円(研修費)2ヶ月目1万8千円(完全出来高)だったよ。
(※業界内では単価の高い会社だった)
#動画マン地獄篇
【試し読みhttps://t.co/8KYXWSuuON 】 pic.twitter.com/nqPk9lNyVi
Giusto non molto tempo fa gli animatori avevano fatto partire un altro hashtag, #AnimationPaidMe, tramite il quale denunciavano la dura realtà in cui vivono e che aveva fatto seguire anche altri trend, come #PublishingPaidMe e #GameDevPaidMe.
Fonte Consultata:
Anime News Network
si come no. Del tipo: non avrai più diritti, ma ti pago 100 euro in più.
Allora non capisci : l'animazione jappo è diventata quella che è proprio perché c'era gente di talento che lavorava per stipendi da fame .
Non ti sei mai chiesto come una nazione piccola come il Giappone, realizzasse anime in credo di far il mazzo alle produzioni americane costate milioni di dollari ( ad esempio, Millenium Actress di Kon è costato appena un milione di euro , quando in USA,nello stesso periodo , un cartone della tv di mezz' ora costa la stessa cifra con un animazione nettamente inferiore ?
Quindi, con la pirateria che fa sempre sempre entrare meno soldi nel settore, se alzassero gli stipendi, questo settore non rientrerebbe più nelle spese, e chiuderebbe.
Che per me sarebbe pure un bene, tanto ormai fano solo roba trascurabile che viene dimenticata subito.
Sulle molestie neanche mi pronuncio, dicendo solo " come al solito ho ragione, e voi torto"
A parte spiegami che diritti hai in Giappone se guadagni 100 euro al mese, poi mica se li devono portare in cina col treno piombato, possono anche farli lavorare in Giappone, poi evitiamo la retorica, se hai i soldi puoi comprare i diritti che vuoi ovunque, se non li hai negli usa finisci come Floyd, in Francia fai una vita di merda nelle banlieu, in Italia raccogli i pomodori col caporalato e vivi in una baracca
Non facevo ironia, è la verità? E poi quando affermi 'hai i soldi' di sicuro non ti riferisci a uno stipendio medio 1500/2200 euro. Perchè con quella somma non è che riesci a 'comprarti' i diritti.
Verrebbe facile uscirsene con la classica locuzione "tutto il mondo è paese", ma questo genere di situazioni si radicano dove i controlli delle istituzioni vengono meno assieme ai diritti democraticamente riconosciuti, in un clima di diffusa e purtroppo accettata omertà.
Certo che si prenderanno i migliori, ma tu credi che i migliori in questo settore prendano così poco?
La cosa migliore da fare sarebbe, per loro, rifiutarsi di lavorare con compensi così bassi, ma gente che vuole entrare nel settore c'è sempre, e molti sono disposti a fare sacrifici immani.
Ovviamente non son d'accordo sul "solo roba trascurabile", che c'è sempre stata in ogni periodo, ma ovviamente del passato si ricordano solo le opere buone. Nel 2050 si dirà "nel 2020 c'erano solo capolavori" xD
Comunque si, è brutto da dire ma è così, probabilmente alzare i budget non è neanche possibile, e se mai si facesse allora si opterebbe per la CGI che per lo meno richiede tempi inferiori. In occidente l'animazione tradizionale è stata abbandonata proprio per questo...
L'unica soluzione sarebbe l'auto generazione dei douga, che in teoria è possibile ma non so perché non venga fatta. I costi sono superiori? Manca la formazione? Presenta ancora delle imperfezioni? Neanche in Klaus è stata usata.
Non si ha inoltre la benché minima idea di come sia stratificata la popolazione e di come vengano ostracizzati i contadini provenienti dalle zone più povere dai loro stessi connazionali.
Ci sarebbe anche da dire come viene gerarchizzato il mondo del lavoro a scapito delle fasce più basse della popolazione, ma è un discorso talmente ampio che discuterne in questa sede non avrebbe senso.
