Di recente, il regista Taiki Nishimura (Mobile Suit Gundam Seed Destiny, Boruto: Naruto Next Generations) è intervenuto con un tweet pubblicato sul suo profilo, in cui punta il dito contro alcune criticità presenti ancora oggi nell'industria degli anime, manifestando il desiderio di rettificare gli abusi che avvengono all'interno di questo mondo.
"Quando ho detto agli avvocati che il mio lavoro sugli anime non prevedeva un contratto, sono rimasti tutti scioccati", ha spiegato il regista. "Voglio fare del mio meglio per aiutare a raddrizzare questa industria così piena di molestie sessuali e abusi di potere. Facendolo potrei perdere il lavoro (sorride). Voglio rettificare questi problemi con l'aiuto della Directors Guild of Japan".
Nishimura fa parte della Directors Guild of Japan, un'organizzazione sindacale che si batte in difesa dei diritti dei registi cinematografici in Giappone, con l'obiettivo di "stabilire e proteggere la libertà di espressione, migliorare lo status dei registi e rafforzare i vari diritti dei suoi membri".
Nel 2017 Nishimura aveva dichiarato che le sue entrate mensili erano pari a 100.000 yen (circa 750 euro) per ogni progetto a cui lavorava.
Fonte Consultata:
Anime News Network
弁護士の方にアニメ仕事に契約書がないと言うと、みんな驚く。セクハラ、パワハラ、それらが蔓延するアニメ業界を、なんとか真っ当な業界にする努力をしたい。そうすると、干されたりするんだよね(苦笑)映画監督協会などの協力を得て、是正していきたい。
— 西村大樹 (@taiki_nishimura) May 23, 2021
"Quando ho detto agli avvocati che il mio lavoro sugli anime non prevedeva un contratto, sono rimasti tutti scioccati", ha spiegato il regista. "Voglio fare del mio meglio per aiutare a raddrizzare questa industria così piena di molestie sessuali e abusi di potere. Facendolo potrei perdere il lavoro (sorride). Voglio rettificare questi problemi con l'aiuto della Directors Guild of Japan".
Nishimura fa parte della Directors Guild of Japan, un'organizzazione sindacale che si batte in difesa dei diritti dei registi cinematografici in Giappone, con l'obiettivo di "stabilire e proteggere la libertà di espressione, migliorare lo status dei registi e rafforzare i vari diritti dei suoi membri".
Nel 2017 Nishimura aveva dichiarato che le sue entrate mensili erano pari a 100.000 yen (circa 750 euro) per ogni progetto a cui lavorava.
Fonte Consultata:
Anime News Network
L'alternativa quale sarebbe?
Ho capito, volevo sapere che alternativa proponevate
Io nemmeno la conosco bene, come potrei formarmi un'opinione concreta? Posso parlare per l'Italia ma non per altre nazioni.
a voler fare i sindacalisti, c'è una cosa chiamata sciopero.
io poi vorrei anche capire: cosa fanno di altro lavoro questi? cioè, stando al fatto che nel 2017 prendeva 750€, ok metti che lavori un anno, a un anime. e sei regista? ora, anche qui in italia si fai varie robe ma un regista medio non prende 750, dai, santi numi.
C'è un pezzo che manca, secondo me.
Dei sindacati, preferibilmente non come quelli italiani.
Una paga da miseria...
Se questo poi porterà a meno anime o studi che chiudono pazienza, tanto di anime ne escono già a palate (quanti poi sono davvero degni nota? 1/3 del totale forse ad essere generosi?) e se uno studio per andare avanti deve basarsi sulla schiavitù comunque non ha futuro.
Infatti.
Ed è così dappertutto.
Walt Disney ha chiuso i negozi di tutta Europa, non perché in perdita,ma perché punta tutto sul commercio online.
Sono felice di non aver mai comprato dalla Disney (è una battuta basata sul paradosso,capitemi...>_<)
- meno ore di lavoro
- stipendi più alti
- creazione di sindacati
- evitare che la cina si compri l'industria degli anime
- meno prodotti, meglio se di qualità maggiore.
Ci sono tantissimi problemi nell'industria degli anime giapponesi, non è che schioccando le dita si risolveranno. Ma la scaletta che ho messo giù è da dove partirei per aprire una discussione.
Io questo odio per disney perchè ha chiuso i negozi non lo capisco. Non stiamo parlando di fabbriche enormi, ma di normali negozi che verranno rimpiazzati da altri nel giro di poco.
:(
Mai detto che la odio.
Tra black company e concetti che rendono ancora plausibile la possibilità di morire letteralmente sul posto di lavoro, molestie sessuali e abusi di potere diventano quasi costume.
Non mi piace Disney Company per il trattamento dei dipendenti e per la piega politically correct dei film,ma non vuol dire che"odio"l'azienda.
Questo però vorrebbe dire anche prezzi più alti per gli anime, bisognerebbe anche smettere di scroccare con lo streaming illegale e iniziare a pretendere versioni fisiche
Premesso questo, la situazione è migliorata notevolmente e oggi tra Netflix, Prime Video e VVVVID ci sono tantissimi modi per guardare le serie legalmente. Qualcosa rimane sempre fuori ma abbiamo fatto passi avanti.
Una volta al mese c'è qualche animatore che si lamenta della situazione su twitter, ma in giappone di scioperi non ne vedo, secondo me stiamo prendendo troppo sul serio dei casi isolati
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