Nelle sale cinematografiche italiane arriverà presto la pellicola animata Josée, la Tigre e i Pesci dello Studio Bones, grazie ad Anime Factory: il 27-28-29 settembre faremo quindi la conoscenza di Josée e Tsuneo... ma non solo.
L'autrice del racconto breve da cui è tratto il film, infatti, è Seiko Tanabe, prolifica e pluri-premiata scrittrice nativa della città di Osaka: nelle sue opere l'autrice fa affluire la cultura e le tradizioni del Kansai, usando persino il dialetto di Osaka, e la storia di Josée non fa eccezione.
"La tigre", ovvero lo zoo di Tennoji
Riprendendo la linea Tanimachi della metro alla fermata Shitennoji-mae Yuhigaoka, si può arrivare al principale snodo meridionale di treni e metro della città, ovvero la stazione di Tennoji: scendendo qui ci si può dirigere a Ten-Shiba, un enorme parco che, in maniera non dissimile a ciò che avviene nella zona di Ueno a Tokyo, circoscrive un'area ampia di importanza anche storica.
Il parco è un'area adibita al tempo libero, ma include anche diverse strutture da visitare.
Nel film, questo è il luogo in cui Josée e Tsuneo giocano con le bolle giganti.
Attraverso il nuovo accesso di Ten-Shiba si può accedere allo zoo di Tennoji... per andare a cercare la "tigre" che da' parte del suo titolo al film.
Purtroppo la tigre siberiana di nome Senichi che Josée e Tsuneo hanno visto è deceduta lo scorso 13 marzo; una giovane tigre di nome Fu è arrivata per sostituirla dalla prefettura di Akita, ma al mese di giugno 2021 l'esemplare ancora non riusciva a farsi vedere in pubblico perché intimidito dal nuovo ambiente, cui serve tempo per abituarsi.
Sembra quasi un paradosso, oppure una curiosa similarità: per Josée non vi è nulla al mondo che sia più spaventoso delle tigri, ma anche quest'ultime possono essere spaventate a loro volta da ciò che le circonda.
In questa scena del film compare anche l'Abeno Harukas, il grattacielo residenziale più elevato di tutto il Giappone, segno distintivo della zona. Vi appare però anche lo spettacolare incrocio con passaggio pedonale sopraelevato circolare che lo caratterizza, che collega la stazione di Tennoji con i complessi commerciali MIO e Q's Mall.
Quest'ultimo reca all'ingresso anche un'illustrazione/messaggio della celeberrima artista Yayoi Kusama:
Lo Shinsekai, ovvero il 'nuovo mondo'
E' sufficiente una passeggiata di pochi minuti per transitare dallo zoo alla torre Tsutenkaku, simbolo di Osaka e del quartiere di Shin-Sekai (letteralmente 'nuovo mondo') costruito all'inizio del '900 per rispondere al boom industriale.
La Tsutenkaku è più tozza e meno esteticamente attraente della Tokyo Tower della capitale, ma le è precedente di qualche anno e le due sono per la verità sorelle, poiché create dall'architetto e designer Tachu Naito assieme a quelle delle città di Nagoya, Sapporo e Beppu.
Dalla torre si dipanano tre vie a raggiera in direzione nord-nordest, tutte e tre caratterizzate all'ingresso dello 'shotengai' (via commerciale) da un arco con la menzione "Shinsekai"), come appare anche in un successivo frammento del film.
E' una zona, questa, in cui è facilissimo perdersi per... gustare le leccornie tipiche di Osaka, come le polpettine di polipo takoyaki o la frittura panata kushikatsu.
D'altronde il motto della città è 'kuidaore', ovvero 'mangia fino a scoppiare'!
Il menu Pudding Royale del Classic Café Do Re Mi
Ai piedi della torre si trova il Classic Café Do Re Mi, che nel film viene preso a modello per il café dove la nonna di Josée, Chidu, si incontra con un assistente sociale.
Si tratta di un cafè in effetti storico, fondato nel 1967, che conserva intatta la sua antica aria retrò Showa del secolo scorso.
La signora Chidu nel film ordina il Pudding Royale prezzato a 900 Yen, ovvero 7 euro circa, colorato e "kawaii", servito direttamente da camerieri che sono gentleman di altri tempi.
Vedere il mare
Il viaggio riprende dalla stazione di Ebisucho con la linea Sakaisuji diretta a Tengachaya: qui la metro si collega alla linea ferroviaria Nankai, e questo è il luogo preso a modello per la stazione da cui Josée e Tsuneo partono per andare a vedere il mare.
Il passaggio a livello lì vicino è invece dove Josée chiede a Tsuneo di portarla al mare; la linea Nankai si incrocia qui con la Hankai, autostrada che corre a sud. I dintorni e vicoli della zona recano il gusto del Giappone retrò.
L'Ocean Stage a Namba
Riprendendo il treno a Tengachaya per dirigersi alla stazione di Dobutsuen-mae, ci si può trasferire sulla linea Midosuji e arrivare alla stazione di Namba, nel cuore della città di Osaka.
Qui si può trovare l'Ocean Stage, che sembra esattamente il negozio di attrezzatura per sub dove Tsuneo lavora: lo si può vedere sotto i binari sopraelevati della Nankai, nel centro commerciale Namba EKIKAN.
Gli elaborati dettagli del negozio vengono ripresi con una fedeltà impressionante nel film animato: all'interno, poi, ci sono istruttori affascinanti proprio come Tsuneo e Hayato nel film.
Perdersi nel cuore di Osaka
Il prossimo obiettivo è il Namba Parks: è stato sviluppato sull'ex struttura del demolito Osaka Stadium, dall'architetto americano Jon Jerde di stanza a Venice, a Los Angeles, che ha curato tra l'altro anche i progetti dei celebri centri commerciali di Canal City ad Hakata, a Fukuoka, e di Roppongi Hills a Tokyo.
Il Namba Parks Garden è uno dei luoghi dove gli osakensi amano rilassarsi, potendo godere di un parco che si estende su più di otto livelli comprensivi di giardini a ben vedere "pensili".
