Una petizione di Change.Org chiamata “Noi Ragazzi Non Siamo Lupi. Shonen Jump Dovrebbe Distinguere Tra Erotismo e Violenza Sessuale” ha raggiunto 4000 firme online in una sola settimana. L’organizzatore della campagna si chiama Manabu Sekiguchi, un uomo che ha richiesto che Weekly Shonen Jump aggiunga degli avvisi o delle note per sottolineare la presenza di violenza sessuale nelle opere di Jump. Ha richiesto inoltre che venga fatto un sondaggio sulla rivista per comprendere il livello di educazione sessuale dei lettori, per comprendere quanto loro possano davvero comprendere i contenuti di natura sessuale presenti nei manga.
Nella descrizione della campagna Sekiguchi condivide una storia personale, in quanto lettore di Weekly Shonen Jump. Racconta che quando era alle elementari e alle medie ha letto spesso manga con contenuti sessuali espliciti come To Love Ru, una volta arrivato all'università ha stretto amicizia con un ragazzo che però non aveva mai letto To Love Ru che trovò il manga decisamente di cattivo gusto, e solo da adulto ha compreso il punto di vista del suo amico. Infatti, molte delle scene di natura sessuale presenti nella serie non presentano alcun tipo di consenso da ambo le parti, aggiungendo che comprende che non è giusto guardare il corpo femminile in modo così sessuale senza considerare i sentimenti della ragazza in questione.
Sekiguchi, da adulto, non crede che coloro che creino nei manga di Jump contenuti sessuali dove le donne non sono consenzienti, capiscano davvero la differenza tra realtà e fantasia, ma che piuttosto siano l’esempio più chiaro di come il popolo giapponese abbia gravi lacune in materia di educazione sessuale.
“Personalmente, mi sento a disagio quando vedo Jump e come vende i corpi femminili come merce. Forse perché sono sicuri che tanto non saranno criticati se succede tra ragazze, del resto ad oggi ci sono molti manga che mostrano ragazze molestare altre ragazze. Io voglio che gli editor di Jump realizzino che un atto sessuale compiuto senza il consenso di ambo le parti è comunque una violenza, a prescindere di chi sia a farlo".
Nonostante lui affermi che non vuole che i manga diventino materiale educativo, lo stesso è presente la convinzione che i manga di Jump condizionino i lettori di percepire i corpi femminili come erotici, rinforzando l’idea che gli uomini siano dei lupi che vengono rinvigoriti nel vedere una donna nuda. Infine, denuncia il fatto che molte di queste ragazze sessualizzate siano liceali o più giovani, quindi minorenni, asserendo che le minorenni non andrebbero mai sessualizzate.
La petizione è entrata nei trend diversi giorni fa. Il sito “Real Live” ha segnalato che nonostante alcuni siano d’accordo con Sekiguchi, specialmente considerando che Jump sia letto da giovanissimi, molti altri sottolineano che mostrare violenze sessuali non sia assolutamente un modo di giustificarle o consigliarle, e che se davvero dovessero mettere avvisi per i contenuti sessuali allora lo si dovrebbe fare per ogni altra forma di violenza, aggiungendo che includere avvisi per ogni singola cosa rovinerebbe la lettura del manga.
Venerdì la petizione si è ufficialmente conclusa e Sekiguchi ha annunciato che invierà il tutto alla Shueisha. Su internet si fa largo l'idea che la petizione sia nata come conseguenza dello scandalo Act-Age, per quanto non venga mai detto esplicitamente, ma quando si parla di mangaka che non comprendono la differenza tra realtà e fantasia e che non comprendono l’importanza del consenso quando ci si approccia sessualmente ad una ragazza, difficilmente non si può pensare allo sceneggiatore Tatsuya Matsuki. Infine, è stato oggetto di discussione la già nota carenza di editor donne nella redazione di Jump.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Nella descrizione della campagna Sekiguchi condivide una storia personale, in quanto lettore di Weekly Shonen Jump. Racconta che quando era alle elementari e alle medie ha letto spesso manga con contenuti sessuali espliciti come To Love Ru, una volta arrivato all'università ha stretto amicizia con un ragazzo che però non aveva mai letto To Love Ru che trovò il manga decisamente di cattivo gusto, e solo da adulto ha compreso il punto di vista del suo amico. Infatti, molte delle scene di natura sessuale presenti nella serie non presentano alcun tipo di consenso da ambo le parti, aggiungendo che comprende che non è giusto guardare il corpo femminile in modo così sessuale senza considerare i sentimenti della ragazza in questione.
