Ogni cinque anni il National Institute of Population and Social Security Research del governo nipponico conduce un'indagine per sapere cosa ne pensano i giapponesi a proposito del matrimonio e dell'avere figli.
I risultati dell'ultimo studio sono stati appena pubblicati e non sono molto entusiasmanti.
Il sondaggio è stato fatto presso un campione formato da 7.862 uomini e donne single di età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Alla domanda su cosa pensano riguardo all'idea di sposarsi, il 17,3% degli uomini e il 14,6% delle donne hanno risposto "Non ho intenzione di sposarmi mai ”.
Rispetto al sondaggio precedente le percentuali sono aumentate del 5,3 e del 6,6%. Seppur l' 81,4% degli uomini e l'84,3% delle donne hanno detto "Voglio sposarmi un giorno", questi due risultati sono i più bassi mai registrati da quando il sondaggio è stato condotto per la prima volta nel 1982.
Il risultato più drammatico, tuttavia, riguarda la prospettiva di avere figli: a questo proposito il 55% degli uomini e il 36,6% delle donne ha risposto affermativamente, registrando quindi un calo di circa il 20% fra gli uomini e di circa il 30% fra le donne rispetto a cinque anni fa.
Inoltre anche quelli che vogliono bambini ne vogliono comunque meno. Quando ai partecipanti è stato chiesto quanti figli speravano di avere, la media per gli uomini è stata di 1,91 e per le donne di 1,79 segnando per la prima volta nella storia un numero medio di bambini desiderati sotto i 2.
Sebbene i matrimoni e le nascite siano in continua tendenza al ribasso in Giappone, questi risultati hanno però bisogno di una spiegazione ulteriore.
Divulgati ora, i dati però sono stati raccolti nel 2021, il primo anno intero della pandemia per il Sol Levante. Alla luce di ciò, è comprensibile che anche meno persone abbiano pensato di sposarsi, considerando le oggettive difficoltà di incontrarsi dovute alle regole di distanziamento sociale per contenere l'epidemia di coronavirus.
Probabilmente la stessa cosa è successa anche all'idea di avere figli, soprattutto molti figli. Le case giapponesi tendono ad essere piccole, senza molto spazio extra. Nel 2021 in molti hanno dovuto lavorare da casa, ma il cambiamento improvviso ha fatto sì che gli "uffici" di molte persone fossero uno spazio di lavoro improvvisato, ricavato alla bell'e meglio in un angolo del loro soggiorno. L'idea quindi di aggiungere anche dei bambini a questa situazione, probabilmente non era particolarmente allettante, o lo era meno di quanto lo sarebbe stata in passato, quando era la normalità stare fuori casa per buona parte della giornata.
Fonte consultata:
SoraNews
I risultati dell'ultimo studio sono stati appena pubblicati e non sono molto entusiasmanti.
Il sondaggio è stato fatto presso un campione formato da 7.862 uomini e donne single di età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Alla domanda su cosa pensano riguardo all'idea di sposarsi, il 17,3% degli uomini e il 14,6% delle donne hanno risposto "Non ho intenzione di sposarmi mai ”.
Rispetto al sondaggio precedente le percentuali sono aumentate del 5,3 e del 6,6%. Seppur l' 81,4% degli uomini e l'84,3% delle donne hanno detto "Voglio sposarmi un giorno", questi due risultati sono i più bassi mai registrati da quando il sondaggio è stato condotto per la prima volta nel 1982.
Il risultato più drammatico, tuttavia, riguarda la prospettiva di avere figli: a questo proposito il 55% degli uomini e il 36,6% delle donne ha risposto affermativamente, registrando quindi un calo di circa il 20% fra gli uomini e di circa il 30% fra le donne rispetto a cinque anni fa.
Inoltre anche quelli che vogliono bambini ne vogliono comunque meno. Quando ai partecipanti è stato chiesto quanti figli speravano di avere, la media per gli uomini è stata di 1,91 e per le donne di 1,79 segnando per la prima volta nella storia un numero medio di bambini desiderati sotto i 2.
Sebbene i matrimoni e le nascite siano in continua tendenza al ribasso in Giappone, questi risultati hanno però bisogno di una spiegazione ulteriore.
Divulgati ora, i dati però sono stati raccolti nel 2021, il primo anno intero della pandemia per il Sol Levante. Alla luce di ciò, è comprensibile che anche meno persone abbiano pensato di sposarsi, considerando le oggettive difficoltà di incontrarsi dovute alle regole di distanziamento sociale per contenere l'epidemia di coronavirus.
