Nel numero 50 di Weekly Shonen Jump ha debuttato Ayashimon, il nuovo manga di Yuuji Kaku già autore del celebre Jigokuraku - Hell's Paradise.
Vi ricordiamo che potete leggere questo nuovo manga tramite l'app gratuita Manga Plus cliccando QUI. Di seguito la trama e le nostre impressioni, ovviamente SPOILER.
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Maruo Kaido ha un sogno: essere proprio come il protagonista di un manga. Fin da bambino si allena esattamente come gli eroi dei suoi manga preferiti ed è riuscito ad acquisire una forza senza pari... ma nonostante i suoi sforzi la sua vita non riserva nessuna sorpresa; almeno finché non si imbatte in Urara, una yakuza non umana, un'"ayashimon", che finalmente stravolgerà la sua esistenza.
In un Jump che quest'anno avrebbe dovuto offrire decisamente qualcosa di più, nel quale alcune serie in rampa di lancio hanno un po' deluso, serve proprio tanto una nuova storia che possa polarizzare l'attenzione su di se e magari offrire quell'intrattenimento un po' facile ma allo stesso tempo un po' complesso. Mi spiegherò meglio a breve.
Ayashimon inizia bene, il primo capitolo mi ha decisamente sorpreso, non mi sarei mai aspettato che l'autore volesse urlarci così chiaramente il suo arrivo su Jump; Kaku ha voluto farci capire che lui è arrivato sulla rivista "regina" proprio per fare "quel tipo di manga per il quale la rivista è famosa in tutto il mondo" e lo sta urlando così forte che mi sembra quasi che voglia confonderci apposta. Dalle sue esperienze passate possiamo capire che sia un autore istrionico e dal carattere decisamente particolare, quindi pubblicare un'opera che si presenta in modo così palese come se fosse una sorta di parodia dei vari battle shōnen (citati chiaramente) potrebbe nascondere qualcosa di più, sono certo che questa opera ci sarà molte sorprese.
Per questo dico che sia un manga che si presenta come se fosse un'opera "semplice", perché del resto la trama che abbiamo visto in questo primo capitolo è abbastanza chiara: Maruo vuole dare tante mazzate ed essere un eroe, guardacaso incontra a caso una bella ragazza non umana e il suo sogno si realizza, evvai! Ma è difficile pensare che sia tutta qua la storia, non so di preciso cosa aspettarmi ma so per certo che, per quanto questo primo capitolo per me sia facilmente promuovibile grazie ai disegni e a questa prima costruzione dei due protagonisti, qualcosa di particolare succederà, che sia nella storia o magari nel paneling o nella narrazione. Un buon inizio ma probabilmente è solo l'inizio.
Ayashimon inizia bene, il primo capitolo mi ha decisamente sorpreso, non mi sarei mai aspettato che l'autore volesse urlarci così chiaramente il suo arrivo su Jump; Kaku ha voluto farci capire che lui è arrivato sulla rivista "regina" proprio per fare "quel tipo di manga per il quale la rivista è famosa in tutto il mondo" e lo sta urlando così forte che mi sembra quasi che voglia confonderci apposta. Dalle sue esperienze passate possiamo capire che sia un autore istrionico e dal carattere decisamente particolare, quindi pubblicare un'opera che si presenta in modo così palese come se fosse una sorta di parodia dei vari battle shōnen (citati chiaramente) potrebbe nascondere qualcosa di più, sono certo che questa opera ci sarà molte sorprese.
Per questo dico che sia un manga che si presenta come se fosse un'opera "semplice", perché del resto la trama che abbiamo visto in questo primo capitolo è abbastanza chiara: Maruo vuole dare tante mazzate ed essere un eroe, guardacaso incontra a caso una bella ragazza non umana e il suo sogno si realizza, evvai! Ma è difficile pensare che sia tutta qua la storia, non so di preciso cosa aspettarmi ma so per certo che, per quanto questo primo capitolo per me sia facilmente promuovibile grazie ai disegni e a questa prima costruzione dei due protagonisti, qualcosa di particolare succederà, che sia nella storia o magari nel paneling o nella narrazione. Un buon inizio ma probabilmente è solo l'inizio.