Copertina della petizione
Sekiguchi continua raccontando che da giovane sentiva spesso parlare del disegno di legge “Gioventù Inesistente”, che cercò di porre restrizioni nel modo in cui i personaggi minorenni venivano descritti in chiave sessuale. La proposta di legge venne rigettata dall’Assemblea Metropolitana di Tokyo nel 2010 ma Sekiguchi ha sentito spesso in questi anni persone che erano contrarie a questa scelta. È ben conscio che solitamente i lettori di Jump si definiscano come perfettamente capaci di comprendere la differenza tra personaggi di fantasia e reali, ma comunque, guardando al suo passato, crede che lui nonostante lo credesse in effetti non fosse per nulla così. Si ricorda di quando ai tempi delle elementari un gruppo di bambini molestò sessualmente altre bambine ma il tutto non gli parve strano, anzi pensò “i ragazzi si comportano da ragazzi”. Il capo di quel gruppo di bambini una volta al liceo venne espulso perché faceva foto di nascosto alle ragazze mentre si facevano il bagno.Sekiguchi, da adulto, non crede che coloro che creino nei manga di Jump contenuti sessuali dove le donne non sono consenzienti, capiscano davvero la differenza tra realtà e fantasia, ma che piuttosto siano l’esempio più chiaro di come il popolo giapponese abbia gravi lacune in materia di educazione sessuale.
“Personalmente, mi sento a disagio quando vedo Jump e come vende i corpi femminili come merce. Forse perché sono sicuri che tanto non saranno criticati se succede tra ragazze, del resto ad oggi ci sono molti manga che mostrano ragazze molestare altre ragazze. Io voglio che gli editor di Jump realizzino che un atto sessuale compiuto senza il consenso di ambo le parti è comunque una violenza, a prescindere di chi sia a farlo".
Nonostante lui affermi che non vuole che i manga diventino materiale educativo, lo stesso è presente la convinzione che i manga di Jump condizionino i lettori di percepire i corpi femminili come erotici, rinforzando l’idea che gli uomini siano dei lupi che vengono rinvigoriti nel vedere una donna nuda. Infine, denuncia il fatto che molte di queste ragazze sessualizzate siano liceali o più giovani, quindi minorenni, asserendo che le minorenni non andrebbero mai sessualizzate.
La petizione è entrata nei trend diversi giorni fa. Il sito “Real Live” ha segnalato che nonostante alcuni siano d’accordo con Sekiguchi, specialmente considerando che Jump sia letto da giovanissimi, molti altri sottolineano che mostrare violenze sessuali non sia assolutamente un modo di giustificarle o consigliarle, e che se davvero dovessero mettere avvisi per i contenuti sessuali allora lo si dovrebbe fare per ogni altra forma di violenza, aggiungendo che includere avvisi per ogni singola cosa rovinerebbe la lettura del manga.
Venerdì la petizione si è ufficialmente conclusa e Sekiguchi ha annunciato che invierà il tutto alla Shueisha. Su internet si fa largo l'idea che la petizione sia nata come conseguenza dello scandalo Act-Age, per quanto non venga mai detto esplicitamente, ma quando si parla di mangaka che non comprendono la differenza tra realtà e fantasia e che non comprendono l’importanza del consenso quando ci si approccia sessualmente ad una ragazza, difficilmente non si può pensare allo sceneggiatore Tatsuya Matsuki. Infine, è stato oggetto di discussione la già nota carenza di editor donne nella redazione di Jump.
Fonte Consultata:
Anime News Network
E i tag "rape","ugly bastard","Mind Break" e "NTR" dove li metti?
@tubo
Non vedo altrimenti perché ci siano così tanti che scattano subito sulla difensiva quando si toccano certi temi
Ritiene che un medium veicoli un messaggio sbagliato e vorrebbe che invece ne veicolasse uno giusto.
La chiami come vuole ma questa è un'istanza educativa, tipica di chi ritiene i media un supporto (se non un surrogato) di quegli enti sociali che non educano a sufficienza o non educano affatto. Il che denuncia non solo una dichiarazione di resa, una capitolazione totale della società come ente promotore di significati, ma manifesta anche l'aberrante identificazione delle dinamiche sociali con dei significanti.
Stante questa premessa a che servono più famiglie, scuole e figure educative fisiche? Bastano i manga, il cinema, i social o qualunque medium significante.
Gli enti sociali non educano perché la società nipponica è sbagliata o promuove valori che lui non condivide? Si muovesse allora in campo diretto, con istanze sociali o politiche contro quelle derive che ritiene immorali. Non si inventasse queste scappatoie montessoriane. È infantile e pericolosa la forma mentis per cui il mondo è malato e quindi ha bisogno di farsi quadretti il più sani possibile.
Meno male che c'è ancora qualcuno che non cerca Morfeo come un maestro di vita.
Non ho capito anche ti riferisci perché ormai ho perso il filo, puoi essere più preciso?
Da domani solo porno con l'uomo sopra e la donna sotto e tutti col preservativo, va a finire che altrimenti la gente comincia a fare sesso non protetto perché i porno ci educano male.
Ovviamente cambiando genere, mi aspetto che il protagonista delle storie di ogni media sia un eroe con una morale impeccabile, che rispetti la legge, altrimenti va a finire che il mondo cade nel caos
sì nella vita reale non farei mai nulla ma i manga sono divertenti anche per queste piccole sciocchezze.
in futuro ci saranno solo manga alla dora l'esploratrice o teletubbies per non far torto a nessuno e nessuno comprerà più manga per questa ragione
E no, deve essere sesso a scopo procreativo, se no è peccato.