Una sorta di oasi cittadina dove, all'occorrenza, ci si può anche divertire a fare shopping.
Poi, una breve camminata conduce all'ampio ponte Fukari-bashi sul fiume Dotonbori che affianca la Yotsubashi Avenue: si tratta di uno dei tanti ponti sul fiume di questa zona, che viene citato anche nell'opera originale della Tanabe.
E' una zona perfetta per un appuntamento grazie ai suoi bei ristoranti, ma anche per i concerti e altri eventi grazie alla Minatomachi River Place, un edificio ottagonale che ospita il Namba Hatch, e il ponte sospeso Ukiniwa-bashi dotato di panchine e tanto verde, che Josée e Tsuneo ammirano insieme:
Una crèpe ad Ame-mura
Giunti infine ad Amemura, contrazione delle parole Amerika e Mura (villaggio) che lo compongono e contraddistinguono quest'area trendy della città, la fermata è presso l'Asahi Plaza Shinsaibashi dove Josée ha assaggiato la sua prima crèpe.
Nel film viene rappresentato in maniera leggermente diversa perché vi è presente un camioncino con il cibo.
E, a prescindere dalla merenda, il quartiere deve essere sembrato insopprimibilmente stimolante per un'artista come Josée: qui, parallelamente alla Takeshita Street di Tokyo, vi è l'origine della cultura giovanile nel Kansai, con oltre 2.500 negozi e persino una replica della statua della Libertà, se guarderete per bene verso l'alto!
"I pesci", all'acquario Kaiyukan
La linea Midosuji è utilissima per transitare da Shinsaibashi fino alla stazione di Hommachi: si tratta di una sola fermata, dopo la quale si può passare alla linea Chuo fino alla stazione di Osakako, vicina all'acquario Kaiyukan, nostra meta.
Quando l'acquario aprì i battenti nel 1990 era il più grande del mondo, e a tutt'oggi rimane uno dei più vasti e imponenti. La struttura è stata delineata dal celebre architetto statunitense Peter Chermayeff e ospita circa 620 specie e 30.000 creature.
Facile capire perché, tra tante specie, l'attenzione venga catturata quasi inesorabilmente dallo squalo balena, impressionante di nome e di fatto. Anche Tsuneo e Josée lo ammirano:
Nel film vi è una scena in cui Josée sembra quasi fluttuare tra l'aria e l'acqua, che ricrea il concetto del suo desiderio di potersi muovere liberamente, così come i suoi sentimenti nei confronti dell'abilità di Tsuneo di immergersi in mare a suo piacimento.
In effetti, anche nel visitare l'acquario di Osaka si ritrova una sensazione simile, come se si fosse circondati dai pesci e dal loro ambiente marino.
In occasione del giorno del rilascio del film in Giappone, ovvero lo scorso 25 dicembre 2020, all'acquario si è svolto un evento di cui possiamo vedere traccia nel seguente opuscolo originale:
Il carillon e poi su, nel cielo
Terminata la visita all'acquario, si può risalire sulla linea Chuo per la stazione di Hommachi, quindi verso la stazione di Umeda attraverso la linea Midosuji. L'obiettivo è la Carillon Plaza, un popolare luogo di ritrovo per le persone nell'ambito di Osaka Station City, sorta di "cittadella commerciale" che riunisce gli edifici di più linee ferroviarie.
La veduta dalla ruota è spettacolare, perché Osaka si stende letteralmente ai nostri piedi. Ad est si può scorgere il castello, a ovest si può notare invece la baia con il porto e l'acquario, mentre proprio davanti a noi si vedono vari edifici del quartiere di Umeda.
Che cosa avrà pensato Josée della città, nell'osservarla da quest'angolazione peculiare e dall'altezza di 106 metri sul livello del mare?
Quando si attraversa il ponte pedonale di fronte all'Hep Five, invece, sulla sinistra si trova la piazza Hankyu Sun Square, con un monumento le cui lettere formano il nome 'Umeda' sia in caratteri occidentali che giapponesi.
Dai colori dell'autunno ai fiori di ciliegio
L'ultima tappa è il parco di Kema Sakuranomiya lungo il fiume Okawa, cui si arriva velocemente a piedi riprendendo la linea Tanimachi della metropolitana dalla stazione di Higashi-Umeda sino a Temmabashi.
Josée e Tsuneo ci vanno in autunno, ma la ragazza racconta di come i petali creino una pioggia rosata in primavera.
Effettivamente, il parco è una delle località più apprezzate di Osaka in cui poter festeggiare l'hanami, ovvero la fioritura dei ciliegi, grazie ai suoi 4.800 alberi allineati lungo il fiume.
I suoi fiori vengono ripresi anche in un'altra scena del film, che risulta così particolarmente emozionante.
E poi, e poi... c'è ancora molto di Osaka, tra un frammento di film e l'altro:
Catena di supermercati Tamade
Da sempre città di abili commercianti, Osaka non dimentica mai di guardare con un occhio al portafoglio. Non è un mistero né una sorpresa, quindi, che la catena di supermercati discount Tamade che ha per simbolo un girasole sia nata e fiorita proprio qui: potevamo farcela scappare in questo film?
Facile adocchiare Tsuneo addentrarsi in un supermercato di questa catena , riconoscibilissimi grazie ai colori sgargianti delle loro insegne esterne ma anche alle strutture interne estremamente variopinte. Essendo caratteristici di Osaka, si trovano in questa città e a Kobe, facendone un ulteriore tratto distintivo.
Luminarie natalizie di Midosuji
È la strada simbolo di Osaka, che l'attraversa partendo da Umeda a nord e arrivando fino a Namba a sud, attraversando Dotonbori e Shinsaibashi: nel periodo natalizio, gli oltre quattro chilometri alberati di questo lungo percorso vengono illuminati attraverso luci che creano uno spettacolo davvero d'effetto.
E' tra le vie più lunghe al mondo in tal senso, e ciò rende obbligata e nondimeno romantica una passeggiata serale o notturna da queste parti.
