Il mangaka Sumito Ōwara, autore di Eizōken ni wa Te o Dasu na!, ha rilasciato una dichiarazione su Twitter dopo che i lettori hanno scoperto che stava seguendo diversi account su Pixiv specializzati nell'arte erotica di personaggi minorenni. Le opere in questione raffiguravano sia personaggi prepubescenti in 3DCG colti in situazioni sessuali che in 2D in stile anime.
Ōwara ha dichiarato: "Ho seguito artisti il cui lavoro mi sembrava fosse buono come materiale di riferimento senza conoscerne il contenuto illecito, vale a dire fino a quando altre persone da oltreoceano hanno puntualizzato che si trattasse di contenuti pedofili. Questo è tutto ciò che ho da dire. È ridicolo. Mi pare di capire che i disegni fotorealistiche non sono trattate come quelli in 2D... non capisco. Di solito non parlo di questo genere di cose, ma questo è un argomento serio. So che altri in questa situazione di solito dicono cose come "Come posso spiegarmi?", ma io l'unica cosa che posso dire è "Non capisco". Ad ogni modo, non mi interessa. Onestamente, la gente presuppone cose del tipo: "Se segui questo tipo di artista erotico, allora questo è anche il tipo di persona che sei!". Questo è tutto ciò che ho da dire su questo argomento". Al momento Ōwara ha smesso di seguire gli artisti erotici su Pixiv.
Il manga di Ōwara ha debuttato nel 2016 e da esso sono stati tratti un anime, andato in onda quest'anno e disponibile su Crunchyroll, ed un film live-action, anticipato da una mini-serie televisiva.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ōwara ha dichiarato: "Ho seguito artisti il cui lavoro mi sembrava fosse buono come materiale di riferimento senza conoscerne il contenuto illecito, vale a dire fino a quando altre persone da oltreoceano hanno puntualizzato che si trattasse di contenuti pedofili. Questo è tutto ciò che ho da dire. È ridicolo. Mi pare di capire che i disegni fotorealistiche non sono trattate come quelli in 2D... non capisco. Di solito non parlo di questo genere di cose, ma questo è un argomento serio. So che altri in questa situazione di solito dicono cose come "Come posso spiegarmi?", ma io l'unica cosa che posso dire è "Non capisco". Ad ogni modo, non mi interessa. Onestamente, la gente presuppone cose del tipo: "Se segui questo tipo di artista erotico, allora questo è anche il tipo di persona che sei!". Questo è tutto ciò che ho da dire su questo argomento". Al momento Ōwara ha smesso di seguire gli artisti erotici su Pixiv.
Il manga di Ōwara ha debuttato nel 2016 e da esso sono stati tratti un anime, andato in onda quest'anno e disponibile su Crunchyroll, ed un film live-action, anticipato da una mini-serie televisiva.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Il lettore che si sente frodato chiude la rivista e ne cerca altre finché non trova quella coerente alle sue aspettative.
Se non è una questione di bigottismo, né di morale o di moralità è solo un problema di gusti. E sui gusti...
Ma quanti sono questi anime/manga non classificati come hentai, ecchi, loli, shota ecc., cioè mainstream, sulla carta adatti ad ogni pubblico, dove gli adulti all'improvviso copulano con ragazzini e ragazzine come non ci fosse un domani? E numericamente sono la quasi totalità delle produzioni anime/manga di oggi?
Che cos'è la qualità generale? Un prodotto è di qualità quando non riporta alcun elemento "non necessario"?
Ci sono un sacco di elementi "non necessari" in anime e manga da sempre.
Ad esempio, perché il protagonista di Astroboy (che non è un manga ecchi o hentai o shotacon) nel manga deve ricaricarsi inserendosi un tubo energetico nell'ano?
L'idea di un bambino (perché il personaggio è un'evidente imitazione di un bambino anche se è un robot) che deve ricaricarsi "analmente" non è forse qualcosa di non necessario, sostanzialmente inutile ai fini della trama, e assolutamente ambiguo?
Astroboy è quindi un manga con elementi non necessari.
Quindi non è un manga di qualità?
Per me un anime come il recente Dororo è di buona qualità. Eppure vi campeggia costantemente una figura loli/shota, che può (e fa) scatenare le fantasie maniacali del più lubrico degli otaku. Non si può negare che il sottotesto loli (per quanto implicito) sia presente in questo anime. Perfino in parte eroticizzato sottotraccia, e per di più inserito nel contesto di un rapporto di mentoring, con una figura forse non adulta ma comunque passibile di ambigue interpretazioni relazionali. E coloro che vanno matti per questo tipo di sottotesti, reali o presunti, lo dimostrano riempiendo il web di fanart, doujinshi, ecc. dove quell'elemento ambiguo diviene esplicito e ossessivo.
Questo per me non danneggia assolutamente la qualità dell'opera, per quanto ambigui o espliciti possano essere i suoi aspetti narrativi non necessari o chi li esalta fino a farne un culto.
Ma i soggetti fragili sono la maggioranza o la minoranza dell'utenza?
Se sono una minoranza significa che la normalità non è adattabile al loro modello, perché non la possono assumere, altrimenti non sarebbero fragili. Sarebbe solo un ostacolo che non possono superare. Il che significa che dargliela equivarrebbe ad un abuso per loro, come dare a dei disabili delle barriere architettoniche.
Se sono una maggioranza allora sono loro la normalità, e il loro modo di concepire il confronto fra realtà e fantasia è quello canonico, e sono gli altri in errore.
Se la società è destinata al baratro a cosa serve l'ordine?
Se un malato terminale di cancro ai polmoni smette di fumare guadagna solo qualche giorno in più di tosse e asma.
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