E aggiungerei che non è una problematica solo giapponese, non ha inventato nulla, non propone nulla di rivoluzionario, la rivoluzione sarebbe una presa di coscienza, accettare che il problema c'è ma è altro e non nasconderlo gridando, ingigantendo un qualcosa di piccolo per non far vedere, per minimizzare, un qualcosa di enorme. Educare è forse la cosa più difficile che esista , ma si deve trovare il tempo per tentare di farlo al meglio, poi manga, tv e videogiochi esisteranno sempre ma non devono esistere solo quelli.
hai citato proprio un titolo NON smut ahahahahh ed io li divoro gli smut tengo esperienza ventennale.... secondo me non hai chiaro il genere SMUT
non speco il mio tempo a mettere il meme di Sgarbi per chi scrive tanto per lanciare il suo sassolino di sapienza
La petizione non serve a cancellare opere come questa, serve solo a mettere un bollino come si fa per i videogiochi.
Poi se a te non piacciono, manga così, non li leggere. Neanche a me piacciono, però se agli altri interessano non vedo qual è il problema.
Sekiguchi ha messo troppo se stesso in prima persona e sembra generalizzare le sue "vecchie mancanze in materia sessuale" sui giovani.
È vero che in giappone sono molto chiusi in tale materia quindi meno esperienza porta a meno conoscenza, ma non credo che persone "normali" abbiano problemi a distinguere realtà da fantasia.
Detto questo, certo ci sono opere o parti di esse che sono un pochino troppo spinte ma segnalare o eliminare tutto ciò che potrebbe essere dannoso per i bambini equivarrebbe a metterli in una bolla di vetro.
Ehm... dovrebbe essere un processo automatico, senza bisogno di ricorrere a bollini.
Il punto non è censurare niente per colpa del temibilissimo politically correct. Ma aiutare a fare scelte più informate soprattutto per le fasce più fragili. Poi l'educazione deve passare per i canali giusti famiglia & scuole (con le giuste differenze).
Mi sembra un'ottima iniziativa.
Oppure almeno mettiamo la controparte maschile con due amici, uno che dice all'altro "hai il pene troppo lungo" mentre glielo tira.
Quoto. Avrebbe praticamente la stessa utilità del Parental Control sui televisori: ti avvisano di attivarla per vietare la visione di un programma ai minori, ma non ne conosco uno che l'abbia impostato...
Davvero chissenefrega si tratta solo di fantasia, la realtà è già troppo noiosa da sé, non mettiamola anche negli svaghi.
Poi questi sinistri non si sa nemmeno loro cosa vogliono davvero, forse solo potere e soldi, di sicuro non credono davvero nei valori che predicano, visto che l'oggettificazione femminile e derivati nei media la introdussero loro quando la società era ancora fortemente influenzata dalla religione, oggi 70 anni dopo fanno il passo da gambero e vogliono riportare la società a com'era prima, magari le motivazioni sono diverse ma non i fatti, come gira il mondo eh?
Distinguere fantasia e realtà è un processo automatico per chiunque pure per un adolescente con gli ormoni a mille (altrimenti noi che siamo nati pre bollini saremo tutti stupratori).
Negli usa per un cretino che si è bevuto la candeggina hanno dovuto mettere l'avvertenza di non berla, perché sottolineare l'ovvio?
In Giappone c'è il paradosso che neanche gli adulti possono godersi un po' di porno senza pixel, perché?
Perché ste iniziative cretine fatte da gente con qualche problema di "fatte e cazzi tua" decide di censurare la società con regole senza senso.
Si arriverà al punto che per leggere dragonball dove c'è una palpata e un paio di tette all'inizio dell'intero manga come cosa umoristica sarà necessario essere maggiorenni. Si arriverà al punto in cui gli autori dovranno pre censurare le opere per evitare il bollino o fare storie per adulti anche se vogliono farle per tutti solo per evitare denunce su sciocchezze.
Applicate il buon senso dico io, tanto i molestatori reali problemi li hanno a prescindere e non spariranno mai neanche in una società surreale in cui nessuno può leggere più nulla.
E qui mi sorprendo di leggere che tanti sarebbero d'accordo con sta minchiata. State davvero buttando via così la libertà di espressione? Volete davvero essere schiavi dei gusti della società come in una dittatura?
Magari per voi la risposta è sì, ma io non vi capisco e combatterò sempre per una società libera dalla censura.
Voglio vivere in una società senza bollini in cui tutti, anche i bambini, possono guardare e leggere ciò che gli pare senza vivere in una campana di vetro di ipocrisia.
Sono in un età in cui i miei amici iniziano a diventare genitori e penso ad una cosa... L'educazione che voglio dare a mio figlio o figlia sarà proprio questa, libertà di espressione totale accompagnata da scelta di comportamenti corretti. Perché sono le nostre scelte a dover fare la differenza e perché la conoscenza anche negativa non è mai un male. Ma soprattutto perché nella vita il gioco e il divertimento sono la cosa più importante e giocare sul sesso è una delle conquiste dell'uomo.
Finitela con sta diavolo di bigiotteria da medioevo, finitela di marchiare i testi come apocrifi, finitela con sta minchia di censura, avete rotto le balle.
E a chi parlava di mettere a chi ha il pene più lungo al posto delle tette più grosse non puoi obbligare l'autore a fare entrambi ma liberissimo/a di fare opere del genere.