Dotonbori
L'icona delle icone della città, in effetti, non poteva mancare.
E infatti nel film vi è un'apparizione del celeberrimo uomo della Glico, l'insegna pubblicitaria tra le più ricercate e fotografate al mondo.
Sembra Osaka... ma non lo è!
Alcuni luoghi che nel film vengono mostrati come se appartenessero alla capitale, in realtà sono stati modellati riprendendo e "importando" in maniera fittizia strutture di cittadine o aree limitrofe al centro città. Vediamo insieme di quali si tratta:
Dipartimento di bio-scienze, Università di Osaka
Tsuneo è un laureando in biologia marina.
Per l'edificio dell'università ritratto nel film si è utilizzato come riferimento il campus Suita dell'Università di Osaka sulle colline di Senri. Ci si arriva in 30 minuti circa di tragitto in treno verso nord, prendendo la linea Hankyu-Kyoto alla stazione di Umeda, fino alla stazione di Kita-Senri, quindi camminando per un quarto d'ora circa sino al campus.
Suma Seaside Park
La costa in cui Josée e Tsuneo vedono il mare non è modellata su una spiaggia di Osaka bensì sulla struttura del Suma Kaihin Park di Kobe, che si trova all'incirca a un'ora di treno dalla stazione di Osaka. E' una zona popolare e affollata di bagnanti d'estate, mentre appare più svuotata nel film trattandosi del periodo di fine estate e d'autunno.
Fiume Tamagushi
Anche la zona utilizzata come modello per la casa di Josée si trova fuori Osaka, lungo il fiume Tamagushi, che attraversa la parte orientale della cittadina di Yao.
Di questa zona sono celebri i tunnel con i fiori di ciliegio che ricadono sul fiume nel periodo primaverile.
Biblioteca della città di Mino
Per Josée la biblioteca diviene un luogo importante per svariati motivi, non ultimo la presenza dell'amica Kana. Il film delinea su Osaka un luogo fittizio, i cui esterni ed interni si possono rinvenire nella biblioteca centrale della città di Mino.
Famosa per le sue cascate e per il tempio buddhista millenario Katsuō-ji che conserva un'ampia collezione di bambole daruma, questa cittadina ha dato i natali anche all'idol degli idol, ovvero la celebrità Takuya Kimura, nonché al versatile attore Masaki Suda.
Finisce qui?
Non esattamente: nel video promozionale della Osaka Metro vediamo ad esempio l'albero dell'acqua, ovvero lo Izumi-no-Hiroba Plaza nella piazzetta del centro commerciale sotterraneo della stazione di Osaka:
In Giappone i fan dell'opera hanno inoltre potuto adottare tessere personalizzate della Metro di Osaka, con le effigi dei protagonisti del film in due diverse varianti:
Per un turista, infatti, può risultare particolarmente utile sfruttare il pass giornaliero "Enjoy Eco Card" che per ventiquattro ore da' accesso a corse illimitate sulla metropolitana di Osaka.
Nel film è possibile scorgere anche un'implicita pubblicità alla Osaka Metro in una scena con Josée e Tsuneo:
Osaka è, a tutti gli effetti, una continua sorpresa.
Agli occhi di chi già la conosce o la da' per scontata, il tour di scoperta "del mondo" che Josée fa con Tsuneo può senz'altro riuscire a far vedere la capitale dell'ovest con occhi nuovi, diversi e curiosi.
Risultando anche, perché no, non meno magnifica di altri bellissimi scorci e paesaggi che il Giappone sa regalare anche nella quotidianità di tutti i giorni.
Riepilogo dei luoghi:
Aizen-zaka
[Accesso] 3 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione Shitennoji-mae Yuhigaoka
Tennoji Park - Area Tenshiba
[Accesso] 1 minuto a piedi dall'uscita 19 della stazione di Tennoji.
Oppure 8 minuti a piedi dall'uscita 2 della stazione di Abeno.
Zoo di Osaka a Tennoji
[Accesso] 5 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Dobutsuen-mae.
Oppure 5 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione di Tennoji, o 7 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Ebisucho.
[Orari] 9:30-17:00 (ultimo ingresso alle 16:00), chiuso di lunedì e tra il 29 dicembre e l'1 gennaio. Durante i sabati, le domeniche e le festività tra maggio e settembre l'orario si estende fino alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00)
Classic Café Do Re Mi
[Accesso] 3 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Ebisucho
[Orari] 8:00 – 22:30 (ultima ordinazione alle 22:00). Chiuso il martedì
Negozio di attrezzature per immersioni Ocean Stage
[Accesso] circa 10 minuti a piedi dall'uscita 4 della stazione di Namba
[Orari] 12:00 - 20:00. Chiuso il martedì.
Namba Parks
[Accesso] circa 7 minuti a piedi dall'uscita 4 della stazione di Namba
America-mura
[Accesso] circa 3 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione di Yotsubashi. Oppure circa 5 minuti a piedi dall'uscita 7 della stazione di Shinsaibashi, o 9 minuti a piedi dall'uscita 25 della stazione di Namba
[Orari] variabili a seconda dei negozi, così come i turni di chiusura.
Acquario Kaiyukan di Osaka
[Accesso] circa 7 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Osakako
[Orari] 10:00 - 20:00 (ultimo accesso alle 19:00). Chiuso durante alcune festività.
Ruota panoramica dell'HEP FIVE
[Accesso] circa 6 minuti a piedi dall'uscita 6 della stazione di Umeda. Oppure 6 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Higashi-Umeda, oppure 11 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Nishi-Umeda
[Orari] 11:00-22:45. Chiuso durante alcune festività
Parco di Kema Sakuranomiya
[Accesso] circa 3 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Temmabashi
Campus Suita dell'Università di Osaka
[Accesso] 30 minuti di treno dalla stazione di Umeda-Osaka alla stazione di Kitasenri, 15 minuti a piedi fino al campus.
