Quella dei Bootleg è ormai una piaga che affligge il mercato delle action figure e della gadgetistica a tema anime e manga fin dalla sua nascita e che ormai si è diffusa in tutto il mondo portando ad una paranoia costante durante le fiere del settore e nei rivenditori online (proprio riguardo questo argomento vi riproponiamo una nostra guida dedicata di qualche anno fa).
La storia che vi raccontiamo oggi non riguardo qualcuno che è stato ingannato con oggettistica falsa ma colui che l'oggettistica falsa la vendeva e che fortunatamente è stato scoperto e pagherà per le sua azioni.
Dal Giappone arriva infatti la notizia dell'arresto di un impiegato di 37 anni reo di possedere e aver venduto merci contraffatte a tema Love Live!, più precisamente tappetini per il mouse. Durante la perquisizione della sua abitazioni sono stati trovati più di 400 tappetini pronti alla vendita e rappresentanti oltre alla famosa serie anche Hatsune Miku e i personaggi di Umamusume: Pretty Derby.
Secondo gli inquirenti l'uomo avrebbe già guadagnato oltre 2 milioni di Yen grazie a vendite precedenti l'arresto.
Azioni di questo genere sono in linea con la politica di tolleranza zero portata avanti dai legali detentori dei diritti e cretori dei franchise che nel 2017 hanno stabilito delle regole ferree per ciò che riguarda i prodotti doujin.
Non potendo arginare in maniera più efficace queste problematiche, alcuni colossi come ad esempio TYPE-MOON hanno presentato alla community di Fate/Grand Order una serie di linee guida su ciò che può e non può essere prodotto e venduto.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
La storia che vi raccontiamo oggi non riguardo qualcuno che è stato ingannato con oggettistica falsa ma colui che l'oggettistica falsa la vendeva e che fortunatamente è stato scoperto e pagherà per le sua azioni.
Dal Giappone arriva infatti la notizia dell'arresto di un impiegato di 37 anni reo di possedere e aver venduto merci contraffatte a tema Love Live!, più precisamente tappetini per il mouse. Durante la perquisizione della sua abitazioni sono stati trovati più di 400 tappetini pronti alla vendita e rappresentanti oltre alla famosa serie anche Hatsune Miku e i personaggi di Umamusume: Pretty Derby.
Secondo gli inquirenti l'uomo avrebbe già guadagnato oltre 2 milioni di Yen grazie a vendite precedenti l'arresto.
Azioni di questo genere sono in linea con la politica di tolleranza zero portata avanti dai legali detentori dei diritti e cretori dei franchise che nel 2017 hanno stabilito delle regole ferree per ciò che riguarda i prodotti doujin.
Non potendo arginare in maniera più efficace queste problematiche, alcuni colossi come ad esempio TYPE-MOON hanno presentato alla community di Fate/Grand Order una serie di linee guida su ciò che può e non può essere prodotto e venduto.
Fonti Consultate:
Crunchyroll
La differenza credo stia nel fatto che mentre le dojinshi solitamente sono opere originali che usano personaggi coperti da copyright (in altri paesi ricade nell'uso consentito), i bootleg sono copie di un prodotto. Nel caso in oggetto la persona ha preso delle immagini e le ha "appiccicate" su dei tappetini.
Tempo fa una ragazza giapponese mi spiegò la questione doujinshi. Non sono molto ben viste dagli autori, alcuni proprio non vogliono che i loro personaggi vengano usati per queste storie o mettono paletti sul tipo di trama (che so, si roba divertente, no roba esplicita) e sono tollerate nel limite di regole da seguire. In pratica si possono stampare solo un tot di copie per evento e l'ammontare delle vendite annuo non deve superare una certa somma (ora non ricordo quale). Se qualcuno sa qualcosa di più sarei curiosa di avere maggiori informazioni a riguardo
Giusto, concordo.
Grazie, su alcune cose non ero informato, molto interessante.
Però ci sono anche autori che pubblicano doujinshi delle loro stesse opere, generalmente per mostrare scene che per ovvi motivi non potrebbero andare su rivista XD
Mi piacerebbe vedere ripulita la passeggiata del lungomare da tutti i venditori di merce falsa.
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