In molti conoscono la serie Il Tulipano Nero (La Seine no hoshi - La stella della Senna), creata su soggetto di Mitsuru Kaneko con la regia addirittura del papà di Gundam,Yoshiyuki Tomino, e Masaki Osumi, il character design di Akio Sugino (Rocky Joe, Occhi di gatto) e le musiche di Shunsuke Kikuchi, frutto di una coproduzione tra Unimax e Nippon Sunrise.
Il Tulipano Nero conta 39 episodi andati in onda per la prima volta in Giappone nel 1975, mentre in Italia è stato trasmesso per la prima volta su Italia 1 nel 1984 e in seguito pubblicato in DVD da Yamato Video.
Il titolo italiano, modificato per essere più familiare agli italiani (il romanzo di Dumas) ma anche per far credere che il protagonista fosse maschile, della serie non rende giustizia alla vera storia dell’anime, che racconta le vicende della giovane Simone Lorène nella Parigi di fine XVIII secolo. Rimasta orfana dei genitori, poveri fiorai vittime dell’ennesimo sopruso, Simone, con l'aiuto del nobile Robert de Voudrel, alias il “Tulipano Nero”, diventa l'eroina mascherata nota come “Stella della Senna”, affiancandolo nella lotta contro l'ingiustizia sociale alle soglie della rivoluzione francese.
In molti però ricorderanno anche che la prima edizione italiana fece però un errore ancora più grave sulla sigla "I ragazzi della Senna", scritta da Alessandra Valeri Manera e Augusto Martelli, e cantata da Cristina D'Avena. La versione incisa sul 33 giri #Fivelandia contiene infatti un errore nel testo («il 4 luglio c'è la rivoluzione»), poi corretto per tutte le pubblicazioni successive. Nel testo della sigla si colloca erroneamente lo scoppio della rivoluzione francese il 4 luglio, data della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, invece del 14 luglio. Durante le prime messe in onda, andò in sigla anche il verso contenente l'errore ma successivamente, con un montaggio, è stato saltato.
I fan dell’animazione, giapponese e non, parlano da trent’anni e oltre di questo curioso episodio e la riproposizione della sigla, chiaramente nella versione riveduta e corretta, nell’ultimo disco di Cristina ha riaperto il dibattito in merito, anche perché chi era bambino al tempo ha stampata nel cervello la versione con il quattro luglio americano incastrato dentro il contesto della presa della Bastiglia, matrimonio che decisamente non s’aveva da fare.
La sigla in questione fu poi ricantata da Cristina nel disco Duets Forever – Tutti cantano Cristina in coppia con il vincitore di Sanremo Fabrizio Moro, naturalmente nella versione cronologicamente corretta!
Fonte: Otaku - pazzi per le sigle
tvzap.kataweb.it
Il Tulipano Nero conta 39 episodi andati in onda per la prima volta in Giappone nel 1975, mentre in Italia è stato trasmesso per la prima volta su Italia 1 nel 1984 e in seguito pubblicato in DVD da Yamato Video.
Il titolo italiano, modificato per essere più familiare agli italiani (il romanzo di Dumas) ma anche per far credere che il protagonista fosse maschile, della serie non rende giustizia alla vera storia dell’anime, che racconta le vicende della giovane Simone Lorène nella Parigi di fine XVIII secolo. Rimasta orfana dei genitori, poveri fiorai vittime dell’ennesimo sopruso, Simone, con l'aiuto del nobile Robert de Voudrel, alias il “Tulipano Nero”, diventa l'eroina mascherata nota come “Stella della Senna”, affiancandolo nella lotta contro l'ingiustizia sociale alle soglie della rivoluzione francese.
In molti però ricorderanno anche che la prima edizione italiana fece però un errore ancora più grave sulla sigla "I ragazzi della Senna", scritta da Alessandra Valeri Manera e Augusto Martelli, e cantata da Cristina D'Avena. La versione incisa sul 33 giri #Fivelandia contiene infatti un errore nel testo («il 4 luglio c'è la rivoluzione»), poi corretto per tutte le pubblicazioni successive. Nel testo della sigla si colloca erroneamente lo scoppio della rivoluzione francese il 4 luglio, data della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, invece del 14 luglio. Durante le prime messe in onda, andò in sigla anche il verso contenente l'errore ma successivamente, con un montaggio, è stato saltato.