Probabilmente la stessa cosa è successa anche all'idea di avere figli, soprattutto molti figli. Le case giapponesi tendono ad essere piccole, senza molto spazio extra. Nel 2021 in molti hanno dovuto lavorare da casa, ma il cambiamento improvviso ha fatto sì che gli "uffici" di molte persone fossero uno spazio di lavoro improvvisato, ricavato alla bell'e meglio in un angolo del loro soggiorno. L'idea quindi di aggiungere anche dei bambini a questa situazione, probabilmente non era particolarmente allettante, o lo era meno di quanto lo sarebbe stata in passato, quando era la normalità stare fuori casa per buona parte della giornata.
Fonte consultata:
SoraNews
Mi piacerebbe sapere se anche gli incontri a scopo matrimoniale o per semplice conoscenza sono ancora usati dai Giapponesi o non hanno proprio voglia di impegnarsi con qualcuno in generale.
Non so come sarebbero i risultati in Italia di un sondaggio simile...
Piu' in generale, visto che al mondo siamo ormai 7,96 miliardi, sarebbe auspicabile che anche gli altri paesi prendessero la strada del Giappone di modo che in qualche secolo la popolazione mondiale scendesse a valori piu' sostenibili per il pianeta. Le notizie sul calo delle nascite sono tutte buone notizie.
Capirai... Nel comune dove abito sono nati così pochi bambini quest'anno, una tristezza... Buone notizie proprio. Ma del resto qualcuno auspica l'estinzione del genere umano, o la riduzione a 500 milioni di abitanti per il bene della Terra.
Per la sovrappopolazione della Terra, il problema non sono le nascite nei Paesi del primo mondo. Con il trend di diminuzione delle nascite, a risentirne pesantemente è l'economia e tutto ciò che gira attorno alle pensioni. Meno forza lavorativa giovane deve lavorare molto di più e più a lungo per mantenere lo stuolo di anziani pensionati. Non è proprio il massimo. Per quello che dici tu, la soluzione è ridurre l'impronta di carbonio del singolo, specie degli stili di vita occidentali più spinti, ed investire su tecnologie per ridurre l'impatto ambientale di ogni singolo gesto umano
Se ti riferisci a quella orribile "lapide", e' andata distrutta qualche mese fa' per fortuna. Mi pare fosse in Inghilterra. Tutte farneticazioni assurde.
Si possono fare figli anche nei paesi in via di sviluppo crisi o non crisi, se andassi per esclusione direi che in Giappone non si fanno più figli per evitare di mandarli in una delle loro brutte scuole dai modelli antiquati e autoritari, ma il motivo più razionale di questo fenomeno secondo me ha a che fare con il maschilismo e il ruolo della donna in Giappone
Non è il problema della sovrappopolazione. In Africa e in generale nei paesi poveri le nascite non si fermeranno mica, arriveranno a miliardi.
Il problema è riscontrato più o meno in tutte le società più ricche, più industrializzate, più alienate.
Non so poi com'è la situazione in Giappone riguardo le donne, voglio dire, è come in Italia? O lavori o fai figli, senza una via di mezzo?
Tra i vari aspetti elencati poi va anche considerato che, per quanto possa suonare strano per noi occidentali, in Giappone c’è l’onnipresente problema del sovrasfruttamento lavorativo, soprattutto nella fascia d’età presa in considerazione dal sondaggio (ovvero tra i 18 e i 34 anni), per cui la maggior parte dei giovani giapponesi letteralmente VIVE per lavorare, e quindi non ha quasi margine per alcun tipo di vita privata, figuriamoci sposarsi e mettere su una famiglia……
Lessi anni fa alcuni articoli in cui delle aziende concedevano ferie ai dipendenti proprio con il principale scopo di “figliare”, per cui……
Poi certo, questa è solo una delle concause, ovviamente hanno un loro peso anche l’incertezza economica e un forte cambiamento a livello sociale-culturale: si fa fatica a tirare a campare anche solo per se stessi, e se poi aggiungiamo anche che diventare genitori comporta sacrifici e il (quasi) completo “annullamento” della propria vita per rispondere ai bisogni dei figli……
Insomma ne viene fuori un quadro deprimente, sì………però in fondo è veritiero, e non credo nemmeno che sia una prerogativa esclusiva del Giappone……e lo dice un italiano single di trent’anni che, molto timidamente, avrebbe genuinamente il desiderio di mettere su famiglia un giorno, ma che nutre una scarsissima speranza di poterlo fare davvero
La pandemia non durerà per sempre, pertanto non vedo perché si dovrebbe pensare di non voler avere mai figli per una cosa che alla fine ha la data di scadenza.