Fiume Tamagushi a Yao
[Accesso] 5 minuti a piedi dalla stazione di Kawachi-Yamamoto, a 35 minuti di treno e metro dalla stazione di Tennoji, attraverso la metro circolare di Osaka prima e la linea ferroviaria Kintetsu-Osaka.
Biblioteca della città di Mino
[Accesso] A 15 km dal centro di Osaka. Ci si può arrivare in 30 minuti di treno da Umeda tramite la Hankyu Railway.
Oppure a un'ora e un quarto di tragitto con la linea Midosuji da Osaka Station verso nord.
Luminarie natalizie di Midosuji
[Accesso] A 3 minuti a piedi dalla stazione metro di Shinsaibashi,
oppure 6 minuti a piedi dalla stazione metro di Namba, arrivando da sud; o ancora, 5 minuti a piedi dalla stazione di Umeda, se si arriva da nord.
Oppure 3 minuti a piedi dalla stazione Osaka-Namba delle linee Kintetsu e Hanshin; 1 minuto a piedi dalla stazione ferroviaria di Oebashi, con la linea Nakanoshima delle ferrovie Keihan.
Dotonbori
[Accesso] A 3 minuti a piedi dalla stazione di Namba
Fonti consultate:
Metronine I, II
Sito ufficiale giapponese di Josée, la tigre e i pesci I, II
Sito web Osaka Metro I, II
Sito web acquario di Osaka
YouTube
L'autrice del racconto breve da cui è tratto il film, infatti, è Seiko Tanabe, prolifica e pluri-premiata scrittrice nativa della città di Osaka: nelle sue opere l'autrice fa affluire la cultura e le tradizioni del Kansai, usando persino il dialetto di Osaka, e la storia di Josée non fa eccezione.
Nella trasposizione animata, in particolare, si ha modo di vedere con i propri occhi il mondo che la protagonista scopre muovendosi accanto a Tsuneo, e si tratta proprio della capitale del Kansai, minuziosamente riprodotta in tanti luoghi e dettagli; con la sempre maggiore popolarità dei film d'animazione dello Studio Ghibli e di Makoto Shinkai, l'attenzione al particolare e al fotorealismo si è fatta via via più certosina.
E' curioso osservare inoltre come la pellicola sembri quasi ignorare, forse proprio volutamente, i simboli più classici della città come il trafficato canale di Dotonbori, il castello e la torre Tsutenkaku; quasi a voler segnalare che Osaka non si riduce solamente a tali icone, e offre invece anche molto altro da scoprire e raccontare.
Eccoci quindi a fare un viaggio virtuale seguendo le varie location che appaiono nel film, che ripercorriamo proprio nell'ordine delle tematiche proposte nel titolo, ovvero "Josée", "la tigre" e "i pesci":
"Josée", ovvero l'incontro
Che la città di Osaka sia legata a filo strettissimo con le vicende di Josée e Tsuneo l'osserviamo fin da subito: nella lingua giapponese "Osaka" si scrive infatti con i caratteri di 'grande pendio', e la zona di Tennoji, nella nella parte meridionale della città, è conosciuta per i suoi tanti templi e per i sette celebri pendii, con i caratteristici selciati ondulati.
Il primo incontro di Josée e Tsuneo avviene su uno di questi, la discesa dalla collina di Aizenzaka.
Ci si può facilmente arrivare camminando per circa 3 minuti dalla stazione di Yuhigaoka, fermata Shitennoji-mae, della linea Tanimachi della metropolitana di Osaka.
Nel tempio Aizen-do o Shoman-in, collocato sulla cima della collina, viene venerata proprio la dea che favorisce gli incontri; la pagoda del tempio è la più antica struttura esistente nella città di Osaka, risalente all'anno 593 e ricostruita dal condottiero Toyotomi Hideyoshi nel 1597 dopo essere stata distrutta in guerra.
Credits della fotografia: 663highland, CC BY-SA 3.0
Trattandosi di una salita ripida verso la collina, e viceversa ripida discesa, è facile intuire come la carrozzina di Josée si rovesci e la protagonista rovini a terra, benché il fatale incontro con Tsuneo faccia sì che lui capiti di lì, di ritorno dal lavoro, proprio al momento giusto per soccorrerla, ricevendo una sequela di improperi per tutta risposta.
E' curioso osservare inoltre come la pellicola sembri quasi ignorare, forse proprio volutamente, i simboli più classici della città come il trafficato canale di Dotonbori, il castello e la torre Tsutenkaku; quasi a voler segnalare che Osaka non si riduce solamente a tali icone, e offre invece anche molto altro da scoprire e raccontare.
Eccoci quindi a fare un viaggio virtuale seguendo le varie location che appaiono nel film, che ripercorriamo proprio nell'ordine delle tematiche proposte nel titolo, ovvero "Josée", "la tigre" e "i pesci":
Lo studente universitario Tsuneo una mattina incontra una vecchia che spinge una enorme carrozzina: dentro c’è Kimiko, una ragazza colpita da paralisi cerebrale incapace di muovere le gambe. Tsuneo finisce per seguirle nella squallida abitazione che condividono, e nonostante il guscio in cui Kimiko sembra essersi rinchiusa, comincerà a farsi vivo sempre più spesso.
"Josée", ovvero l'incontro
Che la città di Osaka sia legata a filo strettissimo con le vicende di Josée e Tsuneo l'osserviamo fin da subito: nella lingua giapponese "Osaka" si scrive infatti con i caratteri di 'grande pendio', e la zona di Tennoji, nella nella parte meridionale della città, è conosciuta per i suoi tanti templi e per i sette celebri pendii, con i caratteristici selciati ondulati.
Il primo incontro di Josée e Tsuneo avviene su uno di questi, la discesa dalla collina di Aizenzaka.
Ci si può facilmente arrivare camminando per circa 3 minuti dalla stazione di Yuhigaoka, fermata Shitennoji-mae, della linea Tanimachi della metropolitana di Osaka.
