Icona di un'epoca, è rimasta scolpita nell'immaginario collettivo di un'intera generazione (soprattutto femminile): parlo di Candy Candy, personaggio inventato da Keiko Nagita, nota con lo pseudonimo di Kyoko Mizuki. Ora per Kappalab arriva una nuova edizione del romanzo scritto dalla Mizuki, una versione completa e definitiva che è possibile prenotare già da ora e che uscirà per Natale.
In questo libro Candy narra in prima persona l’avventurosa gioventù e svela gli inediti dettagli della propria vita adulta, aggiungendo inoltre un finale inedito alle sue avventure seguite da sempre in tutto il mondo.
Dai primi del Novecento all’avvento della Grande Guerra, Candy ricerca la felicità attraverso la speranza e la determinazione, senza mai arrendersi. Dall’infanzia presso l’accogliente Casa di Pony all’adozione da parte della facoltosa famiglia Ardlay, dall’anno scolastico trascorso nel severo istituto Saint Paul fino agli studi per diventare infermiera.
E molti sono gli amici che l'accompagnano nel lungo percorso, da Anthony, che aveva creato per lei la rosa Dolce Candy, al tenebroso aspirante attore Terence, dall’ineffabile Albert ai generosi Stair, Archie, Annie e Patty, fino all’eccentrico e misterioso benefattore, il prozio William, che la adottò senza mai palesarsi, e non ultimo il misterioso Principe della Collina, che la convinse da bambina ad affrontare la vita col sorriso sulle labbra. E, ovviamente, a lui, l’uomo con cui ha deciso infine di vivere.
In appendice, una testimonianza dell’autrice Keiko Nagita che ci racconta il percorso dell'opera, dalla genesi di Candy Candy fino alla prima pubblicazione del romanzo fuori dai confini del Sol Levante: quella italiana edita da Kappalab.
Il romanzo infatti è stato pubblicato solo in Giappone fino al dicembre 2014, anno in cui è stata editata la prima edizione estera che, per volere dell'autrice, è stata appunto quella in lingua italiana.
L’autrice ha concesso all’edizione italiana una prefazione esclusiva e ha collaborato attivamente con la casa editrice nel riportare i nomi di alcuni personaggi, foneticamente travisati nell'edizione televisiva italiana, alla loro versione originale.
La copertina del nuovo romanzo è opera di Leonardo Kun Usami, artista italo giapponese che ha lavorato con Makoto Shinkai e che noi di Animeclick abbiamo avuto l'onore di intervistare.
Purtroppo al momento per tutte le fan dell'opera sarà l'unico modo per leggere le avventure di Candy Candy: infatti dal 1997 sta andando avanti una controversia legale tra la scrittrice e la mangaka Yumiko Igarashi per la paternità esclusiva del copyright. Durante il processo Yumiko Igarashi ha sostenuto di essere lei l'autrice di Candy Candy e di aver creato le illustrazioni sulla base della sua storia.
La sentenza finale del 30 maggio 2002 ha riconosciuto Kyoko Mizuki autore e primo titolare dei diritti di Candy Candy e Yumiko Igarashi illustratore e secondo titolare dei diritti, con diritti d'autore condivisi. Ma le due donne invece di mettersi d’accordo continuano a farsi la guerra a discapito della promozione dell’opera e del merchandising.
Fonte consultata
Kappalab
In questo libro Candy narra in prima persona l’avventurosa gioventù e svela gli inediti dettagli della propria vita adulta, aggiungendo inoltre un finale inedito alle sue avventure seguite da sempre in tutto il mondo.
Dai primi del Novecento all’avvento della Grande Guerra, Candy ricerca la felicità attraverso la speranza e la determinazione, senza mai arrendersi. Dall’infanzia presso l’accogliente Casa di Pony all’adozione da parte della facoltosa famiglia Ardlay, dall’anno scolastico trascorso nel severo istituto Saint Paul fino agli studi per diventare infermiera.
E molti sono gli amici che l'accompagnano nel lungo percorso, da Anthony, che aveva creato per lei la rosa Dolce Candy, al tenebroso aspirante attore Terence, dall’ineffabile Albert ai generosi Stair, Archie, Annie e Patty, fino all’eccentrico e misterioso benefattore, il prozio William, che la adottò senza mai palesarsi, e non ultimo il misterioso Principe della Collina, che la convinse da bambina ad affrontare la vita col sorriso sulle labbra. E, ovviamente, a lui, l’uomo con cui ha deciso infine di vivere.