Il primo capitolo di Ayashimon è stupido, ma soprattutto divertente. Vista la fama di Yuji Kaku ottenuta con Jigokuraku, le aspettative per la sua nuova serie su Shonen Jump erano abbastanza alte. La storia un ragazzo che ama la lotta e che si ritrova invischiato nelle faide di una yakuza composta principalmente da mostri è già di suo una sinossi interessante (sotto vari punti di vista), ma nelle prime cinquanta pagine di questo manga ci viene mostrato anche di più, qualcosa di affascinante e irreverente che dà quel tocco frizzantino all’intera vicenda. E no, non mi riferisco unicamente alla loli.
Parliamo per prima cosa del protagonista Maruo, un tipetto alquanto particolare di suo. In poche parole, lui è un protagonista shonen che ha sempre voluto essere nella vita… un protagonista shonen. Letteralmente. Ha gettato sudore sin da piccolo per arrivare ai suoi idoli quali Kenshiro, Goku e Jotaro, così da sconfiggere i suoi acerrimi nemici (fra cui quel rifiuto umano di suo padre), e alla fine ce l’ha fatta. È diventato fortissimo, forse anche in maniera esagerata. Cosa mai potrebbe fare nella vita di tutti i giorni uno come lui? Beh, non poteva fare nient’altro che diventare il personaggio principale di una serie dove si prendono a cazzotti dei brutti mostri criminali. L’occasione gliela hanno praticamente servita su un piatto d’argento e in un modo così conveniente che quasi sembra essere fatto a scherzo.
La premessa di Ayashimon è sicuramente una buona idea sulla carta perché infierisce di non poco sui cliché che si vedono da ormai più di quarant’anni su Shonen Jump e lo fa in una maniera brillante. Inoltre, Maruo sarà accompagnato da quella che sembra una loli altezzosa a cui piace prendersi gioco degli altri: potenzialmente abbiamo uno due che nel tempo potrebbe fare faville. Chissà, invece, quale piega prenderà Ayashimon sul versante delle ambientazioni della trama principale. Le storie sugli yakuza hanno sempre avuto il loro fascino, però anche questa volta i mangaka di Shonen Jump hanno voluto metterci dentro una componente sovrannaturale fatta di mostri presi dal folklore giapponese.
Vedremo come si intrecceranno più avanti i due aspetti. L’inizio pare, comunque, interessante e penso che sarà un piacere seguire questa serie d’ora in avanti. Ha tanti di quegli elementi stupidi e over-the-top che potrebbero rivelarsi vincenti per una storia del genere. Dopo questo primo capitolo convincente, speriamo che Ayashimon continui sulla buona strada perché il potenziale ce l’ha eccome.
Parliamo per prima cosa del protagonista Maruo, un tipetto alquanto particolare di suo. In poche parole, lui è un protagonista shonen che ha sempre voluto essere nella vita… un protagonista shonen. Letteralmente. Ha gettato sudore sin da piccolo per arrivare ai suoi idoli quali Kenshiro, Goku e Jotaro, così da sconfiggere i suoi acerrimi nemici (fra cui quel rifiuto umano di suo padre), e alla fine ce l’ha fatta. È diventato fortissimo, forse anche in maniera esagerata. Cosa mai potrebbe fare nella vita di tutti i giorni uno come lui? Beh, non poteva fare nient’altro che diventare il personaggio principale di una serie dove si prendono a cazzotti dei brutti mostri criminali. L’occasione gliela hanno praticamente servita su un piatto d’argento e in un modo così conveniente che quasi sembra essere fatto a scherzo.