Nel tempio Aizen-do o Shoman-in, collocato sulla cima della collina, viene venerata proprio la dea che favorisce gli incontri; la pagoda del tempio è la più antica struttura esistente nella città di Osaka, risalente all'anno 593 e ricostruita dal condottiero Toyotomi Hideyoshi nel 1597 dopo essere stata distrutta in guerra.
Credits della fotografia: 663highland, CC BY-SA 3.0
Trattandosi di una salita ripida verso la collina, e viceversa ripida discesa, è facile intuire come la carrozzina di Josée si rovesci e la protagonista rovini a terra, benché il fatale incontro con Tsuneo faccia sì che lui capiti di lì, di ritorno dal lavoro, proprio al momento giusto per soccorrerla, ricevendo una sequela di improperi per tutta risposta.
"La tigre", ovvero lo zoo di Tennoji
Riprendendo la linea Tanimachi della metro alla fermata Shitennoji-mae Yuhigaoka, si può arrivare al principale snodo meridionale di treni e metro della città, ovvero la stazione di Tennoji: scendendo qui ci si può dirigere a Ten-Shiba, un enorme parco che, in maniera non dissimile a ciò che avviene nella zona di Ueno a Tokyo, circoscrive un'area ampia di importanza anche storica.
Il parco è un'area adibita al tempo libero, ma include anche diverse strutture da visitare.
Nel film, questo è il luogo in cui Josée e Tsuneo giocano con le bolle giganti.
Attraverso il nuovo accesso di Ten-Shiba si può accedere allo zoo di Tennoji... per andare a cercare la "tigre" che da' parte del suo titolo al film.
Purtroppo la tigre siberiana di nome Senichi che Josée e Tsuneo hanno visto è deceduta lo scorso 13 marzo; una giovane tigre di nome Fu è arrivata per sostituirla dalla prefettura di Akita, ma al mese di giugno 2021 l'esemplare ancora non riusciva a farsi vedere in pubblico perché intimidito dal nuovo ambiente, cui serve tempo per abituarsi.
Sembra quasi un paradosso, oppure una curiosa similarità: per Josée non vi è nulla al mondo che sia più spaventoso delle tigri, ma anche quest'ultime possono essere spaventate a loro volta da ciò che le circonda.
In questa scena del film compare anche l'Abeno Harukas, il grattacielo residenziale più elevato di tutto il Giappone, segno distintivo della zona. Vi appare però anche lo spettacolare incrocio con passaggio pedonale sopraelevato circolare che lo caratterizza, che collega la stazione di Tennoji con i complessi commerciali MIO e Q's Mall.
Quest'ultimo reca all'ingresso anche un'illustrazione/messaggio della celeberrima artista Yayoi Kusama:
Lo Shinsekai, ovvero il 'nuovo mondo'
E' sufficiente una passeggiata di pochi minuti per transitare dallo zoo alla torre Tsutenkaku, simbolo di Osaka e del quartiere di Shin-Sekai (letteralmente 'nuovo mondo') costruito all'inizio del '900 per rispondere al boom industriale.
La Tsutenkaku è più tozza e meno esteticamente attraente della Tokyo Tower della capitale, ma le è precedente di qualche anno e le due sono per la verità sorelle, poiché create dall'architetto e designer Tachu Naito assieme a quelle delle città di Nagoya, Sapporo e Beppu.
Dalla torre si dipanano tre vie a raggiera in direzione nord-nordest, tutte e tre caratterizzate all'ingresso dello 'shotengai' (via commerciale) da un arco con la menzione "Shinsekai"), come appare anche in un successivo frammento del film.
E' una zona, questa, in cui è facilissimo perdersi per... gustare le leccornie tipiche di Osaka, come le polpettine di polipo takoyaki o la frittura panata kushikatsu.
D'altronde il motto della città è 'kuidaore', ovvero 'mangia fino a scoppiare'!
Il menu Pudding Royale del Classic Café Do Re Mi
Ai piedi della torre si trova il Classic Café Do Re Mi, che nel film viene preso a modello per il café dove la nonna di Josée, Chidu, si incontra con un assistente sociale.
Si tratta di un cafè in effetti storico, fondato nel 1967, che conserva intatta la sua antica aria retrò Showa del secolo scorso.
La signora Chidu nel film ordina il Pudding Royale prezzato a 900 Yen, ovvero 7 euro circa, colorato e "kawaii", servito direttamente da camerieri che sono gentleman di altri tempi.
Vedere il mare
Il viaggio riprende dalla stazione di Ebisucho con la linea Sakaisuji diretta a Tengachaya: qui la metro si collega alla linea ferroviaria Nankai, e questo è il luogo preso a modello per la stazione da cui Josée e Tsuneo partono per andare a vedere il mare.
Il passaggio a livello lì vicino è invece dove Josée chiede a Tsuneo di portarla al mare; la linea Nankai si incrocia qui con la Hankai, autostrada che corre a sud. I dintorni e vicoli della zona recano il gusto del Giappone retrò.
L'Ocean Stage a Namba
Riprendendo il treno a Tengachaya per dirigersi alla stazione di Dobutsuen-mae, ci si può trasferire sulla linea Midosuji e arrivare alla stazione di Namba, nel cuore della città di Osaka.
Qui si può trovare l'Ocean Stage, che sembra esattamente il negozio di attrezzatura per sub dove Tsuneo lavora: lo si può vedere sotto i binari sopraelevati della Nankai, nel centro commerciale Namba EKIKAN.
Gli elaborati dettagli del negozio vengono ripresi con una fedeltà impressionante nel film animato: all'interno, poi, ci sono istruttori affascinanti proprio come Tsuneo e Hayato nel film.
Perdersi nel cuore di Osaka
Il prossimo obiettivo è il Namba Parks: è stato sviluppato sull'ex struttura del demolito Osaka Stadium, dall'architetto americano Jon Jerde di stanza a Venice, a Los Angeles, che ha curato tra l'altro anche i progetti dei celebri centri commerciali di Canal City ad Hakata, a Fukuoka, e di Roppongi Hills a Tokyo.