Negli anni '70 i lavoratori Toei incrociarono le braccia, ma c'erano già studi coreani pronti a terminare gli episodi lasciati in sospeso. Vedi Mazinga Z.
Eh già, c'è sempre la possibilità di delocalizzare...
Non credo proprio.
Le uniche serie che verranno ricordate ,saranno quelle tratte dai manga di successo.
Il fatto che il 90% delle serie degli ultimi 15 anni non supera i 13 episodi, è perché non le guarda nessuno.
Quindi, verranno dimenticate.
Che differenza con gli anime pre-2000 che arrivavano anche a contare centinaia di puntate, segno che qualcuno gli anime li guarda eccome !
Che poi ci fosse robetta dimenticabile anche a quei tempi, nessuno lo nega, ma oggi la situazione è preoccupante.
Veramente, gli episodi vennero completati da studi nipponici non Toei .
E poi, puoi delocalizzare il lavoro a chi voi, ma se non sanno disegnare , che ottieni ?
Nulla ( come Lady Oscar, che veniva fatto in Cina e Korea, ma come disse Araki, poi dovevano rifare i disegni tutti da capo ijn Giappone perché indecenti)
A quel punto dovranno affidare tale mansione all'estero. E poi un'altra e poi un'altra...contenti loro.
Araki disse che i disegni che arrivavano dalla casa madre TMS erano sballati, non parlò di Corea o Cina. Mentre ti confermo che Mazinga Z e Goldrake hanno numerosi episodi fatti dai coreani. Lo studio si chiamava Dong GI Dong-hwa e i supervisori a Seoul erano Takeshi Tamiya e Joji Kikuchi.
Il numero di puntate è semplicemente dovuto alla minor produzione, mica al fatto che erano maggiormente visti, ed era un fattore che spesso andava a discapito di molte produzioni, obbligate a prolungare le sceneggiature eccessivamente. Oggi obiettivamente non puoi dire che siano meno visti. Poi ovvio che essendo aumentata la produzione è aumentato sia il numero di serie belle che brutte. Io preferisco avere 10 belle serie su 50 che 1 su 5 come un tempo.
Caro @Sam Hitogami, prenditela con il tuo amico Hideki Anno, è lui la causa del tuo soffrire.
@2247 Inevitabile, come il progresso.
Innegabile comunque lo stagnamento che c'era nella prima metà degli anni 90, periodo direi peggiore di oggi sicuramente.
Questo lo dici te, visto che quell' "1 su 5" si basa sulle serie che arrivavano in Italia e non anche agli inediti ( che erano tantissimi)
Io preferisco quando gli anime erano un fenomeno mainstream e non di nicchia come ora ( solo i fan guardano la roba subbata e pure incompleta)
Anno non ha colpe : la colpa è di internet e la pirateria che ha ammazzato il mercato che hanno tolto i soldi a questo settore, anche se c'è chi si ostinerà a negare l'evidenza ( infatti IL FORMAT DI Eva era di fare serie brevi di qualità alta per venderle in vhs in Patria e all' estero. Con la pirateria, è saltato tutto il sistema )
Ecco un video che ne dimostra una chiara colpevolezza:
Mi scuso ma non ho resistito, detto questo chiudo l'OT, è veramente poco consono alla notizia.
Ti invito ad aprire stagioni a caso sull'Anichart.
La pirateria non so neanche se sia da citare, il Mistero Della Pietra Azzurra fu un flop commerciale per gli altissimi costi(che superavano gli introiti pur essendo una serie di successo) e mica c'era la "scusa" della pirateria
daccordissimo con ciò che affermi. Mica è colpa della pirateria se la gente viene pagata un caxxo. E' come dire: pagano poco quelli che raccolgono i pomodori, per colpa del contrabbando....
Eh già, perché se la produzione vede gli introiti ridursi a un decimo rispetto a una volta, non deciderà di pagare meno i lavoratori per rientrare nei costi!
