Il primo ministro Yoshihide Suga ha deciso che Tokyo e le sue tre prefetture confinanti rimarranno sotto lo stato di emergenza per altre due settimane, nella speranza di allentare la pressione sugli ospedali. Ma dietro questa mossa c'è anche la volontà di Suga di rialzare le sue quotazioni presso l'opinione pubblica, molto critica nei confronti della sua "lentezza" nel predisporre contromisure adeguate alla diffusione del virus.
Suga sperava di revocare le restrizioni il 7 marzo, ma il governatore di Tokyo aveva già fatto capire che se il governo non si fosse espresso, avrebbe lei stessa annunciato la proroga per la capitale. Così il primo ministro ha indetto in modo abbastanza improvviso una conferenza stampa per comunicare la sua intenzione di prolungare lo stato di emergenza per altre due settimane. Per il primo ministro, sarebbe stata una disfatta politica se Koike e gli altri governatori avessero preso l'iniziativa presentando prima di lui la loro richiesta di proroga.
In questo modo si potrebbe avere la fine delle restrizioni entro il 25 marzo, giorno in cui inizierà il percorso della torcia olimpica da Fukushima. Il tutto sarebbe visto di buon auspicio per queste Olimpiadi così travagliate, anche se proprio nei giorni scorsi è stato deciso che la cerimonia di apertura della staffetta si terrà senza spettatori sempre nell'ottica di prevenire la diffusione del virus. L'accesso sarà consentito solo ai partecipanti e agli invitati. Inoltre, poiché nel mondo stanno venendo alla luce sempre nuove varianti del covid, è dato quasi per certo che non sarà permesso agli spettatori stranieri di partecipare alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi.
D'altronde il governo giapponese sta cercando di rafforzare tutte le misure di monitoraggio e i controlli alle frontiere per prevenire la diffusione di queste varianti anche perché gli esperti sono concordi nel dire che le mutazioni potrebbero innescare una quarta ondata di infezioni. Già adesso casi di coronavirus dovuti a varianti sono confermati in 20 delle 47 prefetture giapponesi e nella sola Kobe il 15% dei positivi è dovuto appunto a queste mutazioni. Atsuo Hamada, esperto di malattie infettive presso la Tokyo Medical University, ha dichiarato che se una nuova ondata arrivasse prima che siano terminati gli effetti dell'ultima, il sistema sanitario rischierebbe il collasso.
Per questo motivo il governo giapponese ha aggiunto 13 nazioni (Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Nigeria, Slovacchia, Svezia, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti) all'elenco dei paesi che dovranno seguire regole di quarantena post-ingresso più severe per poter avere accesso al paese. Tutti coloro che arrivano dai paesi in elenco, siano essi giapponesi o stranieri residenti in Giappone, dovranno effettuare un tampone prima della partenza, in modo da presentare all'arrivo la prova di essere negativi.
Quindi per i primi tre giorni dovranno autoisolarsi presso strutture designate dal governo. Dopo quel periodo, dovranno sottoporsi nuovamente ai test e solo coloro che risulteranno negativi potranno autoisolarsi a casa o in un hotel di loro scelta per il resto del periodo di quarantena.
In tutto questo, vi è stato anche l'annuncio che il previsto evento Comic Market edizione 99 sarà posticipato a data da destinarsi. Vista la proroga dello stato di emergenza a Tokyo e visto che comunque sono prevedibili restrizioni sui grandi eventi ancora per molto tempo, lo staff ha deciso di rimandare, sperando di poterlo fare il prossimo inverno.
Fonti consultate:
Mainichi1
Mainichi2
TheJapanTimes1
TheJapanTimes2
AnimeNewsNetwork
Suga sperava di revocare le restrizioni il 7 marzo, ma il governatore di Tokyo aveva già fatto capire che se il governo non si fosse espresso, avrebbe lei stessa annunciato la proroga per la capitale. Così il primo ministro ha indetto in modo abbastanza improvviso una conferenza stampa per comunicare la sua intenzione di prolungare lo stato di emergenza per altre due settimane. Per il primo ministro, sarebbe stata una disfatta politica se Koike e gli altri governatori avessero preso l'iniziativa presentando prima di lui la loro richiesta di proroga.
In questo modo si potrebbe avere la fine delle restrizioni entro il 25 marzo, giorno in cui inizierà il percorso della torcia olimpica da Fukushima. Il tutto sarebbe visto di buon auspicio per queste Olimpiadi così travagliate, anche se proprio nei giorni scorsi è stato deciso che la cerimonia di apertura della staffetta si terrà senza spettatori sempre nell'ottica di prevenire la diffusione del virus. L'accesso sarà consentito solo ai partecipanti e agli invitati. Inoltre, poiché nel mondo stanno venendo alla luce sempre nuove varianti del covid, è dato quasi per certo che non sarà permesso agli spettatori stranieri di partecipare alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi.
D'altronde il governo giapponese sta cercando di rafforzare tutte le misure di monitoraggio e i controlli alle frontiere per prevenire la diffusione di queste varianti anche perché gli esperti sono concordi nel dire che le mutazioni potrebbero innescare una quarta ondata di infezioni. Già adesso casi di coronavirus dovuti a varianti sono confermati in 20 delle 47 prefetture giapponesi e nella sola Kobe il 15% dei positivi è dovuto appunto a queste mutazioni. Atsuo Hamada, esperto di malattie infettive presso la Tokyo Medical University, ha dichiarato che se una nuova ondata arrivasse prima che siano terminati gli effetti dell'ultima, il sistema sanitario rischierebbe il collasso.