I fan dell’animazione, giapponese e non, parlano da trent’anni e oltre di questo curioso episodio e la riproposizione della sigla, chiaramente nella versione riveduta e corretta, nell’ultimo disco di Cristina ha riaperto il dibattito in merito, anche perché chi era bambino al tempo ha stampata nel cervello la versione con il quattro luglio americano incastrato dentro il contesto della presa della Bastiglia, matrimonio che decisamente non s’aveva da fare.
La sigla in questione fu poi ricantata da Cristina nel disco Duets Forever – Tutti cantano Cristina in coppia con il vincitore di Sanremo Fabrizio Moro, naturalmente nella versione cronologicamente corretta!
Fonte: Otaku - pazzi per le sigle
tvzap.kataweb.it
Anime cosi non ne fanno più
Simone Lorène con la voce della mitica Cinzia de Carolis è puro orgasmo animale!!!!
Però i giapponesi compravano i dvd Yamato, dato che da loro non usciva in dvd. ^^;;;
Immagino, però io non ho mai capito questa cosa... Ma all'epoca una che circolava con le cosce totalmente da fuori non dava una pessima impressione? Come mai non indossava almeno una calzamaglia, che l'avrebbe protetta almeno un po' se non dalle spade, dai graffi di rami e cespugli mentre galoppava nel bosco?
Oltre al libro c'era anche il film "Il Tulipano nero", con Alain Delon. Ci sta che volessero anche questo traino.
Ma proprio per niente, anzi, proprio per questo il titolo è fuorviante!
Allora alla prossima replica Flo la piccola Robinson potrebbe essere ribattezzato Robinson Crosue... Poi un neofita andrebbe a guardare l'anime pensando al romanzo di Defoe e si troverebbe davanti tutt'altra storia! Non mi pare sia molto sensato...
A me è capitato l'opposto: da piccola avevo visto Il tulipano nero, e quando ho scoperto dell'esistenza del romanzo ero interessata pensando alla storia di Simone... Per fortuna leggo sempre il riassunto della trama sulla quarta di copertina prima di comprare (non per sminuire il romanzo, ma è un genere che non mi attira)!
Il dato dell'errore nella sigla non lo notai mai perché ho visto solo le versioni dove quel pezzo saltava.
Anni dopo poi seppi che c'era di mezzo Tomino e così mi spiegai molte cose.
Ricordo infatti lo stile spesso drammatico e le morti violente che gridavano vendetta.
Ricordo pure che in una puntata faceva una comparsata Napoleone Bonaparte. E le prime volte che lo vidi pensai pure che il personaggio di Danton fosse proprio il rivoluzionario da piccolo, ma non combaciava anagraficamente.
Eh gia' e' proprio cosi', anche in Lady Oscar c'e' il Tulipano Nero ed e' ispirato proprio al film con Alain Delon che piaceva a Ryoko Ikeda. Il libro di Dumas invece e' stato una grossa delusione per me: anni fa lo comprai pensando che avesse a che fare con un eroe mascherato che combatte negli anni delle rivoluzione francese: invece non c'entra nulla! E' ambientato nell'Olanda del Seicento e racconta la storia di una coltivatore di tulipani che riesce per l'appunto a realizzarne una rarissima varieta' nera.
Tra l'altro qualche anno fa sono stato ad Amsterdam al museo del tulipano e hanno confermato quanto scritto da Dumas, in quegli anni c'era la febbre del tulipano ed esemplari rari e preziosi potevano costare piu' di una casa. Una bolla speculativa ante-litteram
Di recente è uscito un film sull'argomento, La ragazza dei tulipani, basato sul romanzo "La Febbre dei Tulipani", ambientato al tempo della prima grande bolla finanziaria della Storia.