In relazione allo sposarsi, poi, trovo abbia ancora meno senso. Perché la situazione attuale dovrebbe far desiderare di non sposarsi mai?
Comunque non è che il non volersi sposare debba per forza essere visto come una cosa negativa, si può avere una relazione anche senza che un pezzo di carta dica che sia effettivamente così.
Rivolgendo la nostra attenzione alle singole nazioni ci si può rendere facilmente conto di come il Giappone sia proprio sul fondo della classifica in fatto di tassi di natalità (sotto ci sono solo la Corea del Sud e forse un altro paio di paesi). Cifre agli antipodi si registrano invece nella maggioranza dell'Africa (e ti parlo di 47 nati ogni 1000 abitanti del Niger contro i 7 ogni 1000 del Giappone).
Come in tutte le cose servirebbe un certo equilibrio.
Edit: lascio un'immagine presa da Wikipedia che mostra bene la situazione:
Lo dico da (quasi) trentenne con relazione stabile: è triste ma inevitabile. Se mi avessi chiesto 10 anni fa se volessi figli ti avrei risposto che ne avrei voluti 4. Attualmente vorrei ancora dei figli ma mi chiedo se avrò il tempo per prendermi cura di loro (e io di sicuro lavoro meno di un giapponese). L'unica coetanea che conosco con bambini ha un marito che guadagna abbastanza da permetterle di stare a casa. E credetemi che è un dubbio che mi tormenta su base quotidiana. Quindi non mi sorprendono queste percentuali sempre più accentuate.
P.S. giusto anche il punto di Hyomoku qui sotto
Ma perché dovrebbe essere triste scusa? Piuttosto è l'idea che una persona si senta realizzata e felice soltanto facendosi una famiglia classica con annessi figli ad essere di una tristezza e limitatezza infinita...
Io per esempio ho passato i trenta da molto, ho un compagno e siamo entrambi childfree, viviamo felicissimi, viaggiamo per il mondo e abbiamo un sacco di passioni che ci riempiono la vita, di fare pargoli non ci pensiamo nemmeno. Non tutti nascono per fare i genitori e difatti si vede in giro il risultato di chi non è portato!
Anche in Giappone finalmente si stanno accorgendo che aderire a un modello di vita solo perché lo dice la società non è obbligatorio e certe persone scelgono di seguire quello che più le rende felici, il che non inculde perforza il fare figli
Esatto, concordo in pieno. Basta imporre modelli di felicità standard alla gente, ognuno ha una sua idea di felicità da raggiungere, non siamo tutti uguali, non cresciamo con le stesse necessità, bisogni. A me fin da piccolo non è mai fregato nulla di mettere su una famiglia, non ne ho mai avuto minimamente il desiderio, sarà che per me la libertà individuale è un valore assoluto, che viene prima di tutto il resto, e non me la lascio strappare. Poi c'è anche da dire che intorno a me non ho mai visto tutte ste famiglie entusiaste, tanta gente la mette su solo per convenzione, solo per paura della solitudine, per timore di essere esclusi dalla società. Sono poche quelle famiglie davvero felici e di sicuro non esistono le famiglie zuccherose del Mulino Bianco. Inoltre fare meno figli non è un dramma, il pianeta è sovrappopolato, se si rallenta un pò ci guadagnamo tutti.
La terra marcirà lo stesso, sia che facciamo figli o meno. Se c'è un popolo che consuma e sporca più di tutti a cosa serve ridurre la popolazione? Cina, America....
A parte che non capisco queste insinuazioni velate cosa c'entrino con l'argomento, ma comunque, se a te piace riempire i buchi della tua solitudine facendo figli, son contenta per te. A me, ti ripeto, non interessa. Amo la solitudine, è una cosa preziosa che va dosata nella vita, non ho bisogno di sostituirla con niente, grazie <3
Hai ragione al 100%, il percorso fidanzamento -> matrimonio -> casa -> figli non è l'unico per fortuna!
Molte famiglie che conosco si sono sposati perchè si odiavano, hanno fatto figli per restare uniti...che schifo
Ma tu qui parti dal presupposto che il non fare figli sia per i giapponesi una scelta voluta, quando invece spesso non è così. Ci sono molte persone che vorrebbero ma non possono per questioni di tempo, economiche, lavorative, sociali e via dicendo.