Il fatto è che gli anime in tv non li guarda più nessuno ( tanto che in JP vanno o a tarda notte, o la mattina presto dei week end come tappabuchi), i dvd/BD non li compra più nessuno ( e le loro vendite sono state per tanto tempo l'ago della bilancia sul successo di progetti originali) , i giocattoli e merchandising vario tengono botta sol perché hanno diminuito le tirature e fanno prezzi altissimi.
E i risultati quali sono ?
Che in Jap fanno sempre più telefilm e film live ispirati ai manga e sempre meno anime ( che ormai vanno bene solo al cinema ) .
Ma chi te l'ha detta stà scemenza ?
Nadia fu un successo incredibili al' uscita, fu la Gainax a a non guadagnarci nulla perché fece il lavoro come appalto per la Toho/Sogo Vision .
"Nel 1990, invece, accettò, nonostante una giustificatissima riluttanza iniziale, di dirigere il suo primo progetto televisivo, Nadia: il Mistero della Pietra Azzurra. Nato da un soggetto di Hayao Miyazaki, l’anime fu prodotto da Gainax, la casa di produzione che Hideaki Anno fondò nel 1984. Il risultato finale fu un disastro: non tanto per l’anime in sé, che a oggi è considerato un cult, ma dal punto di vista finanziario e umano."
Alla conclusione della serie la Gainax aveva perso circa 80 milioni di yen nel progetto
Mi spiace dirtelo ma l'unica differenza tra prima ed ora è che una volta non c'era twitter.
Quello che ho detto io.
Se però non si sanno le cose, poi si interpretano male le dichiarazioni di chicchessia.
No , lì la qustione è diversa: la colpa fu di Tezuka che davanti alla richiesta del budget per realizzare la prima serie tv nipponica, chiese una cifra ridicola , temendo un rifiuto .
Ma a sopresa, Astro fu un successo come merchandising: in pratica, il modello commerciale pr tutte le serie future divenne quello di un anime televisivo che finisce in rosso, ma recupera i soldi con il merchandising ( che nel caso di Astro fu enorme).
Ma gli animatori venivano pagati mooolto meglio di adesso.
Perché ora di giocattoli e balle varie esce poco e nulla, in tirature ridottissime e carissime .
I dvd non li compra più nessuno... i soldi si fanno solo con lo streaming, che evidentemente non basta coprire da solo le spese ( visto che la maggior parte delgi anime viene segato alla prima stagione )
E anche la qualità media delle animazione scene sempre più.
Ma se è da mesi che escono articoli in cui si dice che le entrate totali sono aumentate...
Obiettivamente è un paragone impossibile da fare per troppi motivi.
Il motivo è la bugia di Tezuka sopra citata da Hitogami. Per non lasciarsi sfuggire l'opportunità, mentì nel dire che una serie animata sarebbe costata meno e avrebbe richiesto meno tempo rispetto al precedente live-action. Ovviamente sappiamo che non è così, ma sappiamo anche come ragionano i Giapponesi: abbiamo sempre usato la carta, perché usare le email? Abbiamo sempre costruito in legno, perché usare materiali diversi? Abbiamo sempre sottopagato gli animatori, perché aumentare i salari?
La Mushi è degli anni 60..... poi un giovane Miyazaki fu assunto da Toei a contratto con stipendio fisso.
Gli stipendi peggiorarono quando tutti si buttarono sulle serie tv, che bisogna realizzare a basso costo per rientrare nei costi.
E più serie concorrenti, più si abbassano i prezzi per essere concorrenziali... è il capitalismo, baby.
TOTALI, non SINGOLE, che è diverso .
In realtà, chi fa questo mestiere sono sempre meno.
Chi è davvero bravo, va a fare videogiochi, manga o illustrazioni, dove si guadagna mooolto meglio.
Perché non tornerebbero nei costi e chiuderebbe tutto.