La cosa triste è che atti veri e propri come quello dell'autore di Act-Age rischiano seriamente di dare forza a questi individui, rischiando davvero di mettere in futuro chissà quale restrizione.
Non so, a me non l'ha dovuto spiegare nessuno che quando chiudi un fumetto la finzione finisce lì e comincia la realtà, ma a questa gente chi glie lo deve spiegare invece, qualche psicologo?
Tanto andando alla radice di queste polemiche c'è sempre lo stesso discorso, trito e ritrito... quasi quasi preferirei non le postaste più sinceramente, mi tengo lontano dai social anche per questo.
Prima ti leggi di tutto, passano gli anni, poi quando ti sei rotto e per seguire l'onda dei fatti recenti ti atteggi a buon samaritano e protettore dei gggggggiovani muovendo una petizione che raccoglie ben 4000 firme at random.
Questo troll non merita tanta pubblicità e per fortuna in pochi vi hanno aderito, cosa non si fa per qualche click...
Siamo cresciuti con gli "iconici" (e a volte troppo forzati) bollini della mediaset o i PEGI di casa Sony... Alla i film si guardano lo stesso e non credo che qualcuno non abbia comprato un gioco PS per via del PEGI...
Giusto che le opere vengano censurate, in questo modo si elimineranno automaticamente anche le future generazioni di molestatori e stupratori. Aveva ragione chi, in Italia, alla fine degli anni 70 si scagliò contro quel nuovo cartone animato, Goldrake, come istigatore della più efferata violenza.
Si prospetta una bella vita a pane e teletubbies
Assurdo
Ma si può sapere dove tu e tutti gli altri avete letto la parola "censura"? C'è davvero bisogno di scaldarsi tanto, andare sulla difensiva, e auspicare dittature e fine del mondo per uno che chiede che vengano applicati dei bollini su un manga? ?
No, gli USA non rientrano nei paesi "avanzatissimi", manco per niente... e il ritrarre una violenza sessuale in sé non è sessista né bigotto, tutto dipende dal come.
Manabu Sekiguchi vorrebbe lo staff editoriale di Jump facesse distinzione tra EROTISMO e VIOLENZA SESSUALE presenti nei manga lì serializzati e inserire una nota di avvertimento laddove vi è una scena di violenza sessuale. Per l’autore, laddove vi è un comportamento e molestia di natura sessuale dove la parte subita non è consenziente è da ritenersi come una violenza sessuale.
Sekiguchi legge Jump dalla 4° elementare e adesso è un membro della società da 3 anni. Quando era piccolo, come anche qui riportato, leggeva con divertimento anche manga con elementi ecchi, tra cui To Love Ru, e per lui era normale pensare che i maschi si comportino così e che si eccitino per queste cose, da qui lo stupore quando all’università quel amico non reagì allo stesso modo a questo titolo nonostante fosse un maschio. Ragionando poi da adulto appunto, avendo assimilato concetti quali “che sono lo stesso esseri umani anche le donne“, “qualsiasi molestia sessuale non consenziente è una violenza e la vittima si può ferire (psicologicamente parlando)” e “il corpo della donna che viene sempre visto con una visione erotica non è cosa da dare per scontato”, comincia a comprendere il parere del suo amico. Si chiede, se avesse avuto a mente questi concetti quando era piccolo, avrebbe letto il manga con piacere allo stesso modo? Non avendo capito questi concetti anni addietro si vergogna di aver elogiato opere dove vi è violenza sessuale credendo di essere “figo” facendolo, epoca quando aveva in testa che amare l’erotismo (comprendendo anche quella forma che lui definisce violenza) con “naturalezza” sia una cosa virile, perché quelle serie trasmettevano inconsciamente questo concetto, e pensa di aver compiuto atti sgradevoli verso altri in proposito.
Qui tira fuori il discorso di “giovane inesistente” e continua che gli autori di JUMP si erano opposti perché per loro “I LETTORI sono in grado di distinguere tra finzione e realtà”. Lui era dello stesso opinione, ma dopo questi ragionamenti, dubita di pensarlo ancora così, di essere stato capace all’epoca di distinguere una violenza dall’erotismo. Ancora adesso dice di avere un rammarico nel cuore: quando era ancora alle elementari, al parco, con dei coetanei avevano regalato alla ragazzina lì un ghiacciolo; per loro che leggono quei manga, veniva naturale associare un ghiacciolo o un choco-banana al genitale maschile, quindi vedere una ragazza mangiare quello con una visione perversa era una cosa ovvia e se la ridevano sotto. Da qui Sekiguchi si accorge di quanto questo sia un comportamento molesto nei confronti della ragazza, che nella calda giornata estiva, aveva accettato il regalo contenta, ignara di come la stavano guardando i ragazzi e con quali pensieri.
In Sekiguchi dell’epoca delle elementari, come negli altri lettori, le persone dietro JUMP aspettavano che in loro si avessero le capacità di distinguere la finzione dalla realtà e ciò che è sbagliato dal giusto. Secondo Sekiguchi di adesso, non pensa di aver avuto effettivamente quelle capacità attese da JUMP all’epoca e ciò è dovuto anche ad una carenza di educazione sessuale. (Da qui la richiesta di sondaggio per capire il livello di conoscenza in proposito dei lettori.) Parla poi che sarebbe una questione che andrebbe affrontata, per quanto riguarda le responsabilità sociali ecc. (mi è difficile tradurre sta parte).