Sicuramente ci saranno più fattori tra cui anche quelli economici, ma non ridurrei tutto il fenomeno a un semplice "vorrebbero ma non possono". Certo, qualche famiglia magari sarà in quella situazione ma più una società si evolve, più diventa paritaria, più le donne sono emancipate e meno persone sceglieranno di fare figli come progetto di vita, è normale, succede anche qui in occidente
Sì, ma nei paesi che sono poveri in continuazione, realisticamente, anche gli standard delle aspettative individuali sono più bassi rispetto a gente che una volta aveva tutto e adesso deve fare i calcoli per ogni singola cosa per sopravvivere e mantenere uno stile di vita che almeno si avvicina ai propri standard, anche rinunciando ai propri sogni. Inoltre, c'è più scelta a riguardo nei paesi dove i contraccettivi hanno una disponibilità più ampia.
Ovviamente il mio è un parere da persona esterna, che non vive in Giappone e quindi ne conosce solo parzialmente tutte le dinamiche, ma per quel che so le motivazioni a monte sono altre.
Amen, è proprio triste ridurre l'essere umano a "generatore di prole" e basta, avere un figlio è un sacrificio e c'è chi, come me, vuole godersi la vita e le proprie risorse senza per forza dover stre dietro a un bambino.
Sempre meglio poi non farlo e al limite sentirne la mancanza che farlo e pentirsene dopo
Non ho parole.
Questione interessante. Sul fatto che nulla deve essere imposto concordo. Che, come accennato da altri, un pezzo di foglio non crea un sentimento vero, che i sentimenti vanno oltre concordo. Del resto ho visto moltissime coppie disfarsi, sposate o fidanzate che fossero. Questo in generale.
Ma vale anche al contrario, se amo una persona e sono ricambiato, non interessandomi di quello che gli altri pensano e non interessandomi di seguire preconcetti arcaici perché non dovrei sposarla?
A questi due pensieri di carattere generale, seguono affermazioni personali, e in quel caso chiunque ha ragione in quanto non sappiamo il trascorso di nessuno.
Sull'avere figli, si capisco il non voler perdere la libertà, il voler viaggiare, a quei tempi di far figli una persona non ci pensa minimamente, poi qualcosa cambia dentro, non segue un tempo prestabilito, non è uguale per tutti, ma qualcosa cambia e si vuole un nuovo tipo di libertà.
La mia vita segue fin troppo i tempi chiamati moderni, ma veramente troppo, anche se fa piacere sapere di essere, in questo caso, compreso.
Neppure il settore dei servizi ed il soft power e' stato risparmiato: nel giro di 3 anni è stato distrutto completamente il settore turistico, un giro di affari che aveva portato il mercato giapponese ad essere il terzo per introiti. Negli ultimi dieci anni aveva visto una crescita spropositata. Purtroppo laddove il Giappone prova a crescere, di volta in volta, subisce pressioni esterne che inducono i loro politici a scelte scellerate, che favoriscono "i protettori/padroni". Non è molto diverso da ciò che accade ad altri Paesi a sovranità limitata, alla fine i politici di questi Paesi non attueranno MAI politiche volte a fare davvero il bene per la propria società. A leggere la stampa occidentale e giapponese stessa sembra che ormai il Paese non sappia combinarne una di giusta, a dispetto del fatto che negli anni 80 e 90/inizi 2000 primeggiava ancora in tutto. Oggi la Toyota pare non sia neanche più in grado di o non voglia produrre auto elettriche, benché abbia il record di brevetti per le batterie allo stato solido e le case automobilistiche giapponesi in generale siano state le prime a introdurre negli anni 90/2000 le tecnologie sia ibrida che ad elettricità pura. Se questo non è un Paese che si sta autoboicottando non lo so, ma certo non è l'unico...il nostro è un altro esempio.
Ci viene detto che i giapponesi non sanno innovare eppure il QR CODE che oggi regola le vite di tutti noi come fosse chissà quale novità è un'invenzione giapponese vecchia di quasi trent'anni (inventato dalla DENSO WAVE negli anni 90) e implementata nei cellulari nipponici sin dai primi anni 2000. Il punto è che quando, per l'appunto, non hai una vera sovranità, ad un certo punto sei costretto a cedere tecnologia, brevetti, a praticare politiche monetarie kamikaze e senza senso, a salvare il sedere al Fondo Monetario Internazionale nel 2008 a seguito della crisi americana dei subprime con una donazione di 100 miliardi di dollari senza avere in cambio praticamente nulla, neanche più quote nel fondo e quindi potere decisionale, come dovrebbe avvenire normalmente. Il Giappone era fiorito grazie alla stabilità delle sue aziende e grazie anche al fatto che garantiva un posto fisso ai propri dipendenti. Oggi ci fanno credere che il posto fisso è "il male", anacronistico, ed è necessario fare riforme strutturali che, in pratica, favoriscano il precariato. Solo così si è "moderni". Fatto sta che i giapponesi quotidianamente leggono nella loro stampa ed, eventualmente, in quella internazionale, quanto il loro Paese sia un fallimento su tutti i fronti e senza speranza, la mentalità del giovane giapponese medio è come quella dell'italiano medio "tanto non importa cosa, non andrà mai nulla per il verso giusto".