La premessa di Ayashimon è sicuramente una buona idea sulla carta perché infierisce di non poco sui cliché che si vedono da ormai più di quarant’anni su Shonen Jump e lo fa in una maniera brillante. Inoltre, Maruo sarà accompagnato da quella che sembra una loli altezzosa a cui piace prendersi gioco degli altri: potenzialmente abbiamo uno due che nel tempo potrebbe fare faville. Chissà, invece, quale piega prenderà Ayashimon sul versante delle ambientazioni della trama principale. Le storie sugli yakuza hanno sempre avuto il loro fascino, però anche questa volta i mangaka di Shonen Jump hanno voluto metterci dentro una componente sovrannaturale fatta di mostri presi dal folklore giapponese.
Vedremo come si intrecceranno più avanti i due aspetti. L’inizio pare, comunque, interessante e penso che sarà un piacere seguire questa serie d’ora in avanti. Ha tanti di quegli elementi stupidi e over-the-top che potrebbero rivelarsi vincenti per una storia del genere. Dopo questo primo capitolo convincente, speriamo che Ayashimon continui sulla buona strada perché il potenziale ce l’ha eccome.
【週刊少年ジャンプ50号
— 少年ジャンプ編集部 (@jump_henshubu) November 15, 2021
新連載第1弾‼】
『#アヤシモン』公式PV🏙️
『地獄楽』の賀来ゆうじ先生が
少年ジャンプに登場‼
裏社会を牛耳るは魑魅魍魎ーー。
妖しき極道譚開幕‼️
1話試し読み👇https://t.co/86RV8wQyJc pic.twitter.com/Q5YefvuBcL
Di Yuji Kaku ho avuto il piacere di leggere Jigokuraku - Hell's Paradise, in cui avevo già apprezzato lo stile sia artistico che narrativo di questo autore, per cui già all'annuncio di una sua nuova opera ero felicissima.
Già il titolo di Ayashimon mi aveva fatto pensare che avremmo avuto a che fare con lo strano, l'inquietante, e infatti pare già da questo primo capitolo che questi "mostri" si rifacciano agli yōkai del folklore giapponese, ad esempio nella pagina a colori si possono già intravedere creature simili agli tsurube-otoshi, ai tengu, agli hyakume, alle nure-onna e diversi altri. Non so se verrà fatto qualche reale riferimento più chiaro a questo elemento mitologico in futuro, ma in tal caso lo troverei sicuramente un'aggiunta interessante.
Quanto al capitolo in sé, è tutto abbastanza semplice e immediato, ma non per questo privo di personalità. Nonostante infatti le evidenti reference anche molto palesi ad altri manga e la natura "meta" del nostro Maruo che vuole proprio essere come i protagonisti di quelle opere, mi da l'idea di aver semplicemente voluto mettere in chiaro che tipo di storia ha intenzione di raccontare utilizzando esempi già ben noti come trampolino per qualcosa in più, che a questo punto mi aspetto.
Mi incuriosisce molto il connubio con questa sorta di organizzazione yakuza sovrumana (in piedi, mi viene da pensare, da parecchio tempo) e il rapporto con Urara, la nostra controparte femminile appartenente al mondo della malavita. Il tratto e il character design di Kaku a me continua a piacere moltissimo, specie quando deforma i suoi volti, che siano umani o meno. Inoltre ho molta fiducia nella caratterizzazione dei personaggi perchè Kaku me ne ha dato prova nella sua opera precedente, perciò personalmente non vedo l'ora di sapere di più su Ayashimon.
In breve: per me il capitolo è promosso, e anzi, forse di tutti i manga che hanno debuttato ultimamente su Jump è quello di cui il primo capitolo mi ha realmente convinta a leggere il resto.
Già il titolo di Ayashimon mi aveva fatto pensare che avremmo avuto a che fare con lo strano, l'inquietante, e infatti pare già da questo primo capitolo che questi "mostri" si rifacciano agli yōkai del folklore giapponese, ad esempio nella pagina a colori si possono già intravedere creature simili agli tsurube-otoshi, ai tengu, agli hyakume, alle nure-onna e diversi altri. Non so se verrà fatto qualche reale riferimento più chiaro a questo elemento mitologico in futuro, ma in tal caso lo troverei sicuramente un'aggiunta interessante.