Il Namba Parks Garden è uno dei luoghi dove gli osakensi amano rilassarsi, potendo godere di un parco che si estende su più di otto livelli comprensivi di giardini a ben vedere "pensili".
Una sorta di oasi cittadina dove, all'occorrenza, ci si può anche divertire a fare shopping.
Poi, una breve camminata conduce all'ampio ponte Fukari-bashi sul fiume Dotonbori che affianca la Yotsubashi Avenue: si tratta di uno dei tanti ponti sul fiume di questa zona, che viene citato anche nell'opera originale della Tanabe.
E' una zona perfetta per un appuntamento grazie ai suoi bei ristoranti, ma anche per i concerti e altri eventi grazie alla Minatomachi River Place, un edificio ottagonale che ospita il Namba Hatch, e il ponte sospeso Ukiniwa-bashi dotato di panchine e tanto verde, che Josée e Tsuneo ammirano insieme:
Una crèpe ad Ame-mura
Giunti infine ad Amemura, contrazione delle parole Amerika e Mura (villaggio) che lo compongono e contraddistinguono quest'area trendy della città, la fermata è presso l'Asahi Plaza Shinsaibashi dove Josée ha assaggiato la sua prima crèpe.
Nel film viene rappresentato in maniera leggermente diversa perché vi è presente un camioncino con il cibo.
E, a prescindere dalla merenda, il quartiere deve essere sembrato insopprimibilmente stimolante per un'artista come Josée: qui, parallelamente alla Takeshita Street di Tokyo, vi è l'origine della cultura giovanile nel Kansai, con oltre 2.500 negozi e persino una replica della statua della Libertà, se guarderete per bene verso l'alto!
"I pesci", all'acquario Kaiyukan
La linea Midosuji è utilissima per transitare da Shinsaibashi fino alla stazione di Hommachi: si tratta di una sola fermata, dopo la quale si può passare alla linea Chuo fino alla stazione di Osakako, vicina all'acquario Kaiyukan, nostra meta.
Quando l'acquario aprì i battenti nel 1990 era il più grande del mondo, e a tutt'oggi rimane uno dei più vasti e imponenti. La struttura è stata delineata dal celebre architetto statunitense Peter Chermayeff e ospita circa 620 specie e 30.000 creature.
Facile capire perché, tra tante specie, l'attenzione venga catturata quasi inesorabilmente dallo squalo balena, impressionante di nome e di fatto. Anche Tsuneo e Josée lo ammirano:
Nel film vi è una scena in cui Josée sembra quasi fluttuare tra l'aria e l'acqua, che ricrea il concetto del suo desiderio di potersi muovere liberamente, così come i suoi sentimenti nei confronti dell'abilità di Tsuneo di immergersi in mare a suo piacimento.
In effetti, anche nel visitare l'acquario di Osaka si ritrova una sensazione simile, come se si fosse circondati dai pesci e dal loro ambiente marino.
In occasione del giorno del rilascio del film in Giappone, ovvero lo scorso 25 dicembre 2020, all'acquario si è svolto un evento di cui possiamo vedere traccia nel seguente opuscolo originale:
Il carillon e poi su, nel cielo
Terminata la visita all'acquario, si può risalire sulla linea Chuo per la stazione di Hommachi, quindi verso la stazione di Umeda attraverso la linea Midosuji. L'obiettivo è la Carillon Plaza, un popolare luogo di ritrovo per le persone nell'ambito di Osaka Station City, sorta di "cittadella commerciale" che riunisce gli edifici di più linee ferroviarie.
La stazione di Osaka è l'hub più frequentato di tutta l'area del Kansai, tra i più trafficati del mondo. Qui vi si conglobano la Osaka Station delle ferrovie JR alla stazione Osaka-Umeda delle ferrovie Hankyu, così come le linee della metropolitana: dai due principali edifici, fisicamente distaccati tra loro ma sostanzialmente quasi adiacenti, è stato generato un complesso che reca il nome di Osaka Station City, e la Carillon Plaza si trova esattamente a metà, a est del secondo piano dell'edificio dell'entrata nord sito tra Osaka Station e la Hankyu Station.
Qui vi è una torre dell'orologio costruita con campanelle, che in modalità carillon fanno risuonare una melodia diversa ad ogni ora del giorno, che varia peraltro anche a seconda delle stagioni.
Incontrarsi qui è comodo e semplice, e spesso i gruppi di amici lo designano per l'appunto come luogo per gli appuntamenti.
Ci si impiega davvero pochissimo, a piedi, ad arrivare da qui all'HEP FIVE, centro commerciale che ospita una ruota panoramica di colore rosso fiammante sul tetto. La struttura commerciale nata nel 1998 è diventata un punto di riferimento di Umeda, assieme alla sua iconica ruota, e nel film, vediamo Josée salirci entusiasta.La veduta dalla ruota è spettacolare, perché Osaka si stende letteralmente ai nostri piedi. Ad est si può scorgere il castello, a ovest si può notare invece la baia con il porto e l'acquario, mentre proprio davanti a noi si vedono vari edifici del quartiere di Umeda.
Che cosa avrà pensato Josée della città, nell'osservarla da quest'angolazione peculiare e dall'altezza di 106 metri sul livello del mare?
Quando si attraversa il ponte pedonale di fronte all'Hep Five, invece, sulla sinistra si trova la piazza Hankyu Sun Square, con un monumento le cui lettere formano il nome 'Umeda' sia in caratteri occidentali che giapponesi.
Dai colori dell'autunno ai fiori di ciliegio
L'ultima tappa è il parco di Kema Sakuranomiya lungo il fiume Okawa, cui si arriva velocemente a piedi riprendendo la linea Tanimachi della metropolitana dalla stazione di Higashi-Umeda sino a Temmabashi.
Josée e Tsuneo ci vanno in autunno, ma la ragazza racconta di come i petali creino una pioggia rosata in primavera.
Effettivamente, il parco è una delle località più apprezzate di Osaka in cui poter festeggiare l'hanami, ovvero la fioritura dei ciliegi, grazie ai suoi 4.800 alberi allineati lungo il fiume.