Sekiguchi afferma che comprava JUMP per leggere manga divertenti e pensa che avrebbe continuato a farlo anche se le serie non avevamo elementi erotici. Si chiede quindi, per chi venivano disegnate quelle “violenze sessuali”; si sente a disagio a vedere il JUMP di adesso, dove il corpo sessualizzato delle donne è un elemento commerciale. Se le molestie avvenissero tra ragazze forse non ci saranno critiche, ma al giorno d’oggi, le opere contenenti molestie sessuali tra donne stanno aumentando anche loro.
Sekiguchi vorrebbe far presente agli editor di JUMP di avere in mente il concetto che qualsiasi atto di natura sessuale non consenziente è da ritenersi una violenza. Dice di non voler rendere i manga un materiale di educazione, ma nelle opere correnti di JUMP, il modo con cui vengono trattate e rappresentate le donne, confluiscono in parte nei lettori una visione di donna=oggetto erotico e vorrebbe che si smettesse di creare opere dove si può trasmettere ai bambini il pensiero uomo=lupo.
"da bambino ero troppo innocente/ingenuo/stupido e facilmente influenzabile da quel che leggevo"
e
"da adulto finalmente sono maturato e ho cominciato a capire che quel che leggevo non rifletteva la realtà"
... ok, a me sembra totalmente normale. C'è bisogno di far presente a JUMP che ha scoperto l'acqua calda?
E poi il fatto che ha dovuto imparare certe cose grazie al punto di vista più normale di un amico all'università, quindi dopo esser diventato maggiorenne... ce ne ha messo di tempo.
"Ma come, non è normale che i ragazzi molestino le ragazze? Il corpo femminile non è solo un oggetto!? Cosa mi hanno insegnato i manga fino ad ora! Mi hanno fatto credere che fosse tutto normale! Sono allibito!"
Se è qualcosa del genere quel che mi volete far traspararire dalla sua esperienza, allora non riesco proprio a prendere sul serio un tipo del genere, mi fa solo tristezza.
Sono riuscita a recuperare solo ora e visto la molle di commenti non pensavo di scrivere in proposito, ma a leggerli quasi tutti fino alla fine, per quanto sia in accordo con tanta gente per i concetti espressi, proprio non riesco a starmene con le mani in mano per alcuni discorsi tirati fuori, abbastanza fuori luogo per quanto giusti, e in parte malintesi per come hanno scritto la news originale visto che voi avete solo riportato quasi pari pari.
Avendo in testa tanti pensieri li butto giù a random.
- Non capisco perché tanti utenti che hanno espresso favore positivo a questa petizione abbiano avuto più pollici versi che su. Questo ragazzo ha semplicemente fatto partire una petizione per raccogliere consenso di gente che pensa come lui e ha fatto arrivare alla redazione di JUMP i suoi pensieri, nei quali si invitano gli editor ad avere più a mente certi concetti nel presentare le loro opere al pubblico ed avere una sensibilizzazione più o meno maggiore in merito facendo alcuni sondaggi per capire il livello di conoscenza dei lettori.
- Sekiguchi avrà anche espresso il desiderio che vengano limitate alcune espressioni a tutela dei minori, ma proprio non comprendo questa cattiveria nei suoi confronti che mica voleva essere l’eroe di turno e non penso proprio che si sarebbe mai immaginato che la sua petizione facesse tanto news anche all’estero tanto da generare accese discussioni, generate tra l’altro per mal adattamento, perché non mi pare che accusi che gli autori JUMP non siano capaci loro stessi di distinguere finzione dalla realtà o cosa.
- Sekiguchi parla molto a livello personale, ma immagino che ci siano state tante altre persone come lui, a livello di maturazione, ad accorgersi ed a rendersi conto di questi concetti. Tanti di voi parlate come se fosse normale che un bimbo può poi capire, distinguere questo da quello, finzione dalla realtà, il giusto dallo sbagliato, ma purtroppo i bambini non crescono tutti allo stesso modo e vengono influenzati più o meno facilmente da tante cose. Si ringrazia solo che la maggior parte riesca a capire la cosa prima o poi senza sviluppare pensieri distorti, sarà per questo che ci sembrerà normale che uno poi crescendo capisce.
- Sekiguchi ha parlato di mettere le note dove vi è una potenziale rappresentazione di violenza sessuale (fosse anche solo molestia per essere più soft) e poi leggo nei commenti di parlare allora di mettere i bollini. No. Mettere i bollini a JUMP non ha senso, no? E’ una rivista rivolta ragazzini e ragazzi, letto poi anche da tanti adulti, come si può fare? Da qui penso di cominciare ad essere in disaccordo che venga anche letto dai piccoli delle elementari, visto i contenuti rivolti più per ragazzi di qualche anno in più in su.