In Europa, gente disposta a disegnare a turni massacranti non ne esistono, e infatti qui le serie animate autoctone quasi non esistono ( e quelle esistenti, sono state fatte spesso in Asia e Giappone )
Intendevo che lo streaming riesce a compensare il calo dell'home video, e credo valga anche per le serie TV normali acquistate in un secondo momento da Crunchyroll & co.
Esempi? Stiamo parlando di animatori, non registi o sceneggiatori. Prendi il recente annuncio del manga della Nishii, che non continua in quanto probabilmente gli frutta maggiormente lavorare come character designer e animatrice.
Questo purtroppo è vero...
Certo che ho le fonti.
Ma non le linko perché si trovano su una cosa che andava per la maggiore quando non c'era internet :si chiamano riviste d'informazione.
Non credo compensino come l'home video dei tempi d'oro ....
Fare manga non vuol dire automaticamente fare più soldi. Devi prima creare un manga di successo.
Cosa non facile.. e cmq fare il chara design non vuol dire fare anche l'animatore.
Ci sono chara design che prendono tanti soldi, ma devono essere molto bravi e molto richiesti ( come un Araki, un Mikimoto, un Obari ecc..).
Gli animatori "normali " come gli intercanalatori, pigliano le briciole.
Ma anche i nomi grossi, appena diventano qualcuno, fondano uno studio e diventano imprenditori di se stessi ( Come appunto Araki, Miyazaki ecc..) o si dedicano ad altri campi più redditizi .
Sull'ultima parte non so neanche come risponderti. Non abbiamo dati alla mano e non ci si può basare sui casi singoli che in età avanzata si son dedicati anche all'illustrazione, sicuramente meno impegnativa. A quest'ora Yutaka Nakamura o Norio Matsumoto avrebbero già smesso.
Le riviste di informazione erano fatte da professionisti, sicuramente più attendibili delle notizie scritte da internet da non si chi e che generarono solo fake new e gente che pensa di sapere tutto solo perché lo ha letto su Wikipedia.
Io parlo di riviste di animazione, e l'intervistato era Renzo Kinoshita, mica il primo fesso che passa.
Non li haite, i dati alla mano :
Il 90% degli animatori fa quello che ho detto ; o fonda uno studio , o si da ad altro ( manga, videogame ecc..)
Ho decine di interviste cartacee dove affermano ciò.
Ma ovviamente, se non c'è su internet, per voi naviganti del web è come se non esistesse.
Sicuramente gli animatori che citi fanno altro per campare tra un lavoro e l'altro.
Così come sicuramente vengono pagati molto di più della maggior parte dei colleghi , visto la qualità del loro lavoro che spicca tra la massa ( perché chi viene pagato una miseria sono i disegnatori "normali" , se non lo hai capito . Un Shingo Araki si faceva pagare fior di quattrini per fare l'ennesimo Saint Seiya )
PS. Ovvio che le serie OAV son fuori dal discorso, quelle si che avevano budget superiori, così come le serie ONA di Netflix moderne (che poi, anche qui loro stessi continuano a contraddirsi sui budget effettivi, ergo anche le interviste ufficiali si basano sull'esperienza personale dell'intervistato e non sono attendibili).
Ma che stai dicendo ?
Io parlo i gente che si è fatta un nome PRIMA come animatore, e poi è andata a fare altro .
Araki ha fatto il chara per videogame, illustrazioni per romanzi ecc...
Ovvio che più passano gli anni, meno prendono, visto che il mercato va a ramengo .
Le serie Netrflx sono fatte al risparmio , e si vede ( Castlevania è davvero da vergognarsi, da quanto è statico )
Ora però chiudiamola qui, sono stanco .
Come ho già detto: ha fatto anche quello, non prova nulla.
"Ovvio" non mi basta
Castlevania non è un anime e qualità/budget non sono collegati. L'ultimo articolo dice che spesso il budget è quasi doppio. Poi come questo venga usato non lo sappiamo.
Si, finiamola qui, la verità è che non lo sanno neanche loro quindi inutile parlarne...
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.