I suoi fiori vengono ripresi anche in un'altra scena del film, che risulta così particolarmente emozionante.
E poi, e poi... c'è ancora molto di Osaka, tra un frammento di film e l'altro:
Catena di supermercati Tamade
Da sempre città di abili commercianti, Osaka non dimentica mai di guardare con un occhio al portafoglio. Non è un mistero né una sorpresa, quindi, che la catena di supermercati discount Tamade che ha per simbolo un girasole sia nata e fiorita proprio qui: potevamo farcela scappare in questo film?
Facile adocchiare Tsuneo addentrarsi in un supermercato di questa catena , riconoscibilissimi grazie ai colori sgargianti delle loro insegne esterne ma anche alle strutture interne estremamente variopinte. Essendo caratteristici di Osaka, si trovano in questa città e a Kobe, facendone un ulteriore tratto distintivo.
Luminarie natalizie di Midosuji
È la strada simbolo di Osaka, che l'attraversa partendo da Umeda a nord e arrivando fino a Namba a sud, attraversando Dotonbori e Shinsaibashi: nel periodo natalizio, gli oltre quattro chilometri alberati di questo lungo percorso vengono illuminati attraverso luci che creano uno spettacolo davvero d'effetto.
E' tra le vie più lunghe al mondo in tal senso, e ciò rende obbligata e nondimeno romantica una passeggiata serale o notturna da queste parti.
Dotonbori
L'icona delle icone della città, in effetti, non poteva mancare.
E infatti nel film vi è un'apparizione del celeberrimo uomo della Glico, l'insegna pubblicitaria tra le più ricercate e fotografate al mondo.
Sembra Osaka... ma non lo è!
Alcuni luoghi che nel film vengono mostrati come se appartenessero alla capitale, in realtà sono stati modellati riprendendo e "importando" in maniera fittizia strutture di cittadine o aree limitrofe al centro città. Vediamo insieme di quali si tratta:
Dipartimento di bio-scienze, Università di Osaka
Tsuneo è un laureando in biologia marina.
Per l'edificio dell'università ritratto nel film si è utilizzato come riferimento il campus Suita dell'Università di Osaka sulle colline di Senri. Ci si arriva in 30 minuti circa di tragitto in treno verso nord, prendendo la linea Hankyu-Kyoto alla stazione di Umeda, fino alla stazione di Kita-Senri, quindi camminando per un quarto d'ora circa sino al campus.
Suma Seaside Park
La costa in cui Josée e Tsuneo vedono il mare non è modellata su una spiaggia di Osaka bensì sulla struttura del Suma Kaihin Park di Kobe, che si trova all'incirca a un'ora di treno dalla stazione di Osaka. E' una zona popolare e affollata di bagnanti d'estate, mentre appare più svuotata nel film trattandosi del periodo di fine estate e d'autunno.
Fiume Tamagushi
Anche la zona utilizzata come modello per la casa di Josée si trova fuori Osaka, lungo il fiume Tamagushi, che attraversa la parte orientale della cittadina di Yao.
Di questa zona sono celebri i tunnel con i fiori di ciliegio che ricadono sul fiume nel periodo primaverile.
Biblioteca della città di Mino
Per Josée la biblioteca diviene un luogo importante per svariati motivi, non ultimo la presenza dell'amica Kana. Il film delinea su Osaka un luogo fittizio, i cui esterni ed interni si possono rinvenire nella biblioteca centrale della città di Mino.
Famosa per le sue cascate e per il tempio buddhista millenario Katsuō-ji che conserva un'ampia collezione di bambole daruma, questa cittadina ha dato i natali anche all'idol degli idol, ovvero la celebrità Takuya Kimura, nonché al versatile attore Masaki Suda.
Finisce qui?
Non esattamente: nel video promozionale della Osaka Metro vediamo ad esempio l'albero dell'acqua, ovvero lo Izumi-no-Hiroba Plaza nella piazzetta del centro commerciale sotterraneo della stazione di Osaka:
Josée, la tigre e i pesci x Osaka Metro
In Giappone i fan dell'opera hanno inoltre potuto adottare tessere personalizzate della Metro di Osaka, con le effigi dei protagonisti del film in due diverse varianti:
Per un turista, infatti, può risultare particolarmente utile sfruttare il pass giornaliero "Enjoy Eco Card" che per ventiquattro ore da' accesso a corse illimitate sulla metropolitana di Osaka.
Nel film è possibile scorgere anche un'implicita pubblicità alla Osaka Metro in una scena con Josée e Tsuneo:
"Se vuoi innamorarti, allora inizia da Midosuji,
ho visto la tua schiena scomparire alla stazione di Umeda.
Trovami e abbracciami,
le persone vengono a Shinsaibashi per innamorarsi.
Ho amato i giardini di Namba
E dalla ruota panoramica credevo
che il giorno in cui avrei potuto vedere fino a Kobe sarebbe continuato.
Mi chiedo se tutto questo sia sbagliato,
perché non posso farci nulla... mi piaci."
- Osaka Romanesque- Kanjani8
ho visto la tua schiena scomparire alla stazione di Umeda.
Trovami e abbracciami,
le persone vengono a Shinsaibashi per innamorarsi.
Ho amato i giardini di Namba
E dalla ruota panoramica credevo
che il giorno in cui avrei potuto vedere fino a Kobe sarebbe continuato.
Mi chiedo se tutto questo sia sbagliato,
perché non posso farci nulla... mi piaci."
- Osaka Romanesque- Kanjani8
Osaka è, a tutti gli effetti, una continua sorpresa.
Agli occhi di chi già la conosce o la da' per scontata, il tour di scoperta "del mondo" che Josée fa con Tsuneo può senz'altro riuscire a far vedere la capitale dell'ovest con occhi nuovi, diversi e curiosi.
Risultando anche, perché no, non meno magnifica di altri bellissimi scorci e paesaggi che il Giappone sa regalare anche nella quotidianità di tutti i giorni.