Sul fatto della nota io sono pro, non vedo il motivo di accanirsi contro, è solo un elemento in più che non nuoce a nessuno, se non dare fastidio a chi pensa che sia una cosa superflua perché il concetto è ovvio. Sono pro per il fatto che viene letto anche da più piccoli, anche se non farebbe male nemmeno a chi è un po’ più grandicello. La nota è una nota, mette attenzione su qualcosa, se uno di 15 anni legge una scena di molestia, come uno che palpeggia una, ci ride su e passa oltre perché sa che è qualcosa per ridere, ma visto che ci legge anche uno magari di 7 anni e preso dalla curiosità il giorno dopo va a palpeggiare qualcuna?? Compagna? Insegnante? Ci sono bimbi di 7 anni e bimbi di 7 anni sì, ma se c’è una nota dove si legge che è un comportamento molesto che nella realtà non va fatta, il bimbo di 7 anni magari si farà due domande sul perché. Ho fatto un esempio molto banale, ma i bambini nell’età della crescita sono molto influenzabili senza guida, non tutti hanno una famiglia felice con i genitori o nonni che ti seguono passo passo eh.
Sembra che insisti a voler anch’io a mettere la nota, da una parte sì, ma dall’altra effettivamente se JUMP cominciasse a mettere note qua e là mi strapperebbe qualche risata, come per dire “ma quanti anni pensa che abbiamo?? XD”, eh beh, ci sono anche lettori di 10-15 anni più giovani di chi pensa così.
- Non ho letto ancora i commenti della pagina di petizione e non so quali commenti contro possano esserci stati altrove (perchè di sicuro ci saranno) da parte dei Giapponesi, ma certi tipi di commenti qui mi lasciano abbastanza perplessa perchè comunque si va a giudicare dando per scontato una persona di un Paese dove la vita e la percezione sulle cose sono differenti. Io penso che crescere con manga e anime da piccoli in Giappone sia diverso che farlo da qualsiasi altro Paese.
Vuoi dire che ha dato vita a una petizione dove la prima a persona a non crederci era lui? Tra l'altro su argomento così scottante dove non serve chissà quale intuito, su internet, per comprendere la portata della cosa.
Si va beh, se il rischio di imitazione fosse così elevato fai prima a bendare i bambini a prescindere, perché sto esempio potrebbe valere per qualsiasi altra cosa.
Ed è qui il punto, bisogna andare a lavorare sul background delle persone (a prescindere), nei campi come quello sessuale dove viene meno l'istruzione, non sui dei prodotti che sono meri ammassi di carta, mercernari di un sollazzo quotidiano.
L'unico modo per maturare, cambiare prospettiva e aprire la mente è uscire, approcciarsi agli altri, fare diverse amicizie e non rimanere chiusi in se stessi tutto il tempo.
Forse sono troppo duro ma dopo aver letto tutte le sue riflessioni non posso far altro che pensare che non abbia avuto abbastanza esperienze esterne fino all'università e proprio per quello abbia mantenuto quei pensieri distorti per troppo tempo, altrimenti non si spiega.
Io non penso che abbia capito da oggi a domani con il caso dell'amico quei concetti lì, già da piccolo pian piano si era reso conto di varie cose, con eventi anche banali, come quello del ghiacciolo, e meno male penso, se bisogna che succedesse chi sa che perchè capissimo certe cose....... Per il fatto che si sia resto dopo conto sulla serie di To Love (che non conosco) probabilmente aveva letto prima di rendersi conto di certe cose e quindi molto più tardi andando a rianalizzarlo, si è accorto di questo punto e quello. Mia supposizione, poi, chi lo sa.
Per come ho sentito io, Sekiguchi fondamentalmente denuncia che attraverso le sue serie Jump riversa nei lettori un certo pensiero del maschio che deve essere così o è più figo cosa e che è normale che faccia così, ecc. ecc., anche per quanto riguarda la figura della donna, ed essendo lettori più giovani più suscettibili questi vengono influenzati prima da questi messaggi, come è accaduto a Sekiguchi stesso. Poi se va tutto bene, ognuno nella quotidianità si accorge di varie cose capisce che pensare in certi modi è sbagliato e il manga lo si prende per così com'è, ma sarebbe meglio avvertire subito, ecco.
Non capisco perchè puntarsi su ogni cosa che ha riportato di esempio questo tizio, lui ha raccontato la sua esperienza, io non ho sentito nei fatti che ha detto i motivi per cui ha avviato questa petizione, quanto lo percepisco come un esempio di come un normale lettore JUMP: trovava figo le sue serie, i suoi personaggi, è divertente la rivista, solo che pian piano però ha capito certi concetti e ritiene poco consono che queste serie vengano usufruite anche da giovanissimi che partono a seguire e ritrovarsi alcuni concetti senza basi appropriate.
Io lo sento e lo penso così, se poi altri percepiscono il testo del tizio in modo diverso non posso farci niente.
Sento di aver tralasciato ancora qualcosina, al massimo aggiungo dopo.
Ah, chi diceva perchè indirizzato solo a JUMP e casualmente dopo il recente scandalo, per il secondo punto non mi esprimo perchè non so bene i fatti e i collegamenti che possono esserci (se letto come riportato qua che gli autori Jump stessi non sia in grado di distinguere ancora ci arrivavo, ma visto che il testo originale diceva altro, a meno che abbia sbagliato a leggere) per il primo invece, non poteva semplicemente essere che non legge altre riviste oltre a Jump...? Presunzione molto ingenua la mia. Come detto non voglio difendere al 100% Sekiguchi, sembra che lo stia facendo, ma troppe accuse gli si erano rivolte contro...
