In una recente intervista per Manga Passion Germany in occasione del lancio nazionale di Choujin X, a Sui Ishida, mangaka di Tokyo Ghoul, è stato chiesto come si sentisse a pubblicare il suo nuovo titolo in seno alla grande pressione che deve essere derivata dall'aver avuto tanto successo con la sua opera precedente.
L'autore ha quindi risposto "non considero Tokyo Ghoul un successo". Ha poi specificato che dal suo punto di vista il successo non deriva dall'apprezzamento di qualcun altro o da quanto una sua opera diventi famosa, quanto piuttosto dalla sua soddisfazione per il lavoro svolto. "Per me il successo è quando sento di aver disegnato bene qualcosa", dichiara l'artista.
L'autore ha poi continuato parlando del suo rapporto con i lettori: si trova in difficoltà a interagire e comprendere il proprio pubblico. "Non ho un'idea precisa di chi siano le persone cui piace il mio manga" e di conseguenza, commenta, si ritrova a pensare troppo spesso a modi di compiacerli facendo diventare "strani" i suoi disegni. Ma in fondo, conclude, l'importante è continuare ad affrontare i propri ostacoli e si dice contento se la gente amerà il suo lavoro una volta superati gli ostacoli.
Ricordiamo che in Italia la serie è stata pubblicata da J-POP Manga.
Fonti consultate:
CBR.com
Se fosse stato trattato bene come merita, ad esempio come Attack on Titan per fare un esempio, Tokyo Ghoul non solo sarebbe ancor più conosciuto ma avrebbe anche potuto aggiustare cose e dettagli che nel manga non lo avevano lasciato soddisfatto, proprio come fatto da Isayama
Quanta frase in questa verità
se questo fosse il metro di paragone allora la metà dei manga sarebbe discutibile. ma un'opera va considerata nella sua interezza.
Potremmo dire che Death Note non è un prodotto di culto che ha cambiato la storia del manga nel mondo? no. eppure molti criticano il finale. valutare qualcosa non significa lasciarsi trasportare e condizionare solo dalle sensazioni personali, per quanto queste influenzino per forza il giudizio...
Detto questo, concordo con chi scrive che sia un' opera partita bene ma che poi si è persa per strada.
Interessanti alcune tematiche, ma poi non trovano una conclusione soddisfacente, a mio avviso.
Le sue parole sono l'ulteriore conferma che quello dell'artista è un mondo tormentatissimo. Soprattutto a livello personale. E noi lettori spesso non ce ne rendiamo molto conto
si soffermano su questo perche è il primo pensiero, credo, che sovviene, ovvero il risultato della sua opera. che cmq rimane grande e apprezzata. che gli artisti siano comunque tormentati e in conflitto non lo scopriamo ora... sono d'accordo con cio che dici
Condivido in pieno.....ddopo 4-5 volumetti diventa talmente confusionario e pieno di personaggi che fanno scelte bizzarre che non ci si capisce più niente.
Aggiungo anche che lo stile di disegno rarefatto e schizzato mi piace molto ma rende la lettura pesante (alcuni personaggi si distinguono solo x il taglio di capelli, il resto è un pacciugo di linee e scarabocchi) con scontri veramente confusionari, roba che dovevo rileggere le pagine più volte per capire cosa stesse succedendo....Venduto in blocco.
L'anime lasciamo perdere, la seconda stagione non ha senso e il :re è puro delirio.
Francamente spero si discosti dal genere per riflettere maggiormente, perchè Choujin X mi da un senso di "già letto".
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