Riepilogo dei luoghi:
Aizen-zaka
[Accesso] 3 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione Shitennoji-mae Yuhigaoka
Tennoji Park - Area Tenshiba
[Accesso] 1 minuto a piedi dall'uscita 19 della stazione di Tennoji.
Oppure 8 minuti a piedi dall'uscita 2 della stazione di Abeno.
Zoo di Osaka a Tennoji
[Accesso] 5 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Dobutsuen-mae.
Oppure 5 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione di Tennoji, o 7 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Ebisucho.
[Orari] 9:30-17:00 (ultimo ingresso alle 16:00), chiuso di lunedì e tra il 29 dicembre e l'1 gennaio. Durante i sabati, le domeniche e le festività tra maggio e settembre l'orario si estende fino alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00)
Classic Café Do Re Mi
[Accesso] 3 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Ebisucho
[Orari] 8:00 – 22:30 (ultima ordinazione alle 22:00). Chiuso il martedì
Negozio di attrezzature per immersioni Ocean Stage
[Accesso] circa 10 minuti a piedi dall'uscita 4 della stazione di Namba
[Orari] 12:00 - 20:00. Chiuso il martedì.
Namba Parks
[Accesso] circa 7 minuti a piedi dall'uscita 4 della stazione di Namba
America-mura
[Accesso] circa 3 minuti a piedi dall'uscita 5 della stazione di Yotsubashi. Oppure circa 5 minuti a piedi dall'uscita 7 della stazione di Shinsaibashi, o 9 minuti a piedi dall'uscita 25 della stazione di Namba
[Orari] variabili a seconda dei negozi, così come i turni di chiusura.
Acquario Kaiyukan di Osaka
[Accesso] circa 7 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Osakako
[Orari] 10:00 - 20:00 (ultimo accesso alle 19:00). Chiuso durante alcune festività.
Ruota panoramica dell'HEP FIVE
[Accesso] circa 6 minuti a piedi dall'uscita 6 della stazione di Umeda. Oppure 6 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Higashi-Umeda, oppure 11 minuti a piedi dall'uscita 3 della stazione di Nishi-Umeda
[Orari] 11:00-22:45. Chiuso durante alcune festività
Parco di Kema Sakuranomiya
[Accesso] circa 3 minuti a piedi dall'uscita 1 della stazione di Temmabashi
Campus Suita dell'Università di Osaka
[Accesso] 30 minuti di treno dalla stazione di Umeda-Osaka alla stazione di Kitasenri, 15 minuti a piedi fino al campus.
Fiume Tamagushi a Yao
[Accesso] 5 minuti a piedi dalla stazione di Kawachi-Yamamoto, a 35 minuti di treno e metro dalla stazione di Tennoji, attraverso la metro circolare di Osaka prima e la linea ferroviaria Kintetsu-Osaka.
Biblioteca della città di Mino
[Accesso] A 15 km dal centro di Osaka. Ci si può arrivare in 30 minuti di treno da Umeda tramite la Hankyu Railway.
Oppure a un'ora e un quarto di tragitto con la linea Midosuji da Osaka Station verso nord.
Luminarie natalizie di Midosuji
[Accesso] A 3 minuti a piedi dalla stazione metro di Shinsaibashi,
oppure 6 minuti a piedi dalla stazione metro di Namba, arrivando da sud; o ancora, 5 minuti a piedi dalla stazione di Umeda, se si arriva da nord.
Oppure 3 minuti a piedi dalla stazione Osaka-Namba delle linee Kintetsu e Hanshin; 1 minuto a piedi dalla stazione ferroviaria di Oebashi, con la linea Nakanoshima delle ferrovie Keihan.
Dotonbori
[Accesso] A 3 minuti a piedi dalla stazione di Namba
Fonti consultate:
Metronine I, II
Sito ufficiale giapponese di Josée, la tigre e i pesci I, II
Sito web Osaka Metro I, II
Sito web acquario di Osaka
YouTube
La scrupolosità con la quale vengono riportati luoghi reali nell'animazione lascia veramente senza parole. Spesso, anzi direi sempre, i luoghi che vengono ricalcati da chi guarda sono di una fedeltà quasi perfetta.
Parlando dell'argomento quoto il richiamo a Shinkai, con riproduzioni così ben fatte da non capire quasi quale sia il vero e quale l'opera, e ricordo anche (come non farlo) gli sfondi del film "Anohana", anche loro lasciano il segno...
... ma non solo, da film passiamo ad anime, come non fermarsi a ricordare "Harukana Receive" dove Okinawa fa da sfondo a l'intera storia con una facilità incredibile.
Le tessere per la metro... sono fantastiche.
Non vedo l'ora di vedere il film al cinema ❤️❤️
Il pannello della Kusama non poteva che essere della Kusama
Però che tristezza la storia delle tigri, che crudeltà, che sofferenza inutile
edit: spero di riuscire ad andare a vederlo al cinema questo film
Ottimo reportage
Grazie mille
A proposito c'è per caso un elenco dei cinema che lo trasmettono? Grazie mille a chi mi risponderà
Non mi aspettavo proprio di trovare "tutta questa Osaka" nel film di Josée, che al di là della piacevolezza e della fluidità come film in sé, per me ha proprio questa ricchezza in più: di mostrare uno sfondo vivo e pulsante, straordinario anche (ma non solo) nella sua quotidianità.
Guardare Josée significa davvero "fare un salto in Giappone", peraltro in un tempo che si muove e non resta fermo, con le stagioni che cambiano e così via... bellissimo ♥
Curare e approfondire di mio questa notizia dei luoghi è stato quindi per me un onore, felicissima se tale "cuore" è arrivato anche a chi è passato di qui per leggere... ma ancor più felice sarò se chi andrà al cinema si porterà a casa la stessa bellissima sensazione ^^
Certo, ce ne stiamo occupando proprio in questi giorni, a brevissimo verrà pubblicata la notizia relativa alle sale ^^
Perfetto, grazie!
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