Per evidenziare il fatto che alla fine è una "ragazzata", che la petizione è un pensiero a pelle """condivisibile""" ma che non tiene conto di molte altre cose, ovvero dell'origine del problema vero e proprio.
Sicuramente il manga può esercitare un minimo di influenza (dico in generale) nei confronti del lettore, ma non così tanto da preoccuparsi in questo modo, se fa danni è perché trova già un ambiente "malato" e predisposto. Detto in parole povere, se togli, limiti o cambi (o qualsiasi altra modifica) il manga non migliora nulla, dunque perché farlo? Con tutte le dinamiche presenti in una società siamo proprio sicuri che sia l'opera di un tizio a spingerti a fare il gesto folle?
Come dicevo è comodo pensare che sia così, si risolverebbero gran parte dei problemi in un baleno.
Ma tranquilla, nessuno ti giudicherà se la pensi come lui, qui si discute sulle idee non sulle persone
Non devi giustificarti se prendi una posizione, esprimila e basta senza problemi
Parlando in generale che sia Jump, tv o videogiochi, l'educazione è altro e viene prima di tutto, dai genitori.
Prima di tutto, la notizia qui è riportata male in fin dei conti, generando accuse fuori luogo e questo mi irrita non poco, ma qui non faccio colpa nè allo staff che lo ha solo riportato nè agli utenti che hanno commentato semplicemente in base a quello che c'è scritto. Piuttosto sono ancora molto dubbiosa di come hanno scritto la news quelli della ANN e da dove hanno tirato fuori quelle due righe dove si mette in dubbio la lucidità degli autori Jump. Poi se qualcuno vuole indicarmelo perchè ha identificato il pezzo dove viene citato da qualche parte della news jap o nel testo della petizione, sarei più che felice di saperlo e rendermi conto di non averlo notato.
Poi, ho provato a dare un'occhiatina ai commenti della petizione e concludendo un po' meglio ciò che penso a riguardo riportando alcune parti dai commenti.
Jump è una rivista a target SHOUNEN, che per i giapponesi è come dire adolescenti, età elementare-superiore. Ho visto ora l'anteprima di wiki dove dice che Jump una volta indirizzato effettivamente a questa fascia d'età, ma nel corso degli anni hanno fatto serializzare serie rivolte anche a ragazzi un po' più grandi ampliando man mano il parco titolo con questo genere o quel genere e ritroviamo così serie dai contenuti più crudi del solito o con qualche elemento fanservice di troppo.
Tanti nei commenti dicono di essere lettori assidui più o meno di Jump e ci sono sia utenti maschili che femminili. Anche loro, concordando con Sekiguchi, trovano che Jump dovrebbe rivedere le sue linee guide sui contenuti delle serie lì serializzate evitando di mandare al pubblico certi pensieri e/o atteggiamenti anche arroganti quasi come gesti eroici come se fosse la normalità e pubblicare contenuti che possano essere d'insegnamento ai ragazzini che la leggono anche perchè è una rivista importante letta un bacino di pubblico non indifferente e Jump esercita tanta influenza su di loro.
Qui ora saltano ancora fuori polemiche secondo me, frettolosamente, ma colpa anche mia che ho adattato in questo modo il pensiero.
Non è che urlano che bisogna censurare determinate contenuti e far vedere solo moralismi buoni. Jump è una rivista letta anche dai più piccoli delle elementari, che essendo più suscettibili inglobano i messaggi spesso per come vengono mostrati e infatti tanti utenti affermano che da piccoli o giovani recepivano quei messaggi tale senza ragionare granchè per poi rendersi conto dopo che nella realtà certe cose vanno diversamente. E qui, chi critica la cosa come se non avessero avuto le abilità cognitive che sembra scontato averle mi infastidisce proprio un poco perchè appunto la cultura e la vita in Giappone sono diverse rispetto ad altrove. Si sa che i giapponesi hanno poco rapporto con l'altro sesso e qualcuno di loro stessi lo scriveva, che non avendo tanto contatto con l'altro sesso, spesso si rivedeva nei manga una sorta di "guida". Se nei manga le molestie sessuali aumentano, i bambini in certo senso finiscono per abituarsi e cominciano a pensare che sia normale fare una scherzo come sollevare la gonnellina dell'amica che tanto perdona. Eh no, qualcuna nei commenti dice di aver avuto esperienze simili e non è che siano contente, uno ancora qui dirà "ma che vuoi che sia, è solo uno scherzo", mah, se l'altra parte subendo la cosa magari per un paio di volte di file comincia a perdere fiducia nel prossimo rimanendo in un certo senso traumatizzata... un'utente racconta anche lei che da piccola il compagno di banco le accarezzava le coscie e che quando riusciva a tirare fuori il coraggio facendosi sentire quello sghignazzava quasi divertendosi e di esempi così ce ne sono tanti e ci sono persone più sensibili che si portano queste vicende sgradevoli dietro per sempre. Non è che si protesta di eliminare scene così, ma i lettori di una volta oggi cresciuti, pensano queste cose vadano riviste e presentate da un'altra prospettiva in modo da trasmettere al lettore il messaggio non è giusto fare una cosa così perchè l'altra parte può rimanere male. Non faccio riferimento all'esempio di molestia scritta prima in particolare, ma in sostanza loro vorrebbero che le molestie non concludessero sempre lì come se fosse un cosa normale, per quanto possa essere uno scherzo. Una cosa non invito a non dimenticare, si parla il tutto in riferimento a Jump come rivista SHOUNEN, non si parla di censurare o limitare l'espressione artistica, ma che essendo gli adolescenti il target principale e che purtroppo ci mette le mani anche chi è più piccino, gli utenti sentono che sia giusto limitare il tipo di contenuto sulla rivista e io sono pienamente d'accordo. Non è che siano contrari alle serie ecchi o violente, ma come giustamente si dice, ci sono altre riviste più adatte. Oppure, lo SHOUNEN di Jump potrebbe essere corretto in SEINEN, così nessuno può lamentarsi più di tanto.