In appendice, una testimonianza dell’autrice Keiko Nagita che ci racconta il percorso dell'opera, dalla genesi di Candy Candy fino alla prima pubblicazione del romanzo fuori dai confini del Sol Levante: quella italiana edita da Kappalab.
Il romanzo infatti è stato pubblicato solo in Giappone fino al dicembre 2014, anno in cui è stata editata la prima edizione estera che, per volere dell'autrice, è stata appunto quella in lingua italiana.
L’autrice ha concesso all’edizione italiana una prefazione esclusiva e ha collaborato attivamente con la casa editrice nel riportare i nomi di alcuni personaggi, foneticamente travisati nell'edizione televisiva italiana, alla loro versione originale.
La copertina del nuovo romanzo è opera di Leonardo Kun Usami, artista italo giapponese che ha lavorato con Makoto Shinkai e che noi di Animeclick abbiamo avuto l'onore di intervistare.
Purtroppo al momento per tutte le fan dell'opera sarà l'unico modo per leggere le avventure di Candy Candy: infatti dal 1997 sta andando avanti una controversia legale tra la scrittrice e la mangaka Yumiko Igarashi per la paternità esclusiva del copyright. Durante il processo Yumiko Igarashi ha sostenuto di essere lei l'autrice di Candy Candy e di aver creato le illustrazioni sulla base della sua storia.
La sentenza finale del 30 maggio 2002 ha riconosciuto Kyoko Mizuki autore e primo titolare dei diritti di Candy Candy e Yumiko Igarashi illustratore e secondo titolare dei diritti, con diritti d'autore condivisi. Ma le due donne invece di mettersi d’accordo continuano a farsi la guerra a discapito della promozione dell’opera e del merchandising.
Fonte consultata
Kappalab
Da prendere assolutamente!
Il finale inedito... chissà quale sarà? Candy tornerà con Terence?
La vedo difficile, pensa che quando la Higarashi fece una mostra sui suoi lavori, le tavole di Candy mostrate sono state rinominate con un improbabile lady Paradise.
Leggendo le info sul sito dell'editore io ho capito quello. C'è sicuramente in più un'ape dice scritta dall'autrice per raccontare com'è nata la storia è com'è arrivata da noi.
Li leggerei anche io solo per curiosità, pur avendo amato molto l'anime di Candy. Invece mi piacerebbe poter leggere il manga, se mai lo ridaranno alle ristampe, ma forse sarò troppo vecchia per allora.
Spiacevole e stupida la controversia tra le due autrici, sarebbe più saggio metterci una pietra sopra, no?
Peccato, negano la loro opera alle generazioni future. Chissà, un giorno forse verrà riscoperta e loro potrebbero non esserci più.
Il problema e' che la Nagita ha davvero tutte le ragioni, perche la Igaashi si e' comportata davvero in maniera disonesta, intascandosi le royalties estere senza che la scrittrice(e creatrice del personaggio) ne sapesse niente, quindi in questa situazione e' comprensibile che non voglia far guadagnare ulteriore pecunia alla disegnatrice.
Prima come romanzo.
Guarda che neanche l'anime era esattamente Anna Karenina, era una tipica storia da romanzo di appendice piuttosto melodrammatico, alla fine la storia e' per molti sensi simili agli harmony(magari un tantino all'acqua di rose) , e' ovvio che leggendo il romanzo originale ad un occhio modeno quei meccanismi siano messi a nudo.
Quando ero piccola Candy mi era persino antipatica a causa dello pseudo-sequel proposto dalla Fabbri), ma la storia era indiscutibilmente di mio gusto, perciò non posso perderlo, soprattutto perché sono curiosa di sapere cosa accade ai comprimari!
Grazie, allora passo, quel "finale inedito" mi aveva messo il dubbio.
Intendono solo dire che vengono svelate cose che non erano state svelate nel manga, non che in questa nuova edizione si va ulteriormente avanti.
Si.
Credo che l'autrice abbia voluto soddisfare un po'tutti,ma non ha mai detto l'ultima parola su Anohito.
Che è parola neutra,Candy potrebbe non avere al fianco un uomo.
Secondo alcune interpretazioni, Anohito potrebbe essere la stessa Nagita.
Non sono completamente d'accordo.
La parte migliore di Candy Candy erano i disegni, che nell'animazione si perdono..... però credo sia un'eroina più indipendente rispetto agli Harmony,mi sembra di capire che alla fine resta sola.
O comunque, il rapporto con Albert non si può considerare come quello di fidanzato.
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