Chi avrebbe voglia di sposarsi e di figliare con questo pessimismo? In America per esempio questi problemi di natalità non ci sono, a parte il fatto che fanno leva sull'immigrazione per mantenere la popolazione giovane, ma nonostante i gravi problemi della società americana, la classe dirigente finisce col manovrare sempre la situazione a proprio favore, non si parla mai di rischi di stagnazione decennale o secolare. Anche adesso ci viene detto che l'America è in piena ripresa economica, alzano di continuo i tassi di interesse per raffreddare l'inflazione perché la loro economia sta andando a gonfie vele e i consumi esplodono, in pratica loro hanno l'inflazione "buona". Se tu dipingi alla popolazione un quadro così roseo, ovvio che la popolazione continuerà a crederci e a spendere, in un circolo virtuoso. In Europa ed in Giappone ci viene detto che abbiamo un'inflazione "cattiva", generata dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prezzi dell'energia, non dai consumi interni. La BCE procede comunque ad alzare i tassi di interesse, anche se restando sempre un poco indietro alle FED. La BOJ (banca centrale del Giappone) non alza invece un tubo, favorendo il continuo deflusso di capitali giapponesi nel dollaro, oggi ad un record storico contro lo yen che non si vedeva dagli anni 90, ed al contempo inflazionando il prezzo degli immobili per il povero cittadino giapponese, che non riesce più a comprare casa, mentre assiste all'acquisto di immobili, catene di alberghi, attività, etc, da parte di americani, arabi, cinesi, cittadini ASEAN, etc.
Basterebbe anche solo che il Paese aprisse al turismo di massa per rafforzare un minimo lo yen, ma sembra che lo scopo della Banca centrale giapponese e del governo sia renderlo carta straccia.
Il Giappone, secondo la stampa occidentale, ha perso anche il suo fattore 'cool', ormai trasferito a forza di propaganda costante a Cina e Corea, benché alla fine questi Paesi non siano altro a sua volta che colonie finanziarie a stelle e strisce.
Il Giappone, così apparentemente isolato, è attualmente travolto dalla globalizzazione più selvaggia. Come fa un giovane giapponese ad avere voglia di sposarsi quando non riesce a comprare casa, a differenza dell'affarista americano o dell'arabo di turno. Hokkaido ormai è una colonia cinese ed in parte australiana. Ma che volete che facciano 'sti poveri ragazzi giapponesi? Adesso gli viene pure paventato lo spauracchio di Taiwan, e che dovranno andare eventualmente in guerra per difenderla, ma da cosa poi non si è ben capito...La TSMC è già un'azienda americana di fatto, tutto il polverone che gli USA stanno alzando ultimamente non farà altro che penalizzare, tanto per cambiare, l'economia giapponese, che dovrà rinunciare sempre più al turismo e al mercato cinese, ripiegare su stessa, continuare a stampare carta straccia, e svendere i propri asset e i propri brevetti ad altri. I giapponesi sanno di non avere un futuro, è il mantra che si sentono ripetere da 30 anni, ecco perché non figliano. Vogliamo poi parlare del fatto che non sanno neanche loro più da chi dovrebbero farsi governare per avere qualche speranza? Che dire del fatto che sembra che da 70 anni l' LDP, il Partito Liberal Democratico, apparentemente non ha fatto altro che donare e supportare la Chiesa dell'Unificazione coreana, che per decenni ha estorto denaro portando alla bancarotta migliaia di famiglie giapponesi con la storia del karma ancestrale: tu, cittadino giapponese, hai dei peccati che gravano sui tuoi antenati per aver colonizzato la Corea, ergo, se vuoi essere salvo, devi versare alla Chiesa coreana del grande reverendo Moon donazioni su donazioni. La stare seguendo questa vicenda? Ecco, se la seguite, capirete perché forse, nei prossimi tempi, gli elettori giapponesi svolteranno veramente verso l'estrema destra. Ormai non ci capiscono più niente. Quando per una breve parentesi tra il 2009 e il 2011 governò la sinistra, il PD giapponese, l'equivalente del nostro Ulivo, gli USA si incavolarono non poco per l'avvicinamento del Giappone alla Cina, e per pura coincidenza, accadde Fukushima, e i giapponesi ritennero per più ragioni che il PD non fu all'altezza della situazione. Rimesso al potere il Partito Liberal Democratico, questo con Abe e Kuroda partì con liberalizzazioni e politiche monetarie completamente distruttive. Di buono ci fu una certa diplomazia con Russia e Cina, di cui non si parla quasi nella stampa occidentale, e la promozione del turismo. Tutto questo è stato distrutto dalla Pandemia, dalla guerra in Ucraina, dall'omicidio di Abe, dalle assurde politiche sul turismo di Kishida.