In merito a questa parte che scrivo, non si intende che si debba rendere il manga materiale educativo appunto. Che possano starci scene di molestia o violenza sessuale, ma dovrebbe seguire qualcosa che faccia capire al lettore che qui c’è qualcosa di sbagliato, non dico sempre per forza, ma se ci fosse, sarebbe un plus, no? Altro esempio tanto banale, anche per noi lo spionaggio alle onsen o allo spogliatoio femminile è come un clichè, le ragazze reagiscono imbarazzate ma che sotto sotto non sembrano dispiacere così tanto: ecco, scene così le abbiamo ritrovate quasi ovunque, sarebbe quasi da ridere prenderlo sul serio. Eh beh, a furia di leggere scene così da piccolo, uno si porta dietro quest’idea di che è normale farlo e alle ragazze non dispiacciono anche da grande… no? Perchè magari è uno chiuso a se stesso o che non si confida questi argomenti imbarazzanti con altri o che è insieme a persone con pensieri simili (per esempio studenti di istituti maschili) e non vengono quindi smentiti da nessuno. Se ogni tanto venisse mandato il messaggio che non è “normale” spiare lo spazio femminile, i lettori più giovani possono pensarci a proposito già da subito (soprattutto quelli chiusi a se stessi) perché non è sempre una cosa divertente e le vittime posso rimanere traumatizzate.
Tanti utenti affermano che apprezzano i manga della Jump perché tante serie trasmettono bei valori, con o senza ecchi, ma che avrebbero apprezzato lo stesso certe serie ecchi anche senza quel componente.
Un altro concetto che ho percepito dai commenti, si parla di come i manga riflettano la società stessa e che come a loro volta i manga si riflettono sulla società. Insomma, un ciclo senza fine, si sa che qualcosa va cambiato e non è semplice.
Si ma dov'è scritto che questo leggeva Jump? E poi no, se questi sono gli esempi riportati è assurdo, il bambino delle elementari dovrebbe già essere abbastanza intelligente da capire che non deve palpeggiare la compagna di banco (^-^"?). In Giappone c'è un'educazione sessuale diversa? Si, ma allora che vada dalle scuole a lamentarsi, Pioggia di Ricordi fa capire bene alcune di queste lacune secondo me, poi non so se sia cambiato qualcosa essendo ambientato negli anni 60/70 mi pare.
Non è che si sta parlando di lettori SOLO di Jump che vengono facilmente influenzati, la cosa della petizione andrebbe estesa anche alle riviste simili, ma visto che è rivolto a Jump (come detto, presumo che l’autore seguiva solo quello, quindi) gli utenti, leggendo anche loro Jump, si vedono identificarsi e concordano che certi comportamenti possano proprio venire dall’influenza di certi manga. Non che quei manga siano il male eh, solo che dovrebbero aiutare a veicolare meglio alcuni concetti, pur ritenendo superflui alcune presenze ero.
L’educazione sessuale è un argomento delicato lì e come letto anche nelle varie notizie qui, sembra quasi un argomento taboo, la scuola non dice quasi nulla a riguardo come a relegare il compito ai genitori, che responsabilità ne ha, ma ancora una volta, dipende da famiglia e famiglia... pero anche qui, basta a paragonare con la situazione qui.
Il problema è il carattere delle persone, in base al carattere bisogna indovinare che sollecitazioni e meglio dargli o no.
Per intenderci io con le ragazze sarei stato molto sciolto (se mi fossero interessate) ma con i maschietti non lo sono, perché? Colpa dei manga e anime che vedevo in cui le coppie erano tutte etero? Non lo posso dire con certezza... ma su un bambino tutto fa brodo. E per questo che esistono i kodomo e il parental control... se poi vogliono vedere altro perché si sentono adulti... Agli inizi degli anni '90 non esisteva molta scelta sui manga da leggere e secondo me anche oggi non ci sono molti prodotti in Italia pensati per bambini, fascia lasciata in mano agli americani...
Con questo vorrei aggiungere che i manga possono essere uno stimolo per aprirsi con l'altro sesso cosa che in Giappone spesso non succede poi dall'essere sciolti a diventare sporcaccioni dipende dal carattere
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.