Quanto al capitolo in sé, è tutto abbastanza semplice e immediato, ma non per questo privo di personalità. Nonostante infatti le evidenti reference anche molto palesi ad altri manga e la natura "meta" del nostro Maruo che vuole proprio essere come i protagonisti di quelle opere, mi da l'idea di aver semplicemente voluto mettere in chiaro che tipo di storia ha intenzione di raccontare utilizzando esempi già ben noti come trampolino per qualcosa in più, che a questo punto mi aspetto.
Mi incuriosisce molto il connubio con questa sorta di organizzazione yakuza sovrumana (in piedi, mi viene da pensare, da parecchio tempo) e il rapporto con Urara, la nostra controparte femminile appartenente al mondo della malavita. Il tratto e il character design di Kaku a me continua a piacere moltissimo, specie quando deforma i suoi volti, che siano umani o meno. Inoltre ho molta fiducia nella caratterizzazione dei personaggi perchè Kaku me ne ha dato prova nella sua opera precedente, perciò personalmente non vedo l'ora di sapere di più su Ayashimon.
In breve: per me il capitolo è promosso, e anzi, forse di tutti i manga che hanno debuttato ultimamente su Jump è quello di cui il primo capitolo mi ha realmente convinta a leggere il resto.
Yuuji Kaku ha saputo fare molto bene nella sua precedente opera, personalmente ha la mia piena fiducia in questa sua nuova avventura.
C'è dentro un po' della tipica presentazione alla Yuyu Hakusho, ragazzo un po' teppista che incontra una ragazza proveniente da un mondo sovrannaturale, è una premessa che funziona, è stata usata più volte giustamente (ad esempio in bleach o beelzebub)... ci vedo un po' di Chainsaw man, nello stile ovviamente (beh il mangaka era assistente di Fujimoto e gli deve molto), in tutta la questione con il padre (anche se qui non è messa così seria ma comunque interessante) e nell'ambientazione a fine anni 90... e un poco anche di one punch man nel protagonista op che non sa cosa farsene della forza, anche se qui sembra che il protagonista non sarà invincibile stile Mashle (per fortuna).
Il capitolo ha un buon ritmo, i personaggi sono caratterizzati abbastanza e con un bell charadesing, ho idea che Urara darà parecchie soddisfazioni.
Le citazione hai manga sono un po' "cheap" ma sono sempre un buon modo per far sorridere il lettori anche più vecchi del jump quindi ci sta bene, ma mi chiedo quanto la cosa verrà utilizzata oltre il capitolo 1.
Ora tutto sta nel cast di personaggi che riuscirà ad inserire, nell'ambientazione e antagonisti... i prossimi capitoli saranno importanti ma riesco facilmente a vederla sopravvivere.
Non mi è chiaro che intendi per parodiare lo shonen dati che è un target con dentro praticamente ogni genere e tipo di storie... Ma in ogni caso qui in Ayashimon non c'è nessuna parodia, al massimo un omaggio ai Battle anni 80 del jump
I disegni, lo stile dell’autore mi garba veramente tanto sia dal character design dei personaggi umani sia, soprattutto, quello dei mostri, dove da il meglio di sé. Le citazioni ai vari protagonisti che hanno fatto la storia della rivista mi sono piaciute e vorrei che continuasse a proporle i maniera più “speziata”. L’incipit della storia, abbastanza sempliciotto, si sposa bene con il desiderio del protagonista e li Yakuza in mezzo a tutto questo rendono l’atmosfera molto tamarra.
I problemi sono fondamentalmente due (3). Il primo è la presenza di una loli… nel mio mare già naviga in acque moooolto pericolose. Il secondo è il “potere” del protagonista che a dir la verità non apprezzo. Parto dal presupposto che sono stati fatti degli enormi passi in avanti rispetto a Gabimaru il lanciasassi e che la scelta di questo potere è sensata vista la volontà del protagonista, ma che allo stesso tempo mi causa preoccupazioni. Questo tipo di “potere” saperlo usare in una storia è molto difficile e potrebbe rendere i combattimenti banali e scontati, a meno che non la butti tutto sul ridere e ci scherzi su (come OPM). Il terzo punto, che non centra col capitolo in se ma da una mia curiosità che deriva dalla lettura di Hell’s Paradise, l’autore riuscirà ad inserire un cattivo decente?