E adesso anche lo scandalo della Chiesa dell'Unificazione. Se ne' PD e LDP possono apparentemente rappresentare gli interessi del popolo giapponese, la possibilità di svolte populiste e la prospettiva di accettare un riarmo da sempre osteggiato dai giapponesi, che ormai veramente sono rassegnati al peggio, sembrano ipotesi assai plausibili. Tutto questo quadro disastroso non vi ricorda l'Italia? E quanti italiani hanno voglia di sposarsi e di avere figli, nell'attuale situazione? Né l'Italia, né il Giappone, sono gli USA, potenza egemone, e neanche lo UK che può contare sempre sul suo Commonwealth o la Francia, con le sue pseudo-colonie sparse per il mondo. E neppure la Germania, a cui è stato assegnato il ruolo di guida europea.
E non facciamo paragoni col terzo mondo, dove si figlia a prescindere dalla povertà: nei Paesi sviluppati il background culturale che si è forgiato in decenni porta a vedere i figli non più come forza lavoro spendibile, ma come creature preziose ed indifese a cui si vuole solo dare il meglio.
Non ho intenzione di sposarmi (al massimo potrei un giorno accettare una convivenza con il vincolo che ognuno deve avere una casa e viverci, quando ci si vuol vedere entrambi si combina da uno o dall'altra), non ho intenzione di avere figli (e se li avessi dovranno crescere nella casa di lei, perché se mai ci si lasciasse e il giudice desse i figli alla madre come nel 99% dei casi la casa mia non la voglio perdere e il giudice assegna la casa in cui vivono i figli al genitore affidatario fino alla maggiore età degli stessi).
Ciò detto se un giorno uscisse una legge per le adozioni per i single che vogliono fare i genitori non mi spiacerebbe far da padre. Penso di esserci portato (quando facevo l'istruttore di nuoto e l'animatore agli scout ero molto bravo a far divertire i bambini) e ho un buon reddito quindi non penso si troverebbero male (oltre al fatto che lavorando da casa ho più tempo per badare anche alla casa).
Ad oggi so però che l'adozione è un miraggio per i single, al massimo ti danno un minore in affido.
Io però francamente non mi sento così generoso da crescere un bambino/bambina senza che quest'ultimo acquisisca il "mio cognome" (o meglio, del cognome non mi interessa nulla ma che venga riconosciuto ufficialmente come mio figlio/figlia sì).
So che in generale è meglio per i bambini avere entrambi i genitori ma penso anche che in generale è pieno di bambini che crescono con genitori separati/divorziati o che addirittura non ricevono cure pur essendo presenti entrambi i genitori, quindi non penso che le adozioni ai single sarebbero una cosa così negativa per i bambini.
Ciò detto so anche che il numero di famiglie che vogliono adottare è molto più grande dei bambini che sono in adozione quindi non mi aspetto ci saranno grosse novità sotto questo punto di vista (e tutto sommato è una fortuna), dico solo che mettermi in lista d'attesa per adottare o avessi un giorno questa possibilità non mi spiacerebbe (immagino che però prima ancora dei single daranno la precedenza alle coppie omosessuali (giustamente tutto sommato)).
Insomma nutro più interesse a fare il genitore che a trovarmi una compagna.
Anche perché da single sto da dio, chi me lo fa fare di trovarmi una compagna con tutti i problemi che porta?
PS. Lavoro come sviluppatore software proprio qui in Italia, contratto a tempo indeterminato fin dall'inizio e ricevo proposte di colloqui su linkedin continuamente (solo ieri 5 in un giorno), non è vero che non c'è lavoro e non servono leggi particolari per avere lavoro specialistico stabile (certo il cassiere del supermercato può farlo chiunque quindi è precario a prescindere dalle leggi), semplicemente pochi si formano nei giusti settori.