Per questo motivo il governo giapponese ha aggiunto 13 nazioni (Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Nigeria, Slovacchia, Svezia, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti) all'elenco dei paesi che dovranno seguire regole di quarantena post-ingresso più severe per poter avere accesso al paese. Tutti coloro che arrivano dai paesi in elenco, siano essi giapponesi o stranieri residenti in Giappone, dovranno effettuare un tampone prima della partenza, in modo da presentare all'arrivo la prova di essere negativi.
Quindi per i primi tre giorni dovranno autoisolarsi presso strutture designate dal governo. Dopo quel periodo, dovranno sottoporsi nuovamente ai test e solo coloro che risulteranno negativi potranno autoisolarsi a casa o in un hotel di loro scelta per il resto del periodo di quarantena.
In tutto questo, vi è stato anche l'annuncio che il previsto evento Comic Market edizione 99 sarà posticipato a data da destinarsi. Vista la proroga dello stato di emergenza a Tokyo e visto che comunque sono prevedibili restrizioni sui grandi eventi ancora per molto tempo, lo staff ha deciso di rimandare, sperando di poterlo fare il prossimo inverno.
Fonti consultate:
Mainichi1
Mainichi2
TheJapanTimes1
TheJapanTimes2
AnimeNewsNetwork
(Sì, quando ho iniziato a programmare tutto, 9 mesi fa, pensavo che entro Maggio sarebbe stato tutto nei limiti di potersi spostare almeno con la mascherina. Sono stata una stolta).
Io intanto mi auguro che quest'estate potrò seguirmi i giochi olimpici.
Sara' una celebrazione molto triste ed apatica, contando che molti atleti non potranno venire perche' i loro paesi sono nel bel mezzo della pandemia(In Brasile c'e' un vero e proprio disastro), ormai sembra che sia solo un fatto di puro denaro,
L'importante è che fanno uscire i vari manga
Per loro sarà un'altra sciagura.
Purtroppo se fosse saltata avrebbero perso il giro (ci sono altre nazioni in coda, non si può ritentare con la stessa fra qualche anno, almeno credo) e comunque le spese sono state sostenute. Così almeno permettono i giochi e magari rientrano di qualche spesa.
Per me il problema è che questi eventi sportivi costano sempre troppo per una città e non sempre i soldi vengono spese per migliorie durature alle infrastrutture (guardiamo le varie olimpiadi, o gli expo). Adesso non ho idea se queste spese siano sostenute unicamente da chi ospita oppure se ci sia un contributo anche da i partecipanti, però rimangono pur sempre spese difficilimente sostenibili e giustificabili.
Quello che comunque mi fa strano è come, con i bassi numeri d'infezione che attestano, rischino il collasso del sistema sanitario se dovessero aumentare i contagi...
Più che altro, mi chiedo se fanno distinzione tra residenti e turisti. Perché, che differenza c'è tra un, per esempio, italiano che non è uscito dal Giappone sin dal, diciamo, 2018, e un giapponese che altrettanto non ha viaggiato all'estero, e un giapponese che è appena tornato dall'estero, terminando gli studi, e appena uscito dalla quarantena?
È assurdo.
Il Brasile è messo meglio per quanto riguarda le vaccinazioni. Probabilmente arriveranno alla quota di immunità molto più rapidamente. E sarà sotto quel punto di vista che si valuterà chi potrà partecipare ai giochi olimpici. Sicuramente non ci sarà la folla di spettatori come nelle edizioni precedenti.. ma come dici tu, sono più importanti i partecipanti. Speriamo che ci potranno essere in tanti e da tanti paesi
Akira l'aveva predetto...
Eheh, diciamo che a livello di interesse è così anche per me
Però non è che mi creino qualche problema, gli darei forse meno risalto e soprattutto meno investimento emotivo. Alla fine gli sportivi hanno un loro sogno di tutto rispetto e hanno fatto grandi sforzi, però lascerei da parte tutta la questione di rappresentazione della nazione di origine (dato che ognuno è per se, non ci si può vantare solo perché una persona con cui non abbiamo nulla a che fare ma è della nostra stessa nazione vice qualcosa) e l'enorme copertura mediatica andrebbe ridimensionata. Andrebbero però rese più sostenibili a livello di costi, alla fine conta lo sport, il resto è contorno.
Maggio in effetti sarebbe dura, ma io confido entro l'estate che qualcosa possa cambiare...tutto dipende dallo stato delle vaccinazioni in Italia (e in Giappone che dicono, dicono eh, faranno tutta la popolazione entro la prima metà del 2021) e se il Giappone permetterà alle persone vaccinate di entrare e non farsi i 14 gg di quarantena...
Veramente no anzi, probabilmente no visto che la raccolta dei dati è particolarmente inefficace in quanto tiene conto unicamente della quota " civilizzata" del Paese escludendo tutta la popolazione delle favelas ( e parliamo di milioni di individui ). Inoltre il vaccino ( tra le tante cose ) è un'altra battaglia tra il presidente ed i governatori con il primo che sta fomentando la frangia No-vax e combattendo attivamente gli sforzi dei governatori a lui avversari ( principalmente quello di San Paolo suo possibile avversario nelle prossime elezioni ).
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.