E tutti i personaggi androgini che venivano trasformati in donne nei doppiaggi, dove li mettiamo? Più tutte le relazioni con lo stesso sesso, anche i minimi accenni, che venivano prontamente mascherate. Una cosa simile per il titolo, lo hanno fatto anche con Mila & Shiro, per lasciare intendere che l'anime si basasse sulla storia d'amore di quei due, quando non è proprio così. Ma se vogliamo parlare di titoli che non c'entravano una mazza, penso che nessuno possa battere È quasi magia Johnny.
XD Mi sa che dimentichi "Prendi il mondo e vai". XD
Anche quello, sì! E se ci vogliamo fare ancora più male, c'è sempre quel titolo orribilmente lungo e senza senso che hanno appioppato a Slayers XD
Ma erano altri tempi, ed è chiaro che il prodotto venne rimaneggiato per poter essere "venduto" ai bambinI, per via del suo essere action. Probabilmente se non avesse subito tali modifiche, non sarebbe arrivato proprio in Italia. Poi è chiaro, che al giorno d'oggi, con internet, farlo è a dir poco impensabile.
Non proprio, direi. L'anime "è quasi magia johnny", anche se in teoria è orange road, in realtà venne talmente modificato (vennero rimossi tutti i riferimenti sentimentali, e parliamo di un anime romantico) che in effetti l'unica cosa che rimaneva, erano i poteri di Johnny (o Kasuga, che di si voglia). Quindi il titolo non era neanche troppo sbagliato, visto ciò che ne era uscito. Chiaramente se applichiamo quel titolo ad Orange Road (originale), allora si, che non ci azzecca una mazza
No, è stato semplicemente tagliato quel pezzo.
Anime che mi piacerebbe vedere. C’è solo il dvd o c’è su qualche piattaforma streaming legale?
Non è stato sostituito con "il re tentenna, c'è la rivoluzione"?
Mettendo "14 luglio" anziché "4 luglio" non si sarebbero trovati più con la metrica.
Il personaggio di Lady Oscar era il cavaliere nero, non il tulipano!
Sì, sì, hanno tagliato la data e sostituito il pezzo con la parte precedente (sostituendo: "...Il 4 Luglio si" " con ... Lungo la Senna si" e sempre "...Il 4 Luglio" con ... Il Re tentenna".
Spade lucenti, cavalli al galoppo
carri stridenti, qua e là qualche schioppo
Il 4 Luglio si arrende il bastione,
il 4 Luglio c'è la rivoluzione.
Correzione:
Lungo la Senna si arrende il bastione,
il Re tentenna, c'è la rivoluzione!
Hanno praticamente "riarrangiato" il pezzo precedente:
Spade lucenti, cavallo al galoppo
carri stridenti, qua e là qualche schioppo
Lungo la Senna c'è ormai chi combatte,
il Re tentenna, ma la gente si batte.
Per l'appunto, magari non è che sia un errore di ignoranza, magari il paroliere ha messo 4 invece di 14 per questioni musicali
Eh ho capito, ma una cosa così palese non me la puoi cambiare così, solo perché la frase viene meglio... Ricostruisci il periodo dando informazioni giuste.
Penso che, se questo sia stato il caso sarebbe stato anche "peggio" in un certo senso.
Poi, sigla molto bella che rimarrà nella storia di quegli anni dell'animazione, assolutamente non solo per questo.
Anch'io ho sempre avuto la stessa impressione. Del resto e' proprio cosi' che e' successo: a quanto ho letto, Ryoko Ikeda non voleva dare i diritti per trasporre Lady Oscar, quindi si sono inventati un anime sulla rivoluzione francese ex-novo. E' solo 4 anni dopo che si e' riusciti a realizzare l'anime di Lady Oscar, anche li' con varie polemiche da parte dei fan hard core del manga.
Dunque l'idea di partenza era proprio il manga della Ikeda, che quando si tratta di diritti per le sue opere mette sempre tanti paletti... Ma Simone, più che Oscar, mi ricorda di più Rosalie...
Però la sigla di Fasano é talmente bella....che gli perdono il titolo chilometrico. XD
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