PS2. Ultima considerazione, non penso che sposarsi abbia senso. La convivenza è uguale e non si spendono soldi inutili per il matrimonio.
Poi non sono neanche cattolico quindi lo vedo proprio come un retaggio del passato.
PS3. Concordo con chi dice che la solitudine non è una cosa negativa. Non piace a tutti ma non per questo bisogna dare per scontato che tutti la odino.
Io ad esempio amo la solitudine, mi piace vivere per conto mio e avere a che fare con gli altri solo quando lo desidero e mi piace avere a casa mia i miei spazi senza nessuno che sposti le cose.
Almeno poi allora nessuno si lamenterà della "supremazia bianca"...
Ti ho dato Pollice Su, perchè effettivamente le tue argomentazioni reggono.
Mi ricorda un vecchio film...eh, il potere dei soldi. Se mi dessero un milione di euro farei un pargolo pure io. Invidio un mio amico che ne ha 4, senza costrizioni né eredità! 😂
certo adesso ragioni cosi però devi valutare che vivrai fino ai 60-70 o più anni chi ti dara una mano quando avrai difficoltà ?
gli hobby e le passioni ti riempiono la giornata ovvio ma fanno solo quello se avrai problemi di sicuro degli sconosciuti o la società non ti dara una mano oppure sei messo molto bene a livello economico e pagherai per ogni cosa
E di grazia, perché sarebbe un problema?
Comunque ragazzi, fate attenzione con l'elogio della solitudine: ad un certo punto le passioni diventano noiose, viaggiare stufa (e lo dico io che ho viaggiato parecchio) e gli amici sono buoni solo per fare aperitivo ma appena c'è un problema spariscono. Più invecchio e più mi rendo conto che nelle situazioni di bisogno la famiglia è stata l'unica pronta ad aiutarmi al di fuori di vuote parole di conforto.
Ricordatevi che nonostante tutto siamo una specie sociale: chi resta da solo muore.
Ma ti rendi conto che mi stai suggerendo che devo generare prole per l’egoistico motivo di avere dei badanti quando sarò vecchia? Ma sul serio? È abominevole come progetto…
Comunque “pagherai per ogni cosa” ah sì? Cavolo non ci avevo proprio mai pensato, le cose, i servizi, tutto si paga! Ora come farò senza figli!? Aiutoh!
Guarda che un figlio può benissimo sputarti in faccia e non considerarti fino alla morte eh? Non sono tutti così pronti a venire a cambiarci il pannolone quando non saremo più autosufficienti e non tutti i rapporti padre/madre-figlio arrivano alla stessa conclusione
L'egoismo è un atteggiamento normalissimo ma per qualche ragione ci hanno insegnato che "l'egoismo è brutto!", la vita è uno scontro di egoismi: noi siamo in balia dell'egoismo degli altri e gli altri, compresi i nostri potenziali figli, sono in balia del nostro. Quello che tu definisci un atteggiamento deprecabile io lo definisco soltanto essere "veramente" vivi, ad esistere calcolando l'impatto di ogni nostra singola azione degli altri ci si guadagna soltanto in ansia e depressione.
Vuoi fare figli che ti servano in futuro da cambia pannoloni? Fai pure, nessuno te lo impedisce, non vengo mica a darti consigli non richiesti come fai tu… qua però mi sembra che a parlare di ansia, depressione e solitudine siete voi che guardate storto chi vi dice che di figli non ne vuole, non mi sembrate poi così tanto felici e realizzati
Perché, tu sei felice e realizzato? Io ho solo fornito la mia opinione in merito ad alcuni commenti, di sicuro non perdo tempo a giudicare o a guardare storto nessuno, alla fine sei pur sempre uno sconosciuto su internet.