Avevo inteso male la trama, comunque il mio ragionamento era che per quanto sappia, non ci sono opere che analizzano il genere Shonen in maniera critica(e volendo anche distruttiva), ho come l'impressione che un'opera del genere sarebbe droppata gia dagli editori.
Capisco comunque ti confermo che questa non è un opera che utilizza la parodia, c'è il link al capitolo per leggerlo e farsi una idea più chiara in caso.
Ayashimon mi intriga. Questo primo capitolo è molto molto introduttivo ed abbastanza "starter pack", ma il tutto è eseguito per bene FINALMENTE. Protagonista Ok: Potente, simpatico, energico. Co-protagonista "sovrannaturale" che fa poi avviare il tutto. Kaku ci sa fare, apprezzo i chara di entrambi e voglio proprio vedere dove va a parare la vicenda dato che ancora abbiamo pochi elementi. Credo un sacco in Ayashimon, secondo me può essere la next big thing di Jump
L'unica caratteristica del protagonista è essere un fa di Jump OP, perché vi viene presentato come OP, la messa in scena non vi fa pensare sia normale decapitare i nemici con un pugno anche se si è molto forti quindi lui diviene eccezionale, troppo eccezionale
Carini i design ma solo quello, uno degli inizi che mi ha lasciato più freddo.
A me non sembra una parodia dei cliche ma un cliché fatto male, ma sopratutto non mi sento di condividere una recensione del tipo "sicuramente succederà qualcosa quindi questo è un punto a favore"
Non sono recensioni, sono delle "IMPRESSIONI", nel caso non avessi ancora notato il titolo che viene usato solo per qualsiasi news inerente i manga appena iniziati in Giappone o da noi.
Non c'è un voto, non c'è una disamina, è una "IMPRESSIONE", nel quale si può offrire il prospetto di quello che potrebbe o non potrebbe essere, è un pour parler non uno studio approfondito perché su un capitolo o su un volume (a meno che sia autoconclusivo) non si può di certo fare.
Non devi accettare nulla, non ce n'è bisogno, nemmeno se fosse una recensione.
In sucundis gni singola opera con la premessa "I want to literally punch God(s) in the face" si segue istantanemante.
Ho detto CONDIVIDERE, non ACCETTARE.
Scusa se ho osato non avere un opinione identica alla tua, ma così funziona il mondo
Mi sono dato una letta a questo primo capitolo con il link, giusto per curiosità.
Non ho mai visto un 1° capitolo che definirei spettacolare, al massimo c'è stato
qualche primo capitolo intrigante per via dell'ambientazione, tematica o per via disegni.
Molte volte è complicato pure capire qualcosa dal suo primo volume, quindi alla fine
non ho mai grandi aspettative dal suo inizio.
Capita poi di beccare quel rarissimo caso, ma non è questo il caso.
I due personaggi importanti alla fine solo quelli che colpiscono maggiormente.
E' chiaro che bisogna vedere il contorno, li hanno solo introdotti....
Beh dipende, se è per il combattere gli Dei, tutto il fantasy orientale va a parare li. Se è per il come lo dice allora ci sta
(in ogni caso, come fa uno ad allenarsi come Jotaro?)
Fa le jojo pose allo specchio
Non è che leggete poca roba recente?!
Questo primo capitolo non mi ha dato o lasciato nulla ne per la trama ne per il modo in cui è disegnato. Anzi, l'inzio mi ha dato l'impressione di correre molto. Il protagonista passa dall'essere coinvolto da una banale zuffa tra ragazzini e a diventare il sottoposto di una gigante organizzazione criminale (o quello che sono, altra cosa che non ho compreso).
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