Non c'è un vero progetto di decrescita della popolazione mondiale, semmai una tendenza/volontà al trasferimento del benessere dai vecchi Paesi sviluppati, con mercati ormai saturi e poco attraenti dal punto di vista dei consumi, ai Paesi emergenti, con una popolazione costantemente in crescita e giovane. Questo è probabilmente anche il motivo per cui anziché agevolare con politiche sociali opportune gli autoctoni affinché possano figliare, si preferisce importare giovani dai Paesi emergenti. Tutti sanno che gli imprenditori cinesi, bengalesi o anche semplicemente le giovani badanti moldave, trasferiscono i loro introiti nei Paesi di provenienza, dove un giorno probabilmente ritornerneranno, avendo la possibilità grazie al cambio favorevole di comprare non una, ma persino due case. La crescita della media borghesia nei Paesi emergenti è una manna dal cielo per le multinazionali. La Netflix che occupa un giorno sì e uno no le notizie anche di questo sito ha ben poco interesse a investire milioni di dollari in serie italiane o tedesche, che gli frega di qualche milione di vecchi europei, preferisce investire milioni di dollari in K-drama perché quelli se li guardano prevalentemente diversi milioni di adolescenti nelle Filippine, in Tailandia, in Malesia, in Vietnam, etc. Se poi piacciono o meno anche agli Europei, è del tutto secondario. L'ASEAN conta un bacino di utenza di oltre 650 milioni di abitanti, il doppio dell'Europa, ma che gli frega se noi figliamo e di produrre roba per noi, quando sia la giovinezza che i soldi si stanno trasferendo là...
Edit: Ricordiamoci poi il fatto non influente che per certi Paesi Europei alcuni Paesi emergenti di altri continenti, altro non sono che un effettivo prolungamento del loro territorio. Il Commonwealth alla fine è di fatto ancora l'Impero britannico. Se l'India cresce ne ha beneficio anche lo UK. Gli USA hanno influenza ovunque. La Francia ha anch'essa ancora il suo impero, fine.
Italia e Giappone sono fanalini di coda perché vecchi, poveri di risorse, e senza vassalletti in giro per il mondo. Abbiamo tanti risparmi privati ma col tempo temo che faranno una brutta fine.
Ed in realtà non avrei nemmeno molto da commentare perché semplicemente i risultati non mi sorprendono affatto e concordo con chi dice che le cause sono molteplici e quindi nemmeno la soluzione può essere scontata. Personalmente penso che sia giunto il momento per alcuni stati di prendere la situazione come dato di fatto ed invece che focalizzarsi solo su come invertire il trend si focalizzi a reimpostare anche la gestione della popolazione in base a questa
Volevo scrivere il fatto non ininfluente, ovviamente.
Comunque sarò io ottimista, e capisco che sia difficile sfatare un così costante e statico trend al ribasso, però credo che ci siano tante variabili esterne e al risolversi di essere, nei prossimi anni ci sarà una svolta in positivo, per quanto minima, o almeno ci spero ^^
Per il fatto, avere figli, non avere figli, credo che sia una scelta persona che dipende da mille cose, quindi abbastanza insindacabile.
Per il fatto d’essere anziani, se non fosse per l’inps, che si cuccherebbe tutti i miei soldi per la pensione, mi farei seppellire vivo al primo accenno di non autosufficienza, per non essere sulle balle di chi rimane, e non venitemi a dire che c’è la reversibilità…
Grazie per il consiglio, ma in questo thread mi sembra davvero fuori luogo...ho scritto solo 4 post di cui uno soltanto lungo, non più lungo del primo di Frence. Per favore, non iniziamo polemiche inutili.
se uno della mia famiglia sta male ovvio che gli do una mano anche se il giorno prima ci ho litigato la famiglia viene sempre prima
poi sembra che il futuro sia sempre roseo per voi però io avendo genitori anziani che per adesso non hanno necesittà però tra i fratelli stiamo già calcolando cosa fare in nel caso in cui abbiano bisogno sia dal lato economico che di presenza
boh sembra che tanti non vedano più lontano di 6 mesi o un anno e sembra che fare un figlio sia un calcolo egoistico invece io lo considero un investimento è molto più semplice e egoistico non farli
Mia suocera per esempio quest'estate ha avuto bisogno di assistenza medica h24 per via di un incidente stradale ma nessuno gliel'ha potuta dare perchè TUTTI abbiamo un lavoro che ci impegna almeno 8-10 ore al giorno, e quindi è stata messa in rsa.... E conta che siamo una famiglia unita e risiediamo tutti nella stessa città.
A volte penso a cosa farò quando i miei saranno anziani e avranno bisogno, ma ho uno stipendio col quale arrivo a stento a fine mese, mio fratello al contrario guadagna tantissimo ma lavora a km di distanza fuori regione.... Quindi anche qui probabilmente il "parcheggio" in rsa sarà intevitabile (sempre se la pagherà mio fratello, altrimenti ci sarà il nulla cosmico).
Tutto questo per dire che la filosofia di fare figli perchè "altrimenti nessuno mi farà da badante" è una cretinata.
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